Creato da Angelflight_0 il 05/02/2010

Un volo infinito

Poesie-arte e musica

 

LA LEGGENDA DELLA RENNA DI BABBO NATALE

Post n°163 pubblicato il 15 Dicembre 2010 da i_cercatori_di_anime
 

 


                       

 
Era la vigilia di Natale, i regali per i bambini erano stati quasi tutti caricati

sulla slitta di Babbo Natale e le renne erano al loro posto.

Sopraggiunse un freddo pungente, ma le renne e Babbo Natale

erano coperti con dei  caldi indumenti di lana;

ma una renna, che aveva dimenticato il proprio mantello,

si  raffreddò e quindi prima della partenza si doveva aspettare la sua guarigione.

Babbo Natale, preoccupato, rimproverò la renna,

perché non sarebbero potuti arrivare in tempo sulla Terra

e non avrebbero assicurato la visita alle case dei bimbi.

Tutti furono presi dal panico,

ma un folletto si fece avanti per dare un buon consiglio:

-  Prima  di  tutto  copriamo  la  povera  renna  e, 

approfittando  del  suo  naso  rosso, potremmo usarla come guida,

perché potrebbe illuminare il percorso di notte.

Babbo Natale accettò la proposta e anche la renna fu felice.

Tutto era pronto e così via…veloci verso la Terra!

Da allora la renna che guida la slitta di Babbo Natale

ha un naso rosso e luminoso.

 

 

 

 

 


 
 
 

Il tuo calesse

Post n°162 pubblicato il 13 Dicembre 2010 da pikkepo65

 

 

 

Era quasi sempre Natale quando mi parlavano di te

Avevo trovato in quel rustico parti del tuo calesse

Dicono che andavi lontano per la gioia dei bambini

Portavi cioccolato e piccoli doni

La tua alta figura in alcune foto dove mi sforzo di capire

Chissà cosa ti sussurrava il vento

Nella notte buia mentre attraversavi le valli

Rannicchiato nel tuo mantello nero

 

 

 

Un uomo solo un uomo d'altri tempi

Al piccolo chiarore della pipa

Nelle sere accanto al fuoco

E raccontavi storie di magia

Che l'oscurità faceva risuonare come canti

L'eco mi pare ritorni

 

 

 

Ma solo perché la mia fantasia

Mi porta sulle ali infinite

Di ricordi mai vissuti

La tua anima passerà dal mio cuore

Prima che la luce dell'alba sbiadisca

I miei pensieri

 

Ti mando una carezza da lontano

Tua pik

 

 

 

 

 
 
 

Poesia Orientale: Renga di manuela1966

Post n°161 pubblicato il 10 Dicembre 2010 da manuela1966
 

"Rinascita"

Rinasco e volo
Fenice da ceneri
d'amor perduto
morbide piume
spiego al cielo infinito
andando oltre te.

Manuela

IL MIO LIBRO DI POESIE


"Essenza di Me"

Ilmiolibro.it

Feltrinelli

 
 
 

la leggenda del panettone

Post n°160 pubblicato il 08 Dicembre 2010 da donnavittoriana

La leggenda del panettone

Il  benamato panettone, dolce-simbolo delle feste natalizie, ha un'origine assai divertente. Il panettone, come viene inteso oggi, è una specialità gastronomica recente nella storia dolciaria italiana. Infatti, si dice che fu inventato solo alla fine del XIX secolo a Milano in seguito a un episodio davvero leggendario. 

 C'era una volta un panettiere che si chiamava Toni. Un bel giorno Toni s'innamorò follemente di una certa ragazza contadina di nome Lucia. Ora, Lucia andava al paese tutte le mattine per vendere le uova. 

Toni, ogni mattina, aspettava l'arrivo di Lucia con ansia ed entusiasmo e poi nel vederla, tanto erano forti i sentimenti che provava per questa fanciulla di campagna che non sapeva mai cosa dire e rimaneva ammutolito. 

Quanti sguardi d'amore scambiati, quanti sospiri e quante uova rotte proprio perché questo povero diavolo non riusciva a esprimere il suo amore. Finalmente, Toni ebbe una brillante idea: decise di preparare un dolce per la sua adorata Lucia, ma non un dolce qualsiasi, bensì un dolce speciale mai preparato prima di allora! Così, Toni preparò un dolce a base di uova, burro e frutta candita, dalla pasta soffice e profumata.  Ma Toni, tanto emozionato per l'amore intenso che provava per Lucia e tutto preso dalla lavorazione di questo dono, involontariamente mise una grande quantità di lievito nell'impasto senza accorgersene. Il risultato?... un pane dolce alto, alto, alto proprio a causa dell'esagerata lievitazione. 

Ma non "tutto il male viene per nuocere": lo sbaglio di Toni portò alla scoperta di un dolce davvero gustoso. Infatti, quando presentò il suo "pandolce" a Lucia avvenne un miracolo. Toni si rese conto dello sbaglio troppo tardi e non avendo tempo per ricominciare un'altra ricetta presentò il suo dono a Lucia quasi vergognato del suo lavoro mediocre.

 Lucia, invece, nel vedere l'apparentemente strano dolce dall'aroma quasi incantevole volle subito assaggiarlo e trovò che era di una squisitezza paradisiaca. A quel punto, improvvisamente Toni riuscì a parlare e subito chiese a Lucia di sposarlo. Vissero felici e contenti e anche ricchi, poiché decisero di vendere l'invenzione di Toni battezzandola "Il Panettone" cioè, il "Pan de Toni

 

 

 

 

 
 
 

Il Mistero di Natale

Post n°158 pubblicato il 07 Dicembre 2010 da princess.diamond
 

La Luce guardò in basso
e vide le Tenebre:
"Là voglio andare"
disse la Luce.

La Pace guardò in basso
e vide la Guerra:
"Là voglio andare"
disse la Pace.

L'Amore guardò in basso
e vide l'Odio:
"Là voglio andare"
disse l'Amore.

Così apparve la Luce
e risplendette.
Così apparve la Pace
e offrì riposo.
Così apparve l'Amore
e portò vita;
questo è il mistero del Natale.

L. Hausman

Buon

Martedí!


 
 
 
 
 

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