Sogni in qwerty

Se l'età è sicuramente quella che uno si sente, forse l'estetica è negli occhi di chi vede, al di là della strafottenza di osservatori occasionali, omologati e improbabili. Morale: meglio le diottrie di Marylin che quelle dello strafottente.

Io penso che incazzati lo siamo tutti. Pero' prevale l'assuefazione, il che e' pessimo, e ci teniamo tutto. Come dici tu, si punta alla sopravvivenza. Forse si dovrebbe seguire una volonta' diversa: VOGLIO VIVERE, NON SOPRAVVIVERE

Proprio perche' lo squalene e' prodotto dall'organismo, proprio per questo la cosa e' pericolsa, perche' nella reazione immunitaria che si ha, si rischia una risposta autoimmune. Meglio i vaccini senza squalene

Pensa un po', da quello che è successo nella mia cerchia di parenti, amici e conoscenti, mi sono fatto l'idea che dopo l'incidente di Chernobyl sia aumentata l'incidenza dei tumori. Ma le statistiche ufficiali sembrano sottilizzare. Ah, non sapevo del rapporto di Greenpeace, of course.

Non capisco se quelli che hanno messo in mezzo lo squalene sappiano che è un precursore del colesterolo e, come tale, viene prodotto normalmente nell'organismo. O mi hanno insegnato cazzate?

Auguri a te, e che questa sia una Pasqua di "ricostruzione"

TI AUGURO UNA FELICE SERATA E BUONA PASQUA ANCHE SE PER MOLTI SARA DIFFICILE PERCHE ABBIAMO TUTTI NEL CUORE E NELLA MENTE LE VITTIME DEL TERREMOTO CIAOOOOOOOOOOOOOO

Bhe', Chernobyl è tata una tragedia epocale, ma almeno ha innalzato la guardia sulla sicurezza nucleare. Imparare dagli errori degli altri aiuta a non fare errori...

se non ci fosse stato chernobyl il risultato sarebbe stato diverso!

Antonio: grazie! Come per magia ho aperto il tuo blog mentre voltavo le spalle alle lamentele incalzanti di una collega, senza essermi ancora accorta che quel passivo ascolto mi aveva già profondamente incupito. E pensare che avevo creduto bastasse voltare le spalle per difendermi dalla negatività! E così scoprire che la gioia, come il rancore, è contagiosa è stato come un tuffo nel blu, fuori dal grigio interiore. Grazie e continua ascrivere. Un abbraccio, debora