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"Il riavvio, o in inglese reboot, è il termine con cui nell'industria mediatica si indicano prodotti (in genere film ma anche videogiochi) appositamente realizzati per tentare di dare un nuovo slancio a saghe assopite.

Il reboot prevede un nuovo inizio, con la totale o parziale riscrittura degli eventi avvenuti nella saga originaria.

Tra le motivazioni che spingono alla realizzazione di un riavvio c'è l'interesse da parte della casa produttrice di usare vecchi materiali per crearne di nuovi, tentando di avvicinare nuovamente il pubblico a una serie che potrebbe rivelarsi proficua e ben accolta. Altresì, è anche vero che il fattore economico conta molto nella decisione finale: infatti se un film, un fumetto o un videogioco hanno in passato fatto successo ma con gli anni i capitoli aggiuntivi ne hanno velato l'immagine, la casa produttrice tende a rivedere i propri piani per sviluppare un nuovo elemento con il compito di riavviare la serie per ottenere di nuovo prestigio e magari ancora più successo di quello riscosso in precedenza."

La definizione che leggete qua sopra è testualmente estratta da Wikipedia. Da giorni penso a questo post, da giorni penso a come sia arrivato il momento, in un modo o nell'altro, di un vero e proprio reboot...

Innanzitutto un reboot del blog, che davvero da troppo tempo giace nel dimenticatoio. Ammetto che erano mesi che non ne aprivo neppure la pagina, e rendermi conto stamattina che l'ultimo commento che ho fatto risale addirittura al 4 gennaio... beh, mi ha gelato il sangue. Certo, l'ho già spiegato in uno degli ultimi post scritti, il fatto di essere stato straimpegnato non mi ha permesso di trovare facilmente il tempo per mettermi a scrivere, però è anche vero che è un peccato che un periodo così lungo ed intenso della mia vita sia in qualche modo caduto nel dimenticatoio, senza lasciarmi la possibilità di raccontarne i tanti curiosi aspetti che lo hanno reso così speciale. E allora il primo ad avere bisogno di un reboot è proprio il blog, proprio come si diceva sopra, per riprendere appeal, per restituire quel gusto di essere letto che molti amici fino ad un anno fa condividivano.

E poi il reboot più importante dev'essere quello della mia vita in generale. Ammetto che ci sono parecchie cose che non stanno funzionando a dovere, e questo primo semestre del 2011, seppure condito anche da belle e piacevole emozioni, è stato condito da troppe incertezze, brutte situazioni e tragedie che mi hanno coinvolto più o meno direttamente. Una situazione da cui, ormai è appurato, non posso uscire lasciandomi travolgere dal fiume degli eventi, ma in cui devo necessariamente stringere i denti e uscirne fuori con il massimo impegno. E spero proprio che parlarne su queste righe possa essere, come sempre, un valido aiuto.

Nei progetti originali la data del reboot avrebbe dovuto essere il 14 Giugno, il giorno dopo la Festa di San Quirico, che come sempre è stata condita da divertenti chicche ma soprattutto da un impegno fisico al limite della sopportazione. Con la fine della Festa mi ripromettevo di ricominciare a piccoli passi il percorso di risalita, ricominciando magari ad allenarmi in modo serio, a riordinare i cocci e tutta una serie di altre cose, tra le quali anche riprendere a scrivere su queste righe. Ovviamente non sono riuscito a fare tutte queste belle cose, ma una sorta di reboot c'è stato comunque, in primis perché sto cercando di guardare le cose da un punto di vista differente (processo lungo e laborioso che non so se e quando riuscirò mai a portare a termine) e molto più nel pratico perché proprio da quel giorno non ho più fumato. E' passata quasi una settimana, un piccolo traguardo che sono contento di aver raggiunto. Attenzione: non ho detto che ho smesso di fumare! Ho detto che è da 6 giorni che non fumo. Si tratta di un inizio. Come di alcuni piccoli passi (vedasi disimpegni da alcune attività) che spero siano un sintomo di buoni propositi.

E ora ho ricominciato anche a scrivere qui. Ora tutto sta a continuare. Anche perchè anche solo questi 6 giorni sono stati ricchi di impegni che meritano di essere raccontati. E lo saranno sicuramente anche i prossimi, visto che tanto per fare un esempio sono praticamente fuori a cena ogni sera, per motivi diversi, per piacere o per impegno a seconda della situazione. E spero davvero che, da raccontare, ce ne siano delle belle...