ROSSO DI SERA
FARO' IL GIRO DELLE INNUMEREVOLI STANZE, E IN OGNUNA DI ESSE... APRIRO' UNA FINESTRA
BE YOURSELF
Perchè voler sembrare straordinari, quando si può essere se stessi?
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Con il piede straniero sopra il cuore,
fra i morti abbandonati nelle piazze
sull'erba dura di ghiaccio, al lamento
d'agnello dei fanciulli, all'urlo nero
della madre che andava incontro al figlio
crocifisso sul palo del telegrafo?
Alle fronde dei salici, per voto,
anche le nostre cetre erano appese,
oscillavano lievi al triste vento.
Post n°1207 pubblicato il 13 Maggio 2014 da Giulia_live
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È sempre piacevole presenziare all'inaugurazione di una mostra d'arte, volendovi cogliere oltre agli stimoli culturali anche quelli puramente relazionali. Che in una simile mostra possa invece predominare il lato umano, e solidale, è piuttosto raro e sorprendente. Ma così è accaduto venerdì 9 maggio, all'apertura della mostra "Omaggio a Picasso", presso la Casa della Confraternita nel Castello di Udine. È accaduto perché la ventina di opere esposte, realizzate in mosaico interpretando i capolavori del grande genio della pittura, sono il frutto del talento messo in opera da artisti assolutamente insospettabili. Artisti, dicevo: perché splendide sono le opere, da Les demoiselles d'Avignon al Ritratto di Dora Maar, da I tre musicanti a La pianta di pomodori… e, per finire, un'intensa e meravigliosa interpretazione del capolavoro di Guernica. Artisti, dicevo: ma quali straordinari artisti! Straordinari perché sono gli artisti dell'Officina dell'arte di Pordenone, centro facente parte della Fondazione Bambini e Autismo Onlus. Perché di questo si tratta: gli artisti sono persone adulte con autismo. E se l'autismo sono i disturbi neurobiologici che, di fatto, sviluppano disarmonie sia sensoriali sia motorie e rendono quasi impossibili anche i più semplici interessi cognitivi, il mio grande plauso va ai responsabili e agli operatori dell'Officina dell'arte che, con felice intuito, con impegno e costanza, seguono le persone a loro affidate fino a portarle a esprimere con grande successo non soltanto la loro manualità ma anche e soprattutto la loro creatività, quel senso del bello particolarmente spiccato in chi è affetto da autismo. La mostra durerà fino all'8 giugno, poi proseguirà a Salsomaggiore e a Trieste.
(Giulia_live)
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Post n°1205 pubblicato il 06 Maggio 2014 da Giulia_live
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Più si va avanti con l'età, più pesante diventa il fardello delle esperienze negative, più diventa difficile conservare quella leggerezza necessaria a sentirsi felici aprendo gli occhi al mattino, anche per il solo fatto di essere vivi. Eppure il bagaglio delle esperienze positive - e chi può affermare di esserne stato privo? - dovrebbe servire - e dovrebbe bastare - a bilanciare quel peso. Perché, per qualcuno, ciò non avviene? Forse per un difetto di memoria? Forse perché, di ciò che si è vissuto, è più facile ricordare i torti, le ingiustizie, gli affanni, le insuperabili difficoltà, piuttosto che il bene che si è ricevuto, piuttosto che le fortune regalate dal destino o quelle costruite con il proprio sudore. Ma lasciarsi schiacciare da quel fardello, diventarne succubi, farlo diventare un condizionamento del proprio pensare e del proprio agire, è tuttavia solamente in parte un percorso obbligato, mentre per la gran parte è una precisa scelta di vita. E' ciò che avviene qualora si ritenga essere preferibile accettare e vivere con pigrizia la monotonia del proprio perenne malcontento, piuttosto che darsi da fare per evadere da quell'invalidante prigione. Eppure il mondo è pieno di bellezze e delizie accessibili a chiunque, da poter godere a qualsiasi età: perché, quindi, non attivare in sé quella leggerezza che rende possibile desiderarle, sognarle, cercarle, conquistarle? Perché negarsi il piacere, la gioia, l'emozione di sentirsi vivi?
(Giulia_live, da "Frammenti d'interiorità")
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Post n°1204 pubblicato il 03 Maggio 2014 da Giulia_live
* È nuvoloso, pioverà? Nulla di piacevole nel programma della serata? Allora tutti al cinema! Sarebbe un peccato perdersi "The Grand Budapest Hotel", il film di Wes Anderson ormai nelle sale già da qualche settimana. È la storia di Gustave H, il mitico concierge del lussuoso hotel appollaiato quasi sulle cime di una montagna, e di Moustafa Zero, l'ultimo assunto dei fattorini, lanciati in un'avventura tragicomica e surreale, ma incredibilmente umana. E' interpretato da Ralph Fiennes, Adrien Brody, Tilda Swinton e Bill Murray: bravissimi, tutti!
(Giulia_live) |
Post n°1203 pubblicato il 30 Aprile 2014 da Giulia_live
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... e intanto era aprile, e il glicine era qui, a rifiorire. Prepotente, feroce rinasci, e di colpo, in una notte, copri un intera parete appena alzata, il muro principesco di un ocra screpolato al nuovo sole che lo cuoce ... E basti tu, col tuo profumo, oscuro, caduco rampicante, a farmi puro di storia come un verme, come un monaco: e non lo voglio, mi rivolto – arido nella mia nuova rabbia, a puntellare lo scrostato intonaco del mio nuovo edificio.
Tu che brutale ritorni, non ringiovanito, ma addirittura rinato, furia della natura, dolcissima, mi stronchi uomo già stroncato da una serie di miserabili giorni, ti sporgi sopra i miei riaperti abissi, profumi vergine sul mio eclissi, antica sensualità...
Pier Paolo Pasolini, Il glicine
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* Una durissima ed estenuante prova fisica e psicologica, un contemporaneo conseguente massacro di opportunità e di certezze. Quasi un disastro completo nei territori dello spirito, eppure l'aveva superato. E quando finalmente tornò a sorridere, fu allora che avvertì la profondità del cambiamento. Infatti si accorse che affrontava ogni cosa con maggior leggerezza, con una sensibilità acutizzata dai tormenti vissuti. Come se ora potesse guardare il mondo attraverso un filtro, come se oramai non l'affliggessero più come prima le aspre rugosità e le parti scure e le ombre meschine, né delle cose né degli accadimenti né delle persone. Come se avesse imparato a cogliere e a trattenere, per se stessa e per il suo giudizio, solamente ciò che avesse un senso, una bellezza, un valore, lasciando al suo destino ciò che fosse inconciliabile con il suo intimo pensiero. Come se avesse ritrovato la libertà perduta in una risposta, quella maturatasi nello sforzo del drammatico attraversamento di quel fiume in piena. La risposta che le certificava l'assurdità dell'angoscia costante del vivere, quando l'angoscia è generata da ciò che, pur esistendo al di fuori del Sè, manifesta tuttavia la sua propria realtà in maniera contagiosa e devastante. Una realtà che, oramai, difficilmente avrebbe potuto rimuovere il filtro, costruito da lei stessa, a difesa del principio vitale del suo proprio Io.
(Giulia_live, da "Frammenti d'interiorità")
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Un bellissimo sogno a colori! Tenevo, fra le mani, una grande ciotola di ceramica: era smaltata d'un turchino intenso con, al centro, un ramo fiorito su cui si era posato un uccellino dal piumaggio scuro. Tutto qui, ciò che ricordo del sogno: eppure tanto mi emozionò, quell'immagine, che mi svegliai. E, svegliandomi, seppi che quella ciotola era stata dipinta da Joan Mirò; seppi che mi apparteneva, e che ne ero incredibilmente felice. E, per i pochi minuti prima di addormentarmi nuovamente, continuai a essere felice…
(Giulia_live) |
Post n°1200 pubblicato il 23 Aprile 2014 da Giulia_live
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Quello che hai pensato, che hai sognato, che hai voluto. Quello che hai cercato, che hai sofferto, che hai vissuto. Quello che ti ha emozionato, che ti ha illuminato, che ti ha arricchito. Quello che ti ha sorpreso, che ti ha turbato, che ti ha ferito. Quello che ha destato il tuo sorriso, quello che ha provocato il tuo pianto. Quello che in sordina hai dato, quello che in sordina hai ricevuto. Quello che è divenuto domanda, quello che si è mutato in sete. Quello che si è cristallizzato in un sentimento.
E' quel tutto ciò che hai sempre taciuto: quel tutto ciò che avrebbe avuto un ascolto assente, proprio dal suo interlocutore privilegiato. E' quello che, con le parole dette, si sarebbe perso nel vento: perchè per l'incanto, il valore e la forza, ogni parola è misurata sul rispetto del suo tempo, del suo momento. E' quello che, forse per sempre, sarà solo una preziosa parte di te, sarà il tuo intimo sofferto segreto.
(Giulia_live, da "Frammenti d'interiorità")
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* Un nuovo amore ha tutto il fascino di una foresta vergine. Un vasto territorio da esplorare fra acqua terra e cielo, da conquistare palmo a palmo, passo dopo passo, fra scoperte mozzafiato e insidie imprevedibili e distruttive. L'amore nuovo è una conquista ed è un sentimento stabilizzabile, a patto che nel tempo si mantengano lo spirito di sacrificio, l'entusiasmo, lo slancio e la temerarietà proprie di un ardito e instancabile pioniere.
(Giulia_live)
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Post n°1196 pubblicato il 14 Aprile 2014 da Giulia_live
* Magnifico il concerto "Vivo in Tour" del pianista e compositore Remo Anzovino e della sua band, tenutosi venerdì 11 aprile al Nuovo Teatro Giovanni da Udine. Sedici erano i brani, di cui solo due già mi erano noti, di una musica magica, limpida e stupefacente. Una musica che, come poche, regala quell'emozione che mi fa volare in alto. Pianoforte dunque, protagonista sempre in primo piano: sullo sfondo, theremin, glockenspiel, percussioni, chitarra acustica e chitarra elettrica, violino, elettronica… e voce solista che si fa suono puro e intenso, senza la contaminazione delle parole. Questo è stato il secondo concerto di Remo Anzovino cui ho avuto la fortuna di assistere: la prima volta fu a Palermo, in un teatro di second'ordine, nella primavera del 2011; da allora, il suo talento musicale ha fatto passi da gigante. Da ascoltare "Transoceano", il brano proposto… ma anche "Orchidea", "Spasimo", "Musica per due", "Amore Pop"… poi, forse, diventerà impossibile non innamorarsi della sua musica anche se, nelle registrazioni reperibili su You-tube, essa perde moltissimo del suo smalto e del suo inimitabile incanto.
(Giulia_live)
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Post n°1195 pubblicato il 10 Aprile 2014 da Giulia_live
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Fra poco meno di tre settimane a Palazzo Reale, Milano, si chiuderà una mostra superlativa, dedicata a Vassily Kandisky. Ottanta sono le opere esposte di cui molte, moltissime, sono assoluti capolavori. L'unico neo della mostra è la notevole affluenza del pubblico (forse perchè ci andai di domenica)... ma, a dispetto di ciò, di fronte a tale arte dentro me era scattato il meccanismo del potermi astrarre, del potermi raccogliere in quel silenzio mentale in cui diventava possibile lasciarmi tramortire da quella bellezza visionaria e sovrana che felicemente m'invadeva la mente, mozzandomi il respiro...
(Giulia_live)
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Mi piacciono le persone autentiche. Mi piace chi dà valore alle proprie parole, alle proprie azioni e ai propri intenti. Mi piace chi guarda in faccia la realtà, e non se ne mette paura. Mi piace chi riconosce l'inevitabilità dell'avere limiti e dell'incappare negli insuccessi, e ne coglie lo stimolo per diventare migliore. Non siamo forse nati per questo? Per crescere, giorno per giorno? Ecco perché non ho simpatia per chi, in seguito agli smacchi della vita, cede all’insana, molle, irreparabile tentazione... di lasciarsi lentamente regredire.
(Giulia_live) |
Cuore nuovo G. Lorca
Il mio cuore come una serpe
si è spogliato della sua pelle
e la tengo fra le mie dita
piena di ferite e di miele.
I pensieri annidati
nelle tue rughe, dove sono?
Dove le rose che profumavano
di Gesucristo e di Satana?
Povero involucro che opprimevi
la mia stella fantastica!
Grigia pergamena indolenzita
di ciò che volli e ora non amo più.
Ti appenderò ai muri
del mio museo sentimentale,
vicino ai gelidi e oscuri
gigli dormienti del mio male?
O ti metterò sopra I pini
-libro dolente del mio amore-
perché tu conosca I trilli
dell'usignolo all'alba?
Inviato da: whatweather12
il 23/11/2024 alle 16:50
Inviato da: whatweather12
il 23/11/2024 alle 16:50
Inviato da: cassetta2
il 11/09/2020 alle 10:42
Inviato da: passerosolitario1110
il 16/05/2018 alle 01:21
Inviato da: passerosolitario1110
il 16/05/2018 alle 01:21