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Rach 3

Post n°33 pubblicato il 13 Ottobre 2008 da antonio.facchiano
 

Ho rivisto il film “Shine”, film di Scott Hicks del 1996, storia di un pianista che diventa matto per lo stress di dover suonare il concerto n.3 di Rachmaninov.

La storia è molto bella, tremendamente verosimile (e in parte vera). Si racconta, tra l’altro, quanto un genitore con le sue proprie frustrazioni e con la sua ignoranza (anche se in buona fede) possa influire sulla personalità dei propri figli, che portano poi a vita il marchio impresso da quei traumi. Il film mi ha emozionato e mi ha riportato alla terribile responsabilità di genitori, che qualche volta si sottovaluta, presi dai mille impegni che fanno dimenticare che i figli, e l’amore per loro,  sono la causa e  il motore che muove tutto, anche la vita di chi NON ha figli. L’amore per i figli è lo stimolo a migliorare le cose, a combattere per lasciare a loro un mondo diverso; da un punto di vista teologico, l’amore per i figli è forse la vita stessa di Dio.

Suggerisco a tutti di guardare questo film, ai genitori, che potrebbero rivalutare il loro comportamento, ma anche ai figli, che potrebbero forse capire qualcosa di più della psicologia dei padri, e forse perdonarli per gli errori che si commettono, molte volte, in buona fede, per ignoranza.

Ho comprato il “Rach 3” (come viene chiamato nel film) e lo ascolto spesso in auto, mentre vado al lavoro, e merita tutta la fama che ha, come il Rach 2. Ricordo che quando uscì  il film, il Rach 3 sparì dai negozi, esaurito.

 

Antonio Facchiano

 

 
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