AQUILA INDIANA

Storia ed altro dei nativi americani

 

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Sono venuto al mondo con la pelle color bronzo e con essa mi sento bene. Alcuni dei miei amici sono nati con la pelle gialla, nera o bianca.
Nessuno l’ha scelta e va bene così. Ci sono rose gialle, rose rosse e bianche, ognuna di esse è bella.
Io spero che i miei figli vivano in un mondo in cui tutti gli uomini, di ogni colore, vadano d’accordo e lavorino insieme senza che la maggioranza cerchi di uniformare gli altri al proprio vivere. 
                                                       (Tatanga Mani)

 

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LE CULTURE ANTICHE - 1^ parte

Post n°6 pubblicato il 24 Maggio 2009 da Cavallo_pazzo_1

 

La ricerca archeologica ci consente di individuare, all’origine delle numerosissime tribù indiane del Nordamerica, alcune culture principali che si svilupparono in due aree: il sud-ovest e l'est.

                        LE CULTURE DEL SUD-OVEST

Il sud-ovest va dagli attuali Utah e Colorado attraverso l’Arizona, il New Mexico  e  una  parte del  Texas  fino  al  Messico  settentrionale.  Questo territorio è composto da montagne, canyon e deserti e offre poche piante spontanee  commestibili.  Tre  culture  dominanti derivarono  dai  primi cochise-arcaici del deserto: mogollon, hohokam e anasazi.


I mogollon (Popolo delle Montagne)

Prendono il nome dalla piccola catena montuosa sul confine tra l’Arizona meridionale e il New Mexico dove si stabilirono; sono considerati il primo popolo ad adottare l’agricoltura, a costruire case e a fabbricare ceramiche. Dipendono principalmente dalla caccia ai piccoli mammiferi ma coltivano grano, fagioli, zucche, tabacco e cotone ed è proprio l’agricoltura che porta alla costruzione dei primi villaggi permanenti e allo sviluppo di nuovi tipi di case. Le ingegnose pit-house sono costruite vicino ai torrenti e in punti meglio difendibili; sono delle strutture seminterrate 100 centimetri nel suolo, muri fatti con tronchi e tetti ricoperti di rami, canne e fango. Alcune più grandi di altre (kivas) servivano a scopi sociali e per le cerimonie.

Sotto l’influenza degli anasazi del nord, dai quali verranno assorbiti intorno al 1200 d.C., i mogollon iniziarono a costruire anche abitazioni in pietra e argilla (pueblo). Le prime ceramiche dei mogollon sono marroni fatte con argilla e successivamente, per influenza degli anasazi, vengono decorate con disegni geometrici.

Gli hohokam (Gli Scomparsi)

Questo antico popolo era concentrato nelle torride e deserte valli del fiume Gila e del Fiume Salato, un territorio difficile e privo di piante ed animali commestibili; con delle opere di irrigazione, dighe e canali, fanno dell’agricoltura la loro principale risorsa. Snaketown è il loro principale villaggio, una superficie di circa tredici ettari con circa cento pit-house simili a quelle dei mogollon ma più grandi e profonde.Le loro ceramiche sono dipinte in giallo, marrone e rosso; producono degli elaborati tessuti, campane in rame; utilizzano spatole in pietra e tengono i macachi come animali domestici. Sono un popolo pacifico e non hanno una teocrazia; intorno al 1500 d.C.; probabilmente a causa delle continue incursioni di tribù nomadi, abbandonarono i loro insediamenti disperdendosi in piccoli gruppi.

Gli anasazi (Gli Antichi)

La loro cultura incominciò più tardi rispetto alle altre due, intorno al 100 a.C., ma divenne la più estesa ed influente; il territorio degli anasazi corrisponde agli attuali stati Utah, Colorado, Arizona e New Mexico tra le alte mesa e i profondi canyon. Il primo stadio dell'evoluzione della cultura anasazi è caratterizzato dalla maestria nel produrre canestri con vimini, yucca e altri arbusti intrecciati. Nello stesso periodo affinano anche le loro capacità nella produzione delle ceramiche e nell'agricoltura continuando comunque la caccia. Essi cominciarono anche a vivere in strutture semi-permanenti costruite scavando nel terreno e ricoperte da cupole sorrette da tronchi ricoperti di fango che evolvettero poi nelle    pit-houses.

Dopo il 750 d.C. ebbe inizio il “periodo pueblo” che rappresenta l'età dell'oro della cultura anasazi. Queste abitazioni erano costruite fuori dalla terra o in pietra cementate con argilla o interamente fatte di mattoni di argilla cotta al sole e con i tetti ricoperti di erba, rami e argilla. Inizialmente i pueblo erano utilizzati come magazzini o abitazioni per una sola famiglia ma in poco tempo gli anasazi svilupparono l'idea di raggruppare varie stanze con muri in comune e addirittura una sull'altra, con scale e pioli che collegavano i vari livelli. I tetti si trasformarono in terrazze e quindi diventava il portico della casa sovrastante. Il pueblo Bonito nel Chaco Canyon, costruito intorno al 900 d.C. ne è un primo eclatante esempio. Con una struttura semicircolare in muratura, questo pueblo comprende cinque piani e 800 stanze.

La tecnica agricola degli anasazi del periodo pueblo comprendeva campi terrazzati e canali di irrigazione che garantivano anche una riserva idrica. Dal 1000-1300 d.C. circa, grazie allo sviluppo di questo popolo, il sud-ovest dette sostentamento ad un numero sempre più elevato di costruttori, agricoltori, ceramisti, tessitori, e altri artigiani (notevoli lavori di raffinata oreficeria, mosaicisti e costruttori di attrezzi e arnesi da lavoro).

La cultura degli anasazi arrivò al suo culmine. Poi, a partire dal 1300 d.C., gli anasazi abbandonarono i loro grandi villaggi e si trasferirono in altri luoghi, alcuni verso sud, altri lungo il corso del Rio Grande ed altri ancora lungo il Piccolo Colorado. Molte sono le ipotesi per questo esodo ma la più attendibile è il lungo periodo di siccità e l' esaurimento del legname.

 

 

 
 
 
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Un blog di: Cavallo_pazzo_1
Data di creazione: 25/04/2009
 

LA RUOTA DELLA MEDICINA

  

Per i Nativi americani ogni individuo che nasce, viene  spinto da un soffio di vento delle  quattro  direzioni principali Nord, Sud, Est, Ovest,  a seconda  di quale vento sia predominante nel momento della nascita di tale bambino. Ogni vento ha delle particolari peculiarità a seconda della provenienza, e della sua rappresentazione.

 

 

NORD

Nord: conoscenza e saggezza

Il colore del Nord è il bianco, il colore della purezza e dell’equilibrio, è la trasparenza. Esso è la somma di tutti i colori dello spettro solare e rappresenta perciò la perfezione e la completezza.

L’elemento associato è l’aria. Essa trasporta i nostri pensieri, sogni e aspirazioni ed è perciò associata alla mente e alla comunicazione. Essa è legata anche al vento che sfiora l’anima di tutte le cose viventi e porta nei suoi viaggi una particella di tutto ciò che tocca. La parola chiave è: ”ricevere con la mente”.

Il Nord simboleggia l’Inverno e alle stelle che per i Nativi erano simbolo di universalità e protezione divina. Essi credono infatti di discendere dal Popolo delle Stelle. Il Nord è anche il Luogo degli Anziani, della conoscenza e della saggezza. Conoscenza significa “ciò che è conosciuto” e per i Nativi comprende filosofia, religione, scienza, che si devono integrare reciprocamente nella vita.

L’animale Totem connesso a questa direzione è il bisonte.
Il Bisonte era l’animale più importante per i Nativi Americani perché si donava completamente per permettere all’uomo di vivere, fornendogli tutto ciò di cui aveva bisogno.

 

 

EST

Est: illuminazione

Il colore dell’Est il Giallo; questa direzione è associata  al Sole come astro e alla Primavera come stagione, rappresenta la rigenerazione e la trasformazione, la via dell’illuminazione interiore.

L’elemento associato è il fuoco, ciò che arde senza bruciare per riscaldare e portare alla crescita; è la manifestazione materiale del Grande Spirito.

La parola chiave è: “determinare con lo spirito”.
Il Potere dell’Est è il Potere della Luce, dell’illuminazione mentale e spirituale e della visione interiore che deriva dalla coscienza dell’unità di tutte le cose viventi e la consapevolezza della Visione Interiore.

L’animale totem associato all’est è l’aquila.
L’Aquila è il simbolo della libertà da tutte le forme di ignoranza e bigottismo, della chiaroveggenza e della preveggenza poiché è l’animale che vola più in alto e che può vedere tutto e che riesce a guardare direttamente il Sole senza essere accecata dalla sua luce. Essa custodisce la dimora degli ideali più nobili.

 

 

SUD

Sud: fiducia e innocenza

Il Sud è legato al colore Rosso e all’Estate e rappresenta  la vitalità, il vigore fisico, il coraggio e l’energia sessuale; rappresenta la giovinezza, la generosità, la passione, l’amore. 

L’elemento associato è l’acqua. L’acqua prende la forma del suo contenitore e  scorre prendendo la forma di ciò su cui scorre per cui essa rappresenta la fluidità e l’adattabilità. L’Acqua dona la vita perché rende fertile la Terra, fa nascere le piante e le alimenta.

La parola chiave è: “dare con le emozioni”.

L’animale totem è il topo.
Il topo rappresenta la capacità di prendere coscienza delle cose avvicinandosi ad esse con le sensazioni e il tatto. Il Sud insegna ad agire nello stesso modo, con fiducia nel nostro istinto, nelle nostre sensazioni e nelle nostre emozioni.

 

OVEST


Ovest: introspezione e trasformazione

Il colore dell’Ovest è il Nero, il colore della non-forma da cui tutto ha origine. Esso assorbe tutti i colori dello spettro in sé, immagazzina ed è protettivo. Nere erano infatti le Tende della Luna, i tepee dove le donne Native si ritiravano durante le mestruazioni, per ascoltare nelle profondità del loro corpo il potente contatto con la Madre Terra. L’ovest è la direzione dove tutto è in funzione di qualcosa che deve avere il suo ciclo, ciò che nasce deve inevitabilmente morire; è legata alla Luna come astro e a tutto ciò che è ciclico. 

L’elemento collegato all’ovest è la Terra che ha come caratteristiche la solidità, la stabilità e la fermezza fino all’inerzia.

L’Ovest è l’unica direzione associata a qualcosa di concreto e di materiale;  è il luogo delle apparenze, del mondo della forma, di ciò che si manifesta fisicamente ed il luogo dell’esperienza dove si impara e si cresce. La terra è rappresentata dalla sua forma più duratura, la pietra; da sostentamento, conforto e sicurezza.

L’Ovest è associato all’Autunno e la parola chiave è: “trattenere con il corpo”. Attraverso il corpo ci è consentito di immagazzinare energie e nutrimento, ma nel corpo si possono anche conservare le vecchie ferite che ci hanno fatto soffrire nelle emozioni, nella mente o nello spirito. 

L’animale totem associato all’ovest è l’orso bruno o il Grizzly che rappresenta la forza. Saper riconoscere il giusto momento per ritirarsi a recuperare le forze e riorganizzare i propri pensieri, solo così è possibile preparare nuove e fertili strategie di azione.

 

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