AlexNewsTutte le cose, anche le meno interessanti, o le più brutte, hanno un lato piacevole. Bisogna solo volerlo vedere. |
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Post n°845 pubblicato il 03 Settembre 2021 da AlexNews
Se mai davvero qualcuno "segue" quanto pubblico sui social, oltre al già citato #roadto, sa bene che c'è un altro hastag cui sono molto affezionato, ed è quello che da il titolo a questo post: #maledettogiovedì. In realtà questo modo di dire è nato dopo qualche anno dall'inizio del mio lavoro presso l'allora Comunità Montana della Valsesia (oggi Unione Montana dei Comuni della Valsesia). All'epoca il mio lavoro era strutturato in maniera molto diversa e, forse anche perché ero ancora nuovo dell'ambiente, le giornate si svolgevano in maniera piuttosto lineare, oserei dire tranquilla. Tutte a parte una. Ed era il giovedì. Per un motivo o per l'altro puntualmente la giornata del giovedì corrispendeva al pescare una carta degli "Imprevisti" al Monopoli. Ogni volta ne capitava una diversa, sempre più strana, gli orari di lavoro si dilatavano a dismisura e, soprattutto, finivo per non capirci più nulla. Iniziai così a definire il giovedì #maledettogiovedì, così per gioco. All'epoca non sapevo che piano piano tutte le giornate sarebbero diventate come quella che tanto temevo e mi faceva impazzire (per non parlare dal 09.03.20 quando causa Covid iniziò un tour de force non indifferente) anche se, devo ammettere, per una qualche strana ragione che ancora non ho capito, il giovedì resta sempre una delle giornate più delicate da far passare. Sempre che ormai non sia una specie di autosuggestione... A dire il vero quello di oggi non è stato realmente un #maledettogiovedì, direi che per essere il primo di questo nuovo "ciclo" temevo mi riservasse qualche brutta sorpresa. Per fortuna così non è stato. Anzi, direi che alla fine posso anche essere soddisfatto. Non fosse altro per la partecipazione al Trofeo Soroptimist, gara non competitiva a Candelo. Ammetto che le gare non competitive mi sono mancate. E pure tanto. Avevo iniziato a correre davvero per gioco e poi, pian piano, queste manifestazioni mi sono entrate dentro. Non vedevo l'ora di raggiungere il paese di turno, iscrivermi, prendere il mio pacco gara e buttarmi in mezzo a tutta quella gente che come me, seppure con diverse capacità ed obbiettivi, stava per mettersi a sgambettare allegramente per un numero sempre diverso di chilometri, di dislivello, di terreni. Per un ragazzo timidissimo come me è stata una bella conquista. Piano piano ho fatto nuove amicizie, conosciuto tante persone, condiviso con loro pezzetti di strada o anche solo sguardi e saluti alla partenza. Come diceva Jovanotti "è come in un paese, ci si conosce tutti". E a me piaceva da morire. Il Covid ha interrotto un po' tutto. Tornare in quel piccolo mondo è stata una bella gioia. Vero, in questo 2021 gare ne avevo già fatte, in particolare Trail (il Toz, quello di La Thuile), e anche la Trivero-Bielmonte... Tutte gare intense, molto dure, che mi hanno dato grandi soddisfazioni da raccontare, come dicevo nel post precedente. Ma queste gare "pane e salame" hanno un sapore diverso, più famigliare, per un certo verso più personale. Non a caso ammetto che mi ricordassi bene questa gara anche perché, con partenza davanti al Gabba Salumi, prevedeva un pacco gara sostanzioso. Da pane e salame appunto. E sono stato contento che, anche se non sono esattamente le sue gare preferite, anche in questa occasione ci fosse Valentina. Il nostro percorso di avvicinamento ai grandi obbiettivi procede. E anche la corsa in sè è andata benone. I 6 km, che poi erano quasi 7, li abbiamo affrontati bene, anche se in effetti con un po' troppo entusiasmo iniziale. Perché il percorso è molto meno pendente di quelli in cui ci alleniamo di solito, ma questo non significa che non sia meno complicato da gestire, anzi. Resta che siamo arrivati bene al traguardo, facendo anche un buon tempo, ma soprattutto soddisfatti. E nel mio caso anche sano visto che un po' di timore per qualche dolorino alla gamba lo avevo. Spero piano piano di buttarmelo alle spalle. Vero, ci siamo anche goduti un ottimo panino all'arrivo... Perché poi alla fine è bello correre, è bello fare le cose sane e fatte bene, ma un panino con il salame è sempre un gran bel premio. Come la birra d'altra parte. E quindi "Cosa mi resta di questa giornata?". Il sapore delle "mie" gare, denso di sorrisi, di piacere di rivedersi, di chilometri e sudore ma dove alla fine che tu sia primo o sia ultimo non conta praticamente nulla. Si parte tutti insieme, si corre a velocità diverse ma alla fine si è tutti ancora insieme all'arrivo, a commentare i "risultati" come se fossero le olimpiadi ma senza le medaglie al collo che, in fondo, ognuno di noi meriterebbe. Ed è tutto un bel segnale di speranza che tutto, un passo alla volta, stia tornando alla normalità. Note veloci. Peccato per il pareggio della Nazionale, anche se me lo aspettavo che dopo la vittoria degli Europei vincere la prima partita sarebbe stato complicato. Oggi al telefono ho parlato due volte con la stessa persona la quale la prima volta ha pensato fossi una donna e, quando ho risposto la seconda volta, sosteneva di non aver mai parlato con me perché ero un uomo e quella di prima una donna. Passo e chiudo. Domani dubito riuscirò a scrivere. Se non ci sono intoppi dovrei andare al cinema per vedere "Shang Chi e la leggenda dei 10 anelli". Ebbene si, io che amo Batman alla follia sono un drogato del Marvel Cinematic Universe. Sto evolvendo o semplicemente diventando vecchio? |
Post n°844 pubblicato il 02 Settembre 2021 da AlexNews
Il titolo del post avrebbe dovuto essere... ROADTOARRANCABIRRA21... Ma proprio mentre iniziavo a scrivere... è arrivato l'annuncio che l'edizione 2021 non si terrà... E visto che mi piacerebbe parlare di sogni e di obbiettivi... beh... pensiamo ad un futuro "lungo". Che inizi quindi, a partire da ora, la lunga strada che porterà ad Arracabirra 2022... #roadtoarrancabirra22 Mi è rimasto fissa in mente l'immagine di un meme su Facebook... Una frase, niente di più, ma decisamente emblematica. "I buoni propositi di settembre ti stanno fissando"... In realtà però questo post avrebbe dovuto vedere la luce il primo di agosto, e non di settembre. Agosto infatti, nelle mie idee, sarebbe stato un mese perfetto per ricaricare le pile, fare tante belle cose in compagnia degli amici e prepararmi fisicamente in vista degli obbiettivi (soprattutto sportivi) che avevo già in programma per settembre ed ottobre. Le cose sono andate così solo in parte. Perché è vero che ho fatte tantissime di quelle belle cose che già mi pregustavo, è vero che sono riuscito anche ad allenarmi, ma agosto non è stato lo stesso un mese sereno, anzi. Di fatto ho lavorato ogni giorno settimanale, spesso con orari parecchio dilatati, accumulando stress e stanchezza in quantità industriali. Arriverà anche per me il tempo di riposare un po', "staccare la spina" come piace tanto dire. Anche se, adesso come adesso, dire quando è una vera e propria utopia. Il 31 luglio camminavo da Biella ad Oropa cullando i miei sogni d'agosto. Il giorno dopo festeggiavo saltando per la casa la pazzesca giornata sportiva con le medaglie d'oro olimpiche di Jacobs e Tamberi. Sarebbe quindi potuto essere un post molto più epico di quello di questo primo settembre, lo ammetto. Resta il fatto però che tradizionalmente è il giorno dei buoni propositi, delle idee per arrivare al meglio alla fine dell'anno... E credetemi che magari buoni propositi non ne ho molti, ma di appuntamenti per il futuro ne ho davvero una marea. Guardavo anche solo il calendario di questi primi 15 giorni di settembre e credo sarà davvero qualcosa di bello da raccontare... Fisico permettendo. Il primo giorno è stato decisamente soft, fortunatamente anche al lavoro. Il tutto impreziosito da due momenti particolari che cito a fine post. Il momento più intenso è stato sicuramente l'allenamento serale. Perché in tutto il periodo non collegato, mi sono dato alla corsa. Ovviamente con risultati non esaltanti, ma nel mio piccolo, tra corse su strada e trail, ho raggiunto risultati onestamente impensabili e di questo sono molto orgoglioso. Spero un giorno di riuscire a raccontare meglio. Ora, come dicevo, mi sto tenendo allenato perché in 60 giorni dovrò davvero tirare fuori tutte le energie per riuscire a portare a termine tutto. E per fortuna affronterò queste avventure in compagnia, quella di Valentina, moglie di un ottimo amico di vecchia data (il buon vecchio Lorenzo) che nel corso del tempo è diventata ottima amica anche lei! L'unione fa la forza, è davvero il caso di dirlo. Come questa volta, visto che, dopo una intensa giornata di lavoro, ci siamo fatti una decina di chilometri vicino a casa ma con qualche salita (tipo da Galfione al Piazzale Zegna) non proprio riposanti... E domani si comincia perché l'idea è di essere "in pista" per il Trofeo Soroptimist a Candelo. Una gara di 6 km di corsa che, come antipasto, non sarà affatto male. Bene, direi che per ora può bastare, vista anche l'ora. Non prima però del momento che potrei chiamare "cosa mi resta di questa giornata" (parafrasando una frase molto in voga tra amici qualche anno fa). Mi resta di sicuro il pranzo in ottima compagnia (so che mi leggi e so che tu comunque non saresti tornata tanto presto) e, per una volta, qualcosa di materiale. E' sempre bello quando qualcuno con un piccolo gesto si ricorda di te. E oggi ben due persone tornate dalle vacanze hanno deciso di portare con loro un piccolo dono per me. Un gustoso torrone sardo (ebbene si, ho mangiato un piatto di pasta in bianco per cena ma quel dolce ci andava eccome!) ed una croce missionaria, che magari potrà sembrare strano regalare a me, ma che invece mi ha fatto un enorme piacere. Insomma, settembre è iniziato bene. Ma, decisamente, il bello deve ancora arrivare. |
Post n°843 pubblicato il 04 Gennaio 2021 da AlexNews
Sono sempre stato un sognatore. O forse, a dirla tutta, un inguaribile sognatore. Posizione scomoda, specie quando fai fatica a svegliarti da quei sogni. Eppure, nonostante questo, mi sono sempre ritenuto piuttosto realista sul fatto che dal 31 dicembre al 1 gennaio non si apre alcun portale spazio temporale che inghiotte il male, lo cancella, e ti permette di ripartire nel nuovo anno con maggiori possibilità di fare bene. Non sono mai stato convinto che la fine dell'anno sia la fine di un episodio di Topolino che riazzera tutto e, quando un nuovo episodio prende vita, tutti i presupposti sono completamente diversi e quanto accaduto prima non conta... Eppure, nonostante questo, un po' tutti viviamo di questa illusione. "Anno nuovo vita nuova", "Non voglio arrabbiarmi il primo giorno dell'anno" etc etc. Frasi che abbiamo detto tutto perché, in fondo, un po' ci speriamo. E non parlo solo dei buoni propositi di inizio anno, parlo di quella che secondo me è una vera e propria speranza insita in ognuno di noi. E che tocca tutti, sognatori e realisti, illusi e disillusi. Allo stesso modo. E io, ovviamente, ci casco dentro ogni volta. Questa volta mi sono illuso un po' di più, ma più che altro perché, come dicevo ieri, i tre giorni di "relax" consecutivi hanno un po' alterato la realtà. Perché è bastata mezz'ora di immersione nella realtà quotidiana (qualcuno ha detto ufficio?) che ogni pia illusione si è sciolta come la più classica neve al sole. Ma a guardare bene è stato positivo per la linea, crollata completamente nell'ultimo periodo, grazie al primo salto del pasto dell'anno che non lascia presagire bene per il futuro. Vabbeh, andrà meglio negli altri settori, no? Anche se, in fondo, anche questa è una illusione da inizio anno. |
Post n°842 pubblicato il 03 Gennaio 2021 da AlexNews
I primi 3 giorni del 2021 direi che sono andati bene. Ma è anche vero che, essendo stati fondamentalmente 3 giorni di festa, sarebbe stato un autentico peccato il contrario. Il bello inizia domattina, quando con il ritorno al lavoro ripartirà la normalità e, in ogni senso, bisognerà rimettersi a confronto con tutti i problemi lasciati "magicamente in sospeso" per godersi l'illusione che la transazione al nuovo anno possa portare davvero qualcosa di buono. Resto comunque soddisfatto. La costante positiva è che, anche quest'anno, ho trascorso l'ultima notte dell'anno con ottimi amici. Lo faccio praticamente sempre, lo è stato per esempio l'anno scorso e lo è stato anche questa volta. A ranghi ultra ridotti ma, visto che le regole lo permettevano, l'ho trascorsa con un paio di amici. Sensazione quasi strana in effetti, da quando è iniziata tutta questa pandemia la mia mondanità si è ridotta davvero all'osso. Per fortuna a stare con gli amici si ritrova subito volentieri l'abitudine. Peraltro ho dormito fuori casa, realizzando che era dall'ultima vacanza a Roma, nell'ottobre del 2019, che non passavo una notte fuori casa... Piuttosto inquietante. Una bella mangiata, qualche buona birra, chiacchere, risate, 3 bei film... E la serata è stata perfetta. Sono riuscito a mantenere il mio proposito, nonostante le difficoltà fisiche, a mantenere la tradizione di correre al primo dell'anno. Erano più di 100 giorni che non correvo e... è stata una faticaccia, credetemi. 4 chilometri tondi, corsi come se avessi una lavatrice attaccata al sedere, scoppiando alla prima salita e con la neve che mi copriva gli occhiali. Detta così può essere sembrata un'agonia... ok, un po' lo è stata... ma in realtà... tornare a correre mi ha messo di ottimo umore. E non vedo l'ora di rifarlo. Oggi per esempio con quella neve e la condizione misera non mi sono fidato, ma conto di ripetermi al più presto. In realtà era stato bello anche il ritorno a casa il primo giorno del 2021. Un paio di chilometri camminando sotto la neve, nel silenzio più assoluto. E in realtà senza troppi pensieri. Ma ogni volta che riesco a fare del movimento, anche nei due giorni successivi con un po' di ginnastica ed esercizi in casa, il mio umore ne giova in modo esponenziale. Confermo che per me lo stop fisico è stata la cosa più difficile da sopportare. In questi giorni ho cercato anche di sistemare tante altre cose, rendendomi conto di averne accumulate tantissime e anche che riuscire in tutto quello che vorrei sarà un'impresa titanica. Di certo non mi annoierò. Sono in effetti anche stato contento di quello che sono riuscito a fare. C'è un mare di burocrazia, tutto si è fatto più complicato, e non sempre basta l'ispirazione. Ora, come da apertura, bisognerà capire se riuscirò a proseguire una volta ripartito il lavoro... Dopo ore passate sulla burocrazia rimetterci la testa nella tarda serata è diventata sempre più un'impresa. Ad ogni modo oggi, a parte l'allenamento casalingo del mattino, ho letteralmente staccato la spina. E mi sono dedicato per lo più al campionato di calcio, una volta tanto che tutte le squadre hanno giocato lo stesso giorno. Ammetto che quando ho visto che stavano vincendo tutti, ho temuto che la Juve che giocava per ultima avrebbe potuto giocarmi lo scherzetto. Per fortuna non è stato così e, a suon di "Siuuu" possiamo continuare a sognare una rimonta complicatissima ma, al momento, non impossibile. E magari zittire tutti sti mugugni... Bene. Passo e chiudo. L'ho già detto che domani inizia, di nuovo, la parte difficile? |
Post n°839 pubblicato il 02 Settembre 2019 da AlexNews
A dire la verità, un mese di settembre che inizia di domenica è una occasione troppo ghiotta per lasciarsi andare a facili proclami, imbarcarsi in fermi propositi di cambiamento o anche più semplicemente ipotizzare strategici inizi di vite nuove e, ovviamente, migliori. E io, da buon uomo comune proprio questo mi accingo a fare. O meglio, a rifare. Per questioni di tempo pratico, in parole povere l'alba che incombe, la struttura di questo post ha subito una serie infinita di tagli e modifiche, ma l'idea che mi ronza in testa veramente da una infinità di tempo è quella di proporre in questo blog quella che è la mia quotidianità legata però anche a quello che è il passato. Perché chi fosse (incredibilmente) rimasto lettore di questo blog dopo i bei tempi passati in cui davvero ogni giorno c'era qualcosa da leggere (diciamo... i bei tempi prima di Facebook per capirci), troverebbe uno stacco piuttosto netto tra l'Alex di quei giorni e quello dei giorni nostri. Perché in realtà non è cambiato nulla... eppure è cambiato tutto. Un po' come i ritorni delle grandi saghe dei fumetti americani (ok, sto esagerando lo ammetto), dove il protagonista della serie ricompare ad un certo punto molto diverso da come ce lo ricordavamo. Lo si vede muoversi in una realtà molto simile a quella usuale ma comportarsi in modo diverso, senza ovviamente che noi ne riusciamo a cogliere esattamente i motivi. Noi lettori sappiamo però che, con l'andare avanti della storia, ne capiremo qualcosa di più. Anche se in effetti molto spesso dobbiamo aspettare molto tempo. Spesso queste "saghe" vengono associate al concetto di "Rebirth", ed è la motivazione principale per cui infilavo il concetto di #rebirth in molti dei miei post pubblici su Facebook. Ok, mi metto nei panni di chi legge e capisco che il discorso non sia di facile compresione. Ma i "vecchi" lettori, anche se avranno perso la mano, ne sono abituati, mentre i "nuovi" spero comprenderanno che, come in questo caso, butto queste righe di botto ad ore improponibili della notte, spesso molto vicine al mattino... Ma se questo blog fosse in realtà parte di una queste saghe, ora ci troveremmo nelle prime pagine, esattamente quelle in cui rivediamo il protagonista dopo qualche anno. Direi che lo potremo chiamare tranquillamente "Alex". A prima vista Alex non è cambiato molto, anche se è inevitabilmente invecchiato. I maligni, in accordo con il protagonista medesimo, direbbero invecchiato male. Capelli grigi, barba incolta e decisamente sovrappeso. Sguardo triste, spesso perso nel vuoto, che insegue chissà quali grandi ragionamenti per lo più comprensibili solo a lui. E nel corso dell'episodio, tramite qualche indicazione sparsa qua e là, scopriremmo che ha una situazione sentimentale, almeno quella, esattamente come sempre: disperata. Molti altri aspetti non lo soddisfano, è evidente, ma forse ce lo dirà nel corso della storia. Di sicuro qualcosa non va fisicamente, visto che ora indossa praticamente sempre un guanto nero sulla mano sinistra. Qualcuno giura di averlo vista indossare anche un manicotto che gli copre tutto il braccio sinistro. Cosa che fa molto supereroe ma che, nella vita di tutti i giorni in cui lui è suo malgrado calato, gli vale per lo più sfottò ed incomprensioni. Sullo però si vedono due cose che lanciano al lettore la speranza che questa non sia la fine della storia, che lo sceneggiatore non ci abbia fatto rivedere Alex per salutarlo un'ultima volta, ma che questo in realtà sia l'inizio di una serie di avventure. La prima è che intorno a lui, anche se ancora non li vediamo, si muove tutta la squadra di vecchi amici (eroi) che sembra nonostante tutto non averlo abbandonato al suo destino. La seconda è che c'è qualcosa, anche se ancora non sappiamo esattamente cosa, che sembra motivarlo a non lasciarsi trascinare a fondo. Ecco, il numero "0" di un ipotetico "Alex #rebirth" potrebbe iniziare così. Illusioni del primo giorno di settembre probabilmente, ma ammetto che mi divertiva l'idea che avevo in testa, e metterla giù in prosa mi è piaciuto. Ora, visto che domani sera avrò una lunga sessione di Fantamercato (cosa si diceva? E' cambiato tutto ma non è cambiato nulla!) dubito che riuscirò a mettere giù i primi due episodi, ma chissà, se avrete fiducia e piacere di dare un'occhiata ogni tanto a questo indirizzo, forse ci troverete qualche nuovo interessante episodio... |
INFO
FANTACALCIO!
LEGA LA FIGA 2020/2021.
Ultima giornata:
Lucerta - Atl. Menabrea: 4-1
Real Lanvario - Purchera: 1-2
Thunder. - Fun Club: 2-0
Real Fejaccia - Valmos: 0-5
CLASSIFICA:
Inviato da: stellugine
il 03/09/2021 alle 11:14
Inviato da: dueoreper1Nick
il 02/01/2012 alle 00:21
Inviato da: stellugine
il 20/06/2011 alle 13:54
Inviato da: prosanctitatect
il 24/10/2009 alle 16:01
Inviato da: stellugine
il 05/06/2009 alle 10:13