Spremi-acume di film
Personaggi e registi o come ciascuno a suo modo spettatori vanno contro altri attori
In 7 minuti: CHI CI MOSTRA DA UN PALCOSCENICO DETIENE LA VERITà? Di MiTiJo narrerò in un'altra mezza estate, quando smaltirò il veleno di questa storia. Si dice di non fare agli altri ciò che non vorresti fosse fatto a te. Ma tutti cadiamo nella colpa o non colpa di non pensare all'istinto di voler amare una persona. Si badi bene, ho detto voler amare e non amarla. Ma l'orgoglio del lupo inizialmente non pensa alla pozzanghera del dopo. E l'amicizia che ora non ha destino certo, chissà dove andrà. Anche se è stata lei a scegliere. Si dice che solo un bacio narrerò in un'estate. Chissà, ma, l'altro birillo caduto nel gioco dell'istinto del lupo, solo una frase sincera e forse amica mi ha rivelato la verità. E la verità la terrò in silenzio, nel mio cuore, per fuggire via come un treno. La terrò per custodirla, come un vecchio comico. 4minuti di UNA MARIONETTA BUTTATA VIA CHE DIVENTA PULITA DI OGNI GELOSIA |
Cos’è una notizia? Un qualcosa che la gente è interessata a conoscere e non conosceva prima. 1) La sua carica di novità e singolarità, anche in relazione al tipo di pubblico. Esiste il paradosso secondo il quale non fa notizia un cane che morde un uomo, ma la fa un uomo che morde un cane. Così un uomo che sposa quattro donne può destare curiosità in Italia ma lascerebbe indifferente un lettore arabo. E uno scandalo, in un’amministrazione pubblica, fa più o meno scalpore a seconda del grado di corruzione del Paese nel quale avviene. (Paghiamo per sentirci più vivi e comunitari) 2) L’importanza pratica che un fatto assume per la vita della gente. E’ il caso, soprattutto, dei grandi avvenimenti della vita sociale e politica, dalle guerre alle cadute dei regimi, dalla nascita dei governi agli scontri sindacali.(Certe volte ci fanno amare le pagine degli oroscopi) 3) Le possibili conseguenze sulla vita quotidiana e sugli interessi di ciascuno. Per esempio, il rincaro dei prezzi petroliferi, la legge sugli affitti, lo scoppio di un’epidemia, la messa in commercio di un nuovo farmaco. O, più semplicemente, il calendario delle scuole e degli esami, i turni di apertura di negozi e farmacie, gli scioperi dei servizi pubblici. (Prima o poi però mandiamo a ‘fanculo o smoccoliamo, quindi fa male al fegato saperlo: è una controindicazione utile) 4) La vicinanza, fisica o semplicemente psicologica. Un naufragio con 400 morti in India fa certamente meno notizia di una rapina nella banca accanto. Così l’aereo che cade in Messico suscita maggiore interesse se fra i passeggeri c’è una comitiva di italiani.(Bene, se non amate i viaggi o gli interessi sulle carte di credito) 5) La possibilità di far leva sulle emozioni e di creare un senso di attesa. Alcuni avvenimenti, infatti, come un terremoto, una sciagura in miniera, il rapimento di un bambino, toccano le corde più profonde dell’umana sensibilità. (Bene, se siete freddi e cinici) 6) Lo sviluppo che un avvenimento promette. Rientra in questo gruppo, per esempio, una vicenda che minaccia di coinvolgere uomini molto noti, o un omicidio che ponga l’antico dilemma se l’accusato sia innocente o colpevole. Tutti quei fatti che preannunciano a breve scadenza un colpo di scena più o meno sensazionale fanno certamente più notizia di un avvenimento che può considerarsi esaurito. (Non ci incazziamo se poi vogliamo sapere come sono andate a finir le cose) 7) L’esclusiva. Una notizia, o un particolare in più, che un giornale è in grado di dare battendo sul tempo tutti i concorrenti, o rivelando ciò che gli altri non sono riusciti a scoprire o non vogliono pubblicare, è motivo di interesse per i lettori. (Paghiamo per poi premiare quello che ci fa sentire unici) Una nevicata a Natale non fa notizia mentre una a Ferragosto o anche solo a Pasqua è da prima pagina. Ma è esaurito il ruolo che nella seconda metà del secolo scorso ha avuto la TV. E’ l’ora delle consapevolezze! L'INTERROGATORIO COME PURA FORMALITà |
Cadere nelle trappole, è parlare ufficiosamente! Quello che può essere detto è ufficiale, il resto non esiste. Non si può sperare di dire una cosa importante a un giornalista e pretendere che non sia pubblicata. Perciò facciamo molta attenzione alle frasi che i giornalisti usano di solito per farsi dire più di quello che si vorrebbe Strettamente fra noi, Senza attribuirle niente, mi dica, Questo non verrà pubblicato, Adesso metto giù la penna, Spengo il registratore, possiamo parlare più liberamente. Ma che il giornalista non potrà attribuire la fonte di quello che si è detto in segreto, non si può mai star sicuri. Bene, sostituiamo la figura del giornalista ad un’altra persona a nostra scelta, e di qualsiasi area sociale, grado di parentela, amicizia, ruolo pubblico, privato, negoziale. Cosa ne viene fuori? |
Post n°5 pubblicato il 09 Maggio 2007 da Manfredi.E
L’amore è come un fungo, te ne accorgi che è velenoso solo quando è troppo tardi? Sito vietato ai minori, cliccando accetti di essere maggiorenne. O è come un gioiello trovato per terra: è un po' tuo e un po' no. |
L'arte oratoria non è che abbia fatto molti progressi. Quando Demostene parlava per sei ore, quella era eloquenza, adesso si chiama ostruzionismo. Fra Cicerone che convinceva gli avversari ed Almirante o Berlinguer che persuadevano o no, forse o nemmeno, quelli della propria corrente, ci corre una ventina di secoli. Fini e Veltroni loro discepoli. Ma l'invenzione moderna per incastrare l'interlocutore è una sola formuletta: LEI MI INSEGNA! La formula magica che mondi possa aprirci, montalianamente, ma che lubrifica con grasso neutro di buona vasellina domestica qualsiasi argomentazione e coinvolge l'altro in affermazioni che mai si sognerebbe di fare. De Gaulle usava iniziare i suoi discorsi con FRANCAIS, JE VOUS AI COMPRIS. Come dire che Lei mi insegna che la vera parmigiana di melanzane è calabrese, che la vera pasta e fagioli è veneta, che la crisi è tutta colpa dei sindacati, che lo sci nautico provoca la calvizie, che il marxismo è finito prima di Carlo Marx...e via discorrendo. Quante altre cose da insegnare avete? Che siano false o vere. O che tutto ciò che sappiamo può esser falso per la comunicazione che ci è arrivata e mediata. O da intortare come grandi teoremi. Perché è questo uno dei temi di questo blog che sta nascendo. Premettendo lei m'insegna, passiamo la vita a insegnare e a tener banco. Come lei m'ìnsegna, caro lettore del blog. Mi corregga se sbaglio. |
Post n°1 pubblicato il 26 Aprile 2007 da Manfredi.E
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