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IDEA: La spazzatura, mettiamola nel Vesuvio

Post n°5 pubblicato il 13 Maggio 2008 da antonio.facchiano
 



Sono un cervello in fuga; sono scappato dalla mia casa paterna e sono andato via, come i vecchi emigranti.
Lo spago non teneva chiusa la mia valigia, ma stringeva lo stomaco in una morsa di paura mista a curiosita', attesa, speranza, desiderio e visione di un ignoto futuro, favoloso come il far west. Li' ho trovato un'altra casa.
Poi sono scappato anche da li' e ne ho trovata un'altra, da dove sono scappato di nuovo, trovandone un'altra, dalla quale sono ri-scappato.
Un cervello, se scappa una volta, scappa sempre.
Pero' il cuore resta. Un pezzo del mio cuore e' rimasto in ognuna delle case dove ho vissuto. Mi guardo nel petto; un bel pezzo di cuore c'e' ancora qui dentro, che batte con i suoi toc, chiedendo di aprire la porta chiusa.
La casa paterna resta un sogno di bambino; quella dove sono cresciuto e dove torno spesso, di notte.
I signori della monnezza cercano di coprirmela di rifiuti,  squallidi che seminano squallore.
RIFIUTI: come NO alla normalita', NO allo sviluppo, NO alla costruzione di una vita  di solidarieta' .
Per ora hanno vinto loro, e continuano a vincere, i Signori Rifiuti.
Per ora.

Antonio Facchiano

 
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