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Fallimenti

Post n°97 pubblicato il 29 Agosto 2011 da Airetikios
 

Quante volte deve fallire un uomo
affinchè smetta di considerarsi tale

Potrebbe essere l'ennesimo verso di una nota canzone, e come tutti i versi di quella canzone la risposta non può che soffiare nel vento.

Quanti fallimenti personali può collezionare un uomo perchè nella sua stima personale, che è poi l'unica che veramente conta, lui si senta così sfiduciato da non tentare ancora, da considerarsi arrivato al gradino più basso, da ritenere che ormai nulla valga la pena di riporre ulteriore fiducia ed ulteriori risorse, attribuendo a se stesso o alle dinamiche di una vita che lo ha sempre visto perdente, una inelluttabilità contro la quale è inutile ormai andare?

E' difficile, è estremamente difficile da definire.

In primo luogo cosa è un fallimento? E la sensazione di aver gettato in un'impresa tutte le proprie risorse, tutto ciò che si aveva senza in definitiva ottenere il risultato sperato e , mancando quello, perdere tutto al punto da non avere più nulla da investire in una nuova impresa.
Usare un paragone economico può essere utile a comprendere i meccanismi che operano applicandoli poi anche in definitiva ai sentimenti.

Una storia d'amore finita male, una storia in cui, oggettivamente ci si è spesi oltre noi stessi per ottenere un nulla può essere considerata un fallimento personale?
Sicuramente si, è anzi il fallimento più cocente che ci sia perchè di fatto pare impedire ogni ulteriore tentativo. "Se non ci sono riuscito questa volta in cui sono andato addirittura oltre me stesso, come può accadere di riuscirci ancora?"

E' ovvio che esistono fallimenti differenti, è differente quello di chi si ipoteca la casa da quello che perde i suoi risparmi, a quello che ancora ha puntato su un cavallo che non ha vinto ed in definitiva ha perso solo i soldi di una scommessa che pareva sicura.

Quale di questi può obbligare la persona ad impedirsi di tentare ancora? Ognuno vive il proprio fallimento in base alle proprie possibilità, alle proprie energie, alle proprie capacità di fare, ed ognuno saprà reagire a questi fallimenti in base a ciò che è , alla forza che sente di avere dentro, alla capacità di rigenerazione del capitale di rischio.

Perchè occorre tempo tra una storia d'amore intensa ed un'altra che si spera di vivere con la stessa intensità? Il tempo  serve a ripristinare un capitale iniziale di rischio, da giocare nuovamente.
Ognuno di noi ha sempre una specie di stipendio emotivo che contribuisce a creare il capitale di emozioni e sentimenti che mettiamo in gioco.

Questo capitale può andare in parte a risanare i vecchi debiti, almeno per un periodo di tempo sarà così, ma poi, si tornerà ad accumulare e ad aver voglia di giocare e di rischiare, perchè tutto sommato la vita non è altro che una grande scommessa e vince solo chi rischia, chi si lega ai titoli di stato non rischia quasi nulla, ma ottiene sempre molto poco.

Eppure, a pensarci bene, è proprio in questa capacità di rischiare ancora, nella consapevolezza di non appartenere ad un branco di rassegnati,che troviamo la forza più grande, la stima maggiore in noi stessi.

Nei miei momenti bui mi ripeto sempre, "sono una pecora nera", e questo è un motivo di orgoglio che mi da forza e rabbia per lottare ancora
 
Ed allora la domanda iniziale è proprio e ancora la stessa... quanti ce ne vorranno perchè un uomo si senta così deluso da smettere di tentare ancora?

Alex

 
 
 
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