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Creato da: ass.aion il 02/04/2008
Associazione di promozione sociale

 

 

IL BARBEKIU PIAZZA AL FOTOFINISH IL COLPO AL SORPRESA: ECCO LO SVINCOLATO MICHELE GANGONI

Post n°843 pubblicato il 03 Giugno 2013 da giacomobertelli

La notizia deve ancora fare il giro dei bar e delle squadre ma è ufficiale

Elettricista MB Barbekiu punta sullo svincolato Michele Gangoni e rescinde il contratto con la giovane promessa

Ore calde, ma il telefono dell'ex centrocampista del Papini è squillato intorno alle 21. Il TWEET del FIGC di lusso

Una mossa a sorpresa che ha spiazzato tutti, Buselli non si è nascosto. Ha cercato, una volta venuto a conoscenza dei guai fisici di Nasir, 19 gol nelle giovanili di Montaione, per la pubalgia e i problemi di Marcocci (Uisp) di rimpiazzare i due giocatori.


Le attenzioni sono cadute proprio sul tesserato Michele Gangoni che proprio dal rotocalco on line Aion aveva denunciato il suo malessere per la fine della sua esperienza alla Mensa.

Il suo procuratore l'ha raggiunto pochi minuti prima dell'ufficialità, regalandogli la lieta notizia.

Adesso Gangoni sarà inserito nelle liste e sarà pronto per esordire lunedì 10 giugno alle 21.30 contro il Bar Diana Boccaccio di Cavallo, dove troverà subito l'amico Saventi.

Si aspettano adesso le dichiarazioni del giocatore, al settimo cielo per la sua partecipazione al Torneo

 
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TITOLI DI CODA PER BOMBER MAZZONI, I TIFOSI SI PREPARANO PER IL SALUTO AL VETERANO

Post n°842 pubblicato il 02 Giugno 2013 da ass.aion

Dopo una lunga carriera è giunto il momento dei saluti. I tifosi sono in subbuglio

Mazzoni lascia la Mensa: "Ultimo anno e poi mi dedico ad altro. Ma sarò io a vincere" ASCOLTA L'INTERVISTA AUDIO - VIDEO

Il centravanti passa dal Boca Junior al Barrino dove con Alfani farà un attacco stellare

 

Classe 1972, 1 ottobre. Segnatevi bene questa data  e l’edizione 2013, perché lungo questi binari passa l’ultimo giro d’onore del bomber, fra i più discussi e amati. Il suo nome è Massimiliano Mazzoni all’anagrafe, ma per noi tutti è ‘Polverone’ oppure ‘Toro’. I suoi caratteri distintivi sono da sempre la sua grinta, la sua rabbia e come dire vivacità tecnica e folkloristica che lo hanno reso un personaggio comunque imprescindibile per il torneo e i suoi appassionati.

 

Ultimi anni amari, dove ha masticato duro Mazzoni, tra risultati positivi a livello personale, ha sfiorato il titolo di campione, senza però sollevare la Coppa. Una finale, quella persa nel 2012 con la maglia del Bar Diana Boccaccio l’ennesimo atto di una lunga carriera che adesso vedrà il suo epilogo con il Barrino Newton, dove in attacco ci sarà il duo Mazzoni Alfani.

 

Una coppia di veterani che fa da apripista all’addio di Polverone. Non è uno scherzo, ma è proprio il suo annuncio che abbiamo raccolto ieri, sabato 1 giugno, telefonicamente con il bomber, raggiunto a Castellina in Chianti con la famiglia, in una giornata di relax. “Sarà l’ultimo anno che farò la Mensa per poi dedicarmi ad altri sport, ancora più cattivi”. Non ha voluto sbilanciarsi ulteriormente ma le sue parole sono destinate a rimanere indelebili per la storia di questa torneo: “Avevo fatto una promessa ad Alfani e mi sembrava che fosse giunto il momento di rispettarla”.

 

Nessun accenno a qualche possibile querelle con il Diana Boccaccio ma allo stesso tempo Polverone rilancia: “Sono pronto più che mai con il mio urlo di battaglia, dai cazzo, che farò sentire più che mai, io voglio vincere”. Insomma in attesa di vederlo sul campo Mazzoni non si risparmia e promette battaglia lui che, il 23 giugno, sarà nell’arena del calciobonizio di Poggibonsi, teatro di una vera e propria lotta fisica. L’attaccante ha voluto anche chiarire la foto dove lo si intravede con una Ceres: “Si vede che era proprio un momento dove ero completamente concentrato sulla partita, personalmente non tollero quella marca”. In attesa di vederlo sul campo si parla di decine di messaggi del bomber ai propri compagni, caricati dalla presenza del centravanti.

 

Il 10 giugno si avvicina…..

Il video con l'intervista a Massimiliano Mazzoni

 
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CAVALLO RISPONDE A GOBBA DOPO LA LITIGATA DEI SORTEGGI: ECCO LA LETTERA

Post n°840 pubblicato il 01 Giugno 2013 da ass.aion

Il mister del Boca Juniors, Alessandro Cavallini, risponde a Giancarlo Gabbricci, ex mister del King Horse Borgobasso. I due nelle scorse settimane si erano resi protagonisti di una agitata litigata che aveva portato il Gobba al ritiro della squadra. Il Gobba fornì la sua versione. Adesso a distanza di qualche giorno, ecco la 'verità' di Cavallo. Il mister del Boca Juniors cerca di fare da pompiere, calmando le acque, anche se nel finale, lancia una accusa ben precisa. Ma guardate attentamente il nome della 'nuova squadra' degli uomini di Gobba: KING HORSE BORGOBASSO. HORSE = CAVALLO, coincidenza o folkloristico sfottò? Le squadre tra l'altro si affronteranno nella fase a gironi, in quanto la squadra di Gabbricci confluirà nel girone del Boca. LA PAROLA AI TIFOSI!


Ecco il testo della lettera di Cavallo:

 

Non avevo letto la lettera del Gobba e quindi non sapevo cosa avesse dichiarato ma ora che me ne sono venuto a conoscenza, mi sento in dovere di rispondere e cercare di dare una spiegazione a quello che è successo. Alla fatidica riunione del 21 maggio, il signor Gabbricci ha aperto le danze con un monologo di 30 minuti, 15 dei quali parlando di me senza fare il mio nome e gli altri a esporre le loro idee sul torneo.

 

Molte persone fra i presenti scuoteranno la testa anche perché ci eravamo riuniti per i sorteggi, non per un comizio, se tutti avessero chiesto lo stesso tempo per parlare saremmo ancora lì. La proposta fatta per i gironi e le altre, non mi sembravano giuste e l’ho fatto notare, anche perché il signor Gabbricci ha detto di mettere ai voti la sua proposta e tutti sono stati d’accordo.

 

Quando il risultato gli è stato sfavorevole (CHI VOLEVA VOTARE HA VOTATO) si è infuriato e per 3 volte mi ha dato dell’egoista, trovando la mia replica altrettanto sgarbata. Quando mi sono avvicinato per dirgli che prima mi aveva offeso, lui ha pensato bene di fare gesti poco ortodossi. Spero che la querelle finisca qui, perché io non ho più intenzione di discutere di una baggianata e voglio ribadire quello che ho detto di persona al signor Gabbricci: “Se il torneo non si farà è come un meccanismo ben oliato che è stato in qualche modo disturbato e lei ha buona parte di queste responsabilità”.

In fede
Alessandro Cavallini, Cavalllo

 
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BREAKING NEWS

Post n°839 pubblicato il 31 Maggio 2013 da ass.aion

Le squadre che hanno confermato la propria adesione al Torneo Carioca di Certaldo sono ad oggi 11. Adesso Tabaccheria Gelli sta valutando se iscriversi o meno, portando cosí i team a 12. Fuori Mati e Gozzi e Bar Rossi. Nella prossima settimana SORTEGGI.

AGGIORNAMENTI NELLE PROSSIME ORE

 
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Torneo Carioca, ultimo appello: ecco la proposta della Polisportiva Certaldo

Post n°838 pubblicato il 29 Maggio 2013 da giacomobertelli

Fiumi di inchiostro, parole spese ma siamo ai nastri finale. Una proposta che sa di ultimo appello: IL GRANDE GELO O LA RINASCITA?.

La Polisportiva Certaldo, grazie anche all'interessamento dell'assessore Francesco Dei, ha appreso che la manifestazione sportiva del Torneo Carioca di Certaldo, va considerata agonistica e quindi serve obbligatoriamente il certificato per l'attività sportiva.

Il dottor Petroni in via Cavour a Certaldo ha dato la sua totale disponibilità per fare le visite a 50 euro.

 

Ecco gli orari:

VENERDI' DALLE 16 ALLE 21

SABATO DALLE 9 ALLE 13

Inoltre, domani, giovedì 30 maggio, è in programma non una riunione ma una sorta di punto per ritirare la richiesta di presentazione della domanda per poter avere il certificato.

Ogni squadra potrà così avere la richiesta e la Polisportiva Certaldo potrà avvisare la segreteria del dottor Petroni per programmare tutte le visite mediche.

Adesso ci sarà da capire quante squadre saranno a disposizione per questa scelta. Il blog Aion nelle prossime ore sonderà il terreno per cercare di capire qual è lo scenario che si prefigura, anche se, le prime indiscrezioni e voci parlano di abbandono e ritiro della squadra.


Ma prima di lanciare ulteriore benzina sul fuoco, occorrerà attendere ancora, 24 ore e poi finalmente potremo sancire definitivamente, una volta per tutte, se il torneo carioca sarà riposto in un cassetto, oppure potrà partire.

 
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UNA CARTA RISCHIA DI BUTTARE 33 ANNI DI STORIA: ANALISI, CRITICHE E PUNTI DI VISTA A UNA STORIA INCREDIBILE

Post n°837 pubblicato il 29 Maggio 2013 da giacomobertelli

Ieri sera entrando alla riunione, non ricordo neanche esattamente chi, mi sono sentito dire: "Berto potresti chiudere il blog Aion, forse stasera è l'ultimo articolo che potresti scrivere". Un fondo di verità in quelle parole sibilate a bassa voce prima dei nastri di partenza nascondevano in fondo un filo di verità. Dopo 4 o 5 riunioni, ormai non si contano più, tutti noi ne usciamo con le ossa rotte, svalutati di sogni e progetti per la 34esima edizione. Una passione che non va mescolata con il dio denaro, continuamente menzionato dalla Polisportiva Certaldo ma dalla consapevolezza di aver chiesto un 'foglio', il famoso certificato di idoneità medico sportiva a ridosso del torneo, 10 giorni o poco più. Adesso si cercherà una soluzione estrema, una sorta di intermediazione, ossia quella di poter disputare per l'ultimo anno, con una sorta di deroga, il torneo con il certificato di sana e robusta costituzione.

Ma partiamo con ordine sin dall'inizio per rivivere e capire così insieme cosa è successo, per poter avere così una situazione chiara e lucida della situazione, il più possibile imparziale.

La prima riunione del Torneo Carioca ha subito visto esplodere i problemi legati alla qualità dell'organizzazione che di fronte a costi ingenti non offriva, secondo le squadre, una controparte qualitativamente meritevole. Non un baratto oppure cifre da 'mercanteggiare' come ha più volte ripetuto uno dei consiglieri della Polisportiva Certaldo, Vincenzo Ciabò. Lo sconto di 50 euro non era la soluzione che tutti volevano, quella cifra era solo un simbolo, un monito per l'organizzazione di cambiare rotta, un segnale che il vento stava cambiando e le richieste delle squadre di dare una svolta concreta a questo torneo si stavano facendo sempre più pressanti.

Al secondo round ancora una mano al cuore e l'altra al portafoglio per cercare un accordo che potesse favorire la massima partecipazione numerica delle squadre, da 450 euro a 350 euro, comprensivi di cauzione.

Alcuni problemi sembravano essere risolti, svaniti ma con la consapevolezza comune che a settembre 2013, non ci sarebbero state più scuse: un comitato formato dalle squadre per affiancare l'organizzazione del Torneo Carioca e dare così lustro per i 35 anni di una edizione da segnare negli annali.

La terza riunione, dedicata ai sorteggi, oltre a concludersi con la clamorosa uscita per una diatriba con mister Cavallini del Boca Juniors nei confronti di Giancarlo Gabbricci del King Fish Borgobasso, dove vennero realizzati 2 gironi da 6 e uno da 7 squadre, videro, quando ormai tutte le squadre se ne erano andate, emergere a bassa voce, quasi come una voce sparuta in mezzo alla folla, una nota, una sorta di postilla che in realtà rappresenta il problema più grande, lo scoglio che sin da quando ho scritto l'editoriale sta facendo discutere un intero paese. "Serve il certificato medico, quello di idoneità all'attività sportiva, altrimenti non si gioca". Una richiesta che ha subito allarmato, scosso notevolmente i tesserati: chi gioca pochi minuti, oppure non scende nemmeno in campo, è disposto a mettere sul piatto certe cifre? La passione fa superare anche quella che fa riferimento al portafoglio?

Un'altra settimana di attesa dove le squadre hanno sentito dalla voce del presidente della Polisportiva Certaldo, Maroni, le parole già anticipate dal blog Aion: "Senza quel certificato, il torneo non parte, o si fa autogestione oppure si fa una affiliazione temporanea di ogni squadra dal costo di 60 euro e ciascun team ha un responsabile che garantisce per tutti". In poche parole ogni squadra con il suo responsabile che avrebbe messo la firma, avrebbe a sua volta garantito anche sulla salute di ogni tesserato, dotato o meno del famigerato certificato.

Ma questa possibilità non ha convinto le squadre che hanno rilanciato la proposta dell'autogestione, discussa a lungo, ma poi saltata per alcune responsabilità alle quali alla fine gli stessi tesserati avrebbero dovuto farsi carico.

Una storia quindi lunga, complicata, densa di retroscena, che si fa fatica a comprendere. Il regolamento, distribuito anche quest'anno al Torneo, non menziona minimamente la necessità del certificato medico per l'attività sportiva e questo va a vantaggio delle squadre che hanno cercato di far valere le proprie ragioni. Dall'altro lato la Polisportiva Certaldo spiega che quel documento è "sottinteso" e che dopo anni di storia nessuno si vuole prendere quella responsabilità, perchè in caso di controlli da parte dell'USL 11, malori ed infortuni, scattono provvedimenti civili e penali. Un'ammenda di 2mila euro ad esempio alla società dove compare un tesserato senza certificato medico e la sospensione temporanea dell'attività. Una scelta di responsabilità, probabilmente tardiva da parte della Polisportiva, che per anni ha garantito per un torneo senza un certificato tra le mani, a proprio rischio e pericolo.

Ma le squadre? Il loro coro è stato univoco, con i certificati quasi tutti hanno annunciato il ritiro della squadra, ricordando anche agli organizzatori che trovare sponsor e comprare le maglie sono spese già cantierate e che vanno adesso rendicontate agli stessi che hanno offerto aiuto. Soldi, spese, parole ed impegni che adesso si fa fatica a spiegare, in quanto molti di loro non sono inseriti in questa realtà paesana. Se da un lato la richiesta del certificato pare una cosa giusta, quello che ha alzato i toni è stata la richiesta tardiva, mentre per anni si è lasciato andare con la consapevolezza dei rischi ai quali l'organizzazione andava incontro? Sembrerebbe di sì, per stessa ammissione di chi ha messo quella firma. Ma adesso quella scelleratezza si è celata in un dietrofront che ha gelato un ambiente intero.

 

"Salta tutto per un foglio", sarà questo il leit motiv che animerà i salotti certaldesi.

E allora? Quale futuro? C'è una carta, forse quella della disperazione, non della voglia matta di fare il torneo. Quella di giungere a una sorta di compromesso, con la presentazione del certificato di sana e robusta costituzione.


Il certificato di sana e robusta costituzione è un certificato medico di idoneità psicofisica generalmente richiesto per la partecipazione a bandi di concorso pubblico, per le assunzioni in specifici settori, per una pratica sportiva non agonistica (il Torneo Carioca è una pratica AGONISTICA), per l'assunzione in ruolo in un ente pubblico, per le adozioni nazionali ed internazionali, ecc.Viene rilasciato dal proprio medico di base o in alternativa dal Distretto o Centro Socio Sanitario del Comune di residenza previo appuntamento da fissare con il funzionario medico.

Il rilascio del certificato da parte del medico curante o del distretto sanitario è soggetto al pagamento di una tariffa il cui importo è stabilito da apposita delibera regionale.

Nel caso in cui non ci si rivolga al proprio medico di base occorre presentare la seguente documentazione:
- documento di identità
- ricevuta di versamento effettuato in favore della A.S.L.
- tessera di iscrizione al Servizio Sanitario Nazionale
- marca da bollo da € 14,62 (solo se il certificato è richiesto in bollo).

Una mossa quindi che sicuramente porterà a una bocciatura, mentre la Polisportiva cercherà di parlare con il medico di medicina sportiva Petroni per capire se vi possano essere spiragli per visite mediche in tempi record e a quali prezzi.

Insomma, un ingarbuglio, tutto all'italiana, in salsa certaldese, dove noi giocatori, piangiamo con la cipolla di Certaldo fra le mani, per un torneo che percentuali ipotetiche vedono 90% non si fa, 10% sì. Numeri impietosi, che non rispecchiano la passione e la frenesia di chi vuole solo giocare a calcio, in un contesto dove a meno di 10 giorni dall'inizio del torneo si chiedono documenti che se da un lato sono necessari per poter avere così tutte le carte in regola, dall'altro fanno emergere le palesi e sempre più numerosi difficoltà di una organizzazione che sta facendo acqua da tutte le parti.

Le prossime ore saranno decisive, quindi restate incollati al blog Aion

Vi invito a leggere questo articolo di gonews.it

http://www.gonews.it/articolo_88823_Tragedia-sfiorata-Torneo-dellOratorio-terra-dopo-scontro-salvato-massaggio-cardiaco.html


 
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GIANCARLO GABBRICCI TORNA A PARLARE DOPO LA 'RABBIA' AL MOMENTO DEI SORTEGGI

Post n°836 pubblicato il 27 Maggio 2013 da ass.aion

Una lettera, dove Giancarlo Gabbricci, per tutti 'Il Gobba', racconta la serata burrascosa dei sorteggi. La sua reazione, il suo racconto e i suoi motivi di lasciare (almeno temporaneamente) il palcoscenico della Mensa. Ecco il testo integrale

In questi giorni ho ricevuto, da amici e conoscenti, messaggi e attestati di stima e sostegno per quanto accaduto Martedi 21 alla riunione alla mensa,con l'invito a non mollare e continuare a partecipare al torneo. Ringrazio tutti per la stima e per l'invito a non mollare,ma a qesto giro penso proprio di non volerne più sapere della Mensa anche se poi,come dice mai dire mai,magari tra un anno,un mese o dieci giorni sarà tanta la voglia che tornerò in pista,ma in questo momrnto sono veramente abbattuto e amareggiato per tanti motivi che ora verrò a spiegarvi.Ma prima voglio ricordare i motivi della discussione e di cosa è successo Martedi sera perchè tutti possano giudicare che quanto è accaduto alla riunione non è stato solo per dei "sorteggi del cazzo" come ha detto e scritto qualcuno,ma per due modi di vedere le cose e la vita completamente opposti.E per essere precisi tecnicamente non stavamo parlando solo di sorteggi,ma di come organizzare e comporre i gironi e il torneo. La proposta del signor Cavallini ed altri(per l'esattezza in totale 5 squadre che a quanto pare erano la maggioranza...In totale le sqadre partecipanti al torneo sono 14 mentre alla riunione erano presenti 12 squadre)era di fare come l'anno scorso 2 gironi di 7 squadre,con 2 esclusioni per girone e 6 squadre subito ai quarti,le altre 4 squadre agli spareggi per accedere ai quarti.La proposta della POLISPORTIVA era di fare 2 gironi di 5 squadre e 1 di 4 squadre.Passano il turno le prime 3 dei gironi di 5 e le prime 2 del girone di 4.A questo punto io ho suggerito di inserire un significativo cambiamento nella struttura e filosofia del torneo;fare una coppa tra le 6 squadre subito escluse tra le quali decretare,con una finale,la vincitrice della prima COPPA CARIOCA...Mentre le 8 squadre che passano il turno accedono ai quarti per poi decretare attraverso le semifinali e la finale la vincitrice del "PALIO",del cencio dipinto da un pittore di Certaldo,incoronando cosi la detentice del 34^ TORNEO CARIOCA.(Per chi non lo sa il CENCIO è un drappo di stoffa dipinto a mano che viene dato da secoli in premio ai vincitori del Palio di Siena).in sostanza ho proposto di inserire 2 novità: il premio del Cencio simbolo del Palio e il ripescaggio delle squadre escluse.L'inserimento della Coppa Carioca tra le utime 2 classificate dei 3 gironi è per premiare le squadre più deboli o meno fortunate incentivando cosi la partecipazione di tutte qelle squadre che hanno sempre patecipato per un anno e poi, subito eliminate,non si sono più iscritte al torneo.Cosi facendo si poteva recuperare con la Coppa Carioca il significato iniziale del torneo nato come competizione tra bar a cui partecipavano tutti non tesserati e tornare cosi un pò anche alle origini. Il sig. Cavallini ha invece proposto di fare 2 gironi di 7 squadre per paura di essere eliminato subito perchè, come da lui riferito a Pampaloni e Pasqualetti,se inserito nel Girone di 4 squadre con altre 2 squadre forti avrebbe rischiato l'eliminazione.E' stato deciso cosi di aiutare i più forti e non i più deboli.Ecco questo è il primo dei motivi per cui ho deciso di non partecipare più alla Mensa. Sono stato deluso da una parte delle persone che partecipano al torneo. Io penso che alla Mensa,cosi come nella vita,è dovere di chi fa le regole,e le leggi,aiutare e tutelare i più deboli e non i più forti. Aiutare i più forti non è giusto e non ha senso anche perchè se sono forti,o addirittura i più forti,non hanno bisogno di aiuto.In secondo luogo mi sono accorto che il torneo e la gente che vi partecipa riescono a tirare fuori il peggio di me stesso soprattutto in questo momento per me cosi difficile per motvi personali che non voglio spiegare.Io preferisco frequentare persone e vivere situazioni che riescono a tirare fuori da me il meglio e non il peggio; Martedi anche se avevo le mie ragioni non dovevo reagire in quel modo alle offese del signor Cavallo.Chi perde il lume della ragione e reagisce come ho fatto io,anche se ha subito un torto gravissimo,passa dalla ragione al torto e diventa il peggiore di tutti.Io Martedi col mio comportamento sono riuscito a calpestare in un sol momento tutti i miei ideali e tutto quello di buono in cui credo. Non mi importa cosa pensa la gente di me non mi è mai interessato.MI IMPORTA QUELLO CHE PENSO IO DI ME e Martedi non mi sono piaciuto per niente. Per ultimo voglio dire,con un pò di presunzione,che sono dell'idea che chi non mi vuole non mi merita.Il malato che non vuol essere curato,anche se ha il dottore migliore al mondo,non guarisce e va a finire che muore.Il torneo della mensa secondo me,ed è la mia opinione quindi in quanto tale opinabile,è come quel malato e presto,se non cambia qualcosa,andrà a morire.Ribadisco,e questo è un fatto non un'opinione,alla Mensa vi partecipa gente che pensa solo a se stessa e ai propri interessi e della propria squadra e che vuole si faccia a pro suo,ma non ci pensa proprio a dare un'aiuto e tantomeno ha mai messo niente del suo e non ha mai tirato fuori un euro di tasca propria.E' facile farsi belli e spavaldi con i soldi degli altri. Ringrazio ancora per la stima da tanti dimostrata nei miei confronti e un grosso in bocca al lupo a tutti per il torneo.

GIANCARLO GABBRICCI (IL GOBBA)

 
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CARO IL MIO CERTIFICATO MEDICO, SENZA DI QUELLO NON POSSO GIOCARE

Post n°835 pubblicato il 25 Maggio 2013 da giacomobertelli

Non ci sono ormai più dubbi, o quasi. Martedì la Polisportiva Certaldo detterà la condizione fondamentale per poter far partire il torneo carioca:  certificato medico per ogni giocatore iscritto alla competizione sportiva sul tavolo, altrimenti il diretto interessato non potrà giocare.

Anche in queste ore i dirigenti della Polisportiva Certaldo stanno annunciando a giocatori e dirigenti questa decisione.

Il consiglio della Polisportiva Certaldo ha deciso quindi giovedì 23 maggio la necessità di presentare il certificato medico. I motivi di questa scelta saranno probabilmente illustrati nella riunione di martedì 28 maggio alle 21.30.

Una patata bollente ormai, quindi l'ennesima sul Torneo che per l'edizione numero 34 sembra veramente stregata.

E alla domanda più gettonata del momento, si gioca o non si gioca, la risposta non c'è, almeno fino a martedì. Cosa accadrà? Società e sponsor che hanno messo soldi sul piatto, maglie già comprate e parole strappate sulla fiducia. Un giro di denaro importante che adesso è un bivio. Aspettare ancora qualche settimana e i certificati e poi dare lo start? Oppure salta tutto ?

Prima tutte le polemiche legate ai costi per l'iscrizione e le contestazioni legate a una organizzazione che nel corso degli anni, anzichè aprire le porte ai giovani e a nuove idee, si è messa a sedere con la consapevolezza di avere fra le mani un gioco duraturo nel tempo perchè contrassegnato dalla passione di centinaia di ragazzi e persone affezionate al campo di via Carlo Marx.

Ma le generazioni, così come quelle che per oltre 30 anni hanno organizzato il torneo cambiano e all'orizzonte occorre cogliere le sfide, saper ascoltare e alla fine serrare le fila. Esemplare quanto chiaro, l'esempio sulle coppe, che negli ultimi 6 anni, come una vera e propria scala è andato decrescendo, un po' come il declino di questo torneo, in termini organizzativi.

Le squadre, probabilmente anche quest'anno, sarebbero state disposte a versare la caparra di 400 euro + 50 d'iscrizione, se dall'altro lato vi fosse stata una risposta chiara sul tavolo in merito al pacchetto di idee e supporto che potesse fornire l'organizzazione.

Ma le parole "ci ritroviamo tutti a settembre per parlare del torneo" hanno avuto nel corso degli anni solo una caduta in un baratro che non fa eco.

Adesso però l'eco e il vento della polemica è arrivato pesantemente sul tavolo del Torneo Carioca e per il 2013 una soluzione chiara e condivisa non sembra esserci.

Come reagiranno le squadre alla richiesta del certificato medico? Questo non è dato sapere, occorrerà aspettare fino a martedì 28 maggio alle 21.30 quando tutti i dubbi saranno sciolti.


Mister Pasqualetti e Pampaloni, come si comporteranno le squadre?

Le idee ci sono e sono tante, ma alla fine come ha detto qualcuno della Polisportiva Certaldo "servono persone che tirano il gruppo e che decidono".

Il vero peccato è che nel corso delle ultime riunioni, anzichè presentare una volta per tutte sul tavolo i problemi e le necessità del torneo, si è dilungato, diluendo tutti gli 'obblighi' da adempiere in vari appuntamenti, che hanno stancato, anche in termini di forza di volontà, gli stessi appassionati del Torneo.

Basti pensare che il tema del 'certificato medico' è salito alle cronache abbondantemente al termine delle riunione post - sorteggi, quando al Barrino erano rimaste una ventina di persone, fra appassionati e clienti.

Non si poteva affrontare questa questione nelle precedenti riunioni? Le squadre di fronte a una richiesta (che sarebbe dovuta pervenire molti mesi prima) si sarebbero magari preparate. Adesso teoricamente su 14 squadre circa 50 giocatori potrebbero teoricamente sborsare dai 60 ai 100 euro in tempi strettissimi, rivolgendosi anche fuori Certaldo. Prevarrà la passione oppure la rabbia per una organizzazione che si è trascinata nel tempo problemi e lacune che anticipatamente dovevano e potevano essere affrontate. La Polisportiva Certaldo ha fatto una scelta: rispettare le norme con la presenza del certificato medico, rifiutando, come fatto negli ultimi anni, di mettere una firma necessaria per poter avviare il torneo, con la consapevolezza però dei rischi che si stava assumendo sulle spalle.


Tempi duri per il Torneo Carioca di Certaldo

Una scelta coraggiosa, ma che adesso, come gli eroi che cadono e la folla adora vederli rialzare, li vede quasi in ginocchio. E' stato sottovalutato il tempo: l'annuncio della documentazione del certificato medico sportivo serviva prima, così da allontanare adesso le ulteriori nubi di polemica.

Non sappiamo cosa accadrà martedì 28 maggio, come reagiranno le squadre. Il clima è caldo, inutile nasconderlo. Ma alla fine chi ci perde in questa storia, a tratti tragico - comica, sono prima di tutto gli appassionati del Torneo, poi il resto, un paese intero. Per errori probabilmente collettivi, dagli organizzatori fino agli stessi giocatori. Serviva un segnale forte, ma non solo economico probabilmente, con il cuore mentre tanti giovani parlavano delle loro idee per il torneo.

 

L'idea principe intanto veniva dalle persone: inserirli nelll'organizzazione del Torneo, con il supporto logistico della Polisportiva Certaldo, sin da settembre, dar vita a una sorta di comitato e vedere se effettivamente far ricrescere nuovamente questa competizione possa essere una utopia oppure una realistica possibilità.

Ma anche la serata della cena è stata messa nel cassetto. Da chi? Da coloro che l'avevano proposta? No. La Polisportiva in un clima così caldo ha deciso di accantonarla al prossimo anno. E' già il 2014, 35 anni di un torneo.

"Ci vediamo a settembre" le parole che rieccheggiano ma di quale anno?


 

 
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GRAZIE DEI FIORI PIACERI CARNE, REBUS PORTIERE.. SPUNTA GASPARRI ???

Post n°834 pubblicato il 24 Maggio 2013 da giacomobertelli

In attesa di sciogliere dubbi e riserve sul Torneo Carioca spuntano  all’orizzonte sempre più indiscrezioni sul futuro di Grazie dei Fiori – Piaceri della Carne. A ridosso del Torneo infatti spunta una grana per gli uomini di Andrea ‘Morinho’ Mori e Emiliano ‘Fasano’ Galgani.  L’estremo difensore Leti Davide, al quale va il nostro bocca in lupo di pronta guarigione, si è infortunato gravemente alla spalla, lasciando così sguarnita la porta dei compagni. Un vero e proprio problema che ha costretto la dirigenza amaranto a tornare pesantemente sul mercato, cercando il colpaccio. Due sono le piste calde che si sta seguendo: la prima, si tratterebbe di un ritorno, un certo Sacripanti, 40enne di Certaldo, la seconda invece è un nome clamoroso, sarebbe il suo esordio alla Mensa ed è la giovane promessa Andrea Gasparri, per lui prima esperienza alla mensa. Probabilmente rinuncerà all’offerta anche se la tentazione di scendere in campo è forte per il roccioso difensore, desideroso di calcare il terreno della Mensa. Eppure Morinho durante un Politeama molto ‘acceso’ a  Poggibonsi sta cercando di convincere il giocatore a scendere in campo. Forse tra qualche bichhiere di troppo e una euforia mai vista, il giocatore del Certaldo Calcio ha veramente convinto Gasparri che ai microfoni di Aion ha preferito non commentare. Ma i nostri inviati hanno avuto uno scatto fotografico che è più di un indizio, affiancate ad alcune parole: “A Football Manager spesso mi metto in campo, vorrei che ci fosse anche il gioco per la Mensa, dove potrei creare il mio top team”. Parole d’amore oppure di fiori d’arancio che sono ben in sintonia con la filosofia degli sponsor. E Grazie dei Fiori sogna il colpaccio…..

 
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NUOVA RIUNIONE MARTEDI' 28 MAGGIO ALLE 21.30: SUL TAVOLO LA QUESTIONE 'CERTIFICATI' MEDICI

Post n°833 pubblicato il 24 Maggio 2013 da giacomobertelli

Non è l'ennesimo scherzo tantomeno la burla di una organizzazione partita con il piede sbagliato o meno ma martedì 28 maggio alle 21.30 le squadre e i dirigenti del Torneo Carioca sono chiamate ancora una volta a ritrovarsi attorno a un tavolo. Il primo punto della discussione sarà, probabilmente, il tema dei certificati medici. Il consiglio della Polisportiva Certaldo si è ritrovato ieri, giovedì 23 maggio, per parlare del Torneo e al termine della riunione si è deciso di illustrare tutte le decisioni nella prossima riunione. Bocche cucite su tutti i fronti ma l'ipotesi che ci prepariamo a fare su cosa verrà detto in riunione è la più attendibile.


Questo capitolo era già stato affrontato negli scorsi giorni quando, al termine della riunione dei sorteggi, quasi a bassa voce, quando ormai tutti i protagonisti che animano il Torneo se ne erano andati, qualche consigliere della Polisportiva Certaldo ha parlato di una questione fondamentale: senza certificato medico, qualunque giocatore, non potrà disputare il Torneo.


Mister Pampaloni e Alessandro Pellegrino alla precedente riunione: i dubbi aumentano

Una mossa, una decisione, che probabilmente sarà confermata nellla riunione del 28 maggio al Barrino. E questa ipotesi potrebbe nuovamente creare grande discussione.

Un rapido conteggio dice che 5 sono i tesserati di ogni squadra (e che quindi possiedono il certificato di idoneità per l'attività medico - sportiva), poi vi possono essere i giocatori di calcio a 5 e a 7 (e anche loro hanno espletato la modalità richiesta) ma gli altri? Chi gioca per divertirsi? Potrà (e vorrà) spendere dai 50 ai 100 euro per disputare le partite al torneio più famoso di Certaldo?

Ne sapremo di più il 28 maggio alle 21.30 al Barrino di via Carlo Marx, quando sul tavolo ci sarà anche la richiesta dei giocatori del King Fish Borgobasso di essere ammessi al Torneo, dopo il caso Gobba - Cavallo...... Ma a distanza di pochissimi giorni dall'avvio del Torneo, programmato per il 3 giugno, la sua 34esima edizione torna in bilico......

 
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