Creato da gianor1 il 07/01/2005
Da qualche parte una farfalla batte le ali e mette in moto un meccanismo irreversibile dalle conseguenze imprevedibili.
 

 

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Penna stilografica

Post n°830 pubblicato il 02 Luglio 2018 da gianor1
 

                                         
La stilografica mi è caduta sul parquet e  la punta si è conficcata ritta sul listello accanto al piede. Si è comportata come una freccia scagliata dal fato che inibisce la scrittura dei miei pensieri. La sua rovina improvvisa ha danneggiato il pennino d'argento, impedendo alla fantasia di germogliare attraverso le dita. Proprio in quegli attimi in cui percepivo l'esigenza di tramutare in grafia l'intreccio di emozioni che avvolgeva il mio essere.
L'ho afferrata dolcemente come fosse un angelo precipitato dal cielo. L'ho presa inarcando il busto con il braccio esteso completamente. E in quell'attimo i miei pensieri, agevolati dal mio corpo proteso in avanti, si sono disseminati al suolo, le parole si sono mischiate tra loro, perdendo nelle frasi il senso originario e il ragionamento è diventato alterato.
E' una penosa bugia.
La stilografica si trovava già al suolo, quando mi apprestavo a sfiorare i tasti del computer per realizzare nero su bianco queste parole. Forse sarebbe stato più adeguato abbandonare sulla punta delle dita i pensieri che affioravano dalla mente come massi pesanti che scivolano al suolo in questo primo giorno caldo di luglio.
Oramai rare  stilografiche sono attuali in questo mondo contemporaneo. Ahimè!


                              



 
 
 
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L'educazione è una cosa ammirevole,ma è bene ricordare,
di tanto in tanto,che nulla che valga la pena di conoscere
si può insegnare.
Oscar Wilde



PROVERBIO SARDO
Nen bella senza peccu,nen fea senza tractu.
Non c'è una bella senza difetto,nè una brutta senza grazia.


"Il lavoro del maestro è come quello della massaia, bisogna ogni mattina ricominciare da capo: la materia, il concreto sfuggono da tutte le parti, sono un continuo miraggio che dà illusioni di perfezione. Lascio la sera i ragazzi in piena fase di ordine e volontà di sapere - partecipi, infervorati - e li trovo il giorno dopo ricaduti nella freddezza e nell'indifferenza. Per fare studiare i ragazzi volentieri, entusiasmarli, occorre ben altro che adottare un metodo più moderno e intelligente. Si tratta di sfumature, di sfumature rischiose ed emozionanti.Bisogna tener conto in concreto delle contraddizioni, dell'irrazionale e del puro vivente che è in noi. Può educare solo chi sa cosa significa amare".

 

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