Moleskine in tasca - Titti Ferrando - La parola è solo un'illusione
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In limine

C'è sempre qualcosa di paganoin noi che malvivendo giorniignoriamo le ragioni degli altrie inventiamo dei per pauradella morte.S'attrista l'uomo solo che calpesta la sua ombra fra le ortiche dell'argine. Le cavalle si respirano muso a muso odorando l'aprile al di là dei fianchi.Il riconoscersi racchiude l'infinito. 
 

Sorrisi e inganni

Mia sorella di nottesposta fantasmi e tavoli parlantiché il buio la rende rende audace. Io ridendo accatasto paure e tutti i peccati che non ho fattoe glieli soffio addossocome minuscole illusioniche invadono il respiro..
 

Interno dentro

Ho bisogno di avere qualcunoa cui pensare per sentirmi in salvoe di mettere da parte i momentidolci come le dita di una madre per quando tutto finiscee niente sembra avere importanza.Non voglio ricordare ma non sodimenticare. Faccio accordi coi giornie rido di me come in un pianto.Abito luoghi immaginati[donna in solitudine, slegataerrante] nascosta in un…
 

Mio nonno aveva un occhio solo

 Al quarto pioppo il sentiero svoltaall'aia, sotto il ficoi vecchi si raccontano iericoi gomiti sul tavolo e il tresette.Tra il fumo del toscano e la cimadell'albero c'è un'innocenza primitivastanca di giorni e d'imbrogli.(Anche mio nonno francese fumavail sigaro. Aveva un occhio solo, azzurro.L'altro lo lasciò in una guerrache vide solo a mezzo.Ma quell'unico occhio prendevatutto…
 

Facciamo che eravamo

Ecco, facciamo che eravamonel maggio dei geranie delle rondinie che ti aspettavo nei soliti gesti e ridevamoe c'era cielo per guardare in alto.E poi, facciamo che tu non eri morta _ lo sai, ci casco ancora _e che non ero io faccia al muro in questo gioco balordoad aprire gli occhi di colpo_ Un due tre... stella!_e…
 

Chi mi ama mi segue

Come da piccola in cortilequando, stufa del gioco,sciamavo strillando“chi mi ama mi segue!” sbagliando il congiuntivo.*
 

Se una notte d'estate

Se una notte d'estate un poeta entrasse nel mio campo di girasoliquando la luna s'allargae gli uccelli s'acquietanoquando, smesse le penne, il pavone nel buio diventa vulnerabile e mutoe il dolore travestito da sorrisidiventa lacrimemi vedrebbe distesa nell'erbaavvolta nella mia storia come in un tralciodi glicine, che stritola piano e profuma,a scalciare nell'aria orme di…
 

È l'erba secca che canta *

Sei arrivato quando il mio giorno allungava il passo e io cercavo ombre sui miei talloni. Mi inseguivano le ombre e non le potevo calpestare né ignorare, né uccidere.Mi inseguivano e basta. In silenzio. Come le colpe.Dopo l'inverno quando il tempo sosta, nel bosco dove volano le civetteanche l'aria odorava d'attesa.Confusa di ricordi e desideri,ridevo…
 

Impressioni di morte ostinata

Noi siamo molti passiusciti da uno strappo della terratra nidi di formiche e voli d'ape.Siamo dettagli, crinali d'illusionicorpi che mutano i contorniin cupi rimandi d'orizzonte.Finirà il tempo delle sceltedi questa vita al laccioe per un attimo respireremoluce e disordine di stelle, poitorneremo forme chiuse nella pietra.Niente e silenzio.* 
 

La tournée du grand duc

In quei pomeriggi di fine inverno,indolenti di luce allungata,tu camminavi in silenziola mamma al tuo braccio e noi trea saltellare le fughe del marciapiede.Nel saluto solo un giro d'occhitoccavi il cappello con due ditasenza rallentare il passo, fiero di noio forse, infastidito.Si arrivava fin dove la cittàrubava i prati delle nostre corse.Avrei voluto prenderti per…
 

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