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Fottuti Denari

Post n°28 pubblicato il 28 Agosto 2006 da ambumbaiae

Il caldo torrido si può toccare,

in uno scorcio della città vecchia,

in un vecchio e lercio vicolo,

si respira quell’aria carica di umidità,

che ti dice, “rimani, non partire”.

Alzo gli occhi al cielo, limpido e luminoso,

vedo i palazzi tendere l’uno verso l’altro,

come intenti in chissà quale discussione.

Guardo i bagagli… una lacrima bagna il mio viso…

Soffro, perché mai più tornerò,

da dove sto andando non si ritorna.

Il nero cocchiere attende il mio segno…

Che non tarda a giungere…

Uno schiocco, un nitrito,

e tutto sembra via via più piccolo.

Quel giorno,

tutti si fermarono,

tutti sentirono,

tutti videro,

e tutti credettero che stando immobili potessero sparire,

innanzi al corpo,

che esanime,

sfilava davanti ai loro occhi,

ed alle loro coscienze.

Il corpo di un fratello, venduto e tradito

dal suo stesso sangue… per trenta fottutissimi denari.

                      JoShua

 
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