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Messaggi del 02/08/2024

 

La guerra meteorologica e l'oscuramento del sole: l'assalto finale delle élite? - Prima parte

Post n°173 pubblicato il 02 Agosto 2024 da daniela.g0
 

Oca canadese in volo sopra un corso d'acqua  

 

Dallo Stato americano dell'Oregon, giungevano solo poche settimane fa notizie inquietanti. 

Un testimone oculare delle quotidiane operazioni di geoingegneria che avvengono giornalmente nei cieli degli Stati Uniti, come del resto nei cieli di quasi tutto il mondo, ha lasciato questa testimonianza scritta sul sito GeoEngineering Watch: 

 

Il dramma delle oche canadesi   

«Vivo in Oregon. Parcheggiando il mio camper, sono stato testimone di uno strano spettacolo: non avevi mai visto infatti operazioni di aerosol come quella a cui ho assistito ieri. "Sentieri" molto ampi, densi e lunghi visibili la mattina intorno alle 7.00. Si estendevano da nord a sud, da orizzonte a orizzonte. Mentre l'aereo si spostavano verso est, ha effettuato ulteriori rilasci di "roba" tossica ad alta quota. 

Il cielo era diventato bianco latte e le microonde erano chiaramente visibili. Qualcuno mi ha poi mostrato un video di un'oca canadese a terra, accanto a un marciapiede da qualche parte vicino a Salem, Oregon. Era "malata". I media affermano che soffriva di "influenza aviaria". SCIOCCHEZZE! Era disorientata e dondolava la testa avanti e indietro. Non tentava di volare via nemmeno quando qualcuno si avvicinava. 

Altre oche sono state viste in varie zone comportarsi allo stesso modo. Le oche volano ad alta quota durante la migrazione. Volano nella "roba" tossica!». 

I media infatti continuano ad alimentare la paura dei cittadini con la continua minaccia dello scoppio di bizzarre epidemie che attaccano l'uomo, come l'influenza aviaria, la dengue, ecc. 

Mentre l'OMS sparge opportunamente il terrore con le continue sue allerte e attese di eventi catastrofici. 

E' chiaro che molti hanno ormai capito che si tratta di operazioni di copertura per nascondere ciò che avviene realmente sulle nostre teste.   

 

I cieli bianchi sono divenuti la "normalità"   

Ma cosa accade realmente? Quel che possiamo osservare tutti è la ormai costante presenza di cieli bianchi e lattiginosi. In Italia, Paese del sole, sta diventando sempre più raro poterlo ammirare. Mentre l'azzurro dei cieli è un evento quasi eccezionale. 

Chiaramente in queste condizioni la stagione balneare in apertura stenta a decollare, con tutti gli operatori del settore, per lo più italiani, che ne avranno danni ingenti. Ma bloccare il lavoro degli italiani per favorire la manovalanza a basso costo che sfrutta gli stranieri, è solo uno dei tanti scopi che la geoingegneria solare si prefigge. 

In gioco c'è molto di più. 

Il "Programma Haarp" (High-Frequency Active Auroral Research Program) è gestito congiuntamente dall'US Air Force e dall'US Navy, ossia dalla Marina Militare e dalle Forze Armate degli Stati Uniti d'America. 

L'Haarp, che ha la sua base a Gakona nell'Alaska, è stata progettata per "capire, simulare e controllare i processi della ionosfera che potrebbero alterare le prestazioni dei sistemi di comunicazione e di sorveglianza". L'Haarp non sarebbe un esperimento isolato ma farebbe parte integrante di un progetto per la costruzione di un laboratorio spaziale gestito dagli Stati Uniti. Ne abbiamo già parlato

Le forze occulte che tirano le fila e si trovano chiaramente al di sopra dell'US Air Force e dell'US Navy, stanno puntando ad ottenere effetti ben più devastanti. 

Negli Stati Uniti la NOAA (National Oceanic and Atmospheric Administration) e la NWS (National Weather Service) continuano a sostenere che quest'estate si verificherà un particolare fenomeno, chiamato la Niña, che porterà condizioni molto più fresche nel New England, nell'Upper Midwest e a New York. Insieme a forti tempeste invernali nella stessa regione e più neve e condizioni più fredde nelle zone dell'Alto Nordovest. 

Ma se ne parla anche in Italia.   

 

Il fenomeno la Niña   

Così ha riportato il Meteo.it a fine giugno: «Dalla prossima Estate il clima sarà condizionato da un particolare fenomeno denominato la Niña che avrà delle ripercussioni sul tempo atteso in Europa e in Italia. 

Questo evento (la Niña) sta ad indicare un raffreddamento della temperatura delle acque superficiali dell'Oceano Pacifico centrale ed orientale che di frequente influenza il clima del nostro Pianeta, con diversi riflessi anche in Europa e in Italia in quanto riesce a modificare la circolazione planetaria delle grandi figure atmosferiche. 

Secondo quanto indicato dalle ultime previsioni del Climate Prediction Center (CPC) della NOAA, già dall'attuale mese di giugno le temperature superficiali del mare (SST) si sono portate ben sotto le medie climatiche nella maggior parte dell'Oceano Pacifico equatoriale. La mappa qui sotto mette in evidenza l'anomalia negativa (in blu) proprio sull'Oceano Pacifico davanti alle coste del Sud America».

 

 

Acque superficiali dell'Oceano Pacifico più fredde del normale  

 

«Statisticamente, in presenza di questo particolare evento si assiste ad un aumento delle precipitazioni nel Sud-Est asiatico, in alcune parti dell'Africa, in Brasile e in Australia. Nel contempo esso comporta delle significative fasi siccitose nelle Americhe occidentali, nel Golfo del Messico e nell'Africa nord-orientale. 

Non solo, una delle conseguenze più pericolose della Niña nel Mondo è legata al verificarsi di tempeste frequenti sul comparto atlantico. Essa genera infatti condizioni più favorevoli alla formazione di uragani nel bacino del centro Atlantico, in particolare a causa del gradiente dei venti in quota più debole e della maggiore instabilità atmosferica. Queste condizioni non solo favoriscono uragani più numerosi, ma anche più duraturi, comportando quindi un rischio maggiore di impatto sulle terre americane. 

Questa tipologia di fenomeni, che un tempo interessavano praticamente solo gli oceani, sempre più spesso si formano anche sul Mediterraneo (Mediterranean Hurricane), con conseguenze potenziali che riguardano da vicino anche la nostra Italia. Il rischio, per il nostro Paese, è quello di avere eventi estremi come nubifragi e nei casi più eccezionali le così dette "alluvioni lampo" che solitamente interessano fasce ristrette di territorio (come successo in Toscana e in Romagna nel 2023, a Ischia e nelle Marche nel 2022 e nel 2021 in Sicilia solo per citare le più recenti), scaricando al suolo ingenti quantità d'acqua.

Nonostante un aumento di eventi meteo estremi, ciò non significa che l'Estate sarà fresca, anzi. Le proiezioni del Centro Europeo per il trimestre estivo indicano la possibilità di temperature molto elevate, interrotte bruscamente da fenomeni temporaleschi associati a la Niña. In conclusione potremmo avere un'Estate molto calda, caratterizzata da lunghe fasi di alta pressione africana, interrotte però di frequente da pericolosi temporali intensi specie sulle regioni del Centro-Nord». 

Queste confortanti notizie, che minacciano eventi estremi anche sul nostro Paese, sarebbero dovute, secondo quanto riportato, al cosiddetto fenomeno la Niña. 

Ma è la verità? E, soprattutto, si tratta di un fenomeno naturale? 

Oppure si stanno usando le parole la Niña per nascondere una campagna programmata di nucleazione chimica del ghiaccio? Nelle piogge scroscianti che recentemente hanno colpito il Nord Italia si sono manifestati anche fenomeni di formazioni anomale di ghiaccio.

 

Il servizio antibrina predisposto con largo anticipo nel 2021 dal Consorzio di bonifica 2 Alto Valdarno ha permesso di salvare il processo di fioritura e quindi le produzioni. Nella nottata, infatti, gli imprenditori agricoli della vallata hanno azionato, per la prima volta nella stagione 2021, gli impianti dei distretti irrigui, gestiti dall'ente consortile e che erano già stati messi in pressione alla fine del mese di febbraio, proprio in previsione di questi possibili eventi  

 

Conseguenze della nucleazione chimica del ghiaccio   

Ce ne parla Dane Wigington per GeoEngineering Watch: 

«Gli eventi di "neve" chimicamente nucleata stanno causando il caos nelle foreste, negli ecosistemi e nelle infrastrutture umane. I processi di semina delle nuvole con nucleazione chimica del ghiaccio sono una componente primaria delle operazioni di ingegneria climatica globale in corso e in espansione. 

Le numerose forme di materiale congelato hanno caratteristiche molto diverse da quelle che uno scenario meteorologico naturale produrrebbe. La "neve" nucleata artificialmente è spesso da 15 a 20 gradi più fredda della temperatura dell'aria circostante che può e molto spesso fa sì che questo materiale si attacchi a qualunque cosa venga in contatto. 

Inoltre, i raffreddamenti dell'inseminazione chimica delle nuvole causati dall'ingegneria climatica vengono comunemente avviati a temperature atmosferiche molto al di sopra del punto in cui avverrebbe la nucleazione naturale del ghiaccio. Le temperature dell'aria più calde significano che l'atmosfera trasporta più umidità complessiva che produce una pesante "neve" bagnata. 

La combinazione dei fattori menzionati, se combinati con le foreste già indebolite, è disastrosa. Qui il video che fornisce un esempio scioccante della totale devastazione che i produttori meteorologici stanno infliggendo alle nostre ultime foreste rimaste con eventi meteorologici invernali progettati dalla nucleazione chimica del ghiaccio». 

Quello a cui si sta mirando infatti, oltre che a danneggiare le economie di tutti i Paesi del mondo come l'Italia, con eventi meteorologici estremi, è anche il raggiungimento dell'obiettivo di distruzione di quel che rimane di "verde" sul nostro Pianeta. La distruzione delle foreste, infatti, significa distruggere anche quel polmone verde che permette la nostra sopravvivenza sulla Terra. 

Gli alberi trasformano l'anidride carbonica in prezioso ossigeno, necessario alla vita degli animali oltre che dell'uomo stesso. 

Nella loro follia, le élite desiderano distruggere le foreste anche per far aumentare il tasso di anidride carbonica sulla Terra e così ottenere nuove argomentazioni per sostenere la bufala del riscaldamento globale. E, per fare questo, non esitano a distruggere l'ultima vegetazione rimasta sul Pianeta.

 

Foresta decimata sotto cieli tossici geoingegnerizzati (diritti d'autore della foto: Zenonas Mockus)  

 

Si tratta di una vera e propria guerra meteorologica di dimensioni mondiali. 

Queste le notizie che sono arrivate dagli Stati Uniti nel mese di giugno: 

"Una grandinata feroce che ha causato gravi danni descritti come l'inferno sulla Terra", secondo Fox News. "Massicce tempeste di grandine continuano a colpire gli Stati Uniti", secondo il Washington Post. "La città del Texas utilizza gli spazzaneve dopo un'escursione termica di 50 gradi e 2 piedi di altezza della caduta di grandine". 

Secondo ABC News: "I residenti di una città del sud-ovest del Texas hanno segnalato un drammatico calo della temperatura mercoledì e una grandinata così forte che hanno dovuto utilizzare gli spazzaneve per pulire le strade". Così The Weather Channel: "Chicchi di grandine in formato DVD cadono in Texas". 

Secondo quanto ha riportato MSN: "Il mondo è diretto verso un conflitto per la carenza di cibo, avverte il più grande commerciante di materie prime". Secondo Reuters: "Dal Mar Nero al Midwest degli Stati Uniti, il meteo estremo minaccia la produzione agricola". Da PBS: "L'esaurimento delle principali fonti di acqua sotterranea minaccia l'agricoltura delle Grandi Pianure". 

Eventi climatici estremi che mettono in ginocchio l'agricoltura e le economie mondiali. 

A Mosca, sempre nel mese di giugno, si è manifestata una tempesta di vaste proporzioni che ha fatto una vittima. 

Mentre la gente vive nella costante paura - alimentata dai media - dello scoppio di una terza guerra mondiale. Guerra che tuttavia non ci sarà, malgrado le élite stiano tentando il tutto per tutto per destabilizzare i Paesi. 

La variabile si chiama infatti Donald Trump. L'imprevisto si chiama invece Vladimir Putin. Ma tra paura della guerra, paura di eventi meteorologici estremi e paura di varie nuove "pandemie", si distraggono i cittadini da quello che sta avvenendo realmente sulle loro teste. Tutto voluto e programmato. 

La falsa controinformazione continua infatti a soffiare largamente sul fuoco della paura della gente. 

Dalle analisi effettuate sui terreni del Sud Italia è emersa la presenza di metalli altamente tossici per l'uomo e per gli animali come alluminio, bario, stronzio, nichel, cromo, ecc. 

Basterebbe analizzare la misteriosa polvere che rimane copiosa sui tetti delle nostre autovetture dopo la pioggia abbondante. E far pressione sui primi cittadini di tutta Italia per chiedere le analisi sui terreni. Da Nord a Sud. Chiaramente, per poter far questo, ci vorrebbe un'azione concertata della popolazione che difficilmente avverrà nel concreto. 

Ma occorre difendersi almeno efficacemente dalla paura che viene seminata ogni giorno dai media, anche da quelli che appartengono alla falsa controinformazione. Anche il già citato Dane Wigington, per GeoEngineering Watch, non è esente da ombre. Infatti le notizie riportate, e il conseguente allarme che ne scaturisce, non sono sempre del tutto lineari e convincenti. 

Cionondimeno, il problema esiste ed è maledettamente reale.

 

 

Il problema è reale   

Il 1° luglio 2023, il Daily Mail ha riferito dei piani della Casa Bianca per bloccare artificialmente la luce solare per prevenire il riscaldamento globale. Tale misura artificiale è nota come modificazione della radiazione solare (SRM). 

Basta guardare il colore dei tramonti in tutta Italia, da Nord a Sud, per capire quanto questo demenziale proposito sia stato messo in atto nei nostri cieli, con il tacere totale delle autorità. 

I tramonti non si presentano più di color rosso fuoco; bensì bianchi, con il disco solare che presenta un aspetto spettrale. Le acque di molti tratti del Mar Mediterraneo, specialmente quelli esposti da sempre al passaggio di forti correnti, quest'anno continuano a mantenere temperature insolitamente basse, proprie del mese di maggio. Non certo le temperature che dovrebbero avere a luglio iniziato. 

Il fenomeno, molto probabilmente, è dovuto al fatto che la luce solare arriva talmente filtrata da non riuscire a scaldare le acque marine in prossimità delle spiagge. 

Chi ha esperienza di mare da molti anni non può non accorgersi dell'enormità dei cambiamenti distruttivi che stanno avvenendo sulle nostre coste in così poco tempo. 

Sono trascorsi circa due anni da quando l'onnipresente Bill Gates ha tentato di schermare il sole sull'Europa. Grazie alle forti proteste in Svezia, Nazione da dove avrebbero dovuto essere lanciati i palloni di prova, ciò non è avvenuto. 

Ma cosa succederebbe se ciò accadesse più tardi, senza che l'opinione pubblica venga informata di tale mossa?   

 

Lo scopo delle élite è avvelenarci e privarci della vitamina D, oscurando il sole?  

Secondo quanto ha riportato a metà gennaio del 2024 il sito cz24.news, i globalisti e i loro burattini non nascondono il fatto che si stanno testando o preparando vari progetti di geoingegneria, il cui obiettivo è oscurare il sole. Diversi progetti stanno affrontando questo obiettivo, compresi quelli guidati da Bill Gates o persino dalla Casa Bianca. 

Le scie chimiche sono considerate una teoria del complotto, tuttavia questi tentativi di geoingegneria allo scopo di oscurare il sole confermano che si tratta di realtà. 

Adesso anche un pilota britannico con molti anni di esperienza di volo parla dell'irrorazione di varie sostanze da parte degli aerei. 

"Le scie chimiche non sono una novità. Stiamo appena iniziando a notarle, è uno shock per noi", ha detto il pilota di una compagnia aerea commerciale durante una recente intervista.  

"Lo fanno da anni. Il progetto è stato promosso negli Stati Uniti. È qualcosa in cui i Rockefeller sono stati coinvolti sponsorizzandolo. Gran parte di tutto ciò avviene dalla parte posteriore degli aerei militari, in particolare degli aerei da trasporto militare."  

Il pilota della compagnia aerea ha detto quanto sopra durante un'intervista con Ant Critchley, conduttore di Drake Michigan. Per proteggere l'anonimato del pilota, gli è stato dato il nome fittizio Mark ai fini dell'intervista. 

Mark è pilota da 34 anni e durante questo periodo ha volato su 26 diversi tipi di aerei. La sua esperienza spazia dai test di volo, al volo di carichi specializzati e ha anche volato su aerei sia per compagnie aeree militari che commerciali. 

"I due scopi delle scie chimiche sono molto, molto chiari", ha detto a Critchley. "Dovrebbero avvelenarci e oscurare il sole. Le piante hanno bisogno della luce solare per la fotosintesi mentre il nostro corpo, ad esempio, ha bisogno della luce solare per produrre vitamina D". 

Quindi bloccare il sole avrà un effetto dannoso sulla vita sulla Terra e ne minaccerà la sopravvivenza. 

Mark ha spiegato che molti anni fa un primo ufficiale gli parlò delle scie chimiche. All'epoca, Mark respinse la cosa completamente, dicendo che era "un'assoluta sciocchezza, non lo farebbero mai", e non ci aveva più pensato fino a tre anni fa. 

Circa tre anni fa stava incontrando degli amici in un bar di campagna quando ha visto una linea nel cielo che correva da nord a sud, che ha stimato fosse lunga 10 miglia, intersecata da 13 linee più corte, lunghe due o tre miglia. "La cosa strana è che è rimasta lì per 40 minuti", ha detto Mark. 

Ha contattato un collega in un aeroporto locale che aveva trasmesso la sorveglianza automatica dipendente ("ADS-B"). ADS-B è un software di sorveglianza che si basa su aeromobili o veicoli aeroportuali che trasmettono la propria identità, posizione e altre informazioni derivate da un sistema di bordo. 

Mark ha chiesto al suo collega se c'era un aereo che sorvolava l'aeroporto a una quota compresa tra 12.000 e 13.000 piedi tracciando linee a zigzag. Il collega di Mark ha risposto: "No, ma ce n'è uno a 10.000 piedi". Mark poi si è ricordato della sua conversazione con il primo ufficiale anni prima e si è reso conto che le linee che aveva visto erano scie chimiche.   

 

Cosa sono le scie di condensazione?   

"C'è una differenza tra una scia di condensazione [in inglese contrail, n. d. r.] e una scia chimica [in inglese chemtrail, n. d. r.]. Per comprendere la differenza, dobbiamo capire come si formano le scie di condensazione", ha affermato Mark. 

"Man mano che saliamo, la temperatura scende di circa 2 gradi Celsius ogni mille piedi circa. E scende a circa meno 63 gradi Celsius, a volte 65. Queste temperature si trovano intorno ai 37.000/38.000 piedi. Le scie di condensazione possono fisicamente iniziare a formarsi solo ad un'altitudine di 28.000 piedi, che corrisponde a circa meno 40 gradi Celsius. La scia di condensa è vapore acqueo. In realtà si tratta di trilioni e trilioni di cristalli di ghiaccio", ha spiegato Mark. 

Il motivo per cui non vediamo costantemente lo stesso numero di scie in giorni diversi, presupponendo che gli orari delle compagnie aeree rimangano coerenti, è perché anche l'umidità dell'aria in cui vola l'aereo gioca un ruolo. 

"Quando la temperatura scende, parte dell'aria è meno capace di trattenere il vapore acqueo o l'umidità dell'acqua", ha detto Mark. 

Il punto di rugiada è la temperatura alla quale l'aria deve essere raffreddata (a pressione costante) per raggiungere un'umidità relativa (RH) del 100%. A questo punto l'aria non può più trattenere acqua in forma gassosa. Se l'aria dovesse raffreddarsi ancora di più, il vapore acqueo dovrebbe lasciare l'atmosfera in forma liquida, solitamente sotto forma di nebbia o precipitazione. 

A 30.000 piedi e volando in aria secca, "posso guardare nella mia telecamera posteriore e non vedere assolutamente nulla che esca dalla parte posteriore dei miei motori", ha detto Mark. 

"Ma poi posso volare e avere un po' di turbolenza, solo per una frazione di secondo, e guardare il mio termometro che prima era meno 63 e ora è meno 64... Adesso guardo di nuovo nella mia telecamera e vedo che sto creando delle scie di condensazione". 

D'altra parte, le scie chimiche vengono applicate ovunque tra 10.000 e 12.000 piedi.    

 

 

Fine prima parte

 

 

 

 

 

 
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