Creato da Airetikios il 18/06/2011
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La paura più grande

Post n°147 pubblicato il 29 Ottobre 2011 da Airetikios

La paura più grande è quella che non vuoi vedere e che nascondi nel posto più profondo di te stesso, facendo finta che non esista e ti rivolgi ad altre paure più piccole facendo finta che ti stai occupando di quelle, ben sapendo che le hai scelte perchè ti lasciano comunque una via d'uscita.
 
Ed invece l'altra che tieni profonda dentro di te non ha soluzioni, la devi affrontare, devi comunque andare avanti, ma non sei più lo stesso.
 
La vicenda umana di Simoncelli ci ha messi di fronte a quella che per molti di noi è probabilmente la paura più grande ed anche adesso che si è evidenziata, e proviamo onestamente a metterci nei panni di chi la sta vivendo non riusciamo neppure minimamente a sopportarne l'idea 
 
Perdere un fglio è qualcosa contro natura, è uno stravolgimento di quelle leggi naturali che inconsciamente abbiamo accettato ed è una rivoluzione che ci spaventa perchè non la possiamo gestire, ci sentiamo in balia del fato e questo ci destabilizza.
 
Personalmente mi rendo conto che la morte di mia madre, se pur prematura, se pur rapida, se pur non preventivata è comunque accettabile perchè in fondo ho sempre saputo che sarei dovuto naturalmente sopravvivere a lei.
Ma la perdita di un figlio è uno stravolgimento delle leggi della vita e va a toccare tantissimi punti che ci impediscono di rimetterci in piedi ed affrontarla, E' inutile girarci intorno il dolore per la perdita di un figlio non si affronta, lo si subisce e basta.
 
Come padre sento il dovere di proteggere i mie figli, sempre e comunque, proteggerli dal mondo esterno, da quei pericoli che forse io vedo amplificati e loro invece più sfumati, la perdita anche solo di uno di loro, mi fa sentire di aver fallito il compito che la natura mi ha posto e con questo ho fallito la mia vita.
 
Poi la vita continuerà, questo è certo, ma nulla  sarà più come prima.
 
"SE non lo avessi lasciato andare", "SE mi fossi accorto di questo...", "SE avessi fatto più attenzione ", "SE......" sono le domande ed i tormenti delle infinite notti e dei giorni silenziosi, con quei "SE" che giriamo come coltelli nelle carni, perchè non vogliamo accettare che il destino abbia voluto questo senza che noi potessimo opporci, siamo disposti a riconoscerci una qualsiasi colpa anche arbitraria, anche presa per i capelli pur di non sentirci in balia di un Fato capriccioso che gioca con la nostra vita, e soprattutto se abbiamo altri figli la sensazione di poter in qualche modo controllare le cose ci fa sperare di non subire un altro dolore.
 
Anche questa è una paura, l'essere in balia del destino.
 
Un passaggio , una morte è comunque sempre uno specchio in cui vediamo riflessi noi stessi, possiamo voltare il capo o guardarla cercando di capire meglio cosa siamo e cosa la vita ci chiede.
E' un modo anche questo per non rendere inutile un dolore.
 
 
Alex

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Commenti al Post:
cuore_in_tempesta1
cuore_in_tempesta1 il 29/10/11 alle 19:28 via WEB
pensa Ale che io l'ho vista in diretta..nel senso che stavo guardando la corsa............mi piaceva tantissimo Marco.......con quella massa di riccioli biondi..e vederlo a faccia in giu' sulla pista mi ha fatto effetto giuro.......... ho capito subito che era qualcosa di grave............mi sono immaginata la madre se stava guardando al tv come me......... non oso pensare a come si sia sentita......... ciao dolce Marco davvero ora insegnerai ad impennare agli angeli
 
 
Airetikios
Airetikios il 30/10/11 alle 07:23 via WEB
Fortunatamente non avevo visto e non ho voluto nemmeno rivedere la scana nei tanti video che hanno messo in rete.
Io penso anche al padre che era li ed a come deve essere stato lungo quel viaggio di ritorno :o(((
 
l_ironica
l_ironica il 03/11/11 alle 11:35 via WEB
già, la peggior jattura per un genitore è sopravvivere ad un proprio figlio. Ho avuto modo in più di un'occasione di stare vicino a persone che hanno subito questo lutto, per forza di cose avvenuto per disgrazia...perchè le morti premature avvengono si anche per malattia, ma in pochi casi! E' disperazione, annullamento di ogni forza, è rabbia, è l'essenza del dolore...! inquantificabile, inconsolabile!:-(
 
 
Airetikios
Airetikios il 03/11/11 alle 18:42 via WEB
Assolutamente si ed è anche la mia più grande paura, credo che per me significherebbe non essere riuscito a proteggerli, anche sarebbe un senso di colpa basato sul nulla perchè si sa che ad un certo punto bisogna lasciarli andare
 
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