AlexNews

Tutte le cose, anche le meno interessanti, o le più brutte, hanno un lato piacevole. Bisogna solo volerlo vedere.

 

Questo è il mio blog... Dove mi piace essere me stesso, parlare di me, delle mie passioni, di tutto quello che cerco di mettere in atto, nel bene e nel male.

 

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RIPRENDERE A FEBBRAIO

Post n°846 pubblicato il 02 Febbraio 2023 da AlexNews
 
Foto di AlexNews

E' tardissimo, domattina mi alzerò presto... Ma mi ero promesso e ripromesso che il primo febbraio (per me fino a che non vado a dormire il giorno non è finito) un post sul mio vecchio caro blog lo avrei pubblicato. Perché inizia un altro periodo tosto e bellissimo, perché ho perso un sacco di occasioni per raccontare qualcosa di bello e che ormai è alle spalle... e anche perché sono sicuro che mettere nero su bianco alcune emozioni male non mi farà di sicuro.

Perché nella mia testa questo post è stato già scritto mille volte, con un sacco di obbiettivi diversi, in un sacco di occorrenze particolari, in tanti ideali punti di ripartenza.

Per esempio...

... ogni primo dell'anno. Il momento migliore per essere propositivi.

... quando sono tornato dalle vacanze a Roma. Ognuna delle 4 volte.

... prima e dopo ogni edizione dell'Arrancabirra

... quando abbiamo iniziato a preparare con gioia ed entusiasmo la prima maratona

... quando mancavano 100 giorni alla prima maratona

... appena finita la prima maratona. Per prefiggermi nuovi obbiettivi.

... quando ho iniziato a preparare il mio primo TOR 30.

... quando insieme ad un'amica ultra top ho fatto Trivero-Oropa-Trivero

... quando il primo TOR 30 è stato annullato per maltempo e ho capito che in quel momento partiva il conto alla rovescia verso l'edizione del 2023

... quando abbiamo iniziato a preparare la Maratona di Roma

... al 25° anniversario della mia "morte". Verso una vita migliore

... Il giorno del Blue Monday

E questo per dire le ultime occasioni o alcune delle più significative.

Ma ci sono tantissime cose che mi piacerebbe raccontare. Mi resta sempre il problema del tempo fisico, vero, ma ci stiamo lavorando.

Già solo la seconda giornata di febbraio meriterà letteralmente un capitolo a parte. E spero davvero di poterlo scrivere.

Mi piacerebbe portare su queste righe un piccolo parallelismo che sta avvenendo anche con il mio tanto amato mondo dei fumetti, sono sicuro sia un buono spunto che mi piacerebbe sviluppare, anche solo semplicemente per non perdere l'attitudine alla scrittura.

Taglio corto perché la sveglia suona davvero tra pochissime ore. Chiudo dicendo che nel classico "Cosa mi resterà di questa giornata" c'è sicuramente la bellissima proiezione (peraltro nel suggestivo Cinema Verdi di Candelo) di "Le Otto Montagne"... Stupendo, da vedere. Riflessivo, qualcuno potrebbe dire "lento", ma di quella lentezza che fa riflettere, piacevole. E commovente nella rappresentazione dell'amicizia profonda. Che io so bene quanto sia possibile.

 
 
 

#maledettogiovedì

Post n°845 pubblicato il 03 Settembre 2021 da AlexNews
Foto di AlexNews

Se mai davvero qualcuno "segue" quanto pubblico sui social, oltre al già citato #roadto, sa bene che c'è un altro hastag cui sono molto affezionato, ed è quello che da il titolo a questo post: #maledettogiovedì.

In realtà questo modo di dire è nato dopo qualche anno dall'inizio del mio lavoro presso l'allora Comunità Montana della Valsesia (oggi Unione Montana dei Comuni della Valsesia). All'epoca il mio lavoro era strutturato in maniera molto diversa e, forse anche perché ero ancora nuovo dell'ambiente, le giornate si svolgevano in maniera piuttosto lineare, oserei dire tranquilla. Tutte a parte una. Ed era il giovedì. Per un motivo o per l'altro puntualmente la giornata del giovedì corrispendeva al pescare una carta degli "Imprevisti" al Monopoli. Ogni volta ne capitava una diversa, sempre più strana, gli orari di lavoro si dilatavano a dismisura e, soprattutto, finivo per non capirci più nulla. Iniziai così a definire il giovedì #maledettogiovedì, così per gioco. All'epoca non sapevo che piano piano tutte le giornate sarebbero diventate come quella che tanto temevo e mi faceva impazzire (per non parlare dal 09.03.20 quando causa Covid iniziò un tour de force non indifferente) anche se, devo ammettere, per una qualche strana ragione che ancora non ho capito, il giovedì resta sempre una delle giornate più delicate da far passare. Sempre che ormai non sia una specie di autosuggestione...

A dire il vero quello di oggi non è stato realmente un #maledettogiovedì, direi che per essere il primo di questo nuovo "ciclo" temevo mi riservasse qualche brutta sorpresa. Per fortuna così non è stato. Anzi, direi che alla fine posso anche essere soddisfatto. Non fosse altro per la partecipazione al Trofeo Soroptimist, gara non competitiva a Candelo.

Ammetto che le gare non competitive mi sono mancate. E pure tanto. Avevo iniziato a correre davvero per gioco e poi, pian piano, queste manifestazioni mi sono entrate dentro. Non vedevo l'ora di raggiungere il paese di turno, iscrivermi, prendere il mio pacco gara e buttarmi in mezzo a tutta quella gente che come me, seppure con diverse capacità ed obbiettivi, stava per mettersi a sgambettare allegramente per un numero sempre diverso di chilometri, di dislivello, di terreni. Per un ragazzo timidissimo come me è stata una bella conquista. Piano piano ho fatto nuove amicizie, conosciuto tante persone, condiviso con loro pezzetti di strada o anche solo sguardi e saluti alla partenza. Come diceva Jovanotti "è come in un paese, ci si conosce tutti". E a me piaceva da morire. Il Covid ha interrotto un po' tutto. Tornare in quel piccolo mondo è stata una bella gioia. Vero, in questo 2021 gare ne avevo già fatte, in particolare Trail (il Toz, quello di La Thuile), e anche la Trivero-Bielmonte... Tutte gare intense, molto dure, che mi hanno dato grandi soddisfazioni da raccontare, come dicevo nel post precedente. Ma queste gare "pane e salame" hanno un sapore diverso, più famigliare, per un certo verso più personale.

Non a caso ammetto che mi ricordassi bene questa gara anche perché, con partenza davanti al Gabba Salumi, prevedeva un pacco gara sostanzioso. Da pane e salame appunto. E sono stato contento che, anche se non sono esattamente le sue gare preferite, anche in questa occasione ci fosse Valentina. Il nostro percorso di avvicinamento ai grandi obbiettivi procede. E anche la corsa in sè è andata benone. I 6 km, che poi erano quasi 7, li abbiamo affrontati bene, anche se in effetti con un po' troppo entusiasmo iniziale. Perché il percorso è molto meno pendente di quelli in cui ci alleniamo di solito, ma questo non significa che non sia meno complicato da gestire, anzi. Resta che siamo arrivati bene al traguardo, facendo anche un buon tempo, ma soprattutto soddisfatti. E nel mio caso anche sano visto che un po' di timore per qualche dolorino alla gamba lo avevo. Spero piano piano di buttarmelo alle spalle. Vero, ci siamo anche goduti un ottimo panino all'arrivo... Perché poi alla fine è bello correre, è bello fare le cose sane e fatte bene, ma un panino con il salame è sempre un gran bel premio. Come la birra d'altra parte.

E quindi "Cosa mi resta di questa giornata?". Il sapore delle "mie" gare, denso di sorrisi, di piacere di rivedersi, di chilometri e sudore ma dove alla fine che tu sia primo o sia ultimo non conta praticamente nulla. Si parte tutti insieme, si corre a velocità diverse ma alla fine si è tutti ancora insieme all'arrivo, a commentare i "risultati" come se fossero le olimpiadi ma senza le medaglie al collo che, in fondo, ognuno di noi meriterebbe. Ed è tutto un bel segnale di speranza che tutto, un passo alla volta, stia tornando alla normalità.

Note veloci. Peccato per il pareggio della Nazionale, anche se me lo aspettavo che dopo la vittoria degli Europei vincere la prima partita sarebbe stato complicato. Oggi al telefono ho parlato due volte con la stessa persona la quale la prima volta ha pensato fossi una donna e, quando ho risposto la seconda volta, sosteneva di non aver mai parlato con me perché ero un uomo e quella di prima una donna. 

Passo e chiudo. Domani dubito riuscirò a scrivere. Se non ci sono intoppi dovrei andare al cinema per vedere "Shang Chi e la leggenda dei 10 anelli". Ebbene si, io che amo Batman alla follia sono un drogato del Marvel Cinematic Universe. Sto evolvendo o semplicemente diventando vecchio?

 
 
 

#roadtoarrancabirra22

Post n°844 pubblicato il 02 Settembre 2021 da AlexNews
Foto di AlexNews

Il titolo del post avrebbe dovuto essere... ROADTOARRANCABIRRA21... Ma proprio mentre iniziavo a scrivere... è arrivato l'annuncio che l'edizione 2021 non si terrà... E visto che mi piacerebbe parlare di sogni e di obbiettivi... beh... pensiamo ad un futuro "lungo". Che inizi quindi, a partire da ora, la lunga strada che porterà ad Arracabirra 2022... #roadtoarrancabirra22

Mi è rimasto fissa in mente l'immagine di un meme su Facebook... Una frase, niente di più, ma decisamente emblematica. "I buoni propositi di settembre ti stanno fissando"...

In realtà però questo post avrebbe dovuto vedere la luce il primo di agosto, e non di settembre. Agosto infatti, nelle mie idee, sarebbe stato un mese perfetto per ricaricare le pile, fare tante belle cose in compagnia degli amici e prepararmi fisicamente in vista degli obbiettivi (soprattutto sportivi) che avevo già in programma per settembre ed ottobre. Le cose sono andate così solo in parte. Perché è vero che ho fatte tantissime di quelle belle cose che già mi pregustavo, è vero che sono riuscito anche ad allenarmi, ma agosto non è stato lo stesso un mese sereno, anzi. Di fatto ho lavorato ogni giorno settimanale, spesso con orari parecchio dilatati, accumulando stress e stanchezza in quantità industriali. Arriverà anche per me il tempo di riposare un po', "staccare la spina" come piace tanto dire. Anche se, adesso come adesso, dire quando è una vera e propria utopia.

Il 31 luglio camminavo da Biella ad Oropa cullando i miei sogni d'agosto. Il giorno dopo festeggiavo saltando per la casa la pazzesca giornata sportiva con le medaglie d'oro olimpiche di Jacobs e Tamberi. Sarebbe quindi potuto essere un post molto più epico di quello di questo primo settembre, lo ammetto. Resta il fatto però che tradizionalmente è il giorno dei buoni propositi, delle idee per arrivare al meglio alla fine dell'anno... E credetemi che magari buoni propositi non ne ho molti, ma di appuntamenti per il futuro ne ho davvero una marea. Guardavo anche solo il calendario di questi primi 15 giorni di settembre e credo sarà davvero qualcosa di bello da raccontare... Fisico permettendo.

Il primo giorno è stato decisamente soft, fortunatamente anche al lavoro. Il tutto impreziosito da due momenti particolari che cito a fine post. Il momento più intenso è stato sicuramente l'allenamento serale. Perché in tutto il periodo non collegato, mi sono dato alla corsa. Ovviamente con risultati non esaltanti, ma nel mio piccolo, tra corse su strada e trail, ho raggiunto risultati onestamente impensabili e di questo sono molto orgoglioso. Spero un giorno di riuscire a raccontare meglio. Ora, come dicevo, mi sto tenendo allenato perché in 60 giorni dovrò davvero tirare fuori tutte le energie per riuscire a portare a termine tutto. E per fortuna affronterò queste avventure in compagnia, quella di Valentina, moglie di un ottimo amico di vecchia data (il buon vecchio Lorenzo) che nel corso del tempo è diventata ottima amica anche lei! L'unione fa la forza, è davvero il caso di dirlo. Come questa volta, visto che, dopo una intensa giornata di lavoro, ci siamo fatti una decina di chilometri vicino a casa ma con qualche salita (tipo da Galfione al Piazzale Zegna) non proprio riposanti... 

E domani si comincia perché l'idea è di essere "in pista" per il Trofeo Soroptimist a Candelo. Una gara di 6 km di corsa che, come antipasto, non sarà affatto male.

Bene, direi che per ora può bastare, vista anche l'ora. Non prima però del momento che potrei chiamare "cosa mi resta di questa giornata" (parafrasando una frase molto in voga tra amici qualche anno fa). Mi resta di sicuro il pranzo in ottima compagnia (so che mi leggi e so che tu comunque non saresti tornata tanto presto) e, per una volta, qualcosa di materiale. E' sempre bello quando qualcuno con un piccolo gesto si ricorda di te. E oggi ben due persone tornate dalle vacanze hanno deciso di portare con loro un piccolo dono per me. Un gustoso torrone sardo (ebbene si, ho mangiato un piatto di pasta in bianco per cena ma quel dolce ci andava eccome!) ed una croce missionaria, che magari potrà sembrare strano regalare a me, ma che invece mi ha fatto un enorme piacere.

Insomma, settembre è iniziato bene. Ma, decisamente, il bello deve ancora arrivare.

 
 
 

ILLUSIONI

Post n°843 pubblicato il 04 Gennaio 2021 da AlexNews
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Sono sempre stato un sognatore. O forse, a dirla tutta, un inguaribile sognatore.

Posizione scomoda, specie quando fai fatica a svegliarti da quei sogni. Eppure, nonostante questo, mi sono sempre ritenuto piuttosto realista sul fatto che dal 31 dicembre al 1 gennaio non si apre alcun portale spazio temporale che inghiotte il male, lo cancella, e ti permette di ripartire nel nuovo anno con maggiori possibilità di fare bene. Non sono mai stato convinto che la fine dell'anno sia la fine di un episodio di Topolino che riazzera tutto e, quando un nuovo episodio prende vita, tutti i presupposti sono completamente diversi e quanto accaduto prima non conta...

Eppure, nonostante questo, un po' tutti viviamo di questa illusione. "Anno nuovo vita nuova", "Non voglio arrabbiarmi il primo giorno dell'anno" etc etc. Frasi che abbiamo detto tutto perché, in fondo, un po' ci speriamo. E non parlo solo dei buoni propositi di inizio anno, parlo di quella che secondo me è una vera e propria speranza insita in ognuno di noi. E che tocca tutti, sognatori e realisti, illusi e disillusi. Allo stesso modo.

E io, ovviamente, ci casco dentro ogni volta. Questa volta mi sono illuso un po' di più, ma più che altro perché, come dicevo ieri, i tre giorni di "relax" consecutivi hanno un po' alterato la realtà. Perché è bastata mezz'ora di immersione nella realtà quotidiana (qualcuno ha detto ufficio?) che ogni pia illusione si è sciolta come la più classica neve al sole. Ma a guardare bene è stato positivo per la linea, crollata completamente nell'ultimo periodo, grazie al primo salto del pasto dell'anno che non lascia presagire bene per il futuro. 

Vabbeh, andrà meglio negli altri settori, no? Anche se, in fondo, anche questa è una illusione da inizio anno. 

 
 
 

I PRIMI 3 GIORNI

Post n°842 pubblicato il 03 Gennaio 2021 da AlexNews
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I primi 3 giorni del 2021 direi che sono andati bene. Ma è anche vero che, essendo stati fondamentalmente 3 giorni di festa, sarebbe stato un autentico peccato il contrario. Il bello inizia domattina, quando con il ritorno al lavoro ripartirà la normalità e, in ogni senso, bisognerà rimettersi a confronto con tutti i problemi lasciati "magicamente in sospeso" per godersi l'illusione che la transazione al nuovo anno possa portare davvero qualcosa di buono.

Resto comunque soddisfatto. La costante positiva è che, anche quest'anno, ho trascorso l'ultima notte dell'anno con ottimi amici. Lo faccio praticamente sempre, lo è stato per esempio l'anno scorso e lo è stato anche questa volta. A ranghi ultra ridotti ma, visto che le regole lo permettevano, l'ho trascorsa con un paio di amici. Sensazione quasi strana in effetti, da quando è iniziata tutta questa pandemia la mia mondanità si è ridotta davvero all'osso. Per fortuna a stare con gli amici si ritrova subito volentieri l'abitudine.

Peraltro ho dormito fuori casa, realizzando che era dall'ultima vacanza a Roma, nell'ottobre del 2019, che non passavo una notte fuori casa... Piuttosto inquietante. Una bella mangiata, qualche buona birra, chiacchere, risate, 3 bei film... E la serata è stata perfetta.

Sono riuscito a mantenere il mio proposito, nonostante le difficoltà fisiche, a mantenere la tradizione di correre al primo dell'anno. Erano più di 100 giorni che non correvo e... è stata una faticaccia, credetemi. 4 chilometri tondi, corsi come se avessi una lavatrice attaccata al sedere, scoppiando alla prima salita e con la neve che mi copriva gli occhiali. Detta così può essere sembrata un'agonia... ok, un po' lo è stata... ma in realtà... tornare a correre mi ha messo di ottimo umore. E non vedo l'ora di rifarlo. Oggi per esempio con quella neve e la condizione misera non mi sono fidato, ma conto di ripetermi al più presto.

In realtà era stato bello anche il ritorno a casa il primo giorno del 2021. Un paio di chilometri camminando sotto la neve, nel silenzio più assoluto. E in realtà senza troppi pensieri. Ma ogni volta che riesco a fare del movimento, anche nei due giorni successivi con un po' di ginnastica ed esercizi in casa, il mio umore ne giova in modo esponenziale. Confermo che per me lo stop fisico è stata la cosa più difficile da sopportare.

In questi giorni ho cercato anche di sistemare tante altre cose, rendendomi conto di averne accumulate tantissime e anche che riuscire in tutto quello che vorrei sarà un'impresa titanica. Di certo non mi annoierò. Sono in effetti anche stato contento di quello che sono riuscito a fare. C'è un mare di burocrazia, tutto si è fatto più complicato, e non sempre basta l'ispirazione. Ora, come da apertura, bisognerà capire se riuscirò a proseguire una volta ripartito il lavoro... Dopo ore passate sulla burocrazia rimetterci la testa nella tarda serata è diventata sempre più un'impresa.

Ad ogni modo oggi, a parte l'allenamento casalingo del mattino, ho letteralmente staccato la spina. E mi sono dedicato per lo più al campionato di calcio, una volta tanto che tutte le squadre hanno giocato lo stesso giorno. Ammetto che quando ho visto che stavano vincendo tutti, ho temuto che la Juve che giocava per ultima avrebbe potuto giocarmi lo scherzetto. Per fortuna non è stato così e, a suon di "Siuuu" possiamo continuare a sognare una rimonta complicatissima ma, al momento, non impossibile. E magari zittire tutti sti mugugni...

Bene. Passo e chiudo. L'ho già detto che domani inizia, di nuovo, la parte difficile?

 
 
 

E ORA?

Post n°841 pubblicato il 30 Dicembre 2020 da AlexNews
 
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E così, finalmente, ci siamo. Inizia l'ultima giornata di questo disgraziato 2020. Un anno che difficilmente potremo dimenticare e destinato a restare indelebilmente, e purtroppo non per il bene, nella storia.

Ci affacciamo al 2021 in modo molto più solitario di quello cui siamo abituati, senza grandi festeggiamenti, per lo più costretti a stare lontani da parenti ed amici più cari. Ma lo facciamo, senza dirlo troppo ad alta voce, con la ferma speranza che questo resti un anno horribilis isolato, e che il nuovo anno possa essere davvero, per tutti, un anno di rinascita.

Personalmente avevo grandi aspettative anche per questo 2020. Se ripenso al me stesso di un anno fa ricordo che non vedevo l'ora prendesse il via un'annata che sarebbe dovuta essere densa di appuntamenti. A marzo mi ero infortunato, ero stato fermo per un paio di mesi e già allora mi era sembrata un'eternità tutto quel tempo senza correre. Ma ero in ripresa, mi sentivo bene. Sognavo di tornare a correre una mezza maratona verso la fine dell'anno. E volevo battere il mio record di chilometri corsi.

Mi ero appena affacciato al mondo della Marcia Alpina. Avevo conosciuto nuovi amici e non vedevo l'ora di debuttare in maniera ufficiale. Ci allenavamo con impegno e passione, gioendo di ogni progresso, confrontando i risultati, fantasticando sulle bellissime trasferte, soprattutto in terra veneta, che ci aspettavano. Campionati italiani, regionali, gare sociali. Il tutto con tanta gioia ed entusiasmo.

Vero, qualche difficoltà lavorativa la stavo già passando... ma, davvero, non potevo immaginare la piega che, con la pandemia, il mio lavoro avrebbe preso. Forse lì ero meno fiducioso ed entusiasta che in prospettiva sportiva, ma mi sentivo comunque energico. O comunque fiducioso in una svolta positiva.

E poi c'erano un sacco di cose belle... gli amici, le escursioni, la Juve, lo Stadio, l'ennesima Arrancabirra in arrivo, un sacco di belle gare cui volevo partecipare, la Pro Loco con tanti eventi in programma, il ritorno a Padova... e chissà quante altre cose che ora non mi vengono neppure più in mente. Perché è solo un anno fa. Ma sembra una vita.

E' stato un anno difficile per tutti. Lo ripetiamo di continuo. Anche perché si tratta della pura e semplice verità. Per me lo è stato di sicuro, nonostante comunque possa ringraziare il cielo che, almeno personalmente, non abbia assunto toni drammatici. Molti amici hanno subito gravi perdite, altri si sono ritrovati in gravi difficoltà per il lavoro e guardano al futuro con grande timore, se non disperazione. Ed è per loro, soprattutto per loro, che mi auguro che la situazione possa presto migliorare.

Sebbene il virus mi abbia "sfiorato" in un paio di occasioni, sono riuscito per ora a rimanere sano. Oddio... sano... In realtà ho pagato comunque un dazio fisico a tutta questa situazione. Il blocco allo sport del primo lockdown ha finito per minare il mio fisico in modo piuttosto pesante, scombussolandomi a più riprese e lasciandomi, dal mese di ottobre, una super sciatica che ha di fatto azzerato tutte le mie belle "conquiste". Da pochissimo, su consiglio di un terapista, ho ripreso a camminare. Stringendo i denti, ma ho ripreso. Stasera ad esempio sono salito a piedi dal centro di Varallo fino al Sacro Monte. Lo facevo di corsa. Più volte al mese. Oggi, salendo, mi chiedevo come facevo. E soprattutto... quando sarò in grado di rifarlo. La cosa positiva è che, ancora adesso, mi rispondo presto. Perché non voglio pensare di non tornare a correre. Ne ho bisogno.

Non ha aiutato di certo tutto lo stress che ho accumulato sul lavoro. Diciamo che di questi tempi lavorare per i Servizi Sociali non è esattamente una passeggiata di salute, anche se come me lo si fa da un ufficio. Non è stato semplice, soprattutto mentalmente, anche perché le occasioni di "staccare la spina" sono state davvero poche. Ma non è il momento di parlare di questo argomento. E poi, lo abbiamo detto no?, è stato un anno difficile per tutti.

E ora? Cosa mi aspetto? La cosa che mi preoccupa è che non lo so. Di certo è impossibile fare troppi progetti. E di certo, mai come quest'anno, l'illusione che l'inizio dell'anno possa coincidere con una "vita nuova" nemmeno mi sfiora. Anche perché, ad essere realisti, so perfettamente che il mese di gennaio sarà, lavorativamente, molto peggio degli ultimi appena passati...

Mi lascia fiducia il bislacco ragionamento che avevo fatto nei primi giorni del 2020, quando ancora il Covid veniva percepito come una minaccia lontana... Era più o meno un ragionamento del tipo "L'anno finisce con 0... non può essere davvero una rinascita... lo sarebbe stato se finisse con un 1...". Il "Relive" del precedente post, ricordate? Ebbene... questo anno finisce con 1... 2021... Si addice di più ad una rinascita... Lo ammetto, è un ragionamento un po' forzato... Ma a volte basta poco per sentirsi meglio. Ed in questo momento è quello di cui ho bisogno.

Non ho super aspettative. Non ho grandi progetti. Non mi immagino su chissà quali percorsi, seppure attenda con ansia di mettermi a correre. Non ho eventi in programma. Ed è strano. Ma allo stesso tempo stimolante. Il 2021 nasce senza certezze che poi puntualmente finiscono per svanire. E', più che mai, un enorme foglio bianco. Da una parte può spaventare, specie chi, come me, ha sempre bisogno di certezze. Ma è anche dannatamente stimolante. Un passo alla volta. Come quando fai fatica in montagna. Un passo alla volta e puoi arrivare ovunque.

E allora, come si diceva, finalmente ci siamo. Poche ore, e quell'enorme foglio bianco sarà davanti a tutti noi. Speriamo, alla fine, di ammirare quadri favolosi! 

 
 
 

IL "PASSO 0"

Post n°840 pubblicato il 06 Dicembre 2020 da AlexNews
 
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Questo blog a quanto pare sembra essere destinato a diventare una collezione di... "ripartenze mai avvenute". E dire che c'è stato un tempo in cui questa pagina veniva aggiornata davvero ogni giorno... qualche volta anche scopiazzata... se non addirittura, in particolare quando si trovavano gli articoli e le pagelle della Stella Alpina, attesa quasi "febbrilmente".

Bei tempi, oserei dire. Tempi nei quali, nonostante avessi un lavoro impegnativo e impegni trasversali in un sacco di associazioni e progetti, il tempo di "passare di qua" non mancava mai. Che volete? Sono invecchiato, quello si, ed ad una certa età le ore notturne non sono più produttive come un tempo... 

Peccato però, perchè soprattutto leggendo il post precedente, l'idea di un "Alex Rebirth" sul modello dei fumetti americani mi piaceva molto. Mi piace ancora molto ad essere onesti. E non nego che ogni volta che "mi ripresento qui" è perché di fermento ce n'è moltissimo.

Era il settembre 2019. Poco più di un anno fa. E credo non serva neppure dirlo ma, rispetto ad allora, è davvero cambiato tutto... E di sicuro non solo per me! Il 2020 sarà un anno destinato a restare drammaticamente nella storia, con l'indelebile marchio del COVID-19 a farne da cerbero padrone. Le vite di tutti noi sono cambiate, per alcuni in modo irrimediabile, e dentro di noi, per quanto probabilmente ce ne lamentassimo, le guardiamo con un velo di malinconia, in attesa, e con la speranza, che ci vengano presto restituite. Come si legge sempre più spesso, eravamo felici e non lo sapevamo.

La stragrande maggioranza delle persone a cui chiedi come sta ti risponde stoicamente "Bene", ma quasi come fosse una litania aggiunge "Per quanto si possa stare bene in questo periodo", ma non posso che ammettere che in effetti è la risposta più indicata. E logica. Ci dimeniamo cercando di capire quale sia il colore attuale della nostra Regione, cosa ci sia permesso fare, cosa sia giusto fare o non fare, cerchiamo di vivere la nostra vita nel modo più normale possibile. Credo che sia così un po' per tutti.

Ovviamente non è mia intenzione andare troppo sull'argomento anche perché direi che non ho proprio nulla da aggiungere di nuovo e nemmeno di sensato, ma è anche vero che non è di fatto possibile "prendere la parola" e non fare cenno al contesto in cui ci muoviamo.

Anche perché, visto che in questo blog è di me che si parla, per me le situazioni legate al COVID, hanno davvero finito per condizionare in modo netto gli ultimi 9 mesi seppure, per fortuna, pur avendolo sfiorato in almeno quattro occasioni, sono riuscito ad evitare il contagio diretto (e qui, sarò onesto, per scaramanzia non posso fare a meno che portare le mani verso il basso). Magari nelle prossime occasioni ci sarà occasione di parlarne meglio, ma lavoro per i Servizi Sociali e, anche se lavoro in un ufficio, la situazione si è decisamente ingarbugliata (e chi conosce la mia situazione sa per certo che sto usando un eufemismo). Un mix di tensione, riposi mancati, ritmi elevati che ha finito anche per compromettere il mio fisico (già non proprio eccelso) con conseguenza che sto davvero pagando care.

Chi mi conosce bene sa che i miei alti e bassi sono a dir poco frequenti, spesso con conseguenze a dir poco negative. Avevo trovato un bellissimo equlibrio anche grazie alla corsa su strada (e successivamente alle camminate in montagna e alla marcia alpina), grazie alla quale avevo dato uno sfogo naturale alle difficoltà quotidiane entrando a far parte di un mondo che adoravo frequentare e che mi ha aperto le porte a nuove conoscenze che sono state a dir poco fondamentali. Peccato che durante il primo lockdown, sia per le restrizioni che per il lavoro, ho patito un sacco di problemi fisici (in parte dovuti alla mancanza della corsa) e, una volta "tornato in attività" sono peggiorati tanto che, praticamente, è da metà settembre, che sono fermo ai box... 

E gli ultimi mesi sono stati così ancora più difficili. L'arrivo della seconda ondata della pandemia mi ha ritrascinato in un loop lavorativo da cui faccio fatica a riemergere sia perché avrei bisogno di fermarmi sia perché non ho modo di sfogare in modo sano l'accumulo di tensione che, inevitabilmente, si crea in una situazione come questa. Lo ammetto, sono andato in grande difficoltà. Diventando soprattutto apatico. Anche perchè, ad esclusione dei colleghi, non vedo più nessuno. Vedo i miei genitori dalla sommità delle scale (per evitare loro problemi preferisco non entrare in contatto e vivo relegato in due stanze del mio appartamento) e sento sempre più raramente gli amici anche perché, sinceramente, so di non essere al top della forma fisica e psichica e non voglio pesare più di tanto, vista anche la situazione generale... Se poi vogliamo metterci una delusione sentimentale, perché a 45 anni finisci ancora per innamorarti, vivere una settimana bellissima e poi veder tutto svanire nel nulla senza aver neppure capito esattamente il perché... 

Insomma, anche al netto della situazione mondiale, che di certo non porta all'ottimismo, posso tranquillamente dire che anche la situazione personale sarebbe quantomeno migliorabile...

E quindi? Qual è il motivo per cui proprio oggi torno a scrivere qui come a dire che c'è un nuovo motivo di ripartire?

In realtà il motivo principale è che in me in realtà la voglia di reagire c'è sempre stata, anche se non sono esattamente bravissimo a tirarla fuori. Ma c'è bisogno di uno stimolo... E io l'ho visto in tv questa mattina. Con le immagini della Maratona di Valencia. Perché io, il peggiore atleta del mondo, il 45enne obeso e che in questo momento fa fatica anche solo a fare le scale, un paio d'anni fa quelle strade le ha percorse per davvero... di corsa... anche se in fondo neppure lui era convinto di potercela fare.

Non era una maratona, ma una mezza maratona. Era marzo 2018 e si trattava del Campionato del Mondo di Mezza Maratona... non male per chi quella distanza non l'aveva mai percorsa. Era partita quasi per gioco e sarebbe diventata una delle esperienza più belle della mia vita. Perché anche se poi avrei fatto altre 4 mezze maratone, con tempi anche migliori, quella gara è stata indiscutibilmente la più bella della mia vita, e aver portato in fondo quell'impresa è stata una delle gioie più grandi che io abbia mai provato. Un racconto che merita uno spazio e del tempo che spero di trovare quanto prima.

Oggi però rivedere quelle strade mi ha fatto riprovare un po' di quelle emozioni, mi ha riportato a quei momenti in cui la fatica era gioia e sentivo ad ogni passo crescere la mia forza! E mi sono chiesto come ho fatto a dimenticarlo... e soprattutto perché. E la risposta non c'è. Allora pensavo che quello sarebbe stato un punto di partenza. Ma i miei gesti mi stanno portando, e non solo nel campo della corsa, a fare in modo che quello sia stato un punto di arrivo. E non voglio che sia così.

Vero, sono infortunato, stanco, ingrassato (ma anche questa è solo ed esclusivamente colpa mia), messo maluccio... ma in fondo non è una novità, giusto? E allora oggi mi sono ricambiato e mi sono rimesso a camminare. Correre è ancora un'utopia. Ma ho fatto 8km di cammino. Nella nebbia, con il freddo pungente e senza un'anima viva in giro. A metà strada la mia gamba chiedeva pietà, ho rallentato ma non ceduto, allungando anche un po' il tragitto, come se avessi voluto dirle che non avevo intenzione di darle retta più di tanto. E quando sono arrivato a casa, decisamente troppo stravolto in rapporto a quanto fatto, mi sono sentito di nuovo soddisfatto. Un passettino piccolo piccolo. Ma che andava fatto. E che, sopratutto, non deve cadere nel vuoto.

Non so quando e se scriverò ancora. Non se resterà un progetto morto prima di nascere come quel "numero 0" di cui parlavo l'ultima volta. Ma spero davvero di riuscire su queste righe (ma soprattutto nella "realtà") a parlare di progressi, di passi avanti, fino a riuscire finalmente a tornare a correre. E, di conseguenza, a stare bene.

Certo... il sogno è sempre lo stesso! Non lo pronuncio perché adesso sarebbe davvero ridicolo. Ma senza questo "passo 0" sarebbe inutile anche solo sognare. E un passo verso quel sogno potrebbe essere anche tornare sulle strade di Valencia. Quelle stesse che oggi hanno risvegliato in me un po' di orgoglio. Le stesse che per me saranno e resteranno sinonimo di gioia! 

 
 
 

Il numero 0 - Come un vecchio eroe

Post n°839 pubblicato il 02 Settembre 2019 da AlexNews
Foto di AlexNews

A dire la verità, un mese di settembre che inizia di domenica è una occasione troppo ghiotta per lasciarsi andare a facili proclami, imbarcarsi in fermi propositi di cambiamento o anche più semplicemente ipotizzare strategici inizi di vite nuove e, ovviamente, migliori. E io, da buon uomo comune proprio questo mi accingo a fare. O meglio, a rifare.

Per questioni di tempo pratico, in parole povere l'alba che incombe, la struttura di questo post ha subito una serie infinita di tagli e modifiche, ma l'idea che mi ronza in testa veramente da una infinità di tempo è quella di proporre in questo blog quella che è la mia quotidianità legata però anche a quello che è il passato. Perché chi fosse (incredibilmente) rimasto lettore di questo blog dopo i bei tempi passati in cui davvero ogni giorno c'era qualcosa da leggere (diciamo... i bei tempi prima di Facebook per capirci), troverebbe uno stacco piuttosto netto tra l'Alex di quei giorni e quello dei giorni nostri. Perché in realtà non è cambiato nulla... eppure è cambiato tutto.

Un po' come i ritorni delle grandi saghe dei fumetti americani (ok, sto esagerando lo ammetto), dove il protagonista della serie ricompare ad un certo punto molto diverso da come ce lo ricordavamo. Lo si vede muoversi in una realtà molto simile a quella usuale ma comportarsi in modo diverso, senza ovviamente che noi ne riusciamo a cogliere esattamente i motivi. Noi lettori sappiamo però che, con l'andare avanti della storia, ne capiremo qualcosa di più. Anche se in effetti molto spesso dobbiamo aspettare molto tempo. Spesso queste "saghe" vengono associate al concetto di "Rebirth", ed è la motivazione principale per cui infilavo il concetto di #rebirth in molti dei miei post pubblici su Facebook.

Ok, mi metto nei panni di chi legge e capisco che il discorso non sia di facile compresione. Ma i "vecchi" lettori, anche se avranno perso la mano, ne sono abituati, mentre i "nuovi" spero comprenderanno che, come in questo caso, butto queste righe di botto ad ore improponibili della notte, spesso molto vicine al mattino...

Ma se questo blog fosse in realtà parte di una queste saghe, ora ci troveremmo nelle prime pagine, esattamente quelle in cui rivediamo il protagonista dopo qualche anno. Direi che lo potremo chiamare tranquillamente "Alex".

A prima vista Alex non è cambiato molto, anche se è inevitabilmente invecchiato. I maligni, in accordo con il protagonista medesimo, direbbero invecchiato male. Capelli grigi, barba incolta e decisamente sovrappeso. Sguardo triste, spesso perso nel vuoto, che insegue chissà quali grandi ragionamenti per lo più comprensibili solo a lui. E nel corso dell'episodio, tramite qualche indicazione sparsa qua e là, scopriremmo che ha una situazione sentimentale, almeno quella, esattamente come sempre: disperata. Molti altri aspetti non lo soddisfano, è evidente, ma forse ce lo dirà nel corso della storia. Di sicuro qualcosa non va fisicamente, visto che ora indossa praticamente sempre un guanto nero sulla mano sinistra. Qualcuno giura di averlo vista indossare anche un manicotto che gli copre tutto il braccio sinistro. Cosa che fa molto supereroe ma che, nella vita di tutti i giorni in cui lui è suo malgrado calato, gli vale per lo più sfottò ed incomprensioni.

Sullo però si vedono due cose che lanciano al lettore la speranza che questa non sia la fine della storia, che lo sceneggiatore non ci abbia fatto rivedere Alex per salutarlo un'ultima volta, ma che questo in realtà sia l'inizio di una serie di avventure.

La prima è che intorno a lui, anche se ancora non li vediamo, si muove tutta la squadra di vecchi amici (eroi) che sembra nonostante tutto non averlo abbandonato al suo destino.

La seconda è che c'è qualcosa, anche se ancora non sappiamo esattamente cosa, che sembra motivarlo a non lasciarsi trascinare a fondo.

Ecco, il numero "0" di un ipotetico "Alex #rebirth" potrebbe iniziare così. Illusioni del primo giorno di settembre probabilmente, ma ammetto che mi divertiva l'idea che avevo in testa, e metterla giù in prosa mi è piaciuto.

Ora, visto che domani sera avrò una lunga sessione di Fantamercato (cosa si diceva? E' cambiato tutto ma non è cambiato nulla!) dubito che riuscirò a mettere giù i primi due episodi, ma chissà, se avrete fiducia e piacere di dare un'occhiata ogni tanto a questo indirizzo, forse ci troverete qualche nuovo interessante episodio... 

 
 
 

Si può...

Post n°838 pubblicato il 19 Aprile 2019 da AlexNews
 
Foto di AlexNews

Si può riprendere in mano un blog dopo quasi 3 anni dall'ultimo post, nell'epoca di social network rapidi, immediati, intuitivi, e soprattutto dopo averci riprovato per centinaia di volte?

Si può farlo non in un'occasione speciale, non in una data "storica", non in un anniversario o in vista di chissà quale importante progetto destinato a cambiare la tua vita?

Si può dopo tutto questo tempo riuscire ancora a pensare che ci sarà qualcuno che perderà del tempo per leggere le tue parole messe a caso, scritte molto spesso ad improbabili ore della notte, trattando argomenti di cui altrettanto spesso nessuno si interessa?

Si può pensare alla soglia dei 44 anni che abbia un senso rimettersi a raccontare una vita all'apparenza senza grandi sussulti?

Si. Si può.

Dal mio punto di vista... si deve. Perché quella "vita all'apparenza senza sussulti" in fondo racchiude tante piccole sfaccettature, tanti aneddoti, tante piccole grandi emozioni che magari alla fine non interesseranno a nessuno... ma che a me fa comunque piacere condividere. Mi piace pensare che una piccola traccia di questra strana vita possa restare. E che magari, al di là di quelle poche persone care che uno sguardo a queste righe lo daranno, passerà di qui anche qualcuno che non mi conosce... e con me magari farà una risata, una riflessione, magari mi manderà a quel paese, ma farà comunque entrare un po' di me nei suoi pensieri.

Dicono sempre che bisogna cercare di fare le cose che ti piace fare. E a me, anche se per troppo tempo l'ho "dimenticato", piace scrivere. E in un momento in cui devo già rinunciare ad altre passioni, forse è il momento di riscoprire questa.

Ieri, una giornata che poteva essere una come tante, si è trasformata pian piano in una emozione unica. Che va raccontata, in un modo o nell'altro. E in questi giorni lo farò, dopo aver riallacciato i fili di questo blog interrotti da molto tempo...

Si può? Si si può.

Ci riuscirò? Beh... Non sarà semplice. Ma in questo momento mi piace sognare di poterlo fare. E sognare, a me, non è mai costato nulla.

 
 
 

... MI SA DI NO!

Post n°837 pubblicato il 02 Settembre 2016 da AlexNews
 
Foto di AlexNews

E per capire il titolo direi che è necessario rileggere quello del post di un anno fa... Eh si perché è l'ennesimo anniversario dei buoni propositi disattesi, quelli del ritorno dalle vacanze, la data simbolica in cui tutto prende significato, in cui la voglia di fare sembra prevalere su ogni cosa. Tanto per capirci, la data in cui "da oggi torno a scrivere sul blog. Tutti i giorni!" E poi ti ritrovi un anno dopo a deriderti da solo per non averlo fatto. Mai. Neppure una volta.

Cosa ci sarà di diverso questa volta? Nulla probabilmente. O forse no. A dirlo sarò io stesso tra un anno e probabilmente la mia unica lettrice. Da una parte però spero di no. Mi piacerebbe ricominciare a raccontarmi un po'. Con regolarità. Anche perché in tutto il periodo non collocato qualcosa di interessante l'ho ben fatto. E molto mi aspetta ancora. Come nei prossimi due mesi, in cui ci sarà davvero tantissima carne al fuoco. Così tanta che, guardando al 1 Novembre, data in cui questa fase si chiuderà, ancora non so capire come e con quali forze arrivarci.

Forse dovrei fare un po' un punto della situazione, vero? Tipo... mi chiamo Alessandro... ho 41 anni (come suona male!)... lavoro per i Servizi Sociali nella Valsesia etc etc. Lo farò, anche perché se davvero riuscissi a proseguire in queste righe, allora ci si renderebbe conto che sono davvero cambiate tante cose.

Una per esempio è che rispetto allo scorso anno ho ripreso 2 kg... E mi sento di scriverlo forse perché rileggendolo potrò insultarmi e permettere di farlo anche a voi. O meglio a te, che probabilmente sei l'unica persona che sta leggendo queste righe.

Lo scorso anno era iniziato tutto abbastanza bene, ed ero anche fiducioso. Oggi ero partito baldanzoso per questo 1 settembre ed invece la giornata è stata piuttosto disastrosa. Un #maledettogiovedì, come i miei followers di Facebook già ben sanno. Non fosse altro che una volta che avrei potuto andare a giocare a calcetto con gli amici, non abbiamo raggiunto il numero legale... E così me ne sono rimasto a casa, cenando piuttosto tardi, guardando il "brillante" esordio della nuova Italia contro la Francia e rimuginando poi, al posto che fare qualcosa di produttivo o al massimo di riposare, sulle alterne vicende della giornata. Certi errori li ripeterò all'infinito. Come tutti d'altra parte.

E allora, mentre la TV trasmette la replica di un film dell'orrore che credo sia Halloween 2 o 3 (a volte è un peccato doversi perdere certe chicche per poter dormire) chiudo le trasmissioni. Domani mi aspetta un prelievo, una tosta giornata di lavoro, una gara podistica a Serravalle (leggete il post precedente... ce l'ho fatta!)...

Gli eventi cominciano a decollare. Per fortuna.

Arrivederci allora. Ovviamente, l'anno prossimo!

 
 
 
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Un blog di: AlexNews
Data di creazione: 25/01/2006
 

FANTACALCIO!

LEGA LA FIGA 2020/2021. 

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Lucerta - Atl. Menabrea: 4-1
Real Lanvario - Purchera: 1-2
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