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« IL MIO PASSATO DI ALDA MERINISogno d'amore - di Alda Merini »

Natale di Ungaretti

Post n°6 pubblicato il 04 Marzo 2010 da classe2b.signa
Foto di classe2b.signa





Non ho voglia

Di tuffarmi

In un gomitolo

Di strade

 

Ho tanta

Stanchezza

Sulla pelle

 

Lasciatemi così

Come una

Cosa

Posata

In un

Angolo

E dimenticata

 

Qui

Non si sente

Altro

Che il caldo buono

 

Sto

Con le quattro

Capriole

Di fumo

Del focolare

 

La poesia è stata scritta da Giuseppe Ungaretti,un poeta italiano vissuto dal 1888 al 1970.

La poesia mostra cinque strofe di diversa lunghezza:4 ,3,7,4 e 5 versi liberi. Il poeta scrive  questa poesia  durante la 1°guerra mondiale ed anche se è natale avverte comunque la tristezza della guerra.

La poesia parla di una persona, che nonostante sia festa e nelle strade ci sia vita, preferisce starsene da sé.

La poesia ha cinque strofe, 23 versi. Non ha rime, ma ha parecchi enjambement: (…un gomitolo/di strade…, …tanta/stanchezza…, …come/una cosa/passata…, …in un/angolo.., …non si sente/altro…, …capriole, di fumo…). Molto ripetute sono la “s” (strade, stanchezza, sulle, spalle…) la “c” (così, come, cosa, dimenticata, che, caldo…) e stanno a significare solitudine, calma, silenzio…

Il poeta vuol far capire che se anche tutte le persone hanno voglia di festeggiare, lui preferisce di rimanere da solo, come è tipico del pensiero pessimista di Ungaretti. Lui non è emarginato, ma sceglie di suo di star senza compagnia. Vuol far capire che è lui a scegliere la sua vita, e che non gli importa se fa il contrario delle altre persone, lui è uno spirito libero, di stare a far baldoria o no. Lui era un soldato, ed era costretto a stare in guerra. E’ stanco, sia dentro che fuori, si sente addosso molte vite e la sua patria, non vuole soffrire, vuole tornare a essere felice, ma non ci riesce, la tristezza lo abbatte così a tal punto da non volerla più provare, di rinunciare a tutte le emozioni, anche alla felicità (come una cosa). Gli manca il caldo di casa sua, la sicurezza, la tranquillità e calma che puoi avere solo davanti al focolare di casa tua.

 

Il poeta frantuma i versi per dare l’impressione di un singhiozzo. Ungaretti  è tornato a casa dalla guerra e si sente molto stanco, non ha voglia di festeggiare per le strade che a lui sembrano gomitoli perché affollate dove si sta molto stretti e dove la gente festeggia, canta e si diverte. Chiede di essere lasciato solo come un oggetto dimenticato in un angolo di una stanza.

 
 
 
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Un blog di: classe2b.signa
Data di creazione: 11/12/2009
 

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