Creato da: domenicomolinini il 09/02/2010
& dintorni

Area personale

 

link amici

Tempo vivente

Domenico Molinini - Tempo vivente

Concerto per Flauto e Pianoforte
Flautista Michele Bozzi
Pianista Gianni Saponara
29 Giugno 1980 - Corato

I parte

 

II parte

 

Ildebrando Pizzetti, Messa di Requiem

 

Ildebrando Pizzetti, Concerto dell'Estate

 

copertina MN


 

lorca


 

Rota

 

tre liriche

 

Ultime visite al Blog

domenicomolininiavv.carnevaleellyslscassetta2poliziano69zeronuvolettaalphabethaailike06vi_dialinaba2011mpt2003ilGrinch86carmelitanopasqualeodio_via_col_ventoStowassa
 

Archivio messaggi

 
 << Luglio 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30 31        
 
 
Citazioni nei Blog Amici: 16
 

Ultimi commenti

allora? questo libro? questa storia???? ;-)
Inviato da: ilike06
il 18/08/2012 alle 16:09
 
Una storia che merita di essere raccontata.Tra pochi...
Inviato da: domenicomolinini
il 17/06/2012 alle 12:08
 
Già... sono del '51 :-)
Inviato da: domenicomolinini
il 17/06/2012 alle 12:05
 
Grazie!
Inviato da: domenicomolinini
il 17/06/2012 alle 12:03
 
è ancora in fibrillazione per via della copertina che ha...
Inviato da: ilike06
il 16/06/2012 alle 21:28
 
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 

Chi può scrivere sul blog

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 

visitors

free counters

 

contatore



 

 

 
« LUCIANO PAVAROTTI, UNO, ...Rigoletto a Mantova (sec... »

RIGOLETTO A MANTOVA (prima riflessione)

Post n°28 pubblicato il 08 Settembre 2010 da domenicomolinini
 

E' stato un bene che sabato sera io abbia deciso di scrivere un post per ricordare Luciano Pavarotti a tre anni dalla sua morte.
In tal modo ho sospeso di commentare la rappresentazione del Rigoletto di Verdi (per la regia di
Andrea Andermann, su RaiUno), preceduta nientemeno che da un discorso “alle nazioni” del Presidente Napolitano.
E' stato un bene, poiché già ne stavo scrivendo su un mio precedente post, suscitando un dibattito interessante. In quella sede sono stato sia crudo, sia duro e, in particolare, la mia frase: "
Vogliono fare l'ennesima porcata? La facciano." ha suscitato condivisione, ma anche critica. In verità  quel post è stato per me il mezzo per fare una più ampia denuncia sullo stato della cultura e dell'arte in Italia e in tale contesto quella frase andava e va letta.

Da più parti si è detto che la messa in onda televisiva del Rigoletto avrebbe avvicinato al teatro d'opera molti italiani, specie i giovani e in particolare quelli agnostici e scettici.
Il presidente della Rai Paolo Garimberti, presentando la produzione, avrebbe detto: "Costa come due serate e mezzo di buon intrattenimento, ma ne vale la pena. È una lucida follia perché ha costi più elevati delle canzonette e ascolti probabilmente più bassi, ma è nostro compito fare queste scommesse - avrebbe quindi aggiunto - È  costoso, ma richiama all'impegno della Rai di fare cultura."
Ebbene, il primo atto, nell’access prime time di sabato 4 (dalle 20.30 alle 21.30) ha ottenuto 2.659.000 telespettatori, per il 14,3% di share (Velone - absit iniuria verbis - su Canale 5 ha ottenuto il 21,7%).
Il secondo atto, in onda domenica alle 14.00 ha registrato 1.542.000, per uno share del 9,87%.
Il terzo atto, alle 23.10, ha raccolto 1.251.000, per uno share dell’11,55%.
Questi dati dicono che in buona sostanza la messa in onda di Rigoletto a Mantova l'hanno seguita quelli come il sottoscritto, i melomani (questi ultimi non se la sarebbero persa neppure se fosse stata trasmessa da Disneyland) e pochi altri spettatori effettivamente interessati.
A scanso di equivoci dico subito che non è con la televisione che si possono avvicinare al melodramma quelli che non lo conoscono. Il luogo del melodramma è il teatro, così come il luogo del calcio è lo stadio e i bagni di mare non si fanno nella vasca di casa.
I giovani, poi, amano seguire gli spettacoli fatti sul palcoscenico. Strano che nessuno degli esperti soloni che guadagnano soldi "nostri" a palate si sia mai dato premura di mettersi in condizione di saperlo e appurarne i motivi.
Una considerazione grande grande va fatta sul costo della produzione: due serate e mezzo di buon intrattenimento (che cosa, poi, il presidente della Rai, preso da raptus intelletuale, intenda per buon intrattenimento, non so).
Curiosa è, poi, la teoria che  la cultura si ottenga a botte di scommesse, (facili da farsi, del resto, quando i soldi sono dei contribuenti).
La cultura la fanno quelli che hanno l'umiltà di acculturarsi prima di aprire la bocca per dire e tramandare ai posteri aria fritta e realizzare colossi d'argilla.
(continua)

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 
La URL per il Trackback di questo messaggio è:
https://blog.libero.it/AFFABULAZIONI/trackback.php?msg=9245557

I blog che hanno inviato un Trackback a questo messaggio:
 
Nessun Trackback
 
Commenti al Post:
cateviola
cateviola il 08/09/10 alle 21:51 via WEB
" Il luogo del melodramma è il teatro, così come il luogo del calcio è lo stadio e i bagni di mare non si fanno nella vasca di casa" ecco, ci vuole tanto a capirlo? Poi, certamente gli appassionati di calcio che non possono andare sempre allo stadio (e chi ha scelto di non andarci a certe condizioni) seguiranno anche le partite trasmesse in tv, gli appassionati di teatro (metto insieme per comodità lirica e prosa) uno spettacolo ripreso dalle telecamere (ma l'amore per il teatro nasce in teatro), pochissimi appassionati nuotatori si contenteranno di seguire le gare di nuoto in tv, nessuno scambierà per il mare la vasca da bagno di casa o tanto meno il box doccia. Ci si può sempre adattare e accontentare, ma non si può sostituire il caffè con l'infuso di cicoria chiamandolo "caffè"
Oltre non commento, perché vedo pochissima tv e non ho seguito il Rigoletto-tv in tre puntate (farlo tutto intero sembrava scommessa troppo ardita? Tutto intero e senza pubblicità l'avrei probabilmente visto e ascoltato anche in tv, sapendo che non sarebbe stata la stessa cosa che gustarlo e viverlo nel suo luogo naturale)
(Rispondi)
 
 
ilike06
ilike06 il 08/09/10 alle 22:37 via WEB
...ma non si può sostituire il caffè con l'infuso di cicoria chiamandolo "caffè" ... ecco... e non si può dare alla gente surrogato di cioccolato per "avvicinarla" al buon fondente.... non mi stancherò mai di dirlo. se vuoi far conoscere ,qualcosa a qualcuno devi dargli quella cosa anche a rischio che non piaccia, e non delle imitazioni. e per giunta esose!
(Rispondi)
 
 
domenicomolinini
domenicomolinini il 09/09/10 alle 07:47 via WEB
Come scriverò nella seconda riflessione, avrebbero anche potuto riprendere un allestimento tetrale dell'opera e trasmetterlo.
Le partite di calcio vanno seguite allo stadio. Tuttavia se le seguiamo dal mezzo televisivo non cambia il luogo del loro svolgimento: lo stadio e, aggiungo, i calciatori atti a formare una squadra chew sia degna della maglietta che indossa...
(Rispondi)
 
nnsmettodsognare
nnsmettodsognare il 09/09/10 alle 07:10 via WEB
Va bene, la tv no nè il luogo migliore per la cultura e l'opera ottiene così poco successo perchè non c'è una solida base di partenza che porti la gente a voler seguire un'opera. La scelta dei giorni e degli orari comunque la ritengo pessima! Il sabato sera la gente esce, la domenica pomeriggio pranza, sta a casa dei parenti, si riposa. E resto del parere che se Velone fosse abolito e in tv trasmettessero più film di un certo livello, teatro, opera, musica classica ma anche no purchè di valore, cabaret e documentari, si otterrebbe un miglioramento di quella base culturale che ad oggi manca.
(Rispondi)
 
 
domenicomolinini
domenicomolinini il 09/09/10 alle 07:52 via WEB
Su questo mi trovi totalmente d'accordo.
Lo Stato ha il dovere etico e morale di occuparsi dell'educazione dei cittadini
500 anni prima della nascita di Cristo, nell'età di Pericle, i Greci l'avevano capito e Plutarco scrive dettagliatamente ciò che è giusto lo Stato faccia perché ogni cittadino, in maniera armonica, cresca democraticamente e culturalmente nella polis.
(Rispondi)
 
 
ilike06
ilike06 il 09/09/10 alle 08:00 via WEB
Pare che la scelta degli orari così disparati sia dovuta alla volontà di essere fedeli allo spartito e far svolgere le scene, oltre che nei luoghi in cui si svolgono nella storia, anche negli orari indicati da Verdi... mah....
(Rispondi)
 
 
 
domenicomolinini
domenicomolinini il 09/09/10 alle 16:58 via WEB
Secondo questa logica, un'opera come Boheme andrebbe trasmessa a partire dal dì della Vigilia di Natale e poi nell'arco dell'anno successivo..
(Rispondi)
 
nnsmettodsognare
nnsmettodsognare il 09/09/10 alle 07:10 via WEB
non è
(Rispondi)
 
dodici_scatti
dodici_scatti il 11/09/10 alle 19:02 via WEB
Sono in ritardo con la lettura dei tuoi post :)) mi ero riservata il piacere di leggerli con calma appena avessi avuto un po’ di tempo libero, finalmente, oggi, posso decidere di unirmi anch’io al coro dei tuoi visitatori. Non mi permetto di commentare il Rigoletto trasmesso, perché come ho già detto, non l’ho seguito ( in realtà guardo poco la tv), però, mi sono posta due domande. Non so quali logiche prevalgano in tv, ma se lo scopo è di evitare sprechi come dicono( nel caso specifico non si sono fatti mancare nulla) mi chiedo, come mai non s'investe in giovani talenti per il quale eventi mediatici come questo, sarebbe un‘opportunità straordinaria per farsi conoscere? Anche perché, con tutto il rispetto per in grande tenore Domingo, artisticamente parlando, penso che un po’ di storia l’abbia fatta. E’ solo la tirannia dell'auditel a giustificare la crescente insensatezza di alcuni programmi televisivi? Non è forse legittimo ipotizzare che tra le cause non secondarie di questo processo di decadimento( non trovo un termine adeguato) , vi sia anche una scarsa sensibilità culturale di dirigenti e autori di programmi televisivi?
(Rispondi)
 
 
domenicomolinini
domenicomolinini il 11/09/10 alle 19:34 via WEB
Entro domani cercherò di concludere la mia riflessione sul Rigoletto televisivo.
Non credo che prevalgano logiche mirate alla crescita culturale dei cittadini.
Del resto per dare cultura bisogna possederne e, a sentire come certi personaggi si esprimono, c'è solo da piangere o ridere, a seconda dello stato d'animo in cui ci si trovi.
Ci sarebbe da chiedersi come e cosa abbia fatto certa gente per trovarsi ad occupare posti così delicati per la crescita culturale e democratica dei cittadini.
(Rispondi)
 
 
 
dodici_scatti
dodici_scatti il 11/09/10 alle 20:12 via WEB
Ho cercato tra i mie appunti un pensiero di Kenneth Boulding, forse, non centra nulla , però, voglio citarlo ugualmente: si può perfettamente concepire un mondo dominato da una dittatura invisibile nel quale tuttavia siano state mantenute le forme esteriori di un governo democratico; per controllare gli uomini occorre manipolare i loro istinti ed emozioni e non correggere il loro modo di ragionare...
(Rispondi)
 
 
 
 
domenicomolinini
domenicomolinini il 11/09/10 alle 21:03 via WEB
Alla faccia del bicarbonato di sodioavrebbe commentato Totò: il pensiero che citi è illuminante per descrivere la subdola dittatura che stiamo subendo...
(Rispondi)
 
Gli Ospiti sono gli utenti non iscritti alla Community di Libero.
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963