Creato da: bb034rl il 21/06/2011
"Chi ha paura di sognare è destinato a morire." (Bob Marley)
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Tratto da questo articolo: "Se non ci da fastidio che qualcuno da qualche parte ci osservi a piacimento, ascoltando le nostre conversazioni e monitorando i nostri movimenti, stiamo ammettendo di essere degli schiavi ubbidienti. La sorveglianza invisibile è una forma assai insidiosa di controllo del pensiero, e quando utilizziamo la logica del 'non ho nulla da nascondere quindi ben venga la sorveglianza' stiamo implicitamente ammettendo la nostra sottomissione ad un padrone e la nostra rinuncia alla sovranità della nostra mente e del nostro corpo." La sopracitata affermazione, purtroppo, non la condivido. Personalmente, non ho nulla di cui aver paura, quindi, se vogliono spiarmi, facciano pure. Non ho paura perché so di essere nel giusto quando penso che questa nostra società sia un fallimento totale. Tutto ciò che accade ogni giorno, lo conferma, incluso lo spionaggio. Non siamo noi ad aver paura (od a dover avere paura) di essere spiati; sono coloro che spiano che hanno paura. Hanno paura di perdere il loro potere, perché loro sono il potere, ovvero, loro sono ciò che possiedono (in questo caso, il potere). Se non possiedono il potere, loro scompaiono di fronte a sé stessi. Quindi, perché alcuni ci dicono che se affermiamo di non aver nulla da nascondere, “stiamo ammettendo di essere degli schiavi ubbidienti”? Credono che i problemi si risolvano impedendo (cosa di fatto impossibile) lo spionaggio? Credono che abolendo lo spionaggio, nessuno possa più controllare ed indirizzare il nostro pensiero? E la televisione (ed internet, le radio, etc.) che fanno se non fornire modelli di “persone vincenti” ai quali ispirarsi? Per cambiare questo stato di cose, occorrerebbe cambiare lo stile di vita. Personalmente credo che sarebbe necessario abolire la proprietà, sia privata che pubblica; sarebbe necessario produrre ciò che serve per vivere (cibo, case, vestiti) condividendolo senza corresponsione di denaro (od altra forma di pagamento). Abolendo la proprietà e condividendo quindi tutto, nessuno avrebbe più necessità di rubare, spiare, rapinare. Non credo sia utile abolire lo spionaggio, occorre abolirne le cause. Voler combattere qualcosa mantenendone le cause, non porta da nessuna parte. Sarebbe come dire “non rubare” ad una persona che non ha più il lavoro, sostituito dalle macchine, e che deve mantenere sé stesso e la sua famiglia in un mondo basato sulla proprietà e, quindi, sul denaro. Che fai, gli togli i mezzi coi quali procacciarsi il cibo e poi gli vieti di rubare? Mi pare che in molti, sia in internet che su altri media, cerchino di identificare i “nostri” nemici. Ma è utile? Coi nemici si deve combattere, ma se si vuole un futuro per l’umanità occorre costruire una società diversa dall’attuale e per costruire occorrono gli amici. Non sarebbe quindi preferibile (e più costruttivo) cercare gli amici? I nemici, dati i loro valori esistenziali, si faranno riconoscere da soli. E per quanto riguarda il denaro, chiediamoci: perché già alle scuole elementari “insegnano” che “il denaro fu inventato per semplificare il baratto”? Saluti.
ßß034rl
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