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"Questo diario è il mio kif, il mio hashish, la mia pipa d'oppio. E' la mia droga e il mio vizio. Invece di scrivere un romanzo, mi sdraio con questo libro e una penna e indulgo in rifrazioni e diffrazioni." . (Anais Nin)
Mi hanno chiuso tutte le porte astratte e necessarie,
Hanno abbassato le tende dal di dentro di ogni ipotesi che avrei potuto vedere dalla via. Non c'è nel vicolo trovato il numero di porta che mi hanno dato.
Mi sono svegliato alla stessa vita a cui mi ero addormentato.
(F. Pessoa)
E' molto, molto difficile mettere d'accordo cuore e cervello… Pensa che, nel mio caso, non si rivolgono nemmeno la parola.
(da "Crimini e misfatti" di W. Allen)
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Post n°1140 pubblicato il 02 Giugno 2010 da Writer_lady
Quand’ero ragazzina io, dell’estate t’accorgevi dai segnali della strada. Le lucertole rapide fra le spaccature dei muretti bianchi. L’asfalto morbido sotto il passo. Gli infradito coi bermuda o le gonne lunghe, con le balze hippy, di cotone leggero. L’odore. Ogni profumo che tornava. Di fiori, intenso, di erba e terra, umido, e quello fresco dei panni stesi, sbattuti da un vento diventato d’improvviso buono. Invece ieri… - Prof. se mi deve interrogare, lo faccia il 3: poi parto. Vado in crociera. Ho squadrato con il mento in su il ragazzo biondo che mi sovrastava dall’alto dei suoi 17 anni. Imponente e con la sbruffonaggine di chi si sente padrone del mondo. A partire dal suo. Aveva scritto in fronte “Io posso”. L’aveva scritto pure sul coccodrillo della sua Lacoste a righe. Ripensavo agli anni dell’austerity. Anche allora, piuttosto si stringeva la cinghia, ma nessuno toccava la puntatina al mare. Magari non erano Sharm el Sheik o le isole Fiji. Erano Riccione, Rimini. Un ghiacciolo e la bottiglia di gassosa. Pur di cambiare scenario, si racimolavano i soldini. Ed era una pensione, non l’hotel 4 stelle. Oggi Davide, un imprenditorino in erba, mi sventola il biglietto Costa Crociere sotto il naso. La cultura tanto può aspettare. C’è la cabina vista oceano e una foto su Facebook da postare. |
Quando c’è il benessere economico, non significa che i figli debbano essere “rigonfi” per riflesso di quella sicurezza materiale. I diciassettenni sbrufoncelli e arroganti sono i figli degli sbruffoni arroganti. È un ciclo.
Questi tipetti li conosco anch'io.:(
Le nstre estati, Stef, il "desiderare" per vedere se si poteva ottenere o continuare a sognare: altri tempi, altra austerity... ma che fortuna che abbiamo avuto noi, sì davvero!
grazie del conto alla rovescia, ma non sento molto il mio compleanno ques'anno, domani sono dallo specialista per definire cosa e quando fare... TVB (anche se sono lontana da tutto e tutti ed incentrata sulla salute, ma so che comprendi, lo so).
Eppure io sono felicissima di ritornare a Rimini come ogni anno...ci ho passato le estati più belle della mia vita...e pare che anche mia figlia sia sulla medesima strada ....
Buona serata Stefy****bacioni
ma il mondo non finisce mai e si porta via questa massa di Savona-Torino-Roma-Otranto-Napoli-Zara-Imola???