i racconti di anjk

Anja, guarda allucinata il monitor, guarda Fabio e tra le lacrime urla: "Non ho mai detto nulla di queste cose a Marco... come fa a conoscerle... com'è possibile... tu credi davvero ci sia una sorta di filo invisibile che lega l'aldilà con l'aldiquà?"

"Non ci credevo... fino alla prima volta che è comparso in quel modo strano Marco... ma io gli credo... anche tu devi credergli... è possibile che sia proprio Ale che voglia vendicarsi della sua morte... e lo fa in uno dei modi che queste entità conoscono... spaventare a morte le persone... Anja, amore mio, dovrai essere molto forte... se vorrai superare questa cosa"

"E quando non ci sei?... che faccio?... come posso dire a Oscar queste cose."

"Fino che puoi non devi dirgli nulla.. niente capisci, sarebbe la fine per te... pensi che lui saprebbe perdonarti queste cose?"

"Ma per lui sono Angela... ed Angela è inerme... Angela non c'entra con tutto questo."

"Smettila... Anja... con me non puoi mentire... sai bene che di Angela te ne sei sempre fregata.. tu volevi vivere come Anja, non come Angela... davvero vorresti che la tua vita sia essere solo Angela?... davvero lo vuoi?"

"No, e lo sai bene, darei qualsiasi cosa per essere libera... ma tu sai bene che non posso... sai perchè non posso lasciar Oscar... tu sai quello che era... e gli scheletri nell'armadio, priam o poi, saltano sempre fuori."

"Sono disperata... che faccio?.. che faccio"

Anja si specchia per l'ennesima volta... si osserva e riosserva e piange di nuovo... si tocca la testa.

"Non così... non in questo modo, capisci?... e se lo fa a casa mia, mentre sono con Oscar.... mi dici come glielo spiego?"

"Speriamo non accada... non lì"

Lo sguardo di Fabio, anch'egli disperato, si posa sul tavolino dove dal nulla si sta materializzando qualcosa.

"Guarda Anja... guarda...."

"Ma.. cos'è?.... sembra un crocefisso... da dove arriva?"

Infatti sul mobile è comparso un crocefisso di madreperla bianco, bordato in similoro.

Il tavolino che prima era pulito, ora è ricoperto da una strana polvere... dentro la quale appare lettera dopo lettera questa frase: "Anja, mia Principessa, ti prego tienilo sempre con te, ti proteggerà. Vai in chiesa e prendi dell'acqua benedetta, dovrai tenerla vicino a te quando dormi."

Anja si guarda attorno, e dopo aver letto quanto scritto da Marco, prende il crocefisso e lo mette fra i seni, poi cerca la mano di Fabio ed entrambi ringraziano Marco... e restano a parlarsi, a confortarsi a vicenda per l'intera giornata.

Nel tardo pomeriggio, dopo aver ripulito, Anja si avvia verso casa e Fabio la segue con la sua macchina per essere sicuro che non accada nulla.

Tutto tranquillo per un trimestre, sino a che un pomeriggio Angela, tornando dal lavoro, entra in casa, si spoglia per mettersi una vestaglietta e si accorge che non ha più il crocefisso nel reggiseno, tra sè pensa, che ha l'acqua santa sul comodino, pensa che basterà, ma non fa in tempo a terminare i suoi pensieri che vede che la bottiglietta d'acqua è scomparsa.

"Oddio! vuoi vedere che pensava fosse acqua minerale ed Oscar o Matteo se la sono portata... ed ora?"

Dal nulla una voce gutturale, spaventosa.... "Ooooraaaaaa"

Lo specchio dell'armadio riflette fiamme grandissime.... in casa oltre al Anja non c'è nessuno, eppure il sibilio di uno scudiscio che la fa sobbalzare e sanguinare i seni è solo l'inizio di una serie di sadiche manovre di una mano invisibile.

La voce, sempre più lontana, eppure così forte e vicina.

"Lo senti come goooooodo... riiiiiiiieesci a seentirmiii?.... Ti piace.... diiimmi che ti piaaace...."

"Chi sei?.... cosa vuoi da me.... mi fai male.... non lo vedi che sto sanguinando... non lo vedi?"

"Aancoora unnn attiiimo.... sto venendo... non ricordi come godevi con meee?.... Anja... amore.."