Creato da leonardo377 il 23/05/2009
Approfondimenti su Astronomia e Fisica.
 

Tag

 

siti migliori

blog.libero.it/astroleo

 

Per chi desidera finanziare le mie ricerche può effettuare un versamento postepay al seguente numero

Postepay

 

Conosci un luogo che ha a che fare con l'astronomia? Sito megalitico, osservatorio, laboratorio di ricerca, etc ? segnalalo a questo blog con un commento.

Hai una meridiana nella parete della tua casa? Manda una foto che la pubblico in un post.

 

Post su ordinazione: per chi ha domande dubbi o un interesse particolare,

sono disposto a studiare l'argomento per voi e pubblicare un post su richiesta.

 

Area personale

 

Archivio messaggi

 
 << Settembre 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
            1
2 3 4 5 6 7 8
9 10 11 12 13 14 15
16 17 18 19 20 21 22
23 24 25 26 27 28 29
30            
 
 
Citazioni nei Blog Amici: 6
 

Dimensioni dei corpi celesti

 

Viaggi Spaziali Interstellari

 

FACEBOOK

 
 

Nebulosa Occhio di Gatto

Costellazione del Dragone

Occhio di Gatto

Nebulosa Farfalla

Costellazione Scorpione

Nebulosa Farfalla

Nebulosa di Abell

Costellazione del Cancro

Nebulosa di Abell

Nebulosa NGC6751

Cotellazione dell'Aquila

Nebulosa Planetaria NGC6751

Nebulosa del Granchio

Costellazione del Toro

Nebulosa del Granchio

Nebulosa Manubrio

Costellazione della Volpetta

Nebulosa Manubrio

 

Mailing-List dei GS SAF

http://astrosaf.altervista.org

Nella pagina a destra scorrendo verso il basso si trova il box di iscrizione.

 

Cerca in questo Blog

  Trova
 

Lo scopo di questo blog è di divulgare e di suscitare interesse verso l'astronomia e la fisica, di individuare altri appassionati e creare occasioni per crescere insieme operando uno scambio di opinioni e di informazioni.

 

Ultimi commenti

 

 

 

 

Ultime visite al Blog

biscegliapaolonyangasquiccio81orsogaantoniod4ruberto_luisailaria_bevacqua_97ornellotofanisara.solomeclo64clocri73bolognaxjkfurnv8978colorediletgiardinoml3993
 

Chi può scrivere sul blog

Tutti gli utenti registrati possono pubblicare messaggi in questo Blog e tutti possono pubblicare commenti.
I messaggi sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 

 

http://digilander.libero.it/leonardo377/SAF.jpg

Questo è il logo dell'Associazione di Astrofili di cui faccio parte. Se vi interessa conoscerla di più o parteciare alle innumerevoli attività che vengono svolte nei dintorni di Firenze andare sul seguente blog:

http://astrosaf.altervista.org/wordpress/

 

 

Mailing-List dei GS SAF

http://astrosaf.altervista.org

Nella pagina a destra scorrendo verso il basso si trova il box di iscrizione.

 

Meraviglie dal Cosmo

 

Il Sistema Solare

 

Catastrofi Cosmiche

 

Galassie

Galassia Arp148

Costellazione Orsa maggiore

Galassie ARP 148

Galassia NGC_1232

Costellazione Eridano

Galassia NGC1232

Galassia Sombrero

Costellazione della Vergine

Galassia Sombrero

Galassia Ruota di carro

Costellazione Leone Minore

Galassia Ruota di Carro

Galassia Occhio Nero

Chioma di Berenice

Galassia Occhio Nero

 

Supernovae

Nebulosa del Granchio

Costellazione del Toro

Supernova del 1054

Nebulosa del Granchio

 

 

« Modello Universo di Filo...Linea Megalitica Carna... »

Poggio Rota – Parte 1

Post n°54 pubblicato il 27 Novembre 2009 da leonardo377
 

Poggio Rota

Fino a qualche anno fa ero convinto che in Toscana non ci fosse alcun riferimento archeoastronomico Megalitico, ma poi con il tempo una alla volta sono venuto a conoscenza di vari siti come San Lorenzo e Poggio Rota, per citare i più importanti, che mi hanno permesso di rivalutare la mia regione. Ero riuscito a visitare il Tempio di San Lorenzo (Vedere post precedente) grazie allo studioso Enrico Calzolari che negli ultimi anni si è reso disponibile a guidare i vari gruppi della mia associazione. Mi rimaneva Poggio Rota, ed erano diversi anni che mi ero riproposto di andare a cercare il sito, ma non avevo trovato informazioni su dove fosse precisamente e attraverso uno studio su cartine e Google Earth mi ero fatto un’idea di dove potesse essere. Per il solstizio invernale del 2008, insieme ad una mia amica, ho preso la decisione di andare a cercarlo. Arrivato a Pitigliano mi sono diretto verso la zona che ipotizzavo essere la più probabile e dopo una mezz’ora di ricerca eccolo là. Non posso aggiungere “davanti a me”, perché in realtà l’ho visto con lo specchietto laterale dell’auto, dalla strada che avevo preso non era visibile nella direzione cui andavo, avrei dovuto percorrerla in senso inverso. Comunque l’avevo individuato e arrivati sul posto ho avuto la possibilità di poter osservare e analizzare l’osservatorio megalitico non più in foto ma da vicino …di toccarlo. E dato che la giornata era con il Sole l’esperienza si è resa più suggestiva con le varie ombre e luci delle varie pietre. Dopo qualche ora di sosta sul posto arriva una vecchia conoscenza: “Enrico Calzolari” accompagnato da sua moglie e da un altro studioso “Giovanni Feo”. Questo solstizio è stata una vera occasione per me, perché Giovanni Feo era la persona che avrei voluto contattare da anni …colui che ha scoperto il sito. Da quel giorno siamo diventati amici ed ho organizzato due escursioni con la mia associazione, di cui una recentissima (Vedi post precedente). Quel giorno, al tramonto solstiziale, ho potuto sperimentare insieme ai due studiosi la funzionalità dell’osservatorio megalitico e vedere il Sole che Passava attraverso traguardi e due pietre con vari giochi di luci. Molto suggestivo è stato il passaggio del Sole tra due pietre di cui una a forma di Luna a chiudere il passaggio ad un momento del tramonto particolare limitato dall’orizzonte costituito dal  crinale dei monti posti davanti a Sud-Ovest. Come potete vedere dalle foto in una determinata posizione è possibile vedere l’ultimo raggio di luce che passa dalla fessura.

Poggio Rota  Raggio di Luce

Poggio Rota  Raggio di Luce

 Poggio Rota  Raggio di Luce

E’ possibile che tale fenomeno non sia legato solo al Solstizio e al momento non sono a conoscenza di alcuna analisi al riguardo, ma comunque sia l’esperienza è stata molto suggestiva. Si ipotizza che il complesso architettonico è stato ricavato da un’intera zona di tufo, le varie pietre si ergono dal terreno per circa 3 metri ma ancora per diversi metri si troverebbero sotto terra e se un giorno verranno effettuati degli scavi completi si potrà vedere se sono appoggiati o se veramente frutto di un’unica impresa. Non è chiaro a quando risale l’opera ma vi sono molti studiosi che propendono per il 2300 a.C., epoca in cui Giovanni Feo fa risalire alla cultura di Rinaldone i Megaliti di Poggio Rota e di tutti gli altri sparsi nel territorio lungo la valle del Fiora. Successivamente il luogo è stato soggetto ad accumulo di terra fino a ricoprire buona parte di tutta la struttura a tal punto che oggi risultano non visibili. Si può pensare che in tal modo sono stati provocati danni alla struttura, in realtà invece ha permesso la conservazione del sito. Il tufo che è rimasto scoperto nei millenni si è degradato fortemente a tal punto che alla vista appare come un formaggio gruviera, la superficie risulta fortemente forata rendendo difficile l’identificazione di quelle che potrebbero essere invece coppelle volute.

Poggio Rota

Dopo anni di segnalazione alle autorità pubbliche, finalmente quest’anno una rappresentanza della sovrintendenza di Milano ha eseguito delle operazioni di scavo abbassando di circa 10 cm il fondale del terreno. Ben poco rispetto ai metri richiesti ma sufficiente ad evidenziare come la parte sottostante sia meno degradata e mostrando evidenti tracce di lavorazione e di lisciatura. La speranza di Giovanni Feo e di tutti gli stimatori di questo sito è che adesso le autorità competenti, che siano di Milano o Toscane o da qualsiasi altro ente, si muovano in fretta. Per la fragilità del sito è necessario che gli scavi siano portati a termine in pochi mesi e non in decenni e successivamente messi in sicurezza a prevenire i danni dovuti alle intemperie dalla natura e più che altro dagli uomini. Basta toccare le pietre per rendersi conto di come pezzi di tufo si possano staccare con enorme facilità. Ciò che il terreno ha protetto per circa 4000 anni può essere distrutto in pochi decenni. Inoltre vi è l’incognita di come sono appoggiati i monoliti e dello stato di conservazione della base, una volta liberati dalla terra cosa potrà accadere?

Poggio Rota

 

 
Commenta il Post:
* Tuo nome
Utente Libero? Effettua il Login
* Tua e-mail
La tua mail non verrà pubblicata
Tuo sito
Es. http://www.tuosito.it
 
* Testo
 
Sono consentiti i tag html: <a href="">, <b>, <i>, <p>, <br>
Il testo del messaggio non può superare i 30000 caratteri.
Ricorda che puoi inviare i commenti ai messaggi anche via SMS.
Invia al numero 3202023203 scrivendo prima del messaggio:
#numero_messaggio#nome_moblog

*campo obbligatorio

Copia qui:
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963