TO BE
"Per voi il cinema è spettacolo, per me è quasi una concezione del mondo"
[Vladimir Majakovskij, 1922]
I AM A DREAMER
"Abituali spettatori dell'agitazione del mondo, i sognatori sono terribili quando, di colpo, li prende il bisogno d'agire. Abbassano la testa e si precipitano contro i muri con quella serenità sconcertante che può dare soltanto un'immaginazione disordinata."
Conrad
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AVANZCOPERTE
Nata ieri
Commedia su una rinascita, Cukor, 1950
L'onda
Fantastica parabola sull'autarchia di Gansel - 2008
L'esperimento del dottor K
con Vincent Price! - 1958
The Fortune Cookie
accoppiata micidiale Lemmon-Matthau per Wilder - 1966
Hedwig
sconosciuto ancora per poco John Cameron Mitchell - 2001
Shortbus
opera seconda sessuata di John Cameron Mitchell - 2006
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Post n°367 pubblicato il 24 Ottobre 2007 da AllieMcB
Aggiornamenti critici again Noise Docufilm ecoambientale che vira tra il grottesco e il j'accuse fantapolitico oltre che psicosociale, Noise, per quanto sia un film che non si prende sul serio, il serio cerca d'infilarlo a forza perfino nelle sue gag non così esilaranti e nelle scenette più demenziali. La storia di un cittadino newyorkese che mal sopporta il rumore di allarmi e antifurti che minano il suo e l'altrui benessere mentale ad ogni ora del giorno e della notte, dietro ogni angolo pronto a far scoppiare l'ennesima crisi di nervi dovuta a un'impotenza congenita non bastava al regista Henry Bean. Quel cittadino è stato infatti trasformato nell'antieroe Il Correttore, al servizio del bene cittadino e della propria crisi coniugale. Gli viene in aiuto una giovane studentessa di razza identificata "non americana" (perché il melting pot post 11 settembre fa tanto share!), la quale ha la geniale idea di una raccolta di firme per l'indizione di un referendum popolare. Bean ci ha trovato perfino lo spazio di un menage a trois in questa commedia ed ecco sciorinate riflessioni profonde che ridondano psicanalisi tra le lenzuola. E se non doveste ancora esservi accontentati, perché, si sa, il pubblico d'oggi è molto esigente, ad allietarvi tra un vetro rotto e un cicalino stordante le battutine insipide e quanto mai inutili che uno stuccato e stucchevole William Hurt scambia con l'ombra annerita di William Baldwin. Non resta che chiedersi: almeno Tim Robbins, sprecato talento de Le ali della libertà, si sarà divertito a saltellare sui cofani e a distruggere tutte quelle macchine?
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IL SENSO DELL'AMORE DI A.
- "Perché Signor Anderson? Perché? Perché? Perché lo fa? Perché si rialza? Perché continua a battersi? Pensa davvero di lottare per qualcosa a parte la sua sopravvivenza? Sa dirmi di che si tratta, ammesso che ne abbia conoscenza? E' la libertà? E' la verità? O magari la pace...Ma mi dica che non è l'amore! Illusioni Signor Anderson, capricci della percezione, temporanei costrutti del debole intelletto umano, che cerca disperatamente di giustificare un'esistenza priva del minimo significato e scopo! Ogni costrutto è artificiale quanto Matrix stessa! Anche se ormai devo dire che solo la mente umana poteva inventare una scialba illusione come l'amore! Ormai dovrebbe aver capito Signor Anderson, a quest'ora le sarà chiaro, lei non vincerà, combattere è inutile. Perché Signor Anderson? Perché? Perché persiste?"
- "PERCHE' COSI' HO SCELTO"
Il mio sogno reale, l'amole mio