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Domenico Molinini - Tempo vivente

Concerto per Flauto e Pianoforte
Flautista Michele Bozzi
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29 Giugno 1980 - Corato

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« PENSIERO DI NATALERIFLESSIONE »

SAN SILVESTRO

Post n°38 pubblicato il 30 Dicembre 2010 da domenicomolinini
 

E così il tempo del 2010 è proprio agli sgoccioli.

Il Tempo (i musicisti dovrebbero esserne grandi esperti) esiste solo per gli uomini. È il modo che ci siamo dati per misurare la nostra finitezza di fronte alla grandezza incommensurabile dell’Infinito.

Ed il nostro ancestrale bisogno (paura? superbia?) di rappresentare tutto a nostra immagine e somiglianza ci induce ad antropomorfizzare anche il Tempo. Vediamo quello che chiamiamo 2010 come un Vecchio, e vogliamo sbarazzarcene, poiché affidiamo la soluzione delle nostre paure, insicurezze e bisogni al 2011, cioé al nulla.

Ed anche questa volta, per celebrare il passaggio dal nulla al nulla, dovremo subire il solito rito di scempiaggini, accomunate dal denominatore della vacuità, dal principio di evitare di fermarsi un attimo a pensare. Pensare fa paura. Pure, è l'unico vero atto che parrebbe distinguerci dagli altri animali e può metterci in contatto con l'Infinito.

Prepariamoci quindi alla grande Sagra della Pagliacciata Sonora.

E’ la Musica a farla da padrona in queste occasioni. Ma... quale musica.

La sera del 31 dicembre, temo che, chi vorrà sintonizzarsi con qualsiasi emittente, assisterà allo stesso spettacolo che avverrà anche in ogni locale che si rispetti

Il brulichio di varia umanità allegra e ridanciana (poiché una è la parola d’ordine: bisogna, per forza, mostrarsi ed essere allegri, a tutti i costi) riempirà studi televisivi (in altri casi ho detto stadi) e discoteche e locali e quant’altro, bercianti d’impostura strapagata. Secondo un  copione trito e ritrito la faranno da padroni menestrelli e guitti (i primi trattati da grandi musicisti, gli altri da grandi attori)  e dove la demenzialità dilagante si accompagna ed accomuna al frizzo ed al lazzo.

Inutile sperare che il peso delle immani tragedie che l’umanità sta sopportando possa non dico fermare, ma, per una volta almeno,  ingentilire l’ottusa baldoria del Circo globale ed "obbligato", poiché sarebbe giusto e doveroso si tornasse a scegliere quando, come e dove ridere, senza che la risata e il tripudio generali continuino a ferire ed offendere i tanti, troppi, che non hanno di che ridere e gioire.

E chissà che anche questa volta non ci sia il conduttore a cui venga in mente di proporre minuti di raccoglimento o riflessioni che, all’interno della bolgia ottusa e stolida, s’incastonerebbero come brillanti in mezzo allo sterco.

Non auspico che domani sera ci si sciolga in lacrime, anzi, auguro a tutti di vivere quelle ore in serena allegria. Intima allegria, con i parenti, o gli amici, ma intima, in luoghi che non siano connotati dalla promiscuità sociale, che non è assolutamente indice di crescita sociale, ma solo di confusione e, paradossalmente di spiccata asocialità.

Brinderò con l'augurio che il mio buono possa coincidere quanto più possibile con il buono degli altri, che il mio successo sia quello degli altri, che il mio spazio non sia mai considerato invasivo di quello degli altri.

Brindate, dunque, ridete, mangiate, ballate, ma, vi prego, PENSATE. Non fatevi strumentalizzare dai cocchieri che guidano le carovane dirette al Paese dei Balocchi.

Scusatemi per questa riflessione un tantino amara di fine d'Anno. Chissà se la leggerete prima che il 2010 finisca.

 

 

 
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Commenti al Post:
cloudbreak
cloudbreak il 31/12/10 alle 09:02 via WEB
Caro maestroconibaffi, sottoscrivo tutto, parola per parola. Purtroppo la maggioranza delle persone ha deciso di delegare ad altri il libero esercizio di pensare, per pigrizia, per inerzia, per inedia, o per non si sa cosa. E chi ha in mano le chiavi del comando cerca di intontire la gente il più possibile, in modo che non possa avere la voglia di usare il proprio cervello. Forse un giorno qualche intelligenza in più si risveglierà e magari le cose cambieranno. Ci spero, ma non è detto che accada.
Auguri, caro Maestro!
(Rispondi)
 
 
domenicomolinini
domenicomolinini il 31/12/10 alle 14:54 via WEB
Sperare è davvero l'ultima dea che ci resta e, anche se dici bene quado affermi che "non è detto che ciò accada", ugualmente dobbiamo sperare, per non disperare. Grazie e auguri!
(Rispondi)
 
ilike06
ilike06 il 31/12/10 alle 10:19 via WEB
Io mi chiedo come mai parlando con la gente, si scopra, che in tanti condividano quanto dici, ma poi, inspiegabilmente, tutti si affannano a seguire i dettami dei media.....
(Rispondi)
 
 
domenicomolinini
domenicomolinini il 31/12/10 alle 15:01 via WEB
Perché si è fatto in modo che agire secondo scienza e coscienza significhi essere diversi. E sentirsi diversi impaurisce quelli che non hanno saldi la testa ed il cuore, poiché significa essere non solo soli, ma isolati.
Anche Pietro pare abbia avuto paura di essere diverso, solo ed isolato.
(Rispondi)
 
massimocoppa
massimocoppa il 31/12/10 alle 11:07 via WEB
capisco la tua amarezza. cmq, auguri!
(Rispondi)
 
 
domenicomolinini
domenicomolinini il 31/12/10 alle 15:03 via WEB
Grazie e auguri anche a te!
(Rispondi)
 
cateviola
cateviola il 31/12/10 alle 11:18 via WEB
Grazie per questa riflessione, Maestro, spiega molto bene il fastidio dolente che mi opprime nelle "feste" forzate ("obbligo" e "festa" non stanno insieme, nella mia testa, non sono mai riuscita a godere di "feste comandate"). Nulla contro l'allegria e il buon mangiare, bere, ballare, anzi! Quel che mette tristezza è il senso di vuoto spinto, baldoria obbligata per non pensare, forse le grandi feste nel periodo invernale, con i giorni corti e tanto buio, servivano a consolarsi del tempo che passa (del nostro invecchiare e avvicinarsi alla fine, una sola, certa, per tutti, non a scadenza rinnovabile di anno in anno), un po' di casino gioioso per farsi animo insieme alle persone care, in sé, non sarebbe niente di brutto. Ferisce l'eccesso, la mancanza di vera gioia, l'ostentazione che offende chi non ha proprio nulla da festeggiare, l'uniformità, il conformismo di riti triti e ritriti...
Domattina sarà tutto finito, coraggio! E intanto, ti auguro di passarci dentro lontano da troppi botti e grida sguaiate, risate disperate, vicino vicino alla tua sposa
(Rispondi)
 
 
domenicomolinini
domenicomolinini il 31/12/10 alle 15:53 via WEB
Stesso augurio faccio a te. Domani pomeriggio, per fortuna, l'ennesima sagra dei luoghi comuni sarà terminata.
(Rispondi)
 
amosgitai
amosgitai il 07/01/11 alle 01:59 via WEB
Ciao, nell'augurarti un buon 2011 invito te e i tuoi lettori a votare i migliori film ed attori del 2010.

CLICCA QUI PER VOTARE
(Rispondi)
 
 
domenicomolinini
domenicomolinini il 07/01/11 alle 06:43 via WEB
Ciao, grazie,
per motivi che io stesso trovo inesplicabili, poiché la cinematografia mi piace, non vado a cinema da oltre trent'anni. Probabilmente i miei lettori, invece, ci vanno regolarmente e sicuramente accoglieranno il tuo invito.
(Rispondi)
 
arianna.orso
arianna.orso il 08/01/11 alle 18:02 via WEB
Dal nulla al nulla! PROPRIO VERO E......anche se in ritardo, condivido interamente. Le feste "comandate" sono le + tristi.
(Rispondi)
 
 
domenicomolinini
domenicomolinini il 08/01/11 alle 20:50 via WEB
Ieri invece mi sono divertito. Ho tenuto in braccio a lungo Martina, primogenita di mio cognato e mia prima nipotina :-)
(Rispondi)
 
eloiserose
eloiserose il 13/01/11 alle 08:47 via WEB
Ci si può divertire e pensare nello stesso tempo e mi congratulo con chi riesce a capire chi pensa e chi non lo fa, come se il pensare producesse una musica tutta sua...
(Rispondi)
 
 
domenicomolinini
domenicomolinini il 13/01/11 alle 11:02 via WEB
Concordo: pensare è divertente, e prima ancora che divertente è una, forse la principale, delle caratteristiche che ci contraddistingue.
Mi piace questo "pensare che produrrebbe una musica tutta sua": quando compongo, ifatti, lo faccio sostanzialmente attraverso il pensiero.
Buona giornata :)
(Rispondi)
 
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