L'Acchiappa Guru
« Non riesco a capire come faccia un indovino a non scoppiare a ridere quando vede passare un altro indovino. » Cicerone
Post n°42 pubblicato il 17 Marzo 2009 da Acchiappa_Guru
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Post n°41 pubblicato il 03 Febbraio 2009 da Acchiappa_Guru
«Perché Darwin non vuol saperne di passare in giudicato, ritirandosi tra i busti in marmo che popolano i musei della scienza e ritagliandosi un tranquillo posto da nume tutelare, come è toccato a Galileo, Newton o Einstein?La risposta non può consistere in falle, contraddizioni, problemi ancora irrisolti nella teoria dell’evoluzione darwiniana. Anche la fisica moderna è piena di vicoli ciechi, aspetti non chiariti, punti di domanda, ma non per questo gli scaffali delle librerie si riempiono di libri intitolati Processo ad Einstein o In difesa di Planck; nessuno indice uno “Schrödinger Day” o una “Settimana antiquantistica”. È qualcos’altro, in Darwin, che suscita passioni così accese.». |
Post n°40 pubblicato il 24 Gennaio 2009 da Acchiappa_Guru
Tag: Biologia Evoluzionistica, Charles Darwin, Cognizione Animale, Creazionismo, Credenze Irrazionali, Darwinismo, Divulgazione Scientifica, Dualismo Intuitivo, Etologia, Euristiche, Evoluzionismo, Filosofia della Biologia, Filosofia della Scienza, Herbert Simmon, Legge dei Simili, Libri, Modelli Innati, Neuroscienze, Omeopatia, Pensiero Magico, Pregiudizio, Psicologia Cognitiva, Ragionamento per Analogia, Richard Dawkins, Scienza, Silvano Fuso, Sociologia, Superstizione, Teleologia Promiscua
L’evoluzionismo biologico darwiniano è una teoria scientifica. È cioè un modello teorico in grado di spiegare una enorme mole di fatti sperimentali in modo efficace, coerente e con un minimo di ipotesi. Essa ha ricevuto innumerevoli conferme sperimentali di tipo paleontologico, biogeografico (distribuzione geografica di specie viventi), embriologico, anatomico e biochimico. L’importanza di questa teoria nella biologia contemporanea è stata efficacemente sintetizzata dal genetista Theodosius Dobzhansky che ha affermato: “nulla ha senso in biologia se non è visto sub specie evolutionis”. Nonostante i suoi successi però, al di fuori dell’ambiente strettamente scientifico, la teoria darwiniana è difficilmente accettata, viene spesso fraintesa e ancora oggi, a distanza di 200 anni dalla nascita di Darwin, suscita reazioni ideologiche che conducono a vere e proprie crociate contro di essa. Lo stesso Darwin si era reso perfettamente conto delle difficoltà che la sua teoria avrebbe incontrato e il 21 settembre 1871, in una lettera indirizzata all’amico Thomas Henry Huxley, scriveva: “Sarà una lunga battaglia, anche dopo che saremo morti e sepolti… grande è il potere del fraintendimento”. Fino a qualche tempo fa questa domanda poteva trovare un senso solo dal punto di vista sociologico, ma difficilmente poteva ricevere una risposta propriamente scientifica. Recenti ricerche sperimentali hanno tuttavia reso possibile cercare di azzardare una possibile risposta. Già nel 1986 il noto zoologo evoluzionista Richard Dawkins, nel suo celebre libro “L'orologiaio cieco”, aveva avanzato una singolare ipotesi: “è quasi come se il cervello umano fosse stato specificatamente progettato per fraintendere il darwinismo e per giudicarlo difficile da credere”. Il nostro cervello non è affatto una tabula rasa che verrà progressivamente riempita dall’esperienza e dall’insegnamento che riceveremo. Fin dalla nascita possediamo modelli innati che ci consentono di fornire un’interpretazione di quello che ci accade intorno. Alla base di queste interpretazioni vi è l’applicazione inconsapevole di alcune procedure rapide ed economiche, ma che spesso possono condurre a valutazioni errate. Tali procedure sono state definite dallo psicologo Herbert Simon (1916-2001) euristiche. Le euristiche sono scorciatoie mentali, che abbiamo acquisito evolutivamente, che spesso sono utilissime alla sopravvivenza, ma che altrettanto spesso ci fanno commettere errori. Una tipica euristica è il ragionamento per analogia che spesso ci porta a confondere causalità e semplice correlazione o addirittura a confondere cause ed effetti. Queste erronee valutazioni sono evidenti nel pensiero magico, nelle superstizioni, nelle medicine alternative (pensiamo all’omeopatia e alla “legge dei simili”), ma sono sempre in agguato anche nell’ambito scientifico e anche la persona più razionale non ne è affatto immune. Altri studi evidenziano l’esistenza di un dualismo intuitivo che ci fa trattare come entità separate gli oggetti fisici e gli oggetti mentali. Con la conseguenza di poter concepire corpi privi di mente e menti prive di corpo. Da tale dualismo deriverebbero tutte le credenze soprannaturali: divinità, spiriti, sopravvivenza dopo la morte. Si evidenzia inoltre una “ipertrofia del sistema che tratta gli oggetti animati” con la conseguente tendenza a inferire e attribuire desideri e obiettivi anche laddove questi non esistono affatto. Un libro intrigante, ricchissimo di informazioni su affascinanti ricerche, che andrebbe letto con attenzione sia dai non credenti che dai credenti, ma che sicuramente non può essere ignorato da tutti coloro che si occupano di false credenze e che si impegnano affinché la voce chiarificatrice della scienza possa avere la meglio sul pregiudizio, sull’oscurantismo e sulla superstizione (non a caso, un po’ beffardamente, la copertina del libro presenta una evidente banda viola e raffigura un ciondolo scaramantico a forma di mano che fa le corna). |
Post n°39 pubblicato il 18 Gennaio 2009 da Acchiappa_Guru
Cameron M. Smith, Charles Sullivan La lista dei falsi miti dell'evoluzione potrebbe essere lunga. Cameron Smith e Charles Sullivan, un archeologo e un filosofo, l'hanno passata in rassegna selezionando una "top ten" degli errori più comuni. Nonostante la diversità tra gli Stati Uniti e il nostro paese, soprattutto per ciò che riguarda la diversa forza del creazionismo come fenomeno politico organizzato, quelli discussi dagli autori sono miti familiari anche a noi: chi non ha mai sentito dire, per esempio, che l'evoluzione è "la sopravvivenza del più adatto", che "è basata sul caso", o che "è solo una teoria"? Il principale merito del libro è quello di non limitarsi a spiegare perché questi miti sono falsi. Gli autori ne prendono spunto per introdurre il lettore ai numerosi progressi nel campo della biologia evolutiva che si sono via via aggiunti, modificandola, alla teoria dell'evoluzione per selezione naturale originariamente formulata da Darwin. Sia le note che l'apparato bibliografico, piuttosto ricco per un libro di meno di 200 pagine, permettono di dare avvio a molti percorsi di approfondimento scientifico, spesso puntando direttamente alle fonti senza l'ulteriore intermediazione di testi divulgativi. Ma anche al lettore frettoloso, proiettato nei panni di un picchio o di un Neanderthal, o portato in visita agli strani abitanti degli abissi marini, gli autori riescono a dare una vivida descrizione delle questioni relative all'adattamento, sfruttando a fini narrativi le ironie della sorte. I capitoli conclusivi affrontano le annose controversie su evoluzione, morale e religione, un buon punto di partenza per ragionare su questi temi, e quelle sull'insegnamento dell'evoluzione nelle scuole. Probabilmente è proprio nel campo dell'educazione che andrebbe cercata la fonte della longevità di tanti miti, ed è qui che il libro potrebbe rivelarsi particolarmente utile per un aggiornamento sulla letteratura scientifica più recente. |
Post n°38 pubblicato il 31 Dicembre 2008 da Acchiappa_Guru
Richard Dawkins. L’orologiaio cieco (titolo originale: The Blind Watchmaker). Traduzione di Libero Sossio. I Ed. Rizzoli, Milano 1989. I Ed. Mondadori, Milano, 2003, pp. 439, € 8,80. ISBN 8804560673
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Post n°37 pubblicato il 23 Ottobre 2008 da Acchiappa_Guru
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Post n°36 pubblicato il 23 Ottobre 2008 da Acchiappa_Guru
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Post n°35 pubblicato il 18 Ottobre 2008 da Acchiappa_Guru
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Post n°34 pubblicato il 12 Ottobre 2008 da Acchiappa_Guru
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Post n°33 pubblicato il 08 Ottobre 2008 da Acchiappa_Guru
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Post n°32 pubblicato il 08 Ottobre 2008 da Acchiappa_Guru
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Post n°31 pubblicato il 02 Ottobre 2008 da Acchiappa_Guru
All'inizio l'ipotesi che l'origine delle insolite figure fosse fraudolenta venne immediatamente scartata. Un lavoro così raffinato non poteva fare la sua comparsa in poche ore durante la notte. Inoltre intorno alle figure non venivano mai ritrovate impronte umane. Gli esperti che si occuparono del curioso fenomeno si sbizzarrirono nelle più fantasiose congetture. Alcuni pensarono che all'origine delle figure vi fossero eventi meteorologici quali vortici o trombe d'aria. Altri tirarono in ballo altre cause, quali i fulmini globulari. Se queste ipotesi consentivano di interpretare le semplici figure circolari, molto più ardua era l'interpretazione delle figure più complesse. Era quindi abbastanza naturale che prendessero piede le interpretazioni ufologiche. Le strane figure potevano essere messaggi pittorici che i nostri cugini alieni volevano trasmetterci. I mezzi di comunicazione di tutto il mondo diedero grande risalto al fenomeno e alla loro interpretazione extraterrestre. Due ufologi, Pat Delgado e Colin Andrew, divennero i più celebri studiosi di cerchi nel grano del mondo e pubblicarono numerosi libri sull'argomento. Lo stesso ha fatto più recentemente l'olandese Eltjo H. Haselhoff. Nel frattempo le osservazioni dei cerchi di grano di diffusero in tutto il mondo. Nacquero addirittura "club cerealogici" che si proponevano di studiare il fenomeno. Se l'interpretazione aliena era senz'altro quella che godeva di maggiori consensi, non mancarono altre spiegazioni che tiravano in ballo fantasmi, demoni e altre creature fantastiche. I sostenitori delle tesi ufologiche tuttavia esultarono quando su un campo di grano venne ritrovata addirittura la scritta "WEARENOTALONE", ovvero "NONSIAMOSOLI", esplicita spiegazione dell'origine aliena delle strane figure (in realtà, a pensarci bene, "gli alieni avrebbero dovuto scrivere NONSIETESOLI"!!). La vera spiegazione del fenomeno, almeno nelle sue fasi iniziali, si ebbe tuttavia nel 1991, quando due artigiani in pensione del Southampton, di nome Doug Bower e Dave Chorley, comunicarono al quotidiano inglese Today di essere stati loro gli autori dei primi cerchi osservati e di aver continuato la loro insolita attività per ben quindici anni. Essi fornirono pure numerose dimostrazioni di quale fosse la tecnica da loro utilizzata. Inizialmente si servirono di una lunga barra di ferro che veniva fatta ruotare sul terreno in modo da abbattere le spighe su una superficie circolare. In altre occasioni si servirono di altre tecniche che utilizzavano corde, picchetti e tavole di legno. Influenzati dalla crescente moda degli avvistamenti UFO, una sera, favoriti da una abbondante bevuta di birra, i due ebbero l'idea di realizzare la loro prima creatura. Dapprima le loro opere non attirarono molto interesse, ma essi perseverarono. Dopo qualche tempo la loro costanza fu premiata da un crescete interesse. Divertiti dal clamore che le loro opere suscitavano sui media e dalle fantasiose interpretazioni che molti avanzavano, continuarono la loro attività notturna perfezionandosi e creando figure sempre più elaborate. Nel 1991 Bower e Chorley avevano oramai superato i sessant'anni e, stufi della loro burla, decisero di confessare tutto. Ci si sarebbe aspettato un rapido sgonfiamento di tutta la faccenda. Invece i mezzi di comunicazione diedero scarso risalto alla confessione dei due inglesi bontemponi e le congetture sull'origine extraterrestre dei cerchi di grano continuarono. Continuò pure il fenomeno, perpetuato evidentemente da altri burloni che seguivano le orme dei due capiscuola. Un prolifico autore delle singolari figure si chiama Jim Schnabel e ha scritto addirittura una "autobiografia artistica". Nel 1992, nella località di West Wycombe Bucks, è stato persino indetto un concorso per "creatori di cerchi". Quella dei crop circles è attualmente diventata una forma di Land Art (analoga a quella di coloro che amano dipingere carrozze ferroviarie o muri di contenimento stradali) molto perfezionata. Le creazioni di questa corrente artistica raggiungono talvolta elevati livelli estetici. Ciò nonostante ancora oggi molti sedicenti ufologi citano i cerchi di grano a sostegno delle loro credenze, e fantasiosi studiosi elaborano bizzarre teorie sulla loro origine del tutto prive di fondamento scientifico. Per approfondire l'argomento segnalo lo “Speciale crop circles” del CICAP alla pagina: http://www.cicap.org/crops/index.htm |
Post n°30 pubblicato il 01 Ottobre 2008 da Acchiappa_Guru
Microimpianti alieni In qualche rara occasione, comunque, è stato possibile esaminare questi presunti dispositivi impiantati dagli alieni. In nessun caso è mai emerso qualche elemento che facesse pensare a un'origine extraterrestre. L'episodio più noto, che suscitò un certo clamore, è quello che vide protagonista un certo Richard Price. Costui sosteneva di essere stato rapito dagli alieni all'età di otto anni. Gli alieni avrebbero inserito un piccolo dispositivo all'interno del suo pene. Circa 25 anni dopo una visita medica confermò effettivamente la presenza di un corpo estraneo all'interno dell'organo genitale. Dopo otto anni il corpo estraneo venne espulso spontaneamente. Esso venne esaminato dai ricercatori del MIT (Massachusetts Institute of Technology) e del Massachusetts General Hospital. Esso era lungo circa 4 millimetri e aveva un diametro di un millimetro. Le analisi dimostrarono che era costituito da una massa di collagene originato dallo stesso organismo a causa di processi infiammatori. Oltre al collagene furono rilevate fibre di cotone appartenenti alla biancheria intima di Richrad Price. |
Post n°29 pubblicato il 01 Ottobre 2008 da Acchiappa_Guru
La comunità scientifica, quasi all'unanimità, ritiene che sia piuttosto probabile che in qualche remota parte dell'universo possano esistere pianeti, con caratteristiche simili a quelle del nostro, sui quali sia stata possibile l'evoluzione di forme di vita. Inoltre, alcune di esse potrebbero anche aver raggiunto elevati gradi di civiltà e di sviluppo tecnologico. Tant'è vero che sono stati intrapresi studi sistematici per la ricerca di queste eventuali forme di vita (ad esempio il celebre SETI, Search Extra Terrestrial Intelligence). Tuttavia, altrettanto unanimemente, gli scienziati ritengono altamente improbabile che tali eventuali abitanti dell'universo siano riusciti a raggiungerci e a mettersi in contatto con noi. Oltre alle difficoltà concettuali legate alle enormi distanze che ci separerebbero dai nostri fratelli cosmici, ciò che induce gli scienziati a non credere all'origine extraterrestre degli UFO è la totale mancanza di prove in tal senso. Al di là di quello che sostengono gli ufologi, infatti, la quasi totalità degli UFO è stata interpretata perfettamente senza bisogno di scomodare gli extraterrestri. I casi finora incerti sono semplicemente quelli sui quali non è stato possibile raccogliere un numero sufficiente di elementi per proporre una spiegazione. |
Post n°28 pubblicato il 28 Settembre 2008 da Acchiappa_Guru
Dio è un'incomprensibilità totalmente nascosta postulata per spiegare un'incomprensibilità totalmente visibile. (Stanislaw Lem, Golem XIV) D'ora in poi, invece, molto male. Strappando dalle mani di Dyson il testimone, Tipler si lancia infatti a tutta velocità verso un precipizio, avanzando quasi ad ogni pagina la pretesa che le sue ipotetiche fantasticherie siano invece dimostrazioni fisico-matematiche delle più convenzionali asserzioni teologiche: l'esistenza di dio, la resurrezione della carne, e la vita eterna. Amen. Contrariamente a Dyson, Tipler ritiene che la vita sia incompatibile con un universo aperto, e che la sua sopravvivenza richieda dunque un Big Crunch: l'espansione iniziata col Big Bang 20 miliardi di anni fa dovrebbe continuare per altri 40, e poi invertirsi in una contrazione della durata di 60 miliardi di anni. Alla fine della storia l'universo tenderà verso quello che, in onore del povero Teilhard de Chardin, Tipler chiama Punto Omega: le maiuscole sono di dovere, visto che questo è il nome che viene affibbiato dal novello Giovanni Battista a dio stesso! Situandosi dunque non più all'inizio ma alla fine della storia, dio è non un Creatore ma un Terminator. O meglio: se l'universo è un pallone gonfiato, dio è il pallone sgonfiato. Tipler è molto colpito dal fatto che nell'originale ebraico il nome che dio attribuisce a se stesso è non, come di solito viene tradotto, "io sono colui che sono", bensi "io sarò colui che sarò". Noi siamo più colpiti dal fatto, apparentemente sfuggito al nuovo profeta, che il versetto in questione dell'Esodo è il 3,14: non ci spingeremo, almeno ora (c'e sempre tempo per queste cose), ad elaborare una teoria del Punto Pi Greco da opporre a quella del Punto Omega; ma non possiamo far a meno di notare che, alla fine del Paradiso, Dante rappresenta dio come un cerchio di luce, e che le connessioni di p col cerchio sono ben note .. |
Post n°27 pubblicato il 28 Settembre 2008 da Acchiappa_Guru
Dio è un'incomprensibilità totalmente nascosta postulata per spiegare un'incomprensibilità totalmente visibile. (Stanislaw Lem, Golem XIV)
Ciarlatani al lavoro Volendo risalire alle origini storiche del rifiuto della scienza di Vattimo e Heidegger, le troveremo in un fraintendimento del pensiero di Nietzsche. Questi infatti derivava dalla sua dottrina dell'Eterno Ritorno il fatto che il progresso è un'illusione: solo nella misura in cui implicano appunto una falsa aspettativa di progresso, la scienza e la tecnologia venivano poi rifiutate.
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Post n°26 pubblicato il 27 Settembre 2008 da Acchiappa_Guru
Ma cos'è il Flying Spaghetti Monster? Si presenta come una matassa di pasta biancastra, con due polpette incastrate ai lati e due occhietti sporgenti da alieno. Il suo stemma: una Creazione di Adamo «taroccata» dalla Cappella Sistina, col mostro al posto del Creatore. Henderson è il sacerdote della nuova religione e si fa portavoce del messaggio: tutto è voluto dal mostro di spaghetti che riesce a spiegare anche i disastri naturali che stanno accadendo sulla terra: terremoti e uragani sono la diretta conseguenza della scomparsa dei pirati, dal 1800 in poi. Bobby Henderson lo ha inventato per puntare il dito contro la decisione delle autorità scolastiche del Kansas, ancora preliminare, ma che potrebbe essere sancita in una riunione in programma l'11 e 12 ottobre nella città di Lawrence. Per quei giorni alcuni adepti del «culto» (che hanno bombardato con migliaia di fax ed e-mail i membri della commissione, agli indirizzi forniti da Bobby nel suo sito) si ripropongono di mettere in atto un «esodo di massa» a Lawrence, per far sentire la loro voce.
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Post n°25 pubblicato il 30 Luglio 2008 da Acchiappa_Guru
La Teiera di Russell, chiamata anche Teiera Celeste, è una metafora ideata dal filosofo Bertrand Russell per confutare l'idea che spetti allo scettico screditare le affermazioni di non falsificabilità delle religioni. "Se io sostenessi che tra la Terra e Marte c'è una teiera di porcellana in rivoluzione attorno al Sole su un'orbita ellittica, nessuno potrebbe contraddire la mia ipotesi, purché mi assicuri di aggiungere che la teiera è troppo piccola per essere rivelata, sia pure dal più potente dei nostri telescopi. Ma se io dicessi che - posto che la mia asserzione non può essere confutata - dubitarne sarebbe un'intollerabile presunzione da parte della ragione umana, si penserebbe con tutta ragione che sto dicendo fesserie. Se, invece, l'esistenza di una tale teiera venisse affermata in libri antichi, insegnata ogni domenica come la sacra verità, ed instillata nelle menti dei bambini a scuola, l'esitazione nel credere alla sua esistenza diverrebbe un segno di eccentricità e porterebbe il dubbioso all'attenzione dello psichiatra in un'età illuminata o dell'Inquisitore in un tempo antecedente." Robert Maynard Pirsig Non accettare mai la religione passivamente, ma discuterla!!
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Post n°24 pubblicato il 28 Aprile 2008 da Acchiappa_Guru
(Ovvero perché si crede alle pseudoscienze e all'astrologia)
P. T. Barnum, l’impresario del celebre circo americano, soleva dire che i suoi spettacoli avevano tanto successo perché in essi si poteva trovare “qualcosa per ciascuno:” i numeri erano talmente vari che tutti trovavano qualcosa di loro gusto. Forer, proprio come Barnum, aveva messo nel testo consegnato agli studenti “qualcosa per ciascuno”: un po’ di tutto in modo che chiunque trovasse qualcosa (o anche più di qualcosa) che si adattava al proprio carattere. |
Post n°23 pubblicato il 21 Aprile 2008 da Acchiappa_Guru
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"Protoni e neutroni non imbrogliano... gli uomini sì."
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«Perché non ignorare
semplicemente questi
propalatori di falsità e
illusioni e gli sciocchi
che li seguono?»
Ma facendo così si
trascura la loro forza
e l'influenza che la
pseudoscienza esercita
sulla società e sulla
politica. Ci si dimentica
di come, in passato,
teorie pseudoscientifiche
fornirono a dittatori e a
nuovi guru argomenti per
stermini e suicidi di massa".
MARGHERITA HACK
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