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Post n°39 pubblicato il 19 Dicembre 2005 da alfasica
IL MIO DOLCE ORRORE L’orrore arriva in cucina arriva, vuole stare con me, mi tocca i capelli mi riempie di domande. A letto arriva per il bacio della notte, divino atroce allunga le antenne stride come una cimice, amoroso. Arriva e si sdraia, vuole sentirmi parlare. Tori gonfi d’acqua. Il mio dolce orrore ha paura che la morte non esista, come un bambino disincantato; me l’hanno detto, me l’hanno detto. La morte esiste, non preoccuparti. Si alza veloce per giocare con le lenzuola sgocciola sul pavimento. -avevi promesso- Lepre cornuta. Il mio dolce orrore ha paura che la morte esista come un bambino nel buio, nelle profondità delle coperte. Non esiste, non preoccuparti. Siede vicino a me, mi guarda a lungo, gira la testa, tra il mio collo, si addormenta.
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