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Zecche nei gatti: come difendersi
Post n°6 pubblicato il 05 Maggio 2015 da SonoLaMarghe
Ciao a tutti e bentornati sul mio blog. Nel precedente articolo abbiamo parlato di come togliere le zecche al cane. Approfondiamo ora l’argomento e vediamo come difendere anche i nostri amici gatti da questi parassiti. Quelle che colpiscono cani e gatti appartengono per lo più alle specie Rhipicephalus Sanguineus e Ixodes Ricinus diffuse in tutto il mondo, Dermacentor Variabilis diffusa in Nord America. Vediamo quindi quale è il ciclo di vita di una zecca: la femmina dopo l’accoppiamento depone un elevatissimo numero di uova dotate di notevole resistenza e da cui si origineranno le giovani zecche che dovranno "cercare" ospiti da parassitare, cosa che potrebbe richiedere molto tempo. Una volta sull'ospite cominceranno a riempirsi del suo sangue e diventati adulti si accoppieranno ricominciando il ciclo. Tutto questo ci fa capire che questi parassiti hanno una diffusine rapida ed estesa considerando sia il tempo di permanenza sul terreno delle giovani zecche che l'elevato numero di uova che depone la femmina. Zecche in diversi stadi del loro ciclo vitale si possono ritrovare principalmente su collo, orecchie e testa del vostro animale. Non è escluso però che possano attaccarsi in qualsiasi altra parte del corpo. Vicino alla zecca potrebbe comparire una piccola irritazione cutanea. Ricordate che se oltre a questa compaiono altri sintomi, recatevi subito dal veterinario che effettuerà analisi più approfondite per scongiurare la presenza di gravi malattie.
Come proteggere il gatto Il rischio di venire a contatto con le zecche non è presente solo in campagna o in montagna, ma anche nei cortili e nei giardini delle città. La principale zecca parassita del gatto (Rhipicephalus Sanguineus) infatti coabita normalente con l’ospite anche in spazi urbani. Ricordate inoltre, quando non adeguatamente curati, cani e gatti possono diventare ospiti "amplificatori", contribuendo così all’aumento del tasso riproduttivo delle zecche e alla diffusione delle stesse nell’ambiente, con conseguente incremento del rischio anche per l’uomo.
Rimuovere le zecche Bisogna sfatare alcuni luoghi comuni come l’utilizzo di oli, petroli, acetone ed altre sostanze per rimuovere una zecca. Ciò non facilita l’estrazione e non uccide la zecca impedendole di respirare. Per rimuovere la zecca bisogna utilizzare una pinza a punta ricurva, posizionarla vicino alla base del rostro e tirare via delicatamente, eseguendo una leggera rotazione e poi una trazione, facendo attenzione che la zecca non si spezzi lasciando la testa nella cute. Una volta levata, la zecca non va schiacciata, come molto spesso avviene, in quanto ciò potrebbe facilitare la diffusione delle uova eventualmente presenti. Dopo essere stata estratta dalla cute, la zecca va bruciata o immersa completamente nell’ alcool. Il punto in cui si trovava la zecca va poi disinfettato e trattato con una pomata antisettica. Al prossimo consiglio. A presto Marghe |
Inviato da: elektraforliving1963
il 09/11/2015 alle 12:17