pensieri positivi

Grazie ad una caramella...

Questa mattina, faceva calduccio, il cielo sereno.
Decido di mettermi una maglietta leggera, di cotone, a maniche corte.
Sopra, il mio giaccone dalle copiose tasche, che, gira e rigira riempo con mille oggetti, pesanti o ingombranti, così che quando cammino sembro Babbo Natale in incognito.
Gli indispensabili occhiali, il porta occhiali in vinile, che da solo riempe una tasca, visto che deve contenere due paia di occhiali, uno per lontano ed uno per vicino.
A volte porto solo i multifocali, con i quali posso intravvedere a tutte le distanze ma che mi ubriacano irrimediabilmente dopo pochi minuti.
Una volta grazie alla loro deformazione ottica, sono finito con tutta la bici in un fosso.
Dei due fdssi che avevo a disposizione ai due lati del sentiero, sono cascato in quello senza acqua.
In compenso era pieno di rovi ! 
Meno male !
Non mi ci abituerò mai, ai multifocali ma anche ai rovi.
Poi il cellulare, un arcaico Nokia 3310, ormai indispensabile alter-memory, visto che mi ci sono talmente abituato, che non so più un numero telefonico a memoria e che uso anche come orologio.
La mia preziosa videocamera HP, con batteria di ricambio sempre carica, con la quale mi diverto ad immortalare grillitalpa, o belle ragazze, magari mentre fanno con la maglietta un su-giu mozzafiato. (Magari...!!!)
Poi il mazzo di chiavi di casa, con quattro chiavi, il mazzo delle chiavi dell'auto, il mazzo delle chiavi della cantina.
Spesso tento di aprire l'auto con quelle della cantina o viceversa.
Un portamonete di quelli di una volta, bello capiente, infatti con dentro la metà della sua capienza di centesimi ed euro pesa da solo mezzo chilo.
Un bel temperino di quelli svizzeri multilama, con seghetto, macchinetta del caffè, e ruota di scorta. 
Mooolte caramelle, fazzoletti di carta, penna, quattro catagne secche, un bel sassolino, un bottone, scontrini del super, documenti, qualche candito del panettone natalizio, ed in una tasca segreta, qualcosa che si muove e che non ho proprio, ne il coraggio, ne la voglia di scoprire cos'è.
Tanto è chiusa.
Insomma se viene il terremoto o la guerra a me fa un baffo.
Così vestito, stamattina, sono andato a fare un giretto al parco delle cave.
Visto il solicello mi sono sbottonato l'armatura, e camminavo assieme ad un amico, Sil,  per il vialetto, parlando di uno dei problemi più gravi di Baggio, cioè la mancanza di gnocc... ehm, cioè di ragazze in minigonna durante l'inverno.
Io tenevo le mani infilate nelle tasche dei pantaloni, come un ga-gà e le larghe maniche del giubbone ondeggiavano morbidamente.
D'un tratto, come nelle poesie di Fosco Locatelli, si è sentito un cupo ronzio, talmente cupo e profondo da far accapponare la pelle ad un cappone !
Ed ha cominciato a ronzarmi attorno un elicottero nero.
ZZZZZZZZZZZZzzzzzzZZZZZZzzzzzzzzzzzZZZZZZZZZZZZZZZZZZ......
"Attento, sta per..." mi ha gridato l'amico Sil, ma le parole gli sono mancate !
Lo sfrontato e velocissimo insettone, un calabrone tutto nero e più grande di una moneta da tre euro, mi si è infilato nella manica !
Sono rimasto come un baccalà.
"E mo che faccio ?", ho sussurrato.
"Datti una gran botta sul braccio, così lo schiacci..." ha detto Sil.
La cosa mi sembrava un poco difficile, il calabrone mi avrebbe punto irrimediabilmente nello spasmo, era già successo a Togliattigrad, nel '29...
Mentre cercavo di riflettere se sparami al braccio o metterlo sui binari del tram, il fetentone ha cominciato a risalire il braccio.
Sentivo le sue zampette zampettarmi su e giù ed il suo naso freddo che mi usmava qui e là.
Arrivato al gomito, trovando la strettoia che lo disturbava, ha cominciato a cercare di volare,ZZZZZZZZZZzzzzzzzz, sentivo le sue puntute zampette e rapidi colpi d'ala, zzzzzzZZZZzzzzZZZZ...
"Oddio, sono fatto, ora si spaventa, si agita e mi punge..."
E' risaputo che la puntura del calabrone, specialmente sul braccio destro, provoca la caduta quasi istantanea del pisello, proprio come nel famoso caso di Togliattigrad, del '29.
Io non ho grandi pretese, però al mio ci tengo !
Dovevo trovare la soluzione e anche in fretta.
Io in minigonna non sto affatto bene !!!
"Idea, Sil stringi delicatamente la manica a monte del furfante, e scendi piano piano, lasciandogli il tempo di fare retromarcia, io intanto metto una caramella bella colorata sul palmo della mano, così lui vedendola esce subito !!!"
Il calabrone fetentone, sulle prime non era daccordo, anzi rognava e ronzava, poi zampetta di qua e zampetta di la, sempre usmando col suo naso freddo si è incamminao verso il polso.
All'uscita della manica, vista la caramella, si è leccato i baffi, io l'ho presa con la sinistra e facendogliela vedere bene, l'ho lanciata delicatamente sull'erba e lui dietro, proprio come un cagnino...
Finalmente ho potuto ricominciare a respirare, ormai era passata mezzoretta !
Gli astanti mi hanno applaudito, dandomi grandi pacche sulle spalle, (potevano darmele prima, mi facevano nero ma...).
Bene, scampato pericolo.
La puntura di un calabrone comporta sempre grandi problemi, il suo veleno è conosciutissimo anche presso le popolazioni dei Watussi nani, che lo usano per la suocera...
Non ho fatto in tempo a dire a Sil, "Andiamo a fare un giretto di là, che ho visto due biond..." che si è sentito di nuovo il ZZZZZZZZZZZZZZzzzzzzzzzzzZZZZZzzzzzzzzZZZZZZZZZZZZ...
Il calabrone, ansimando come un cagnino e con la caramella tra le zampette, mi è rientrato nella manica, guardandomi e sorridendo.
Poi si è girato ed è risalito fino al gomito !!!
Io ero sul marciapiede del viottolo, ho detto a Sil : " Sil questa non è vita, la faccio finita, addio...", e mi sono buttato giù dal marciapiede.
Ora sono su questa nuvoletta, il calabrone, che ho battezzato Fido, la spinge ansimando e con la linguetta gocciolante, di fuori.
Mi si è affezzionato, ogni tanto gli getto una caramella...
Chi penserà ora al mio gatto ?