Bella la vita -.-

Post N° 160

Quando fai Game Over, devi sempre ricominciare daccapo.

Ogni volta che cadi nel burrone, ogni volta che le fiamme ti colpiscono, ogni volta che i gusci dei Koopa elettrizzano il baffetto di Super Mario.

Lui deve ripartire da capo.

"Già te ne vai?".

Sì, se ne sta andando.

Hai amato ogni minuto con Lei in questi giorni, ma ora è giunto il momento in cui Lei e Tu torniate alle vostre solite vite.

Solite noiose e libere vite.

A che serve essere libero?

A sapere che soffro?

A sapere che qualsiasi cosa io possa fare, dovunque io possa andare, non potrò mai cambiare il fatto che anche oggi piove a dirotto?

Perchè.

Non riuscivo a fare a meno di chiedermelo.

Il perchè di ogni cosa.

Perchè l'essere umano vuole fare sesso?

Perchè il sesso è bello?

Perchè voglio farlo con Lei?

L'accompagnai alla stazione.

Non ho mai sopportato le attese, sono sempre stato impulsivo, arrembante e uno dei miei maggiori difetti era proprio quello di non saper ragionare.

Cercai di fare il prima possibile, perchè per quanto odiassi l'idea di tornare a casa e trovarla vuota, non riuscivo più a vivere quegli attimi, sapendo che Lei doveva partire.

In fondo, un attimo in più di certo non cambia la vita no?

Se ne andò.

Lentamente, così com'era venuta.

Zompettando come un pulcino appena uscito dall'uovo.

Guardai il movimento delle sue gambe, prima la destra e poi la sinistra e poi -chiaro- ancora la destra.

Com'era bella.

Mica solo le gambe eh.

Per altro, i pulcini non credo abbiano mai indossato i tacchi.

Ma era così leggera nel muoversi, che guardarla era poesia, musica, arte, di fronte cui non c'erano parole.

Come la prima volta che la vidi e l'unica cosa cui riuscii a pensare era che era bella.

Mamma com'era bella.

Mi diede un bacio sulla guancia e per quanto non avessi specchi di fronte, so per certo che divenni leggermente rosso in viso.

"Ciao, ci vediamo presto".

"Ok, io ti aspetto qui".

La aspetti, con ansia, con desiderio, con odio e rabbia.

Sì, perchè quando prendi la mela rossa dall'albero del peccato, non accetti di doverla lasciare a metà.

La vuoi finire tutta.

E dopo ne vuoi un'altra e un'altra e un'altra ancora.

Per divorarla a morsi, per succhiarne l'avido e impuro nettare e farlo scivolare tra i denti a bagnarti le labbra e a gocciolare giu per il tuo mento.

Torni a casa e ti butti esanime sul pavimento, la testa ti gira a mille e guardi le pale del ventilatore che fluttuano, si muovono vorticosamente.

Stai male.

Perchè il Mc Donalds non è una mela e perchè due Mc Chicken Menù grandi non sono due mele.

Dio che mal di stomaco.

Sei di nuovo solo.

Pensi che Lei prima o poi ritornerà e se non sarà Lei sarà un'altra, un altro Amore, un altro Ti amo, un altro momento che non dimenticherai.

Anche se lui si dimenticherà di te nel momento esatto in cui le porte del treno si chiuderanno.

Che bello.

In futuro, quando tornerai a casa e troverai sul frigorifero un bigliettino adesivo con su scritto "Tornerò tardi amore".

Oddio, a dir la verità non mi importerebbe molto di cosa ci fosse scritto, mi basterebbe sapere che c'è.

Che quello è lì per me e che Lei prima o poi tornerà a casa da me, in punta di piedi, zampettando come un pulcino -senza tacchi- arriverà vicina al letto, cercherà di non svegliarmi e..

E poi inciamperà nella montagna di libri che io come al solito avrò dimenticato vicino al letto.

Mi sveglierà e ci metteremo a ridere entrambi, insieme.

Guarderemo un film, uno a caso e ci tireremo i pop corn addosso, riempiremo il letto di briciole e Lei se la prenderà con me perchè non metto mai in ordine e perchè "Questa casa è un disastro".

"Scema, parli come una mogliettina di 50anni".

E ci prenderemo a cuscinate, forte, forte fino a far spargere le piume in tutta la camera, salteremo sul letto, ci rotoleremo tra le lenzuola e..cado!

Uffa, perchè devo farle sempre io le figure di merda?

Ci metteremo seduti ai piedi del letto e Lei mi prenderà la mano e mi darà -di nuovo- un bacio sulla guancia.

E io arrossirò, timidamente, come la prima volta in cui a 13 anni quella ragazzina che mi piaceva tanto mi fece diventare.

Perchè questa è la Mia felicità, il momento che voglio vivere oggi e domani e dopodomani e per tutta la vita.

E non mi importa se spenderò migliaia di euro di cuscini.

Mi viene da ridere.

Ci pensate?

Riapro gli occhi e sono ancora solo, sul pavimento di camera mia.

Freddo, buio e silenzioso.

Le pale del ventilatore cigolano.

"Perchè vuoi fare sesso con me?
Perchè mi ami."

Sì, tra le briciole di pop corn, le piume dei cuscini e il rumore in sottofondo del film -quale abbiamo scelto poi?- che non stiamo più guardando, faremo l'amore.

Le immagino, ancora una volta.

Quelle belle gambe entrare dalla porta a soffietto, avvicinarsi un passo dopo l'altro a me, stendermi, con un tacco al petto.

Spostarsi, aprendosi, sopra di me.

E muoversi, una volta, due, tre.

Ancora.

Quattro, cinque.

Di più.

Sei, sette, otto.

Sì.

E le dirai Ti amo.

E Lei lo dirà a te.

Ogni volta che spingerà sul tuo corpo e tu brandendole il sedere la aiuterai a muoversi.

Ti amo, Ti amo, Ti amo.

Chiudi gli occhi.

Vieni.

Non pensi a niente.

Questo è l'amore.

Un orgasmo.

Perchè nell'orgasmo non c'è perchè.

Non ci sono domande.

Non ci sono pensieri.

Un orgasmo è un orgasmo e basta, godi, e godi così tanto perchè La ami e vuoi farlo con Lei.

Vi chiedo scusa, avevo detto che non avrei mai più amato qualcuno così.

Che non avrei pensato al futuro, al nome dei figli, all'oggi allo ieri e al domani insieme, con la stessa donna e con lo stesso Ti Amo.

Ho mentito.

E ora sono qui.

Steso sul pavimento.

A implorare.

Ancora.

Ancora.

Ti prego..Ancora una volta.