DON CAMILLO'S BLOG
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La conversione di Alphonse Ratisbonne/3
Post n°162 pubblicato il 04 Giugno 2008 da Il.Don.Camillo
Tratto da Ipotesi su Maria, Vittorio Messori, Edizioni Ares (…) Quasi un secolo dopo, un altro francese, anch’egli agnostico se non ateo e almeno in parte ebreo – Andrè Frossard – visse l’esperienza, che egli stesso riconobbe analoga, di una conversione radicale e istantanea, giunta del tutto imprevista e dagli effetti durati per tutta la vita. Pure per il Frossard il fenomeno mistico fu esclusivamente «visivo», senza parole; egli pure disse più volte di avere «capito tutto, di colpo, senza avere udito nulla». Entrambi i francesi, quello dell’Ottocento e quello del Novecento, sino al momento dell’«incontro non avevano alcuna idea precisa sul cattolicesimo (lo detestavano senza conoscerlo), ma quando fu spiegato loro il catechismo dissero che quell’insegnamento non faceva che confermare quanto già avevano appreso dalla visione mistica. Per tornare a Ratisbonne: come divorato dal desiderio di ricevere il battesimo (la cui importanza gli era stata rivelata in quel lampo di conversione), undici giorni dopo fu ammesso al sacramento, assumendo il semplice nome di «Maria», che non abbandonerà neppure entrando nell’Ordine dei Gesuiti. Consacrato sacerdote nel 1848, resterà nella Compagnia – con soddisfazione sua e dei superiori – per alcuni anni: l’abbandonerà, in accordo anche con Pio IX, per unirsi al fratello Thèodore (prete già dal 1830, come sappiamo) che aveva fondato una congregazione – quella di Notre Dame de Sion, ancora esistente – per la conversione degli ebrei al Vangelo. Così descriverà l’incontro con lui che, confidando nell’intervento mariano, non aveva dubitato della sua conversione: «Siamo rimasti inginocchiati sullo stesso inginocchiatoio per più di mezz’ora, senza poter dire una sola parola, ma singhiozzando di felicità e riconoscenza». Tra le iniziative prese insieme, la fondazione di una casa per catecumeni a Parigi: nella folla di ebrei che giungevano in Occidente dai grandi insediamenti dell’Est, erano molti coloro che avrebbero voluto un’educazione cristiana per sé e per i loro figli. Alphonse morirà nel 1884, a 70 anni, in Terra Santa, ad Ain Karin, il luogo tradizionale della Visitazione di Maria a Elisabetta. Tra le sue ultime parole: «La mia fiducia in Maria è giunta a quella che, a viste umano, è temerarietà. Null’altro ho voluto che tentare di essere una sorta di segnale che indichi ai fratelli la Vergine, la cui intercessione è onnipotente». 3 - Fine Il Memorare di San Bernardo (citato nella prima parte del racconto) sarà pubblicato, a Dio piacendo, domani |
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