Il mio Cervello.....

Da quando sono entrato nel fantastico mondo dei fumetti made in Japan, come è naturale che sia, ci sono stati titoli che nel bene o nel male mi hanno colpito di più; titoli che (più di altri) ancora oggi hanno saputo trascinarmi in mondi grandiosi fatti d'avventure emozionanti e grandiose....titoli come DEVILMAN, AKIRA, LE BIZZARRE AVVENTURE DI JOJO (terza serie), SLUM DUNK, BERSERK E GANTZ. Tra questi titoli è doveroso aggiungere quello di una serie animata che mi ha impressionato tantissimi per le novità che ha apportato al genere e per l'aver introdotto tematiche innovative e linguaggi narrativi freschi e esteticamente validi. Sto parlando di NEON GENESIS EVANGELION

La storia ad un primo impatto può sembrare nulla di particolarmente originale: siamo nel 2015, c'è stata una grave catastrofe che ha colpito l'umanità, c'è un'invasione da parte di esseri dall'aspetto particolarissimo che vengono chiamati ANGELI e che gli uomini per difendersi da questi "cosi" combattono con  dei robot (che in realtà robot nn sono....) chiamati EVANGELION....insomma niente di nuovo, giusto? E proprio quando inizi a pensare questo che Evangelion ti spiazza iniziando a inserirti tematiche come introspezione psicologia, difficoltà a relazionarsi col prossimo, stati d'ansia e panico, traumi infantili, auto-isolamento, crescita interiore, religione, sesso, tradimenti, misticismo. Il regista muove (verso la metà della serie) i protagonisti verso tematiche nuove per l'animazione giapponese, affrontando temi per nulla infatili che (almeno in patria) riavvicinarono al mondo dei cartoni gli over 30. Hideaki Anno (il regista) ci fa camminare al finaco di Shinji Ikari (il protagonista) facendoci seguire passo passo la sua maturazione, la sua crescita interiore e l'abbattimento dei suoi limiti psicologici. Da ragazzino insicuro e timido qual'era diventato dopo esser stato abbandonato dal padre e dopo aver perso la madre, pian piano Shinji troverà di nuovo motivi per esser sicuro di se stesso e per poter ambire alla serenità interiore. Personalmente, nonostante la serie sia apparentemente incentrata su combattimenti, la trovo di un poetico notevole, capace di offrire tantissimi spunti di riflessione, aiutata da una serie di espedienti narrativi (inserimenti di immagini prese dal vivo, animazioni fatte solo con schizzi o disegni stilizzati), capace di appassionare non solo gli appassionati del genere. La serie ha avuto notevole successo (come ho accennato) in patria, tant'è che ad essa sono seguti due film, su cui stenderei un velo pietoso.