L'Acchiappa Guru
« Non riesco a capire come faccia un indovino a non scoppiare a ridere quando vede passare un altro indovino. » Cicerone
Post n°22 pubblicato il 07 Aprile 2008 da Acchiappa_Guru
"Vorrei sapere se è vero che la Luna ha una qualche influenza sull'umore delle persone, sulla qualità del vino e sulla crescita delle piante..." Le uniche influenze certe che la Luna esercita sulla Terra sono: le maree (oceaniche, atmosferiche e terrestri), un certo influsso sul comportamento riproduttivo di alcuni organismi marini e alcune forme di "tropismo", ovvero i movimenti che la luce lunare può provocare su alcune piante. Da tempo immemorabile, tuttavia, l'uomo ha attribuito al nostro satellite numerose altre influenze: sulle condizioni meteorologiche, sulle pratiche agricole (semina, potatura, raccolta, imbottigliamento del vino), sulla fisiologia umana (condizioni di salute, ciclo mestruale femminile, numero delle nascite, crescita delle unghie e dei capelli), ecc. Nel passato molte patologie venivano associate agli influssi lunari. L'esempio più noto è quello dell'epilessia, che veniva chiamata mal della Luna. Retaggi di queste antiche credenze si ritrovano ancora nel linguaggio attuale: un tipo volubile è detto lunatico e il cattivo umore viene indicato come Luna storta. La medicina moderna ha destituito di ogni fondamento queste antiche credenze. Tutte le presunte influenze della Luna sopra citate non sono mai state dimostrate e rimane estremamente difficile accettarne l'esistenza sulla base delle nostre conoscenze scientifiche. Appare invece più ragionevole considerarle retaggio di una visione magica del mondo e in particolare della cosiddetta "magia simpatica". Tutte le prescrizioni che vengono dispensate in funzione della Luna in campo agricolo, per esempio, obbediscono, infatti, alla seguente regola generale: "Tutto ciò che deve crescere e svilupparsi deve essere fatto in Luna crescente. Tutto ciò che deve arrestarsi e morire deve essere fatto in Luna calante." Già questa generalità e questa analogia tra fenomeni così disparati fa sorgere qualche serio dubbio. Il ragionamento per analogia, sebbene intuitivo e in qualche misura istintivo, è tuttavia molto rischioso e non ha nessuna base logica. Esso rappresenta un approccio alla realtà molto primitivo che è stato ampiamente superato dalla scienza. In ogni caso tutti gli studi finora condotti volti a verificare la veridicità delle molte credenze popolari relative alla Luna non hanno mai dato risultati positivi. Per esempio alcuni studi statistici condotti in vari ospedali hanno mostrato che il numero medio delle nascite è assolutamente indipendente dalle fasi lunari. Molti di coloro che sostengono la realtà di questi influssi fanno, pressappoco, il seguente ragionamento: "La Luna riesce a smuovere le acque determinando le maree. è quindi plausibile che possa anche avere altri effetti". Questo ragionamento è però erroneo. Infatti il meccanismo che determina le maree è ben noto. In pratica il flusso mareale si origina a causa delle diverse forze attrattive che si generano nella massa liquida, in punti molto lontani tra loro. Evidentemente però non ha senso tirare in ballo l'effetto marea per giustificare l'esistenza di altri fenomeni completamente diversi e mai dimostrati. Al di là degli effetti gravitazionali, alcuni attribuiscono certi presunti influssi alla luce lunare. Alcuni fenomeni possono effettivamente dipendere da questa causa: per esempio il comportamento riproduttivo di alcuni organismi marini e alcune forme di "tropismo" citati sopra. Per gli altri presunti fenomeni, tuttavia, basta riflettere un attimo per rendersi conto di quante altre sorgenti luminose dovrebbero avere effetti ben più significativi. Per ulteriori dettagli sulle false influenze attribuite alla Luna mi permetto di rimandare il lettore al mio articolo La Luna tra scienza e mito, reperibile al seguente indirizzo web:http://www.cicap.org/articoli/at100020.htm Vedi anche: - Le reali influenze degli astri sugli esseri viventi - Gli influssi lunari |
Post n°21 pubblicato il 10 Marzo 2008 da Acchiappa_Guru
|
Post n°20 pubblicato il 23 Febbraio 2008 da Acchiappa_Guru
Iniezioni di bicarbonato per fermare il tumore. Denunciato dai parenti di pazienti deceduti, Tullio Simoncini è stato radiato dall’ordine dei medici e condannato per omicidio colposo e truffa. L’illusione di una terapia alternativa in grado di debellare il tumore, la speranza di una guarigione rapida, un medico disposto a tutto pur di affermare le sue convinzioni. Sono gli ingredienti del caso di cronaca raccontato da “Mi Manda Rai Tre”. Grazia Cicciari abitava a Milazzo, terra di petrolchimico, dove secondo uno studio del ministero della Salute l'incidenza dei tumori è del cinquanta per cento in più che nel resto della Sicilia. Nel 2001 si ammala di tumore al retto, viene operata, ma alcuni mesi dopo una Tac rivela la presenza di nuove lesioni tumorali al polmone. Davanti a quella notizia il figlio di Grazia Cicciari, Vito Schepisi - già provato per la morte del padre avvenuta due anni prima, sempre per un tumore – si dispera e prova a cercare una speranza navigando in Internet. Le sue ricerche, racconta Schepisi in trasmissione, restituiscono un nome, quello di Tullio Simoncini, medico oncologo specializzato, due lauree e una certezza senza alcun fondamento scientifico: il tumore si vince col bicarbonato di sodio, perché, anche se la medicina non l’ha ancora capito, il tumore è un fungo e come tale va trattato. La speranza è costata alla famiglia di Vito il dolore per la perdita della mamma Grazia, 7.500 euro pagati al medico e oltre 2 mila euro per una settimana di degenza in una casa di cura romana, la “Madonna della Fiducia”, dove il dottor Simoncini somministrava il bicarbonato. Vito ha creduto nella terapia del dottor Simoncini. Ha smesso di crederci solo quasi otto mesi dopo, quando il tumore si era fatto assassino. Grazia non ce l’ha fatta e come lei tanti altri pazienti illusi dal medico rivoluzionario. Denunciato dai familiari di tre suoi pazienti deceduti, il dottor Tullio Simoncini è stato radiato dall’Ordine dei medici e condannato in primo grado per truffa in relazione a tutti e tre i casi e per omicidio colposo per una sola delle tre vicende. Per truffa è stato condannato anche il fratello, Angelo Simoncini, anch’egli medico. Vito e gli altri parenti delle vittime chiedono che la giustizia civile faccia la sua parte e si domandano: “Cosa sapeva la casa di cura “Madonna della Fiducia” di queste terapie”? Il direttore sanitario, il dottor Umberto Salvi, assicura che la casa di cura non aveva informazioni sulla terapia seguita dal dottor Simoncini e che la struttura non ha nessuna responsabilità in quello che deve essere considerato un rapporto diretto tra paziente e medico curante. Di diverso parere il Professor Ugo Ruffolo per il quale, quanto meno in sede civile, la struttura sanitaria è certamente responsabile di quello che avviene nei suoi locali. Invitato in trasmissione Tullio Simoncini ha preferito non partecipare inviando un fax nel quale spiega di dover rinunciare considerando che il suo legale difensore “sta predisponendo l’atto di appello per i capi della sentenza, la cui motivazione non è ancora stata depositata, per i quali sono stato condannato”. In chiusura l’appello del professor Francesco Cognetti, direttore scientifico dell’Istituto Tumori “Regina Elena” di Roma: un invito a non cedere alla disperazione, a non abbandonare le terapie riconosciute per affidarsi a chi propone terapie alternative e risultati miracolosi senza fornire documentazione e pubblicazioni riconosciute dalla comunità scientifica internazionale. Fonte: Mi Manda RAI TRE |
Post n°19 pubblicato il 21 Febbraio 2008 da Acchiappa_Guru
Come si chiama colui che può spostare oggetti con la forza della mente? La presunta capacità di spostare oggetti con la forza della mente si chiama psicocinesi. Coloro che si vantano di possedere tale capacità, e in generale poteri paranormali, vengono chiamati solitamente “paragnosti” o “sensitivi”. Il termine psicocinesi deriva dal greco psychè (anima) e kinèsis (movimento) e venne introdotto intorno al 1935 dal parapsicologo americano Joseph Banks Rhine (1895-1980). Accanto al termine psicocinesi viene talvolta utilizzato anche il termine telecinesi. Quest'ultimo deriva dal greco tèle (lontano) e kinèsis (movimento) e venne introdotto dal medico francese Charles Richet (1850-1935). Nonostante le affermazioni straordinarie che si sentono spesso pronunciare, l'esistenza di tale capacità non ha mai ottenuto alcuna dimostrazione convincente. Apparenti effetti psicocinetici possono essere ottenuti solamente utilizzando trucchi più o meno volontari. Ad esempio l'israeliano Uri Geller divenne celebre in tutto il mondo negli anni Settanta per la capacità, tra l'altro, di piegare cucchiai e altri oggetti metallici e di muovere l'ago di una bussola apparentemente con la sola forza del pensiero. Come venne però ampiamente dimostrato, Geller altro non era se non un bravo illusionista che, con i suoi trucchi, riusciva a imbrogliare non solo il pubblico ma anche diversi ricercatori che ebbero occasione di esaminare le sue performance. Altri due celebri casi di apparente psicocinesi furono quelli delle sensitive russe Nina Kulagina (1925-1990) e Alla Vinogradova le quali, rispettivamente negli anni Sessanta e Novanta, vantavano la capacità di muovere oggetti con la forza del pensiero. Esistono però filmati della Kulagina in cui chi è esperto di illusionismo capisce perfettamente quali fossero i trucchi da lei usati: essenzialmente fili invisibili e calamite. La Vinogradova era in grado di far rotolare alcuni piccoli oggetti cilindrici su una lastra di plexiglas senza toccarli. In questo caso sembrava potersi escludere ogni utilizzo di fili invisibili. Come però venne dimostrato dai ricercatori del CICAP (Comitato Italiano per il Controllo delle Affermazioni sul Paranormale) in collaborazione con il celebre illusionista americano James Randi, anche in questo caso l'esibizione non aveva nulla di paranormale. Infatti il movimento degli oggetti era dovuto a un accumulo di elettricità statica sulla lastra di plexiglas, precedentemente strofinata, e al semplice movimento a distanza delle mani della sedicente sensitiva. Fonte: Ulisse.Sissa.it Leggi anche: Psicocinesi: Potere della mente o parto della fantasia? Però volendo potete provare questo : Cambiare canale col pensiero |
Post n°18 pubblicato il 08 Febbraio 2008 da Acchiappa_Guru
In realtà da tempo sappiamo bene che utilizziamo tutto il nostro cervello. Dal punto di vista medico, in realtà, è estremamente raro che un danno cerebrale (infezione, trauma, ictus) non lasci conseguenze: se usassimo solo il 10% del cervello dovrebbe essere il contrario. Quando una lesione cerebrale sembra non dare effetti è solo perchè non si sono fatti i test idonei a rivelarne i deficit. Tutte le tecniche di visualizzazione dell'attività cerebrale (elettroencefalografia, tomografia a emissione di positroni, risonanza magnetica funzionale, ecc.) mostrano attivazioni, o cambiamenti di attività, di vastissime zone cerebrali anche quando il soggetto svolge compiti relativamente semplici come rispondere a una domanda o prendere in mano un oggetto. Fonte: Ulisse.Sissa.it Fonte: Ulisse.Sissa.it È ben difficile, quindi, pensare che fenomeni quali quello citato (telecinesi) possano comparire se non già "previsti" nella organizzazione cerebrale. Fonte: Ulisse.Sissa.it |
Post n°17 pubblicato il 08 Febbraio 2008 da Acchiappa_Guru
|
Post n°16 pubblicato il 01 Febbraio 2008 da Acchiappa_Guru
Tuttavia non vi sono prove che nelle pillole di cartilagine di squalo assunte per bocca sia presente una sufficiente quantità di sostanze attive, né che queste riescano a raggiungere l'area malata. Uno studio condotto su 60 pazienti nell'Illinois - pubblicato nel 1997 su Medical Tribune - mostra che non vi è stato alcun beneficio in pazienti malati di varie forme di cancro e curati con pillole di cartilagine di squalo. Al contrario, l'assunzione grandi quantità di cartilagine ha provocato in molti malati anche fastidiosi effetti collaterali, come nausea e vomito. E' vero che gli squali non hanno mai il cancro? Fonte: Dossier Squali |
Post n°15 pubblicato il 25 Gennaio 2008 da Acchiappa_Guru
Le principali tecniche di plagio Fonte: Dossier Sette |
Post n°14 pubblicato il 23 Gennaio 2008 da Acchiappa_Guru
Intervista all'antropologa Cecilia Gatto Trocchi: una società di persone sole. Non c'è più la solidarietà spontanea (27 Febbraio 2002) La gente vuole forzare anche il destino MILANO. Viviamo in una società che ha perso i suoi sostegni. Dove le persone si sentono sempre più sole e vivono, anche, da sole. Nella quale fa breccia il materialismo, seguito da sentimenti di disperazione ed inutilità. Un quadro nel quale è facile si possa cadere, nella ricerca di soluzioni magiche contro le avversità della vita. Ne parliamo con un'esperta, l'antropologa Cecilia Gatto Trocchi. Quali sono i motivi che spingono sempre più persone a rivolgersi ai maghi? La gente si rivolge a queste persone sempre per risolvere problemi pratici. Per trovare una via d'uscita ai loro problemi. Che possono essere legati al lavoro, alla salute, all'amore o ai soldi. È gente che non è disposta ad accettare gli eventi anche spiacevoli della vita. Vuole forzare il destino. Prendiamo le vicende sentimentali: chi non si vede corrisposto, invece, di darsi pace, fa di tutto per "violentare" la volontà dell'altro. Secondo lei, pensano che sia possibile cambiare il corso degli eventi? Sì, c'è l'incapacità e, spesso, la non volontà di fronteggiare gli eventi negativi. Che fanno parte della vita. Invece è più comodo pensare che siano il frutto di qualcosa che possiamo contrastare. Magari con un filtro. Non crede anche che l'uomo d'oggi sia più insicuro? No, c'è piuttosto il crollo dei sostegni abituali. Gli uomini non sono fatti per vivere da soli. Eppure nella società moderna le persone isolate sono sempre di più. Una volta c'era quella che si può chiamare "solidarietà meccanica". A questa va aggiunta una visione atea e materialista della vita. Che non ti dà le risposte alle domande ultime. E ti rende la vita intollerabile. Tra i sostegni sociali c'è la famiglia. La famiglia è stata attaccata in tutte le maniere. Considerata il coacervo di tutti gli orrori. Inevitabile che la conseguenza sia stata quella di richiudersi in se stessi. Di farsi gli affari propri. Rompendo quella "solidarietà meccanica" di cui parlavo prima. Per cui persone fragili, sicuramente anche disturbate, possono finire vittima di persone che vendono loro false illusioni. Una volta queste stesse persone potevano contare su un tessuto sociale che le proteggeva. La società moderna si "vanta" di essere lucida e razionale: come si spiegano queste fughe nel magico? Magari fossimo una società razionale. È esattamente il contrario. Non dimentichiamo che è proprio durante l'Illuminismo che diventa pratica diffusa l'occultismo, che nascono società legate all'esoterismo. Quegli stessi pensatori che di giorno predicavano la razionalità, di sera si dedicavano a pratiche oscure. La storia è piena di questi esempi, da Mazzini che credeva agli extraterrestri, a Freud, ad un discepolo di Darwin. I casi di persone che si rivolgono ai maghi sono in aumento. Si può dare una spiegazione a questa tendenza? C'è un aumento perché questi fatti, oggi, vengono denunciati. A differenza di quanto accadeva in passato. Prima c'era un sommerso. Adesso emerge un mondo di creduloni. Fonte: CESAP.net |
Post n°13 pubblicato il 18 Gennaio 2008 da Acchiappa_Guru
Fonte: Encarta.it Vedi anche: - Esperienze Extracorporee - Tempsreel.com - Newscientist.com Che cos'è la Propriocezione? La propriocezione rappresenta la capacità di percepire e riconoscere la posizione del proprio corpo nello spazio e lo stato di contrazione dei propri muscoli, anche senza il supporto della vista. È resa possibile dalla presenza di specifici recettori, sensibili alle variazioni delle posture del corpo e dei segmenti corporei, che inviano i propri segnali ad alcune particolari aree encefaliche. La propriocezione assume un'importanza fondamentale nel complesso meccanismo di controllo del movimento. (by Wikipedia) A tale proposito sono particolarmente interessanti i romanzi scritti dal neurologo Oliver Sacks: uno per tutti, L'uomo che scambiò sua moglie per un cappello Un altro interessante studio del team di Henrik Ehrsson sulla percezione corporea a questi link: - Grassi? Forse scherzo della mente - Tesoro mi si sono ristretti i fianchi! - Classic Illusion Sheds New Light On The Neural Site Of Tactile Perception |
Post n°12 pubblicato il 11 Ottobre 2007 da Acchiappa_Guru
Sathya Sai Baba (all'anagrafe Sathya Narayana Raju) è un santone indiano diventato famoso anche in occidente. Egli è nato nello sperduto villaggio di Puttaparthi, nel centro-sud dell'India, il 23 Novembre 1926. La sua biografia è ricca di particolari sensazionalistici. Egli sarebbe stato concepito per intervento soprannaturale e fin da bambino avrebbe mostrato segni della sua straordinaria natura. Lui stesso sostiene pubblicamente di possedere una natura divina. All'interno della comunità da lui fondata (Prashanti Nilayam ovvero "dimora della pace suprema") i suoi fedeli lo considerano un essere superiore e gli attribuiscono facoltà sovraumane. Egli sarebbe onniscente, onnipotente, sarebbe capace di apparire contemporaneamente in più luoghi e, soprattutto, sarebbe in grado di compiere straordinari miracoli. La sua specialità consiste nella materializzazione di oggetti. In particolare egli è celebre per materializzare dal nulla la famosa vibuthi, ovvero la cenere sacra alla quale i fedeli attribuiscono particolari facoltà. La stessa vibuthi, a detta dei fedeli, comparirebbe spontaneamente sui ritratti di Sai Baba che numerosi negozi vendono a clienti devoti. In particolare, molti fedeli avrebbero comprato i ritratti incorniciati del loro maestro, accuratamente incartati dal negoziante. Una volta tornati a casa, aprendo il pacchetto, avrebbero trovato il ritratto ricoperto da una polvere impalpabile, riconosciuta come la miracolosa vibuthi. Alcuni fedeli mangerebbero addirittura questa polvere credendo in tal modo di beneficiare dei suoi straordinari poteri. In realtà i presunti poteri miracolosi di Sai Baba, se osservati con occhio critico, perdono completamente la loro natura sovrannaturale. Si tratta, infatti, di semplici illusioni che sfruttano talvolta la destrezza manuale dello stesso Sai Baba e, in altri casi, semplici fenomeni chimico-fisici. Chi ha fatto chiarezza sulle performance di Sai Baba e di altri santoni indiani è stato l'indiano Basava Premanand . Per quanto riguarda la materializzazione della vibuthi di Sai Baba, il trucco consiste nel tenere nascosta nella piega del pollice una pallina di polvere compressa, generalmente costituita da sterco di vacca essiccato o semplice terriccio. Un abile gioco delle dita sembra far apparire la magica cenere dal nulla. L'apparizione della vibuthi sui ritratti di Sai Baba è interpretabile, invece, in termini chimici. La cornice dei ritratti è di alluminio e i negozianti, evidentemente in combutta con Sai Baba, prima di incartare il quadretto fingono di spolverarlo con uno straccio. In realtà lo straccio è imbevuto di una soluzione di cloruro mercurico che reagisce lentamente con l'alluminio producendo una polvere grigiastra e impalpabile scambiata per vibuthi dagli ignari compratori, una volta arrivati a casa. Va osservato che i prodotti della reazione tra l'alluminio e il cloruro mercurico sono estremamente tossici: quindi i fedeli che si nutrono di questa vibuthi espongono la propria salute a grossi rischi. In un'altra sua celebre performance, ripetuta ogni anno durante la cerimonia della "vibuthi abheshekam", Sai Baba riesce a far fuoriuscire grandi quantità di vibuthi da un'urna apparentemente vuota. Anche in questo caso si tratta di un banale trucco. La vibuthi è in realtà è contenuta, sotto forma di polvere pressata, sulle pareti interne dell'urna. Introducendo la mano nell'urna, Sai Baba raschia la polvere che fuoriesce abbondantemente dall'urna meravigliando gli ingenui fedeli. Anche molti altri miracoli attribuiti a Sai Baba hanno una veridicità molto dubbia. Ad esempio i celebri episodi di bilocazioni di cui egli sarebbe stato protagonista sono facilmente interpretabili senza ricorrere a ipotesi sovrannaturali. Esiste, infatti,un altro santone, di nome Neelakantha Baba il cui aspetto somiglia fortemente a quello di Sai Baba. È quindi piuttosto probabile che in alcune occasioni sia stato scambiato per lui. Per saperne di piu: * Ruffinazzi, E. "Un vagabondo in cerca di miracoli" (intervista a Premanand), Scienza & Paranormale 4, 1994, p. 19. * Angela, P. "Gli studi scientifici su Sai Baba", Scienza & Paranormale 19, 1998, p. 18. * Haraldsson, E. e K. Osis, "Comparsa e scomparsa di oggetti in presenza di Sathya Sai Baba, Luce e ombra, n. 78-3, pp. 211-224. * Garlaschelli L. e M. Polidoro, I segreti dei fachiri, Avverbi, Roma 1998 (capitolo 6). * Pavese, A. Sai Baba, Piemme, Casale Monferrato, 1992. * Beyerstein, D. Sai Baba's Miracles: An Overview, B. Premanand Publisher, Podanur (India) 1994 * Sito scettico su Sai Baba (in inglese) qui di Silvano Fuso, dal sito del Cicap Inoltre, da leggere: Indagine sulla Vibhuti, la cenere sacra di Sai Baba Lo SkepDic su Sai Baba |
Post n°11 pubblicato il 08 Ottobre 2007 da Acchiappa_Guru
Il proliferare delle sette è un fenomeno tipico della modernità che si è affacciato nella storia degli altri paesi già da molto tempo. L'Italia, feudo traballante del Cattolicesimo, tra poco non avrà più niente da invidiare alla California, patria conclamata delle iniziazioni esoteriche. Il fatto è che, nell'ambito della modernità, i nuovi soggetti sociali si trovano a vivere una molteplicità di esperienze che, se giovano come stimoli all'agire, creano nel contempo un'identità culturale fluida, imprecisa e fragile. Il crollo non tanto dei valori, quanto di una gerarchia organica di valori, di un sistema etico coerente, è il vero dramma della coscienza moderna. Agli attori impreparati a portare il peso di questo dramma le conventicole esoteriche offrono uno spazio alternativo di salvezza. Tali movimenti propongono tre linee di forza: il ricorso ad una esperienza "interiore" L'esperienza interiore dovrebbe condurre all'autorealizzazione, ad un miglioramento delle capacità mentali, all'equilibrio psico-fisico. Il messaggio di salvezza comporta la scoperta di una verità misteriosa segreta, di origine mistica. Infine i movimenti pretendono di essere comunità consacrate in grado di ridefinire non solo l'identità del soggetto, ma l'intera realtà. Le sette infatti si propongono tutte un rinnovamento, una trasformazione a livello mondiale delle relazioni sociali, individuali e simboliche. Tutti gli adepti pensano di essere il "sale della terra".un messaggio di salvezza l'aderenza ad una comunità Infine si potrebbe ipotizzare che la causa di fondo del sorgere del nuovi culti sarebbe proprio la protesta contro la modernità e contro la sua più lacerante contraddizione che oppone una sfera pubblica razionale, astratta, impersonale e una sfera privata priva di orientamenti e che pure deve decidere del proprio destino. Gli individui confluiscono nelle sette stimolati da: - la polemica anti-scientista e anti-tecnologica con punte di diamante nettamente "ecologiche"; - la critica radicale al cattolicesimo perché è "arido, stantio, impelagato col potere e artefice dei roghi dell'Inquisizione"; - l'importanza data all'individuo: l'uomo è il grande miracolo, l'uomo contiene tutta la verità; - la promessa di potere magico e di un sapere segreto. La gente frustrata riceve dal gruppo esoterico la possibilità di una gratificazione: tutti si sentono importanti e chiamati ad una significativa missione. Il tipo ideale dell'esoterico italiano degli anni '90 è un frustrato della modernità che però ha molte ore libere da dedicare allo studio della dottrina segreta, mentre un tempo avrebbe lavorato in fabbrica o nei campi per 12 ore al giorno; è un vegetariano che sessanta anni fa avrebbe sofferto di sottoalimentazione e che ora disprezza la carne proprio perché la può comprare; è una casalinga che usa i contraccettivi ma che odia la scienza e la medicina ufficiale; è un giovane assediato dalla solitudine perché tutti in famiglia lavorano per permettergli beni di consumo che detesta perchè non se li guadagna sudando; è un reduce dei gruppetti del '68 che odia il prete ma non può fare a meno di porsi domande sulla spiritualità. Su tali situazioni di base gioca il carisma dei capi, che danno risposte "buone per tutte le stagioni", e lusingano i creduloni sostenendo che possono diventare simili a Dio . Va da sè che i maestri sono il più delle volte in mala fede e pretendono una sottomissione per brama di potere e, soprattutto, per motivi economici. Un vertiginoso giro di miliardi è infatti legato a tutti i gruppi, alle sette e alle organizzazioni esoteriche. Di fronte alle figure dei maestri gli adepti si fanno sottomessi, fiduciosi, si privano di ogni senso critico e diventano succubi, pronti ad essere manipolati in ogni senso. L'esoterismo non dà strumenti veri di liberazione, ma in nome della libertà, del soggettivismo ripropone la dipendenza intellettuale. L'uomo vuole un capo carismatico che in nome della libertà gli dia invece schiavitù. (di CECILIA GATTO TROCCHI, da "Magia ed esoterismo in Italia", Mondadori) Fonte: Perchè si entra? e: Repubblica.it |
Post n°10 pubblicato il 08 Ottobre 2007 da Acchiappa_Guru
La precognizione, ovvero la capacità di prevedere in anticipo eventi futuri, è una presunta facoltà che ha sempre affascinato l'umanità fin dai tempi più remoti. E fin dai tempi più remoti si è creduto che potessero esistere individui dotati di un simile potere. Purtroppo però sino a oggi non è mai stata presentata alcuna prova convincente che ne dimostri l'esistenza. Ciò nonostante moltissime persone, provano spesso la sensazione di possedere tale facoltà. Si tratta tuttavia di una sensazione illusoria che può esser facilmente interpretata in termini psicologici. Nel romanzo vittoriano La fiera delle vanità di William Makepeace Thackeray compare la seguente frase: "Quando si vive di presentimenti, capita per forza che qualcuno si avveri". Se qualcuno, per qualche motivo, si convince di avere facoltà precognitrici, farà estrema attenzione alle proprie sensazioni e cercherà continuamente di trovarne un riscontro nella vita reale. Statisticamente prima o poi qualcuna delle sue "previsioni" si avvererà. Inoltre, agendo inconsciamente e in perfetta buona fede, tenderà anche ad adattare i fatti alle proprie percezioni. Per esempio, se il soggetto avesse avuto la precognizione di compiere un viaggio in un dato giorno, potrà considerare verificata la propria previsione anche nel caso in cui quel dato giorno gli capitasse di prendere semplicemente un autobus o un taxi. La nostra mente inoltre ha la tendenza a effettuare una selezione a posteriori. In pratica noi tendiamo a ricordare con grande enfasi quei casi in cui le nostre previsioni si avverano (o crediamo si siano avverate) mentre tendiamo a dimenticare tutte le volte in cui le nostre percezioni non hanno avuto riscontro. Per effettuare un controllo attendibile, bisognerebbe prendere accuratamente nota di tutte le nostre sensazioni precognitive e controllare quante di esse trovano un riscontro nei fatti. Facendo tale controllo, ci renderemmo conto di essere perfettamente nell'ambito della statistica. Può inoltre capitare che alcuni di coloro che credono di possedere facoltà precognitrici finiscano con il condizionare la propria vita cercando, in modo del tutto inconsapevole, di fare in modo che le proprie previsioni si avverino realmente. Si tratta in sostanza di un esempio delle cosiddette "profezie autoavverantisi". Infine, può capitare abbastanza spesso che quelle che vengono interpretate come precognizioni di origine più o meno paranormale siano in realtà delle semplici deduzioni logiche inconsce. Facciamo un esempio: una persona ha la "precognizione" del decesso o semplicemente del peggioramento dello stato di salute di un suo caro e, successivamente, la previsione viene confermata dai fatti. Può darsi benissimo che la persona abbia incontrato il proprio caro e abbia percepito a livello inconscio alcuni elementi che indicassero la presenza di qualche patologia in corso. A livello cosciente può darsi benissimo che la cosa non sia emersa, ma a livello inconscio il suo cervello può aver elaborato le informazioni raccolte e fatto nascere la preoccupazione che qualcosa di negativo stesse per accadere al proprio caro. Analogamente molto spesso noi percepiamo dalle altre persone molti messaggi non verbali che ci forniscono molta più informazione di quanto non ci rendiamo conto. Anche questi canali informativi possono fornire dati sui quali noi riusciamo, in modo del tutto normale, a costruire "previsioni" sul futuro. Silvano Fuso Fonte: Chiedi a Ulisse |
Post n°9 pubblicato il 05 Ottobre 2007 da Acchiappa_Guru
I Raeliani hanno davvero clonato...? [ZEUS News - www.zeusnews.it - 12-01-2003] Normalmente me ne starei zitto su un caso così delirante come quello dei Raeliani, dato che la natura bufalina dell'organizzazione è lampante (basta vedere come si veste Rael, pare una comparsa da filmetto di fantascienza di serie B), ma c'è un aspetto insolito della storia che credo meriti una segnalazione. Tutta l'attenzione dell'opinione pubblica si è concentrata sull'annuncio di una presunta clonazione umana (o più di una) da parte di una società controllata dai Raeliani, che ha giustamente fatto molto scalpore e generato moltissima pubblicità. Quello che pochi giornalisti hanno avuto l'acume di approfondire è che lo stesso clamoroso annuncio fu fatto da un altro gruppo di pseudoscienziati nel 1978. Se ne sono ricordati quei pignoli del Washington Post notando che all'epoca saltò fuori, dopo tre mesi di indagini scientifiche, che era una bufala intentata a scopo pubblicitario (per promuovere un libro). In altre parole, i Raeliani hanno sicuramente clonato qualcosa: la bufala. E in tutti i suoi dettagli. Nel caso del 1978, infatti, il presunto bambino clonato non fu mai presentato al pubblico, adducendo "il desiderio di proteggerlo da una pubblicità dannosa", e la cosa finì nel dimenticatoio (a parte un processo che durò tre anni e si concluse con la conferma della frode). E ora, guarda un po' che coincidenza, Rael ha dato ordini di non eseguire test del DNA sul presunto neonato-fotocopia annunciato di recente, allo scopo di proteggere le identità dei genitori. Suvvia, di cosa ha paura? Che si scopra che tutta la storia è una bufala, e per di più stantia, costruita (proprio come venticinque anni fa) per farsi pubblicità? Impossibile: gli alieni sono con lui, e una razza extraterrestre super-evoluta non affiderebbe mai il proprio Verbo a un contaballe qualsiasi, no? Ironia a parte, l'articolo del Washington Post spiega anche alcuni dei problemi nel verificare l'affermazione dell'avvenuta clonazione. Non basta fare un prelievo di sangue del bambino e della madre e fare il test del DNA per vedere se sono identici: esistono infatti "giochi di prestigio" che si possono fare sia a livello medico (una trasfusione integrale di sangue dalla madre al neonato, ad esempio, li farebbe sembrare geneticamente identici), sia a livello più banale con un po' di destrezza nello scambiare le provette. Oltretutto il test del DNA è particolarmente sensibile alla contaminazione incrociata: residui minutissimi di DNA sugli strumenti possono falsare il test. Una verifica realmente affidabile richiederebbe test multipli, condotti da più laboratori (e di certo non dai laboratori dei Raeliani, che sono gli ultimi di cui ci si può fidare) e soprattutto eseguiti sotto l'occhio vigile di prestigiatori che possano verificare che nessuno alteri o scambi il contenuto dei prelievi. Prelievi che per evitare il trucchetto delle trasfusioni dovrebbero essere campioni di tessuto (facilmente acquisibili dalla bocca, senza traumi) anziché di sangue. Un'impresa notevole, dunque, che ho la sensazione che stranamente si deciderà di non fare adducendo scuse più o meno patetiche, come quella di Rael quando quelli della CNN gli hanno chiesto via satellite se si trattava semplicemente di una bella trovata pubblicitaria: "Non sento bene, l'audio è disturbato". Non se la caverà così a buon mercato in tribunale: un avvocato americano, Bernard Siegel, ha infatti chiesto alla magistratura della Florida che il bambino, se è davvero clonato, venga tolto ai genitori (al genitore?) e affidato a un tutore meno squinternato e irresponsabile. La richiesta è naturalmente un modo astuto per mettere alla prova il bluff dei Raeliani. Proprio come venticinque anni fa. Paolo Attivissimo - Olimpo Informatico (C) by Paolo Attivissimo - www.attivissimo.net. Questo messaggio può essere distribuito e pubblicato liberamente se non si trae lucro dalla sua distribuzione e se non ne viene alterato in alcun modo il contenuto. Fonte: I Raeliani hanno davvero clonato ------------------------------------------------------------------ Rael la clonazione e le orge di Barcelona Una giornalista del El Mundo TV si è infiltrata in una riunione di raeliani. Contattato il gruppo attraverso Internet si è presentata con una telecamera nascosta ad un incontro che lo scorso agosto si è tenuto all'Hotel Indalo Park di Santa Susana, 60 km da Barcelona. 500 appartenenti all'organizzazione si sono ritrovati per un "Seminario di Meditazione Sensuale". I raeliani famosi nel mondo per le loro teorie sulle origini extraterrestri e per la fede nella clonazione riproduttiva, erano balzati alla cronaca mondiale quando Brigitte Boisselier, presidente di Clonaid, e il fondatore del gruppo Claude Vorilhon, alias Rael, avevano detto di avere clonato il primo bebè nel dicembre del 2002, senza mai fornire prove in merito. Alla riunione di Barcelona, più che di extraterrestri e di clonazione, l'argomento e la pratica era il sesso. Secondo quanto riportato dalla giornalista, il capo Rael gode perfino di una specie di jus primae noctis e comunque per le prescelte l'onore di fare del sesso con Rael è un privilegio a cui non ci si può negare, per contratto sottoscritto dagli angeli del "Cordon Dorado". Le immagini della telecamera nascosta sono andate in onda in uno speciale di Antena3. Fonte: DNA Magazine ------------------------------------------------------------------ Wikipedia sui Raeliani Il Movimento Raeliano è un movimento religioso di stampo ateo basato sulla credenza secondo cui alcuni extraterrestri scientificamente avanzati, chiamati Elohim, avrebbero creato la vita sulla Terra attraverso l'ingegneria genetica. Il movimento crede inoltre che, grazie ad un'opportuna combinazione di clonazione e trasferimento della mente, sia possibile raggiungere l'immortalità. I Raeliani promuovono il progresso scientifico, la libertà sessuale, la responsabilizzazione dell'individuo, la meditazione come strumento di risveglio spirituale e la distribuzione delle risorse planetarie, ritenendo che tutto questo porterà ad una nuova era di pace e benessere, la cosiddetta "Età dell'Oro" annunciata, a loro dire, dalle principali religioni. Questo Movimento viene fondato da Claude Vorilhon, rinominatosi Rael nel 1973. Secondo il suo stesso racconto, Vorilhon sarebbe stato contattato da un rappresentante di una civiltà extraterrestre, gli Elohim, il 13 dicembre 1973, nel cratere di un vulcano spento vicino a Clermont-Ferrand, nella Francia centrale. I Raeliani credono che la vita sulla Terra abbia avuto origine per mezzo di una panspermia diretta ad opera di una civiltà extraterrestre. Secondo la storia del Raelismo, una spiegazione sulle origini ed il futuro dell’umanità fu trasmessa a Rael da un extraterrestre di 25.000 anni di nome Yahweh Elohim, che venne sulla Terra all’interno di un tipico vascello spaziale. [..] Questi messaggi furono poi pubblicati da Rael nel libro “Il Messaggio degli Extraterrestri” (ora nella nuova versione dal titolo “Intelligent Design: Message from the Designers”). Nel messaggio che sarebbe stato trasmesso a Rael, si legge che gli Elohim contattarono circa 40 persone perché agissero come loro messaggeri sulla Terra, inclusi Mosè, Elia, Ezechiele, Mahavira, Buddha, Giovanni Battista, Gesù, Maometto, Joseph Smith e Bahá'u'lláh. I Raeliani credono che le seguenti religioni abbiano avuto origine dagli Elohim: Induismo – Ebraismo - Giainismo - Buddhismo - Taoismo - Cristianesimo - Islam - Mormonismo – Fede Bahá'í. I Raeliani credono inoltre che gli Elohim torneranno ufficialmente sulla Terra quando la maggior parte della sua popolazione sarà pacifica e desiderosa d’incontrarli. Essi credono che questo sia predetto in tutti i testi religiosi – l’annunciata Era dell’Apocalisse o Rivelazione (la verità svelata). Essi dicono che incontreremo questi esseri umani provenienti dal cielo in un’ambasciata che hanno chiesto a Rael di costruire loro, nella quale condivideranno le loro avanzate conoscenze scientifiche con noi, la loro creazione. Per questo motivo, uno dei loro obiettivi dichiarati è quello d’informare più persone possibili circa l’esistenza di questa civiltà extraterrestre. I Raeliani promuovono idee sociali come la autodeterminazione sessuale, e uno spirito di responsabilità e condivisione che a loro dire, condurrà verso una nuova era di pace e benessere; affermano la necessità del progresso scientifico e della geniocrazia (una forma di governo nella quale il diritto di voto è riservato agli individui con un superiore Quoziente intellettivo "puro", ovvero non condizionato da cultura o studi personali). La filosofia raeliana è basata su valori umanistici, tra cui la libertà e i diritti umani: il movimento ha elaborato una propria versione della Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo. Il movimento è uno tra i più attivi sostenitori delle tecniche eugenetiche per quanto riguarda la riproduzione umana, e ritiene gli organismi geneticamente modificati uno strumento fondamentale per la lotta alla fame. A dicembre 2002 fece il giro del mondo la notizia data a Hollywood che in un laboratorio di una società collegata al gruppo (la Clonaid) sarebbe andato a buon fine un esperimento di clonazione, con la nascita di una bambina a cui era stato dato il nome di Eve; successivamente venne annunciata la nascita di un'altra bambina clonata, voluta da due donne olandesi. L'identità dei codici genetici delle bambine con quelli delle madri non è mai stata dimostrata, e questi proclami vengono considerati infondati. "Alcuni sostengono: «Perché non ignorare semplicemente questi propalatori di falsità e illusioni e gli sciocchi che li seguono?» Ma facendo così si trascura la loro forza e l'influenza che la pseudoscienza esercita sulla società e sulla politica. Ci si dimentica di come, in passato, teorie pseudoscientifiche fornirono a dittatori e a nuovi guru argomenti per stermini e suicidi di massa". MARGHERITA HACK Link Utili: Wikipedia Movimento Raeliano La Religione Raeliana Repubblica.it Il movimento dei cloni perduti Raeliani: dalla nascita di una religione atea alla clonazione |
Post n°8 pubblicato il 04 Ottobre 2007 da Acchiappa_Guru
Il mago Premanand da 50 anni gira tutta l'India smascherando i guru che spacciano per miracoli abili trucchi da prestigiatore. Grazie alle sue denunce molti impostori sono finiti in tribunale. E nell'anno del Kumbh Mela dichiara guerra alla credulità. In nome della ragione. Prossimo bersaglio, il potente Sai Baba. Ha 71 anni, dirige la rivista Indian Skeptic e più volte hanno cercato di ucciderlo. Porta ancora sul volto i segni dei sassi scagliati contro di lui dai seguaci di un santone che diceva di camminare sulle acque: «Finché quel giorno io non l'ho fatto affondare». Con un rullo di tamburi il sipario improvvisato si apre per far entrare il primo mago. In frac, camicia verde pistacchio e lunghi guanti neri tempestati di diamanti di plastica, il giovane indiano ha già l'aria accaldata. È il classico mezzogiorno di fuoco, nell'India meridionale. Il mago inizia a nascondere con destrezza alcune palline sotto tre minuscole tazzine, assestando su ognuna alcuni colpetti con la sua bacchetta magica. «È il famoso numero delle tazze e delle palline di Kerala», mormora il mio vicino. È il primo giorno dell'International Brotherhood of Magicians' Magic Fiesta, che si tiene in una sala fatiscente di Kannur, una cittadina nel nord del Kerala. I membri indiani dell'associazione aspettavano da settimane questa speciale kermesse che andrà avanti per tre giorni. Ovunque si respira un'atmosfera di allegria e divertimento; dopo cinque esibizioni da parte di altrettanti giovani dilettanti dei gruppo è il momento della pausa pranzo. I maghi si riversano per le strade ridendo e chiacchierando a gran voce. «Lascia che ti presenti un mangiatore di fuoco proveniente dal Karnataka», esclama B. Dayanand, vice-presidente dell'associazione. «È anche capace di guidare una moto con una benda sugli occhi». Per dargli retta sono costretta a distogliere lo sguardo da un ragazzo che si sta infilando nel naso alcuni chiodi lunghi una decina di centimetri. Alla fine riesco ad individuare l'uomo che stavo cercando, il fratello maggiore di Dayanand che, con la sua lunga barba grigia, ricorda molto Dumbledore, il simpatico mago di Harry Potter. Si chiama Basava Premanand e si sta producendo in un'improvvisata imitazione di Uri Geller, piegando un cucchiaio dopo l'altro con la sola forza del pensiero. «Ma come fa?» chiedo mentre l'ennesimo cucchiaio fa capolino, piegato in due, fra le dita dei mago. Lui ammicca. «Facile. Come per tutti i miracoli, è solo una questione di trucco». Con i suoi 71 anni, B. Premanand è il membro più anziano del gruppo, anche se il più giovane di spirito. «Sono già stato omaggiato di 9 anni», spiega ridendo, «visto che la durata media della vita in India è di 62». E questo nonostante i diversi attentati alla sua vita compiuti nel corso degli anni, il che la dice lunga sul tipo di magia proposta da Premanand. Perché se gli altri esponenti dell'India's lnternational Brotherhood of Magicians sono solo dilettanti, il suo obiettivo è decisamente più ambizioso: smascherare chiunque tenti di spacciare per miracoli quelli che sono solo semplici trucchi. Per portare avanti la sua missione Premanand ha trascorso quasi 50 anni in giro per i villaggi indiani, dimostrando alle grandi folle radunate nelle piazze in che modo avvengano questi fantomatici "miracoli". «Vedi queste cicatrici?», dice mostrandomi alcuni segni sul naso e sulle labbra. «Sono stati i sassi lanciati dai seguaci di un guru che ho smascherato come un volgare imbroglione. Era famoso perché camminava sull'acqua fin quando non sono arrivato io a farlo affondare». Fra i suoi bersagli più recenti figurano anche un uomo vecchio di 600 anni, uno yogi rimasto a digiuno per 45 anni e un tizio secondo il quale anche i fiori si inchinerebbero al suo passaggio; alla fine sono risultati tutti degli impostori, anche se l'ultimo della lista meriterebbe un applauso solo per la fantasia: spruzzava infatti un potente anestetico sui fiori per farli piegare. Secondo Premanand i santoni hanno tutti un unico obiettivo: fare soldi con l'inganno. E in questi giorni, durante la celebrazione dell'immenso raduno induista dei Kumbh Mela ad Allahabad, stanno davvero facendo gli straordinari, inscenando davanti a una folla di settanta milioni di persone i pezzi migliori di un repertorio vastissimo. «Ricordo un guru che andava di villaggio in villaggio accendendo enormi falò. Invitava tutti a gettare alcune monete d'oro nel fuoco, poi ci infilava le mani e tirava fuori una grossa statua d'argento di Ganesh. La gente gridava al miracolo ma era ovvio che si trattava di un trucco, usato per convincere i più ignoranti a buttare i propri averi». Secondo la mitologia indù, gli dei mandano sulla terra le proprie reincarnazioni: «La gente è convinta che ogni tanto gli dèi possano assumere delle sembianze umane», spiega Premanand. «Ed è per questo che, fin da bambini, ci insegnano a nutrire il massimo rispetto per questi santoni dotati di poteri sovrannaturali. Così, non appena un tipo dall'aria spiritata comincia a rompersi noci di cocco sulla testa proclamando le proprie capacità ultraterrene, tutti tendono a credergli. Persino primi ministri si sono inginocchiati per toccare i piedi sudici di questi individui». Tale è l'influenza che i miracoli hanno sull'immaginario collettivo, che la Coca-Cola ha recentemente lanciato una campagna pubblicitaria nella quale viene offerta una grossa somma a chiunque riuscirà a trasformare il Gateway to India di Nuova Delhi in bottigliette di Coca-Cola. Dopo lo spettacolo dei pomeriggio usciamo tutti a cena e visioniamo alcuni video presso il Kannur's Chinese Roof Garden. Premanand racconta la storia della sua vita, guidata da un'energia unica, che l'ha portato in giro per tutta l'india tenendo oltre 7.000 discorsi, a scrivere 36 libri, visitare 27 paesi e addestrare migliaia di giovani maghi. Tanto dinamismo gli è valso la nomina a presidente della Indian Rationalists Society, oltre che a presidente del Committee for the Scientific Investigation of Claims of the Paranormal (CSICP, Comitato per le indagini scientifiche sui fenomeni paranormali) e a direttore dell'Indian Skeptic. «La mia missione è iniziata quando ho scoperto di essere stato raggirato io stesso dai santoni», spiega. A 18 anni, lasciò la sua famiglia per andare alla ricerca di un maestro: «Ho cercato ovunque, dai templi indù ai monasteri buddisti. Ho seguito un sacco di guru e ho praticato tutti e 300 i sidha yoga». Malgrado lo zelo, però, Premanand non riesce a trovare una guida spirituale sufficientemente convincente, anche se tutti i guru da lui interpellati sono famosi per la loro santità e per la capacità di operare miracoli. Il primo si chiamava Aurobindo e viveva in un ashram a Pondicherry. Poi è stata la volta di Ramana Maharisha, che sosteneva di essere "atma", cioè anima. Il terzo era Rama Krishna Paramahansa. «Di lui apprezzavo l'impegno a livello sociale. Era convinto che fossimo tutti dèi e aveva 13 discepoli. Molti anni dopo, ho incontrato per caso l'ultimo dei discepoli, l'unico ancora in vita, che mi ha confessato che era tutto un imbroglio». Il quarto guru è stato Shiva Nanda, maestro di yoga kundalini e malato di diabete: «Un giorno gli chiesi come fosse possibile che un santone si ammalasse. Si limitò a rispondere: non fare domande». Alla fine Premanand si trasferì nell'ashram di Swami Narai Naryananda. Si era rivolto a lui per chiedere consiglio sulla meditazione. Il santone scrisse la parola Om su un pezzo di carta, che poi portò con sé al tempio. Quando ne uscì, incendiò il bigliettino. Davanti agli occhi sbigottiti di Premanand. Il fuoco bruciò la carta tutto attorno alla parola sacra, lasciando quest'ultima intatta. «Quando avrai meditato a sufficienza su questa parola, anche tu riuscirai a farlo», spiegò il santone. Premanand passò mesi meditando e provando, ma alla fine l'impazienza ebbe la meglio: sbirciò all'interno dei tempio mentre il guru pregava: «Lo vidi versare una sostanza chimica sul pezzo di carta. Così è cominciata la mia carriera di scettico». Fin da bambino Premanand aveva ricevuto un'istruzione decisamente originale: il padre aveva un laboratorio in giardino dove preparava misteriosi intrugli per le fabbriche di inchiostro e di sapone. «Un giorno ruppi il termometro di mio padre, così decisi di nasconderlo su un piatto di alluminio, sotto il mio letto. Quando lo scoprì, mio padre mi ordinò di lavare il piatto. Ma non appena iniziai a farlo apparve una strana sostanza grigia». Più tardi Premanand avrebbe capito che è in questo modo che Sai Baba produce il "vibhuti", o cenere sacra, partendo dalle sue fotografie. In realtà nasconde del mercurio dietro le cornici di alluminio, innescando una reazione chimica che crea una perfetta cenere sacra di ossido di alluminio. Col tempo Premanand imparò altri trucchi: «Arrivato nel primo villaggio, sono saltato sul cofano di una macchina, ho chiamato un uomo del pubblico, gli ho acceso un fuoco sulla testa e ho fatto bollire l'acqua per il tè. Sono rimasti a bocca aperta ma non appena ho spiegato il trucco è aumentato il baccano e per farmi sentire ho dovuto urlare». Oggi, come presidente dei CSICP, Premanand può addirittura intentare causa ai santoni colti a infrangere la legge. «in India abbiamo delle buone leggi», sostiene. «il Magical Remedies Objectionable Advertisement Act, il Consumer Production Act e il Monopoly Restriction of Trade Practice Act ci hanno indubbiamente aiutato a incastrare tanti truffatori». C'è però una certa riluttanza a opporsi ai santoni da parte delle autorità preposte a far rispettare la legge. «Spesso i politici sfruttano il potere dei guru, come nel caso di Sai Baba. Nessun funzionario della polizia o del governo può chiedergli di rendere conto delle sue azioni. È lo stesso governo a garantirgli l'immunità». Per il 2001 Premanand ha due guru nel mirino: innanzi tutto Shri Maraji Nirmala Devi, capo dello Sahaja Yoga, che il mago scettico è convinto di poter trascinare in tribunale grazie al Foreign Exchange Regulation Act. E poi Sai Baba, la sua bestia nera di sempre. «È la più grossa battaglia della mia vita», esclama convinto, «e ne uscirò vincitore». (Di Beatrice Newbury - Tratto da "D", inserto del quotidiano "La Repubblica", 30 gennaio 2001, riportato da Alessia Guidi Provocation) |
Post n°7 pubblicato il 03 Ottobre 2007 da Acchiappa_Guru
[..] Già un primo ALLARME era stato dato alla fine degli anni '80, quando l'EURISPES aveva fatto eseguire un'accurata indagine statistica sui maghi e sulle sette. La ricerca, coordinata da Cecilia Gatto Trocchi, docente di antropologia, fu pubblicata nel 1989 col titolo I soldi del diavolo, ovvero il mercato dell'occulto, ed i risultati fecero emergere un'incredibile realtà: in Italia i maghi, ufficiali e ufficiosi, erano allora circa settantamila, le sette seicento. Questi dati risalgono a quindici anni fa, ma oggi la situazione è nettamente peggiorata ed i numeri sono ben più elevati: più di centocinquantamila i maghi, con un'utenza approssimativa di 25 milioni di clienti più o meno abituali, circa settecento le sette, cresciute poco come numero totale, ma con i credenti moltiplicati. Le sette sono state divise in tre tipologie: - ad ispirazione nettamente religiosa, - d'impronta magico-occultistica, - su base psicologica, tese al miglioramento personale Il numero indicato è probabilmente in difetto, perché alcune sono segretissime e se ne viene a conoscenza in modo del tutto casuale e talvolta tragico, come è successo per i "Templari del Sole", responsabili di suicidi collettivi, o per la del santone giapponese Shoko Asahara, organizzatore dell'"Sublime verità"attentato a base di gas tossici nella metropolitana di Tokio. Le nuove religioni sono in gran parte di derivazione cristiana; ci sono poi seguaci dell'Islam, del Buddhismo e di filosofie orientali. Nei gruppi magici, a parte le società esoteriche iniziatiche tradizionali, come Massoneria e Martinismo, abbondano satanisti, spiritisti, ufologi, seguaci della New Age e della Wicca, oltre agli adepti di culti nati intorno ad un santone, una persona carismatica che riesce a convincere un ristretto numero di persone a seguire precetti da lui dettati. Ci sono poi le cosiddette "psicosette", cioè i movimenti di sviluppo potenziale della personalità, che hanno lo scopo di tirare fuori dall'individuo tutte le sue capacità innate, nascoste da condizionamenti culturali, religiosi e familiari. Tra le più note, Silva Mind Control (che utilizza l'ipnosi e l'autoipnosi per raggiungere stati mentali particolari), Life Discovery Principles (con corsi di psico–sessuologia e tecniche mnemoniche) e Scientology (che ha corsi economicamente, fisicamente e psicologicamente molto onerosi). Un gruppo di lavoro del Viminale ha analizzato per due anni i movimenti religiosi ed esoterici in tutta Italia. L'indagine inizialmente era tesa a dimostrare l'eventuale possibilità di azioni clamorose da parte di una o più sette in occasione del Giubileo. Il rapporto, di circa cento pagine, giungeva alla conclusione che erano improbabili piani eversivi e gesti dimostrativi violenti di gruppi religiosi eterodossi contro la Chiesa e lo Stato durante il Giubileo; ma nello stesso tempo evidenziava la pericolosità a livello psicologico di alcune di queste sette. Le psicosette vengono considerate in assoluto le più pericolose: possono dar fastidio ex–cattolici convertiti al Buddhismo o all'Islam, ma la destrutturazione mentale che gli adepti delle psicosette subiscono spesso sconfina con la circonvenzione, il plagio (reato depenalizzato, ma non per questo scomparso) e lo sfruttamento economico. Perché sempre più persone aderiscono ad una setta? Le motivazioni sono varie e complesse; da una parte c'è una forma di emarginazione di chi non trova la propria collocazione nel mondo, la perdita delle certezze, l'infelicità, il disagio per situazioni esistenziali pesanti, il timore o l' incapacità di fare scelte, il terrore nei confronti di un futuro ignoto, la paura di soffrire, il bisogno di rassicurazione. Le sette sono strutture forti, con una rigida gerarchia, spesso dispotiche; i loro leader sono in grado di dare in modo chiaro e soddisfacente tutte le risposte. Si presentano molto bene, come individui altamente morali, buoni samaritani pronti a difendere le famiglie e gli individui, ad educare, a combattere la droga. Il loro credo non punta tanto sull'aldilà, anche se propongono una spiritualità orientaleggiante molto superficiale, ma sul pratico, sul "qui e subito", e promettono amore e successo, generando una totale dipendenza mentale dal gruppo. Raramente l'adesione (o la conversione) al nuovo credo è fatta senza traumi, con una serena accettazione delle nuove regole, pur senza rinnegare le basi ideologiche del vecchio; si innesca allora un positivo processo di maturazione interiore. Ma nella maggior parte dei casi c'è una totale rottura con le idee del credo precedente, con una posizione fortemente critica, che induce a vedere il vecchio come negativo ed il nuovo come perfetto; in questi casi si può avere addirittura un allontanamento dalla famiglia, dai parenti e dagli amici, accettando solo i correligionari, arrivando così a posizioni estreme di intransigenza e fanatismo. Le sette ufficialmente non hanno fini di lucro, però finiscono con l'avere giri miliardari, come la Chiesa dell'Unificazione fondata dal coreano Sun Myung Moon, che è ai primi posti fra i privati più ricchi del mondo; alcuni gruppi vendono prodotti cosmetici o dietetici, stampano libri, organizzano corsi, gestiscono ristoranti; eppure non pagano tasse ed i loro guadagni non sono verificabili. La maggior parte dei paesi europei non ha legislazioni adatte ad affrontare il problema delle sette; alcuni, come Francia, Belgio, Spagna ed Irlanda, le raggruppano genericamente in associazioni senza scopo di lucro; la Gran Bretagna dà loro agevolazioni fiscali se dichiarano di avere scopi caritatevoli; quasi tutti gli altri paesi non hanno statuti particolari. Le restrizioni all'attività delle sette sono poche: non turbare l'ordine pubblico, rispettare le leggi nazionali ed il buon costume; le pene previste sono piuttosto miti, al massimo lo scioglimento dell'organizzazione. Sorgono però un po' ovunque gruppi di controllo e di "de–programmazione", che si avvalgono dell'opera di psicologi, religiosi, sociologi e medici per far riacquistare la lucidità mentale alle persone plagiate. In Italia la situazione non è seria come negli Stati Uniti, dove la costituzione protegge ogni movimento ideologico o religioso, rendendo difficile impedire l'affiliazione ad una setta. Il "Cult Awareness Center", che combatte le organizzazioni di culto eterodosso considerandole pericolose e distruttive, ne conta 2500 negli USA e parla di oltre ventimila denunce all'anno per circonvenzione d'incapace, alienazione di fondi e frode fiscale. Un'associazione di psichiatri ha pubblicato un'indagine sui nuovi culti, mettendo in risalto sia l'aspetto positivo, cioè la spinta alla ricerca, il trovare una propria collocazione ed una nuova spiritualità, sia l'aspetto negativo, cioè il condizionamento mentale fino al lavaggio del cervello, l'isolamento dal proprio ambiente con allontanamento da tutti i propri cari. Vi si parla di tecniche di asservimento psicologico e di controllo della volontà, ottenute col digiuno, la fatica fisica, la privazione del sonno, quando non addirittura con farmaci, ipnosi, droghe, luci e suoni a particolari frequenze. Che ci sia un impellente ed irrefrenabile bisogno di spiritualità è testimoniato dalle tirature eccezionali di libri dal contenuto religioso o mistico; poiché il bisogno del sacro non è soddisfatto dalla religione, si cambia credo e si cercano nuove strade. E questa è forse la caratteristica più triste: queste persone cercano una loro collocazione e vogliono credere, credere al di là di tutto. Essendo troppo disponibili e troppo poco critici, sono facile preda di profittatori. Internet, con le possibilità offerte alla creazione del villaggio globale, ha ampliato a dismisura il fenomeno. La rete ha permesso la fondazione di innumerevoli chiese virtuali, la nascita di nuove religioni e la rinascita di culti dimenticati, persi nella notte dei tempi. Così, accanto ai seguaci della Mahikari, religione giapponese che attende la "luce della verità" trasmessa dagli iniziati ed afferma che Gesù non fu crocifisso, ma si recò in Giappone, dove morì, vediamo i tranquilli ecologisti della comunità di Damanhur, fondata circa 25 anni fa da un terapeuta torinese, che vivono senza dare fastidio a nessuno, di duro lavoro dei campi e di artigianato, oppure santoni più o meno folkloristici che pretendono la rinuncia degli adepti a tutti i beni terreni (che il santone cortesemente si prende in carico). Hanno il loro sito gli Hare Krishna, che seguono i precetti del vegetarianesimo, vivono in castità e ripetono ogni giorno 1788 volte (con l'aiuto di un rosario per non perdere il conto) un mantra dai grandi effetti interiori; ma uno spazio è riservato anche ai Raeliani, che, convinti che l'uomo sia un robot creato da extraterrestri, ritengono superflue regole e scrupoli morali; ed un altro alla Famiglia dell'Amore, i cui adepti si spogliano di tutto (case, denaro, oggetti) e vengono esortati a chiedere soldi ai parenti o a prostituirsi per la gloria della setta. I vampiri (scarsini, meno di mille in tutto il mondo, ma con molti simpatizzanti) si scambiano E–mail con consigli per affinare la tecnica di succhiare il sangue alle vittime; ed i satanisti possono comprare on–line lussuosi corredi completi per messe nere, con tuniche di seta pura e pugnali dorati con manici lavorati a mano. Troviamo chi venera il dio Mithra, chi ripropone i Misteri Orfici in chiave New Age, chi vorrebbe ricostruire le comunità pitagoriche, chi si raduna per onorare la Grande Madre, e gli dei celtici hanno più successo ora di duemila anni fa. Sacerdotesse neo–pagane mettono sulla rete le loro foto, che di primo acchito farebbero pensare di essere capitati in un sito pornografico, e poiché lo spirito vende e rende, ecco che alcuni buontemponi propongono agli interessati le mutande (usate) della dea Iside, che speriamo vivamente essere sostenitrice di una accurata igiene intima. Tratto da: Sette e nuovi culti: commercio o spiritualità? |
Post n°5 pubblicato il 27 Settembre 2007 da Acchiappa_Guru
|
Post n°4 pubblicato il 25 Settembre 2007 da Acchiappa_Guru
Bhagwan Shree Rajneesh, che negli ultimi anni si fece chiamare Osho, cominciò ad organizzare campi di meditazione nel 1964 in India, nel Rajastan. Nel 1974 fondò un asharam a Puna in cui entrarono molti occidentali. Nel 1981 si stabilì negli Stati Uniti, nell'Oregon, dando vita ad una comunità in cui confluirono più di 7.000 persone. Le attività degli "Arancioni" erano varie e articolate: aziende agricole, case editrici, piccole fabbriche, alberghi, università. Osho mise a punto un sincretismo assai originale fra varie dottrine orientali. Si possono identificare nella sua predicazione elementi portanti, come quelli desunti dall' Induismo, dal Tantrismo, secondo i quali tutto è sacro, compreso l'atto sessuale, anzi il sesso è un mezzo per progredire nell'ascesi spirituale, per arrivare a trascendere la sessualità senza reprimerla. Il Buddhismo è presente nel gusto del paradosso, tanto caro ad Osho mentre le pratiche yoga hanno una parte preponderante nella prassi della meditazione e della danza. Osho attinge a piene mani nelle tradizioni di tutto il mondo dalla mistica Sufi (di cui si praticano le danze estatiche e i rituali di trance) agli scritti dello Pseudo Dionigi l'Aeropagita, dall'alchimia tardo-medioevale alla religione di Zoroastro, dagli Hassidim ebraici ad Eraclito. Egli però si burla delle religioni e della morale tradizionale e in questo senso si ispira massicciamente a Friedrich Nietzsche delle cui opere il "maestro" propone continui elementi, sempre omettendo di citare la fonte: "Diventa ciò che sei", "Voi guardate in alto perché cercate elevazione, io guardo in basso perché sono elevato"... Altri autori sono riscontrabili nel messaggio "arancione": come Freud, Jung, Adler, i saggi del Tao e persino Paolo di Tarso. La meditazione è il punto di forza di questa prassi religiosa. Esistono vari modi di meditare, ogni adepto o sanyasi può scegliere il modo che gli è più congeniale. I seguaci devono osservare tre precetti: vestire sempre con colori "caldi" che vanno dall'arancione al bordeaux, portare al collo il mala, che è una collana di perle di legno con il ritratto di Osho, e infine sottoporsi all'iniziazione durante la quale si riceve un nome nuovo. Osho affermava di aver fatto una parte del cammino interiore con il Buddha, ma poi l'illuminato gli era sembrato eccessivamente ascetico....Ha camminato con Gesù; ma non avrebbe mai condiviso il Calvario (sic!). Eppure le parole del maestro sono state linfa vitale per i suoi discepoli, anche se appaiono estremamente contraddittorie, paradossali spesso istrioniche. Infatti il nocciolo del suo insegnamento è stato di negare ogni insegnamento. Non esiste per Osho nessun Dio né l'aldilà dopo la morte. Ognuno deve percorrere la sua strada e può farlo solo dubitando di tutto: "Dubita e dubita radicalmente, perché il dubbio è un processo di purificazione, sottrae alla mente tutto il pattume che la ottunde. Ti rende di nuovo innocente, torni ad essere il bambino che genitori, preti, educatori hanno distrutto" diceva il maestro ispirato. E ancora, "Una persona morale resta stupida e priva di intelligenza perché dipende dalla guida degli altri". La continua affermazione che bisogna "accertarsi come si è col proprio corpo, i propri istinti, i propri desideri". Il successo di Osho risiede in un paradossale e superficiale sincretismo ma soprattutto in un furbesco compromesso che permette di conciliare tutte le esigenze, come la ricerca della totale libertà e del piacere, il tutto sublimato come superiore e felice conquista spirituale della propria autenticità. Più il guru predicava: "Non seguitemi, non abbiate fede in me, siate solo voi stessi" più gli adepti lo idolatravano, lo vedevano come un semidio dotato di poteri magici. E questa divinità, vestita di seta con una settantina di Rolls-Royce accumulava una enorme fortuna. Oggi dopo la morte di Osho nel 1990 gli Arancioni (tre milioni al mondo) si dedicano a vari tipi di "cure" alternative proponendo massaggi, ipnosi, bioenergetica, riflessologia plantare, medicina olistica e chi più ne ha, più ne metta. Cecilia GATTO TROCCHI Nuove forme di aggregazione: le sette |
Post n°3 pubblicato il 24 Settembre 2007 da Acchiappa_Guru
«Ebbene, sillogismo è un discorso nel quale, poste alcune cose, qualcosa di diverso da ciò che è stabilito segue di necessità in forza di ciò che è stabilito. Vi è dunque una dimostrazione quando il sillogismo proceda da asserzioni vere e prime, oppure da asserzioni tali che hanno assunto il principio della conoscenza ad esse relativa in forza di certe asserzioni vere e prime; dialettico è invece il sillogismo che argomenta da opinioni notevoli. » Aristotele Due definizioni di metodo: - Metodo dialettico, metodo sperimentale: ogni ricerca o orientamento della ricerca. - Metodo scientifico: un procedimanto di indagine ordinato, ripetibile, autocorreggibile. La Scienza e il suo metodo: Per scienza si intende un complesso organico di conoscenze ottenuto con un processo sistematico di acquisizione delle stesse allo scopo di giungere ad una descrizione precisa della realtà fattuale delle cose, e in ultima analisi di una verità condivisa. Si riferisce ad un tipo di conoscenza che ha in sé il metodo per verificare gli enunciati in modo da garantire la propria validità. Come tale, la scienza rappresenta il grado massimo della certezza ed è l'opposto dell'opinione che, invece, si caratterizza per l’assenza di garanzie. Le regole che governano tale processo di acquisizione di conoscenze sono generalmente conosciute come metodo scientifico. In ambito moderno, gli elementi chiave del metodo scientifico sono l'osservazione sperimentale di un evento, la formulazione di un'ipotesi generale che possa spiegarlo e sotto cui questo evento si verifichi, e la possibilità di verifica dell'ipotesi mediante osservazioni successive. Uno degli elementi essenziali affinché un complesso di conoscenze possa essere ritenuto "scientifico" è la sua possibilità di essere falsificabile mediante una opportuna procedura: in altre parole, per ogni affermazione scientifica deve poter esistere, almeno in linea di principio, un esperimento in grado di dimostrarne l’eventuale falsità. Se un’affermazione non può essere mai falsificata significa che sfugge a ogni controllo empirico, pertanto non dice nulla circa la realtà del mondo e, come tale, non rientra nel dominio della scienza. Nonostante vi sia su di essa una forte aspettativa, l'obiettivo della scienza non è rispondere a tutte le domande, ma solo a quelle pertinenti alla realtà fisica. La scienza moderna ha come scopo di rispondere a "come" i fenomeni osservati si svolgono, lasciando il "perché" a questioni filosofiche e/o religiose. Lo Scetticismo: Lo scetticismo filosofico è la posizione filosofica fondata sull’analisi critica di quella conoscenza e di quelle percezioni che in un certo momento vengono ritenute vere, e sulla questione della possibilità di ottenere una conoscenza assolutamente vera. Lo scetticismo scientifico è la posizione scientifica, o pratica, fondata sulla verifica del contenuto delle affermazioni tramite il metodo scientifico. Lo scetticismo metodologico (dubbio metodologico o metodico) è una corrente di pensiero filosofico nata nel contesto dell'empirismo moderno, in particolare con Cartesio. Il dubbio metodico differisce dal dubbio scettico che è un dubitare per dubitare e nel quale il dubbio è fine a sé stesso per la totale sfiducia nelle qualità dell'uomo. Lo scetticismo metodologico si differenzia da questa corrente perché usa il dubbio solo come metodo per mettere alla prova le conoscenze che abbiamo. Esso funge da "prova del fuoco" e solo le conoscenze che sopravvivono a questa verifica possono essere considerate assolutamente vere. In questo modo lo strumento dello scetticismo metodologico non nega affatto la possibilità di conoscenza vera, come invece lo scetticismo greco. In Cartesio lo scetticismo metodologico si dimostra uno strumento razionalista per giudicare il valore della conoscenza empirica. Cartesio individua la fine del dubbio in ciò che è evidente. Il Pensiero Critico: Il pensiero critico è un processo mentale che consiste nell’analizzare o nel valutare delle informazioni. Tali informazioni possono essere ottenute tramite l’osservazione, l’esperienza, il ragionamento o la comunicazione. Il pensiero critico si fonda sul tentativo di andare al di là della parzialità del singolo soggetto: i suoi valori fondamentali sono la chiarezza, l’accuratezza, la precisione, l’evidenza. E' possibile, inoltre, utilizzare il metodo socratico per valutare un argomento, ponendo domande in merito a questioni aperte, quali ad esempio: - Cosa intendi per ... ? - Come giungi a questa conclusione? - Cosa ti fa credere di essere nel giusto? - Qual è la fonte di queste informazioni (alludendo all’attendibilità)? - Cosa accadrebbe se tu ti sbagliassi? - Puoi indicarmi due fonti in disaccordo con te, illustrandomi i motivi del disaccordo? - Perché questo è così importante? - Come potrei accertarmi che mi stai dicendo la verità? - Esiste una spiegazione alternativa che dia altrettanto conto di questo fenomeno? L'esortazione "Conosci Te Stesso" è un motto greco iscritto sul tempio dell'Oracolo di Delfi e può ben riassumere l'insegnamento di Socrate che si può considerare la forma originaria dello scetticismo metodologico e del metodo della sospensione del giudizio. Il conoscere se stessi può sembrare in opposizione al conoscere il mondo, ma le due conoscenze possono considerarsi due facce di una sola medaglia: la filosofia è slancio dell'uomo verso il conoscere e una conoscenza viva e attuale non può prescindere dalla mente che conosce (e dai suoi condizionamenti). Fonti e Link Interessanti: - Metodo Scientifico - Scetticismo - Scetticismo Metodologico - Pensiero Critico - Metodo Socratico - Le Scienze Sperimentali - Definizioni - Il Metodo Scientifico - Psicologia dell'Insolito - Falsificabilità |
Post n°2 pubblicato il 16 Settembre 2007 da Acchiappa_Guru
Il più celebre tra i razionalisti indiani si chiama Basava Premanand, ha scritto 36 libri, tenuto 1.200 discorsi pubblici e viaggiato in 27 paesi. Così è cresciuta la fama dei "Guru Buster", gli acchiappa-guru dell'India, alla cui scuola sono cresciuti migliaia di razionalisti ispirati ai principi del secolarismo di Gandhi che poneva la ricerca della Verità prima della devozione a Dio stesso. La fama è costata a molti di loro attacchi anche fisici, come quando a Premanand furono spezzate braccia e gambe dagli inferociti devoti di uno dei fachiri fatto cadere a mollo mentre camminava sulle acque con l'uso di pietre e ponticelli. |
"Protoni e neutroni non imbrogliano... gli uomini sì."
CONTATTA L'AUTORE
Nickname: Acchiappa_Guru
|
|
Sesso: M Età: 115 Prov: EE |
TAG
AREA PERSONALE
MENU
PERCHE'
«Perché non ignorare
semplicemente questi
propalatori di falsità e
illusioni e gli sciocchi
che li seguono?»
Ma facendo così si
trascura la loro forza
e l'influenza che la
pseudoscienza esercita
sulla società e sulla
politica. Ci si dimentica
di come, in passato,
teorie pseudoscientifiche
fornirono a dittatori e a
nuovi guru argomenti per
stermini e suicidi di massa".
MARGHERITA HACK
CERCA IN QUESTO BLOG
DINAMICHE SOCIALI
informazioni sul paranormale
non solo è una prova di
scarso senso critico,
ma è soprattutto una
«educazione» del pubblico
alla irrazionalità, alla
stregoneria, alla magia".
SILVIO GARATTINI
"Disgraziatamente,
nei periodi di crisi quali
l'attuale riaffiorano
queste forme di rifiuto
delle capacità cognitive
del nostro cervello".
RITA LEVI MONTALCINI
DA LEGGERE
- Antropitechi e Teopitechi
- Il progetto Alfa
- Che cos'è...la logica?
- Urban Legends
- Guida a Scienza e Paranormale
- Giochi di Prestigio
- Lettera aperta sull'Astrologia
- Chiedi all'Esperto
- I Misteri Di M. Polidoro
- Skeptic Blog
- Alessia Guidi Provocation
- Pseudoscienza
- Mad Scientist
- Tecnologia Immaginaria
- Milingo, Sai Baba, Mantra, Hare Hare e mille altri
- Rapporto del Dipartimento di Pubblica Sicurezza
- Sette e Culti - Religioni alternative
- Centro Studi Abusi Psicologici
- Tutor Antiplagio
- Perle Complottiste
- Psicocinesi: Potere della mente o parto della fantasia?
- Insegnare scienze con il paranormale
- Parapsicologia: una valutazione critica
- Mi Manda RAI TRE
- New Scientist Video
- Circlemakers.org
- Flying Spaghetti Monster’s Italian Church
- The Complete Work of Charles Darwin Online
CREDENZE
« Le credenza e i comportamenti popolari sono più influenzati dalle immagini che dai fatti dimostrabili. »
Roslynn Doris Haynes - 1994
« Una tecnologia sufficientemente sofisticata è indistinguibile dalla magia »
Arthur C. Clarke
Inviato da: Fervida Ispirazione
il 09/04/2020 alle 18:20
Inviato da: perry
il 03/10/2019 alle 12:30
Inviato da: HC
il 27/09/2019 alle 04:48
Inviato da: HC
il 27/09/2019 alle 04:45
Inviato da: Sahar
il 28/09/2018 alle 06:39