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Nello scorso post abbiamo parlato di Doctor Horrible's sing along blog come esempio di prodotto dedicato alla diffusione via Web. L'esempio più famoso e riuscito di questa nuova tendenza è forse The Guild, micro serie del 2007 di pochi minuti (massimo 8) ispirata al mondo dei giocatori on-line, sulla traccia di War of Warcraft e simili. L'anello di comunicazione è la protagonista (ed ideatrice) Felicia Day, già “Penny” di “Doctor Horrible “ ed ora video blogger nerd alle prese con i problemi della “Gilda” di giocatori di cui fa parte. La vita di Codex, nickname di Felicia/Cyd (e quella dei suoi compagni) è fortemente condizionata dalle sessioni di ore di gioco on-line, creando forti ripercussioni in ambito lavorativo, affettivo e, per ovvi motivi, sociale. Questa forma di evasione permette ai protagonisti di fuggire da madri oppressive, dai propri fallimenti, dalla vita familiare;tutto questo viene raccontato con acume, leggerezza e un'ironia notevole. La
costruzione di un episodio comincia con il resoconto della giornata appena trascorsa di Codex, che spesso si ritrova a “mentire alla propria web-cam” per essere subito sbugiardata dagli eventi o da se stessa, proseguendo poi con una sorta di flash back che ci mostra il vero accadere delle cose e della sua giornata. Personalità nevrotica, sotto Xanas, chiusa ed introversa viene letteralmente travolta da Zaboo, un altro giocatore, che le piomba in casa, stabilendovisi e vantando una non ben definita “relazione” con la stessa Cyd, incredula, che però, in questa vita reale, non può “scollegarsi” e rinchiudersi in se stessa.
La scelta di episodi così brevi permette una alta fruibilità, senza cadere in problemi di ritmo o di costruzione dell'episodio, rimanendo fresco, divertente ed accattivante. La qualità è quella propriamente amatoriale di un filmino girato tra amici, o almeno questa è la sensazione ricercata. Così ci troviamo alternativamente nella camera di Codex, nella paninoteca all'angolo e nelle postazioni di gioco dei protagonisti, con rapidi scambi di battute e improbabili impiccagioni con cavi di rete.
Parafrasando la protagonista, “sembra un po' da sfigati quando lo si racconta alla gente”, ma il successo e la longevità del prodotto sono una garanzia, visto che ha raggiunto ben la quarta stagione, che andrà in onda quest'estate negli U.s.a.
L.
Qui sotto il VideoClip "Do You Wanna Date My Avatar", creato in occasione della presentazione della Terza Serie in una convention negli U.S.A.
La voce è quella di Felicia Day, ormai a suo agio nei panni della cantante, mentre musica e video sono a cura di Jed Whedon (per entrambi, vedi "Doctor Horrible's Sing Along Blog")
Hank
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HAGAKURE
Quando un acquazzone ci sorprende, cerchiamo di non bagnarci affrettando il passo, ma anche tentando di ripararci sotto i cornicioni ci inzuppiamo ugualmente.
Se invece, fin dal principio, accettiamo di bagnarci eviteremo ogni incertezza e non per questo ci bagneremo di più. Tale consapevolezza si applica a tutte le cose.
Yamamoto Tsunetomo(1 - 79)
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LA MORTE E IL BUSHIDO
Quando sopraggiunge una crisi, davanti al dilemma fra vita e morte,è necessario scegliere subito la seconda. Non è difficile: basta armarsi di coraggio e agire. Alcuni dicono che morire senza aver portato a termine la propria missione equivale a una morire invano. Questa è la logica dei mercanti gonfi di orgoglio che tiranneggiano Osaka ed è solo un calcolo fallace, un'imitazione grottesca dell'etica del samurai.
E' quasi impossibile compiere una scelta ponderata in una situazione in cui le possibilità di vita e di morte si equivalgono. Noi tutti amiamo la vita ed è naturale che troviamo sempre delle buone ragioni per continuare a vivere. Colui che sceglie di farlo pur avendo fallito nel suo scopo, incorre nel disprezzo ed al tempo stesso è un vigliacco e un perdente.
Chi muore senza aver portato a termine la propria missione muore da fanatico, in modo vano, ma non disonorevole. Questa è infatti la Via del samurai.
L'essenza del Bushido è prepararsi alla morte, mattina e sera, in ogni momento della giornata.
Quando un samurai è sempre pronto a morire, padroneggia la Via.