Troppo tempo
senza il mio stare qui,
a sedermi un attimo a terra,
sentirmi corpo
e farmi parole.
A volte il tempo ci tira con una velocità tale
che non riusciamo a stargli dietro
eppure proviamo in ogni modo a stargli
almeno accanto.
Poi succede
che un giorno cammini per strada
mentre l'i-pod suona il valzer di Amélie
con quel ritmo che trascina via
in una leggerezza che la quotidianità dimentica tra le sue corse
e pensi a mille cose che vorresti scrivere:
alla faccia del signore che accanto a te in metro
dormiva tra le sue rughe dell'età,
al cielo limpido
in cui s'alternano sorrisi e perplessità,
all'odore dell'erba appena tagliata del mattino
che ti entra nei polmoni con una freschezza assoluta,
al volto di qualcuno che hai visto da lontano
e come ogni volta hai pensato che fosse un tuo amico
finché non hai ricordato che non sei nella tua città,
ai siparietti che fai in casa perché sai che mettono allegria
e chi ami ha bisogno di quella spensieratezza che non hai,
agli amici che hai ritrovato e che ti riempiono il cuore d'amore
e a quelli che ti sembra tu stia perdendo,
all'amore che ti fa luccicare gli occhi
tanto è potente e sorprendente
come non avresti mai osato immaginare,
alla musica degli istanti,
ai libri che hai finito di leggere e quelli appena iniziati e vorresti già finire,
ai film in bianco e nero e quelle inquadrature che
illuminavano lo sguardo dando l'impressione di un'alterità
sconvolgente,
alle lezioni che mi tolgon le speranze e a quelle che mi rafforzano l'interesse,
al verde che qua non c'è
e a quello del campus in cui le anime leggere si stendono tra i loro notebook e i loro baci che non fanno rumore,
al suono delle carezze
profondo come un rimbombo
e delicato come un sonaglino.
![audrey](http://www.celebritywar.com/pictures/audrey-tautou.jpg)