La riva dei pensieri

Il riccio

Approffitando di una bella giornata di sole mi sono recato in giardino per curare la siepe di rose bianche che circonda la casa, di fronte al mio adorato mare. Che sorpresa! Nel vialetto che porta al cancelletto d'uscita c'era un piccolo riccio. Era impaurito e tremava, col musetto appuntito e gli occhietti neri, grandi e dolcissimi.
Aiutandomi con un vecchio cencio l'ho preso delicatamente tra le mani ( i suoi aculei mi hanno punto ugualmente) e l'ho adagiato sotto il grande ulivo.
Dalla finestra dello studio non riesco a distogliere lo sguardo dal simpatico animaletto. So che questa visione m'impedirà di dormire stanotte.
Temo che qualche gatto o cane tentino di farli la festa. Lui rimane sotto l'albero impaurito, timido, forse ferito, anche se a me non sembrava.Confido che domani mattina abbia ritrovato la sua calda tana.
Cose semplici che non mi fanno prendere sonno.
Mi chiedo: ma perchè non ho più dieci anni, in questo caso avrei la giustificazione per portarlo in casa e magari gli farei il nido in un vecchio cestino di vimini.
Però un pezzo di pecorino  l'ho messo accanto lo stesso.
Mah. E' proprio vero che per certe cose non si diventa mai grandi!