Creato da piccolacreaturadidio il 22/09/2007

Alla luce di Dio

canterò al mio Diletto un cantico d'Amore

AREA PERSONALE

 

LEGGENDA NATALIZIA





Un uccellino marrone divideva la stalla
a Betlemme con la Santa Famiglia.
La notte, mentre la famiglia dormiva. notò
che il fuoco si stava spegnendo.
Così volò giù verso le braci
e tenne il fuoco vivo con il movimento
delle ali per tutta la notte, per tenere
al caldo Gesù bambino.
Al mattino, era stato premiato con
un bel petto rosso brillante come simbolo
del suo amore per il neonato re.
Quell'uccellino oggi si chiama "pettirosso"



 

 
 

FACEBOOK

 
 


Padre nostro
che sei nei cieli
sia santificato il tuo nome
venga il tuo regno
sia fatta la tua volontà
come in cielo
così in terra.
Dacci oggi
il nostro pane quotidiano
e rimetti a noi
i nostri debiti
come noi
li rimettiamo
ai nostri debitori
e non ci indurre
in tentazione
ma liberaci dal male.
Amen
 
 
 
 
 

IL RE DEL NOSTRO CUORE

 


Ave, o Maria,
piena di grazia,
il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne
e benedetto
il frutto del tuo seno,
Gesù.
Santa Maria,
Madre di Dio,
prega per noi peccatori,
adesso
e nell'ora della nostra morte.

Amen

 
 

ULTIME VISITE AL BLOG

nunziaespositotestacci73piermacriniRiccardoMericoarjordanlippo.gaetanoshittycapoverdedgl3SIXDOTerrepiccionemariangeladevriccifranco56ggiuseppegal.1gianni18040pasqualinosalibra
 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Novembre 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
        1 2 3
4 5 6 7 8 9 10
11 12 13 14 15 16 17
18 19 20 21 22 23 24
25 26 27 28 29 30  
 
 

CHI PUÒ SCRIVERE SUL BLOG

Solo i membri di questo Blog possono pubblicare messaggi e tutti possono pubblicare commenti.
 

ULTIMI COMMENTI

 

 

« mail di meditazionemessale di oggi domenica... »

meditazione del 30/5

Post n°336 pubblicato il 31 Maggio 2009 da piccolacreaturadidio

Dal Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, Pietro, voltatosi, vide che li seguiva quel discepolo che Gesù amava, quello che nella cena si era chinato sul suo petto e gli aveva domandato: “Signore, chi è che ti tradisce?”. Pietro dunque, vedutolo, disse a Gesù: “Signore, e lui?”. Gesù rispose: “Se voglio che egli rimanga finché io venga, che importa a te? Tu seguimi”. Si diffuse perciò tra i fratelli la voce che quel discepolo non sarebbe morto. Gesù però non gli aveva detto che non sarebbe morto, ma: “Se voglio che rimanga finché io venga, che importa a te?”.
Questo è il discepolo che rende testimonianza su questi fatti e li ha scritti; e noi sappiamo che la sua testimonianza è vera. Vi sono ancora molte altre cose compiute da Gesù, che, se fossero scritte una per una, penso che il mondo stesso non basterebbe a contenere i libri che si dovrebbero scrivere.
Parola del Signore

 

Come vivere questa Parola?

 Pietro e Giovanni sono amici; hanno condiviso insieme tante cose: erano insieme quando furono chiamati sulla riva del lago, insieme sono corsi al sepolcro, erano vicini a Gesù nella Santa Cena, hanno condiviso tante cose, in un certo senso si completavano: alla rudezza di Pietro faceva cornice la dolcezza di Giovanni. Ora è naturale che Pietro si preoccupi della sua sorte: "E lui?" Che ne sarà di Giovanni? Qui Gesù sembra dare una risposta un po' dura: "Che importa a te?" Non è una frase molto gentile, sembra quasi che anche Dio abbia diritto alla sua privacy, che anche Dio abbia i suoi segreti. Si racconta che Sant'Antonio Abate fosse molto preoccupato sulla sorte di chi si sarebbe salvato e di chi invece sarebbe stato precipitato all'inferno. La risposta gli venne dal cielo: "Antonio, bada a te stesso!"
Cosa vuole dirci Gesù? Non dobbiamo preoccuparci degli altri, del loro destino? Certamente, ma salveremo gli altri solo nella misura in cui ci preoccuperemo di seguire Gesù in prima persona. Solo se i nostri passi ricalcheranno i suoi, solo se sapremo seguirlo veramente sulla strada del calvario, solo se saremo autentici testimoni del suo amore, solo se la nostra sequela sarà gratuita e disinteressata, allora la preoccupazione degli altri sarà vera, essi troveranno in noi il volto del Gesù da amare e seguire.

 

La voce di un uomo spirituale di oggi
Signore mio Dio, dammi il coraggio di vivere e lavorare come Gesù per i cieli nuovi e la terra nuova. Aiutami ad essere fedele alla visione che mi hai dato, poiché ovunque io vada e per chiunque io incontri, io possa essere segno del tuo amore che rinnova.
Henri Nouwen

 

Santa Giovanna d'Arco Vergine 30 maggio 

Domrémy, Francia, 1412 circa - Rouen, Francia, 30 maggio 1431

Figlia di contadini, analfabeta, lasciò giovanissima la casa paterna per seguire il volere di Dio, rivelatole da voci misteriose, secondo il quale avrebbe dovuto liberare la Francia dagli Inglesi. Presentatasi alla corte di Carlo VII, ottenne dal re di poter cavalcare alla testa di un'armata e, incoraggiando le truppe con la sua ispirata presenza, riuscì a liberare Orleans e a riportare la vittoria di Patay. Lasciata sola per la diffidenza della corte e del re, Giovanna non potè condurre a termine, secondo il suo progetto, la lotta contro gli Anglo-Borgognoni; fu dapprima ferita alle porte di Parigi e nel 1430, mentre marciava verso Compiegne, fatta prigioniera dai Borgognoni, che la cedettero agli Inglesi. Tradotta a Rouen davanti a un tribunale di ecclesiastici, dopo estenuanti interrogatori fu condannata per eresia ed arsa viva. Fu riabilitata nel 1456. Nel 1920 Benedetto XV la proclamava

 
 
 
Vai alla Home Page del blog

 

DIVINA MISERICORDIA

 

L'IMPOSSIBILE VIVERE

 

RICHIESTA DI PREGHIERE

Carissimi che visitate questo spazietto, se volete e ne avete bisogno, lasciate un messaggio con la vostra intenzione di preghiera; noi saremo felici di unirci a voi.


 
ringraziamo il Signore per il dono della vita


 

1O E LODE

Premio D eci e lode

PREMIATO DA LADYOSCARi

 

ANGELO

 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963