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Impresa Quaranta

note, appunti e suggerimenti per una edilizia sostenibile.

 

Messaggi di Luglio 2020

A proposito di ecobonus al 110 %

Post n°137 pubblicato il 25 Luglio 2020 da quarantacost
 

Secondo quanto previsto dal Decreto Rilancio, l’ecobonus 110% e sismabonus 110% sono validi già dal 1 luglio. Ossia, tutte le spese relative agli interventi ammessi dal Decreto potranno essere portate in detrazione oppure cedute all’azienda che realizza i lavori (o, nel caso se ne trovi una disposta ad accettarli, a una banca o un istituto di credito).

Resta però un grande punto interrogativo su quali siano gli interventi ammessi, dal momento che il DL Rilancio è ancora in fase di discussione in Parlamento e le linee guida dell’Agenzia delle Entrate devono ancora essere pubblicate. Per questo, continuano ad arrivare precisazioni e novità su quali siano i lavori che daranno diritto allo sgravio fiscale del 110%.

Gli ultimi chiarimenti del Governo, ad esempio, riguardano le cosiddette “superfici opache”, uno degli interventi trainanti che dovrà essere effettuato necessariamente per poter ottenere il superbonus ristrutturazioni. Con i nuovi chiarimenti, anche la coibentazione dei tetti darà diritto all’ecobonus.

Ecobonus coibentazione tetti: le nuove regole del Governo
Stando agli ultimi chiarimenti dell’Esecutivo, anche la coibentazione dei tetti è uno degli interventi trainanti. Nella prima stesura del provvedimento, le sole superfici opache davano diritto al bonus erano quelle orizzontali e verticali. Ossia, i pavimenti del terrazzo e le mura esterne dell’abitazione.

Con l’ultima interpretazione dell’Esecutivo, invece, anche le superfici opache inclinate fanno parte degli interventi trainanti. In questo modo, vengono incluse tutte le tipologie di coperture delle abitazioni, indipendentemente dal fatto che siano orizzontali (terrazzi) oppure oblique (i tetti).

Ecobonus coibentazione tetti: come funziona e limiti di spesa
Grazie ai nuovi chiarimenti, dunque, sarà possibile rifare il tetto gratis, usufruendo dello sgravio fiscale del 110%. Ovviamente, non tutti gli interventi daranno diritto agli incentivi statali. I lavori dovranno interessare almeno il 25% della superficie dell’abitazione e dovranno essere impiegati materiali indicati dall’ENEA, che garantiscono un miglior isolamento termico dell’abitazione. Inoltre, gli interventi dovranno garantire il miglioramento delle classi di efficienza energetica dell’edificio.

All’allargamento della platea dei lavori interessati, però, corrisponde anche un abbassamento dei limiti di spesa sui quali ottenere lo sgravio del 110%. Se nella stesura originaria del provvedimento il limite era di 60 mila euro per ogni unità abitativa, ora il limite massimo è di 50 mila euro per 50mila per gli edifici unifamiliari, 40mila per gli immobili da due a otto unità abitative e 30mila euro per gli edifici con più di otto unità.

 
 
 

A proposito di ecobonus al 110 %

Post n°136 pubblicato il 12 Luglio 2020 da quarantacost
 
Foto di quarantacost

Ancor prima di parlare di ecobonus al 110 %, sarebbe stato opportuno porre in atto una campagna di sensibilizzazione sul risparmio energetico, sull'ambiente  sull'effetto benefico positivo della qualità della vita, vivendo in un immobile in classe energetica A.

Ovvero, spiegare alle famiglie che possono risparmiare annualmente sui consumi energetici (energia elettrica, metano... )  sino a 1.500,00 / 1.800,00  euro.  

Da qualche mese le imprese ricevono richieste di preventivo per il rifacimento dei lavori alle abitazioni, ma a molti sfugge che non stiamo parlando, della dipintura di una facciata, ma di efficientamento energetico, ovvero inizia una battaglia contro i fabbricati energivori. 

Solo finanziando le famiglie, ci può essere una vera ripresa, e l'obiettivo della riqualificazione energetica oltre a far risparmiare alle stesse, sui consumi per riscaldare o raffrescare la casa, fa bene anche all'ambiente.

Ogni immobile immette nell'atmosfera1.300 kg di Co 2. Senza mezzi termini, il 45 % dell'inquinamento è colpa delle nostre abitazioni. 

Nella foto un esempio di riqualificazione energetica, un lavoro trainante, il  cappotto  termico, la riqualificazione di una facciata mediante l'apposizione di  un pannello di lana di roccia dello spessore di cm 8. Un prodotto inorganico, imputrescibile, naturale. 

Un fabbricato energivoro realizzato nel 1963  prima dei lavori.   

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L'applicazione dei pannelli in lana di roccia da cm 8 
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Interessante il provvedimento anticipato in queste settimane per la ripresa economica, Ecobonus 110 % , ma i meccanismi non paiono una passeggiata, e la questione della cessione del credito di imposta, ai fornitori o alle banche, dovrebbe essere meglio chiarita, siamo di fronte ad uno sconto fatture e cessione del credito d'imposta, ma quali condizioni? a quali tassi?
Alcuni grandi gruppi e associazioni, hanno già anticipato, che possono occuparsi loro di tutto, affidando poi alle imprese locali l'esecuzione dei lavori. Anche lo I.A.C.P. che ha prodotto dagli anni 60 in poi, immobili energivori di qualità che è sotto gli occhi di tutti, ignorando le leggi
in materia di contenimento sui consumi, (ovvero la L. 373 la L.10, in vigore in quegli anni, immobili, che sono costati alla collettività molto di più rispetto a quelli prodotti e venduti, dalle imprese private), oggi è pronto a riqualificare il suo " parco immobiliare" .
Solo apportando correttivi, riducendo il tetto di spesa per immobile, che palesemente appare elevato, si può creare spazio, anche ai veri attori della riqualificazione energetica, ovvero le famiglie, i tecnici che se ne devono assumere la responsabilità, i commercialisti che devono offrire la loro consulenza per le detrazioni... e le imprese locali che devono eseguire i lavori, questa la squadra da mettere incampo per la battaglia contro i fabbricati energivori e la ripresa economica.
Purtroppo anche in questa circostanza si rischia di perdere una grande occasione , ovvero il rilancio dell'economia nazionale tramite il settore trainante e diffuso per eccellenza, l'edilizia, che avrebbe almeno 20 anni di lavoro per riqualificare, un immenso parco immobiliare fatiscente e obsoleto, realizzato dal dopo guerra sino al 2006, l'anno in cui entrò in vigore il Dlgs 311, che poneva le basi per una edilizia, rispettosa dell'ambente, con maggiore attenzione ai consumi energetici.


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Nella foto che segue una fase importante dell'applicazione dei  pannelli termici che dopo essere stati incollati al muro. con malte termiche, di grande capacità adesiva, vengono fissati al vecchio muro con fisher idonee  da 15 cm. 
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In questa foto la sequenza della rasatura mediante due mani di malta termica con interposta rete fibrorinforzata per evitare sullo strato finale dell'intonaco le lesioni capillari tra pannello e pannello.

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in questa foto la differenza delle due mani di rasatura, con la seconda mano, la rete fibrorinforzata scompare. 




ll montaggio dei nuovi davanzali  realizzati con le misure della nuova muratura  



Il montaggio degli stipiti 

Lo studio preventivo dei colori stablito con i cmmittenti, ormai  pronti alla finitura finale. La posa di un spatolato silossanico anti muffa. 
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I particolari 

Il fabbricato con la realizzazione del cappotto alle facciate ha migliorato la sua classe energetica di quasi  un livello, i proprietari potranno risparmiare dal 20 al 25% sui consumi di energia elettrica e metano. 
Per raggiungere un buon risultato è necessario proteggere il tetto, una superficie più esposta al caldo e al freddo spesso più delle facciate, si potrà ottimizzare ancora cn la sostituzione degli infissi con vetro termico basso emissivo, in tal caso con questi due interventi si raggiunge un risparmio del 70 / 75 % sui consumi. Se poi si fa ricorso a caldaie di ultima generazione, impianti di raffrescamento e riscaldamento a pompa di calore, impiego di pannelli solari per la produzione dell'acqua calda, ed infine la realizzazione  di un impianto fotovoltaico per la produzione di energia elettrica, i consumi
in questo caso si riducono notevolmente, sono prossimi allo zero. Ma di questi altri interventi ne parleremo al prossimo post. 
 
 
 

Una stanza da bagno

Post n°135 pubblicato il 08 Luglio 2020 da quarantacost
 

 

Anche una pausa caffé 

 

 

 
 
 

Impresa Quaranta

Post n°134 pubblicato il 05 Luglio 2020 da quarantacost
 
Foto di quarantacost

Lo stato di fatto di un immobile al piano terra che si rende indipendente dal primo piano pertanto l'ingresso diventa comune per  gli accessi al piano terra e al primo piano 

La variante predispsta dall'iimpresa 

Una ipotesi di variante, una zona giorno, totalmente aperta, una sola vela per rendere più riservato l'angolo cottura. Eliminando il corridoio si sfruttano ben 8 mq. di superficie.  Progetto realizzato da Gloria Quaranta 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 
 
 

Impresa Quaranta

Post n°133 pubblicato il 05 Luglio 2020 da quarantacost
 

Bianco e Bordò

 

 

 

 

 
 
 

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