ThroughTheBarricadesDiario di bordo del mio viaggio sul pianeta Terra. |
LA TEMPESTA
Non dire mai che il mio cuore ti è stato infedele,
Sebbene la lontananza sembrasse attenuare la mia fiamma
Potrei forse allontanarmi da me stesso? No, come non potrei
Abbandonare la mia anima che è chiusa nel tuo petto:
Quella è la casa del mio amore. Se ho vagato,
Come ogni viaggiatore alla fine torno a casa,
Giusto in tempo, dal tempo non cambiato,
Porto l'acqua nella fedeltà per lavare le sozzure del viaggio.
Non credere - benchè nella mia natura regni
La fragilità che assedia ogni tipo di sangue -
Che io possa, stupidamente, insozzare quell'acqua,
Che io lasci per un nulla la tua ricchezza di bontà:
Perchè nulla è per me l'intero universo
Tranne te, mia rosa: nell'universo sei il mio tutto.
W. Shakespeare - sonetto 109
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Per Bella Swan essere innamorata di un vampiro è allo stesso tempo un sogno a occhi aperti e il peggiore degli incubi, un intreccio di sensazioni che si alternano e le lacerano l'anima. La passione per Edward Cullen la spinge verso un destino soprannaturale, mentre il profondo legame con Jacob Black la riporta invece indietro, nel mondo terreno. Bella ha alle spalle un anno difficile, pieno di perdite, di conflitti, di tentazioni contraddittorie. Ora è al bivio decisivo: entrare nello sconosciuto mondo degli immortali, o continuare a condurre un'esistenza umana. Dalla sua scelta, dipenderà l'esito del conflitto tra il clan dei vampiri e quello dei licantropi. Eppure, ora che Bella ha preso la sua decisione, nell'aria si avverte un clima innaturale e teso. Sta per scatenarsi una sorprendente catena di eventi che cambieranno per sempre la vita di tutti coloro che la circondano. Ma quando il tempo a sua disposizione sembrerà essere esaurito, e la strada da prendere già stabilita, Bella - dolce e timida in Twilight, sensuale e inquieta in New Moon e Eclipse - andrà incontro a un futuro dal quale non potrà più tornare indietro. Breaking Dawn, il capitolo conclusivo della Saga di Twilight, svela finalmente segreti e misteri di questa incantevole epopea romantica che ha entusiasmato milioni di lettori in tutto il mondo: Edward accetterà di donare a Bella l'immortalità trasformandola in un vampiro? E lei sceglierà l'amore eterno, abbandonando la possibilità di una vita normale?
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Post n°1187 pubblicato il 17 Settembre 2015 da alundrina
Mi sono imbattuta per caso in una delle rubriche presenti su Libero dal titolo <70 mi da tanto 80 nostalgia>. Che tuffo nel passato!!! Mi ricordo BIM BUM BAM quando Paolo Bonolis sudava ma non come adesso ed era anche simpatico e non veniva pagato miliardi per programmi osceni. Ricordo che pensavo che l'avrei voluto sposare uno come lui. Mi ricordo di UAN, il pupazzo rosa e mi sono sempre chiesta perchè io non avevo un pupazzo parlante in casa, eh? Mi ricordo l'appuntamento fisso con Candy Candy, Evelyn e la magia di un sogno d'amore, Creamy e le sue gonnelline che ho sempre invidiato: le volevo anche io, e volevo avere i capelli verdi come i suoi. Mi ricordo l'ATARI, regalo di Natale di mio padre a noi tre figli e le lotte per giocare a PACMAN e a MONKEY. Chissà quanto l'aveva pagato e non ci ho mai pensato, che per farci felici, non aveva badato a spese. Mi ricordo la CASA DI BARBIE sogno di ogni ragazzina degli anni '80, quella con l'ascensore con la cordicella, mai avuta quella là, e oggi se la trovassi in giro la comprerei solo per togliermi la soddisfazione di tirarla, quella benedetta cordicella. Mi ricordo le angosce il Sabato, quando Silvia, la mia amica delle medie mi diceva di andare in centro e c'erano i PANINARI E LE SFITINZIE, sempre pronti a sfottere e a farti vergognare di come eri. Mi ricordo il primo hamburger della mia vita, un sabato pomeriggio da BURGHY in pieno Corso Vittorio Emanuele. Un sapore che non c'è più; sparito quando Burghy è andata via. Mi ricordo i GETTONI per telefonare, le file alle cabine telefoniche per avvisare mamma che avrei fatto tardi. Non c'erano ancora i cellulari ai tempi e sono cresciuta ugualmente. Mi ricordo Vamos a la playa, Girls just wanna have fun, Giuny Russo, gli stereo a doppia cassa tenuti sulla spalla con la musica a tutto volume, e nessuno ha mai pensato che fossimo dei pazzi noi ragazzini. Mi ricordo quel grido, ripetuto tre volte, CAMPIONI DEL MONDO, CAMPIONI DEL MONDO, CAMPIONI DEL MONDO, con me attaccata alla tele a guardare sti qua che correvano e mamma vicino alla finestra a cucirci le bandiere col tricolore. Mi ricordo quel signore con i capelli bianchi che alzò le braccia al cielo dicendo "non ci riprendono più". Caro Pertini, quanto mi manchi. Mi ricordo i diari delle bambole Hobbies, così semplicemente perfetti che non ci volevo scrivere sopra per non rovinarli. Mi ricordo Michael J. Fox e i suoi viaggi nel futuro con la colonna sonora più bella che io ricordi Huey Lewis and the News e the power of love. Mi ricordo di quando tornavo da scuola con mio fratello e i suoi compari; innamorata persa di Maurizio, compagno di mio fratello che non mi si cagava di pezza ma io già ci vedevo sposati e con tanti bambini; e quando poi arrivavamo a casa si citofonava e mamma apriva il portone, che si sapeva che si arrivava a quell'ora e nessuno si lamentava se avevamo gli zaini troppo pesanti. Se si dovevano portare 20 kg di libri si portavano e basta. Nessuno ha mai protestato per questo e non soffro di problemi alla schiena. Mi ricordo che per merenda c'erano le Girella, che si sa che la morale è sempre quella, le macine del Mulino Bianco erano una novità e i galletti ricoperti con la glassa di zucchero esistevano ancora, prima che venissero rintanati in chissà quale magazzino, per sparire nel nulla causandomi crisi mistiche. Mi ricordo il gelato Twister e il Calippo, innocente ancora lo mangiavo beata, non capendo lo sguardo di ragazzini più grandi di me che mi guardavano in modo strano. Mi ricordo del MAGO G tutto d'azzurro vestito e della sua raccolta punti che non finiva mai. Mi ricordo BO E LUKE DUKE di HAZZARD e la mia prima cotta televisiva, naturalmente per Bo, il biondo. Mi ricordo che se mamma mi diceva NO era NO, senza se e senza ma, non c'erano sorrisini per farmi stare calma e compromessi. Non mi sono mai permessa di rompere i coglioni oltremodo al supermercato per farmi comprare qualcosa altrimenti una sberla non me la toglieva nessuno. E non per questo ho mai chiamato il telefono azzurro per maltrattamenti. Se la sberla me la meritavo, me la meritavo. Punto e basta. Eppure sono cresciuta lo stesso e MIRACOLO, sono stata classificata come persona normale ai vari test psicologici e attitudinali. Mi ricordo che non c'erano colf, baby sitter, badanti, accompagnatori in casa mia ed eravamo tre figli, eh. Come diamine avrà fatto mia madre a farci crescere tutti e tre senza andare da uno psicologo? Mi ricordo che a scuola, se uno di noi rompeva le scatole, veniva sbattuto fuori dalla classe e ciò non causava proteste ed indignazioni da parte dei genitori. Mi ricordo le mie gonnelline scozzesi a pieghe e le calzamaglie rigorosamente bianche. Nessuno sapeva cosa fossero le Lelly Kelly e non sentivamo la necessità di saperlo. |
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INFO
AMO
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UNO, NESSUNO E CENTOMILA
RACCONTO D'INVERNO
Me ne vo 'rrando nella notte scura
Mentre nel cor alberga la paura;
Ecco tristezza giunger veloce
Meco cammina muta e feroce.
Volgo lo sguardo a destra e manca
Più non la trovo e son tanto stanca.
"Lontano sarai goccia di cielo?"
Sospiro infelice mentre l'anelo.
Troppo veloce il tempo è passato,
Dal mese in cui il cor fu beato.
Sette passarono, ben mi ricordo
Dal di' in cui coll'affanno mi lordo.
Eran i giorni dopo l'estate
Caldi di voci e belle risate,
L'eco di loro sento tornare
Seco mi recano grande penare.
I suoi begl'occhi presto ho perduto,
Il dolce suo canto ora è già muto;
Fato avverso, crudele e infame
Tutto mi hai tolto, nulla rimane.
Mesta proseguo nel mio cammino
Quanto vorrei averlo vicino;
Fu troppo presto Gioia negata
A chi or la disìa, ormai rassegnata.
(18/10/2003)
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