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Intrige 67° puntata

Post n°79 pubblicato il 11 Settembre 2005 da anjk

Anna, è terrorizzata e senza stare troppo a pensarci prende i suoi due figli e scappa di casa cercando rifugio nella vicina parrocchia.

Angela vede la scena dall'alto... e quello che vede è cosa aldilà di ogni comprensione.. le poche suppellettili che sono sui vari mobili, dondolano vertiginosamente per cadere a terra di colpo perlopiù frantumandosi in mille pezzi... mentre Pasquale, per nulla impaurito da quel che accade, talmente è preso dai fumi dell'alcool... gira e rigira per la stanza in cerca di chissà che.

Ad un certo punto, con una forza che non è di nessun mortale, l'uomo sempre più in preda alle sue allucinazioni, decide di far smettere quelle voci che lo disturbano... "Dove siete ahhh! non si può nemmeno dormire in questa topaia..."

Così, spostando mobili quà e là, per cercare quello che non riesce a trovare, si accorge che da dietro all'armadio c'è una strana ed intensa luce... con la forza di chi non è sano di mente, sposta il fatiscente armadio... e sorpresa dietro c'è una porta chiusa da enormi chiodi.

Lui, che la paura non sa che sia, la scardina e dietro la porta... dietro quell'armadio, c'è un'altra stanza.. non si vede quasi nulla, perciò prende una candela ed entra in quella stanza, piccola con un enorme puzza di muffa... e zeppa di polveri varie... dentro, solo un tavolo.... due finestre alte murate ed un'altra porta chiusa con enormi travi di legno e decine di chiodi... sulla porta, appeso ad un chiodo un grosso crocifisso.

Con lo stesso modo schifato con cui aveva girato le icone sacre, prende il crocifisso e lo lancia lontano... poi, prende un piccone e spacca la porta in più punti sino a farla a pezzi.... appena s'è creato un varco... una gigantesca folata di vento gelido, spegne la candela... e passando dal suo volto... come se lo attraversasse.... entra nella stanza grande dove viveva la famiglia di Angela.... portando uno strano e sinistro bagliore.

Pasquale, per nulla intimorito, fa scorta di candele e zolfanelli.... e deciso ad andare fino in fondo... accende di nuovo la candela e si addentra all'avventura.

Passa attraverso il varco che s'è creato abbattendo la porta nella stanzetta.... e la prima cosa che vede è una scala molto stretta e ripida fatta di grossi mattoni grigi.... che scende di molto sotto terra... scende, scalino dopo scalino... con decisione e in quel tratto le uniche cose che vede sono scorpioni... e topi.... che hanno fatto lì la loro dimora... li passa schifandoli... ed arriva ad un'altra porta... semiaperta... cerca di aprirla ma qualcosa, gli impedisce di farlo.

Si abbassa per cercare di capire cosa impedisce l'accesso... sembra un sacco di juta.. lo afferra con la mano sinistra... lo tira con decisione ed in mano, gli resta la testa di uno scheletro... e quelo che pareva un sacco, sono i capelli di quel corpo appartenuto sicuramente ad una donna... capelli molto lunghi ed arruffati color juta appunto.

Solo per un attimo resta impaurito... poi, tra sè pensa che quel coso, ormai è morto... che male potrà mai fargli... così prosegue nella sua ricerca.

Apre la porta e si trova di fronte ad una sorta di labirinto fatto di cunicoli nel sottosuolo... inizia a percorrerne uno a caso... e ben presto si imbatte in qualcosa che ha dell'incredibile... tutti quei cunicoli sono pieni zeppi di cadaveri decomposti e quasi scheletri.... che sono lì da chissà quanti anni.... ma la cosa strana è che ogni cunicolo è sbarrato da una porta di legno sempre impossibile da aprirsi dall'interno.... per cui, dopo un sacco, aiutato anche dai pezzi di cera caduti dalle numerose candele che ha usato, come un filo d'arianna, ritrova il cunicolo che lo riporta alla sua casa.

Quando rientra... l'atmosfera è surreale... le finestre alte si sono richiuse... e nella stanza si sente un musica tetra che esce dalla radio il cui filo della corrente è spaccato.... e più cerca di spegnerla, più suona forte.

Pasquale... pensa che ormai si starà svegliando da quel sogno.... da quella allucinazione da alcool e così, dato che non può coricarsi sul letto matrimoniale distrutto... si corica su uno dei letti dei figli e si copre la testa con un cuscino per non sentire.... per non vedere.... perchè ora si rende conto che non erano i fumi dell'alcool..... non erano allucinazioni... ma era tutto vero... vorrebbe che quei rumori finissero... giura di non bere più.... purche tutto smetta... ma nulla termina.

L'indomani, Anna tornata con il parroco per prendere i suoi vestiti... vista la scena e quello che c'è sotto casa, non può fare altro che avvisare le forze dell'ordine... e chiamare un medico per il marito che ora è terrorizzato.

Angela si risveglia dalla regressione e Giorgio le chiede cosa ricordi della sua prima casa, quella dove è nata.... e stranamente ricorda ogni particolare di quella casa pur non essendoci mai vissuta... perchè la stessa, è stata sigillata esattamente un mese prima della sua nascita esattamente il 21 aprile 1960 perchè fu accertato che quei resti erano di persone affette dalla peste, che venivano rinchiuse a morire in questi cunicoli, senza cibo e senza acqua fino alla morte... senza la possibilità di rivedere più la luce... ed il cunicolo principale, portava allo splendido Duomo di quella città, dove il patrono, Sant' Omobono era famoso per avere sempre la borsa aperta per tutti, anche per questi poveri infelici ai quali lasciava cibi dietro la porta del cunicolo principale.

 
 
 
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Data di creazione: 02/07/2005
 

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