T. |
A parte questo, se si ignora questa "piccola" questione, il film è girato abbastanza bene, gli effetti speciali (vero punto forte del regista, ex visual effect in altre pellicole e serie tv) sono di buona caratura, le riprese, il montaggio e la fotografia non sgarrano quasi mai.
T. |
Post n°151 pubblicato il 24 Settembre 2009 da toughenough
di Hanno Hofer,Razvan Marculescu, Cristian Mungiu, Costantin Popescu, Ibana Uricaru.
T.
P.s. Per Pesaro si ringrazia il cinema Loreto e i suoi collaboratori.
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Post n°150 pubblicato il 17 Settembre 2009 da toughenough
Il progetto di Torchwood nasce da un'idea di Davies, che adattò una serie da lui concepita all'universo esplorato dal “Dottore”, prendendone il personaggio del capitano Jack Harkness (visto nel finale della prima serie morire per mano dei Dalek e resuscitato dal Tardis nella persona di Rose) e l'ambientazione,. La stessa Torchwood viene fondata ad opera della Regina Vittoria dopo uno spiacevole incontro con un licantropo extraterrestre e la celebre coppia di viaggiatori del tempo, e il suo sviluppo si può seguire lungo tutta la seconda serie di Doctor Who con David Tennant, che si conclude con la distruzione di "Torchwood Londra” ad opera di Cyberuomini venuti da un'altra dimensione. Il compito di questa organizzazione è quella di catalogare, fermare, gestire gli oggetti e gli eventi legati agli eventi extraterrestri che accadono sul pianeta Terra, per non lasciarlo indifeso di fronte alle minacce venute dallo spazio, ed essa è completamente indipendente, al di sopra degli stati e delle polizie di tutto il mondo. La sua sede è Cardiff, poiché la città Gallese si trova nel bel mezzo di una fessura spazio temporale (che compare la prima volta anch'essa in una puntata del Doctor Who alle prese con gli Sleethy di Raxacoricofallapatorius ) che fa letteralmente precipitare gli alieni nella cittadina del Regno Unito. In teoria, oltre alla sede di Cardiff e quella di Londra, distrutta, ne esiste un'altra di cui si sono perse le tracce. Queste sono le basi. Quello che si evince dallo scorrere della prima stagione, è che Torchwood in qualche caso sembra fare più danni che risolverli, e risultano una sorta di Scooby-Gang sgangherata di eroi che fanno i duri senza poterselo permettere. La regia è solitamente brutta, con inversioni di campo che disorientano e confondono, il montaggio pessimo da far girare la testa e le telecamere qualche volta mosse alla cazzo di cane. Lo sviluppo dei personaggi è pietoso, la recitazione ostentata. Insomma, un vero disastro, anche se non ai livelli di Mutant X. L'unica nota positiva è la sessualità dei protagonisti, ambigua e libertina, per cui troviamo membri della squadra che fanno sesso tra di loro,e non necessariamente uomo con donna ma anche con combinazioni fantasiose, compresa donna con alieno. A parte questo elemento di novità, interessante se non altro nel messaggio (il personaggio principale, il Capitano Jack, macho e risolutore, si dilunga spesso in lunghi baci con uomini) la serie è ben poca cosa, nonostante alcune delle puntate offrano spunti interessanti. Nonostante tutti questi elementi negativi, rimane una serie di fantascienza in un panorama piuttosto scarno, e nonostante non valga la spesa di un centesimo, è sempre meglio che guardare l'ennesima riproposizione di Supercar o l'A-team. Un passatempo mentre magari si cucina o si spazza in terra.
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Post n°149 pubblicato il 01 Settembre 2009 da toughenough
S Il clima che si respira in questo film è da grande Space Opera, con un universo strutturato e senza contraddizioni, frutto di un lungo lavoro preparatorio. Non stupisce in effetti poi scoprire che Serenity è una sorta di degna conclusione di "Firefly", capolavoro di Whedon del 2002, quando crea una nuova serie definita Space Western (anche se, a mio avviso, ogni serie di fantascienza ha un po' del "western", nonostante qui, in realtà, i richiami sembrino più marcati) che sopravvisse solo 14 episodi della prima stagione, lasciando milioni di spettatori ansiosi e pressanti per vederne la conclusione. Con il credito acquisito continuando a mietere successi con "Buffy" ed "Angel" (quest'ultimo serie spin off della prima) Joss raccatta 40 milioni di dollari, non una enormità ma neppure pochissimi, e realizza questo film a mio parere splendido. I personaggi sono molto interessanti, le scene dinamiche e di combattimento più che eccellenti grazie anche In definitiva: il risultato è molto apprezzabile, imperdibile per gli appassionati di fantascienza che raramente ottengono prodotti decenti al cinema (più fortunati sono o sono stati con le serie televisive). Da sottolineare decisamente è che il film è perfettamente fruibile così com'è, senza conoscere la serie Firefly di cui è il proseguio. Altrettanto vero è che, una volta visto il film, è impossibile non recuperare questa serie del 2002, i cui primi due episodi ho appena visionato, e che non hanno nulla da invidiare alla qualità del film. T.
Allego qui sotto un trailer che gli rende giustizia (in cui si possono apprezzare anche l'ottima colonna sonora) |
Hank
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HAGAKURE
Quando un acquazzone ci sorprende, cerchiamo di non bagnarci affrettando il passo, ma anche tentando di ripararci sotto i cornicioni ci inzuppiamo ugualmente.
Se invece, fin dal principio, accettiamo di bagnarci eviteremo ogni incertezza e non per questo ci bagneremo di più. Tale consapevolezza si applica a tutte le cose.
Yamamoto Tsunetomo(1 - 79)
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LA MORTE E IL BUSHIDO
Quando sopraggiunge una crisi, davanti al dilemma fra vita e morte,è necessario scegliere subito la seconda. Non è difficile: basta armarsi di coraggio e agire. Alcuni dicono che morire senza aver portato a termine la propria missione equivale a una morire invano. Questa è la logica dei mercanti gonfi di orgoglio che tiranneggiano Osaka ed è solo un calcolo fallace, un'imitazione grottesca dell'etica del samurai.
E' quasi impossibile compiere una scelta ponderata in una situazione in cui le possibilità di vita e di morte si equivalgono. Noi tutti amiamo la vita ed è naturale che troviamo sempre delle buone ragioni per continuare a vivere. Colui che sceglie di farlo pur avendo fallito nel suo scopo, incorre nel disprezzo ed al tempo stesso è un vigliacco e un perdente.
Chi muore senza aver portato a termine la propria missione muore da fanatico, in modo vano, ma non disonorevole. Questa è infatti la Via del samurai.
L'essenza del Bushido è prepararsi alla morte, mattina e sera, in ogni momento della giornata.
Quando un samurai è sempre pronto a morire, padroneggia la Via.
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