Stella della strada

scelgo ancora di sperare..finchè ho un cielo da spiare

Questi giorni di pioggia risvegliano la mia vena malinconica e riflessiva.

È da un po’ che non parlo con me: forse mi mancava il sottofondo musicale adatto per dare il “la” alla scrittura.

La morte di M qualche settimana fa mi aveva lasciata attonita e contemporaneamente mi aveva “regalato” due giorni di pensieri e riflessioni sul mio passato e sul mio presente.

DUE GIORNI: quarantott’ore per svegliarmi e portare i sogni della notte sotto il sole di mezzogiorno.

Ne ho di sogni, di progetti: davvero tanti. E tanta è anche la paura..paura di non vederli mai realizzati e paura che si realizzino…e di non essere all’altezza per coltivarli.  Poi penso a M ed agli amici che in questi anni sono partiti (troppo presto) per il viaggio più lungo della loro esistenza. Quante cose hanno lasciato incompiute? Quante di queste dipendevano dalla loro paura di non essere all’altezza? 

Ciò che ci verrà chiesto, una volta che ci saremo addormentati per sempre, non sarà l’entità dell’estratto conto in banca, non sarà la posizione raggiunta nella carriera: sarà la quantità di sorrisi e abbracci regalati gratuitamente, l’intensità dell’amore scambiato e quella dell’amore generato.  Lo so che buttarsi fa paura. Lo so che vuol dire mettere in conto momenti difficili, sbucciature e cicatrici. Ma vivere e crescere significa soprattutto fottersene di queste cose , smetterla di trovare milioni di scuse (i soldi che mancano, la carriera, l’attesa del momento adatto..) chiudere gli occhi e fidarsi.

Io ho fiducia in me stessa, ma ho soprattutto fiducia di chi mi sta accanto quotidianamente.
Senza di voi, amici miei, non potrei andare da nessuna parte: è dal vostro – diversissimo – modo di essermi vicino che trovo l’energia e lo slancio per fare quel passetto in più verso il futuro.
Siete il filo del bucato su cui stendo al sole i miei sogni più belli.
Siete l’ombrello che ripara dalla pioggia,
l’albero che fa ombra sotto il sole d’agosto,
i guanti di lana nei giorni invernali.

Ho fiducia nel mondo: perché la parte migliore del mondo si specchia nei vostri occhi.