Finalmente se ne sono accorti anche gli psicologi: il pessimismo è meglio dell'ottimismo.
Altro che "Positive illusions"delle teorie d'oltreoceano.
Qui si fa della ricerca sul serio, accurata, profonda e che cosa si scopre?
Che il pessimista è più attrezzato nei confronti dell'esistenza, perché immagina difficoltà, aspetti negativi nelle varie situazioni e quindi si prepara per tempo ad affrontarli.
L'ottimista, a furia di pensare che tutto gli andrà bene, finisce con il soccombere appena appena qualcosina gli va storta.
Si butta per terra, in preda alla depressione e si lamenta in continuazione del destino cinico e baro.
Ma come?
Semplice. Non se l'aspettava la delusione, l'ostacolo, la sconfitta. E così
si affloscia.
A dire il vero, antichi osservatori dell'animo umano avevano già sapientemente diagnosticato che la "base dell'ottimismo è terrorismo puro".La frase è di Oscar Wilde, naturalmente.
Chi meglio degli artsti intuisce la verità?
Gli scienziati arrivano sempre con un po' di ritardo ad accorgersi della realtà.
Vi ricordate Spock? Quello che diceva di non sgridare mai i bambini, ma di dargli sempre ragione, anzi di fargli sempre i complimenti, anche quando sbagliavano, perché sarebbero cresciuti sani e belli?
I maligni dicono che i suoi figlioli, dai e ridai, alla fine si stancarono di tanto ottimismo e lo presero a botte.
Capì allora di avere esagerato. E, da buon pragmatico, cambiò teoria per sostenere, quasi quasi, di dare le cinghiate sul sedere dei figli, per farli crescere meglio.
Addirittura, qualche ricercatore ebbe ad aggiungere che gli scapaccioni rafforzavano la memoria, per una strana interazione fra sculacciate e neuroni.
Misteri della scienza.
Noi che pessimisti lo siamo sempre stati, fin dalla nascita, ci siamo sentiti sempre dei diversi, come gli ebrei della diaspora o i figli dello zio Tom.Anche se eravamo in buona compagnia: Leopardi, Schopenhauer, etc. giù, giù fino a Calimero, ci prendeva spesso un senso di disagio di fronte alla grande maggioranza dei volterriani di ferro, che ci ripetevano: "ma questo è il miglior mondo possibile"! Che cosa pretendi?
Per carità, che vivere il nostro...
Tutti a tirarti le pietre, se solo azzardavi il minimo dubbio sulle sorti magnifiche e progressive dell'esistenza.
A dirti, in continuazione, di guardare gli aspetti positivi, ad avvertirti che, se continuavi a sollevare perplessità, ad ogni pie' sospinto, potevi scordarti di ottenere fortuna o, almeno, buoni, discreti, passabili risultati, nel tuo fare quotidiano.
Ecco, abbiamo avuto la nostra rivincita.
C'è qualcuno, adesso, intento a tessere, con dovizia di argomenti, l'elogio del pessimismo.E dice in maniera chiara e netta che "il pessimista non è un rassegnato, uno scettico privo di ambizioni, non è come il depresso temporaneamente privo d'interessi e di volontà, ma piuttosto - sentite, sentite - un curioso cronico... un ottimista troppo bene informato".
Evviva il pessimismo:era ora!!!
Inviato da: Maria
il 11/03/2009 alle 21:55
Inviato da: Anonimo
il 08/11/2008 alle 17:33
Inviato da: L_irrequieto
il 05/11/2008 alle 17:00
Inviato da: Mouscardin
il 04/08/2008 alle 11:52
Inviato da: Anonimo
il 28/07/2008 alle 18:15