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ABORTO E VELTRONI? NO, GRAZIE

Post n°123 pubblicato il 26 Febbraio 2008 da Il.Don.Camillo

Sul Foglio, un simpatico lettore avanza l’ipotesi che la sigla PD di sinistrorsa fattura sia semplicemente dovuta al fatto che quella del loft è una vera e propria lista Pro-Death. Non pare neanche troppo balzana, come idea, visti gli acquisti fatti dal Partito democratico in questi giorni: prima i Radicali (che hanno un valore da uno per cento e rischiano di far perdere molti più voti di quanti non ne portino), poi l’illustrissimo Umberto Veronesi.

Se poi si aggiunge la proposta dichiarata di ritornare ad una proposta sui Pacs, bisogna concludere che i cattolici democratici hanno ben poco diritto di chiedere (come fa la “adulta” Rosy Bindi) ai Radicali all’arrembaggio una ritirata in nome della coerenza. A mio modesto parere, nel Partito democratico veltroniano, quello del “ma anche”, quello delle “due verità” (parola dell’ex Sindaco di Roma, secondo cui le opposte visioni della Vita di Radicali e cattolici sono semplicemente “due verità”: puro e pericolosissimo relativismo), si troveranno assai meglio i Radicali dei cattolici. Come possano infatti dichiararsi ancora tali questi ultimi che siedono in numerose poltrone di un partito che propone di attaccare (dopo gli assedi falliti del governo Prodi) la famiglia, che porta al governo (quello attuale) una ministra per l’aborto e per la Ru486 e che imbarca uomini della morte come Veronesi e i Radicali, Dio solo lo sa.

Il “fuoco amico” di Famiglia Cristiana contro gli acquisti di Veltroni, inoltre, ha portato quest’ultimo ad una dichiarazione che la dice lunga sul suo modo di fare politica: basta steccati tra cattolici e laici. Ma si può sapere che cavolo vuol dire? Che se tu candidi persone che sostengono l’aborto, l’eutanasia, la distruzione della famiglia e quant’altro i cattolici non devono dissentire perché “i partiti moderni sono così”?

Da questo deriva il conseguente lavoro per scongiurare in ogni modo la salita al governo di una coalizione del genere, che, in caso di vittoria, a differenza dei precedenti governi, si ritroverebbe con una maggioranza schiacciante, dovuta al fatto che la parte restante dei seggi, che un tempo andavano tutti ad una opposizione (al centrodestra, nel caso del 2006), sarà suddivisa tra centrodestra, centristi, sinistra radicale. Un bel casino. Il Popolo della Libertà deve dunque vincere, ed è ciò che mi auguro con tutto il cuore, fosse anche solo per la sua contrarietà a certi progetti che la sinistraccia propugna.

Per questo motivo, spero che a votare la lista “Aborto? No, grazie” di Giuliano Ferrara siano soprattutto tantissimi elettori di sinistra. E lo spero per due motivi. Primo: questo dimostrerebbe che è una battaglia ben più alta, oltre gli “steccati” della politica, oltre lo scontro sull’economia o la politica estera. In America i prolife ci sono anche tra i Democratici, non si capisce perché in questo Paese sia ritenuto ovvio che non ci siano nel Pd. Secondo: perché questo potrebbe molto probabilmente comportare una vittoria del centrodestra.

La lista Ferrara è un’utile e comodissima scappatoia per tutti quei “democratici” veramente cattolici che non si riconoscono in una segreteria abile ad accattivarsi le simpatie di certi preti e poi ancora più brava nell’imbarcare abortisti e pro-death in generale.

Intanto: forza Ferrara, siamo con te! Tra breve devolverò una parte dei miei soldi a sostegno di questa grande battaglia.

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Commenti al Post:
madrocs
madrocs il 27/02/08 alle 00:37 via WEB
Speriamo che l'Italia ABORTISCA il PD. sarebbe un aborto terapeutico, anzi, addirittura salutare.
 
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 27/02/08 alle 14:38 via WEB
DON CAMILLO INCULATO, PRETE SPERPERATO...BY ROMANO CIULATO
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 27/02/08 alle 01:23 via WEB
Noi di sinistra non siamo PRO DEATH. Nessuno vuole la morte di un bimbo, fai ancora discorsi da prete di campagna degli anni 50 (e dal nome del blog non posso aspettarmi diversamente). Noi siamo contro chi come voi vuole limitare la libertà dell'uomo che Dio stesso ci ha dato. L'aborto non si tocca e la legge 194 è la migliore legge che un paese possa avere, e ce la invidia non a caso tutta europa. La tua è solo sharia, non legge.
 
 
Il.Don.Camillo
Il.Don.Camillo il 02/03/08 alle 23:02 via WEB
Sta di fatto, caro anonimo, che con la tattica del ma anche di Veltroni, insieme ai cattolici sono stati imbarcati anche i radicali, che con le loro campagna per l'aborto, l'eutanasia e contro la famiglia non si sono proprio distinti nel ruolo di paladini per la vita. E se nessuno vuole questa morte, si può sapere perchè ce ne sono 130.000 all'anno solo in Italia e, Milano a parte, non viene stanziato neanche un euro per i centri di aiuto alla vita e tutte le associazioni di volontariato che salvano ogni anno migliaia di mamme e di figli? L'Europa è messa peggio di noi, quindi il fatto che ci invidino la 194 non mi rende certo contento. E l'Europa, tanto per dirne una, sta ammazzando la famiglia con tutte le sue leggine per i "diritti" dei gay. Bisognerebbe allora attaccare la famiglia anche qui solo perchè lo fanno in Europa? Il prete di campagna degli anni '50 lo prendo come un complimento. Di certo don Camillo sarebbe stato d'accordo con me. Un saluto, don Camillo
 
panther01
panther01 il 27/02/08 alle 16:29 via WEB
Minchia che casino: non si capisce cosa voglia l'autore del blog. Un giorno è con Ferrara, un altro giorno vuole Casini nel Pdl, poi Casini non lo vuole più, poi Fini si deve decidere per entrare nel Pdl altrimenti non è più credibile, il giorno dopo Fini è credibile, un altro giorno non gliene frega niente di quello che dice berlusconi (però era festoso di andarlo a festeggiare a San Babile per la nascita del Pdl), un altro giorno ancor questo bipolarismo fa schifo, poi bisogna eliminare i partitini piccoli, però bisogna votare Ferrara.Beato chi ci capisc qualcosa!
 
 
Il.Don.Camillo
Il.Don.Camillo il 02/03/08 alle 23:08 via WEB
E' troppo facile metterla così. Io commento e critico le varie dichiarazioni. Se un giorno Berlusconi si decide e fonda il partito unico del centrodestra, io sono con lui. Se poi dice che non bisogna votare i partiti piccoli come quello di Ferrara (questo non l'ha detto ma l'ha fatto capire), per me la sua opinione è tale e quale a quella di un Veltroni qualsiasi, anche se dispiace di più. Casini nel Pdl avrebbe dovuto entrarci se avesse anteposto le radici comuni del Ppe alla sua avversione per Berlusconi e alle sue manie di protagonismo. Spero che tutti gli elettori dell'Udc votino per Ferrara o per Berlusconi. Se un giorno Fini attacca Berlusconi parlando di "comiche finali" e il giorno dopo, vista la convenienza, entra nel suo partito, allora non sono io che non vado ma lui. I partiti piccoli sono il male della politica, ma Ferrara è ben diverso e ben lontano da questa politica. Il referendum che ho sostenuto e sostengo nella sua azione risanatrice avrebbe tagliato le gambe a Ferrara, ma Ferrara sta portando una battaglia che vola alto rispetto a questa politichetta e quindi lo sostengo per la sua battaglia per la vita. Antepongo alla serenità dei nostri politici il diritto umano alla vita. Spero di essermi spiegato sufficientemente bene. Un saluto, don Camillo
 
nonsolonero
nonsolonero il 28/02/08 alle 07:14 via WEB
In effetti, come già viene commentato da chi mi ha preceduto, la confusione regna sovrana in quello che dici, caro Don. Non mi sento certo quello che possiede la verità, non è questo quello che voglio apparire, per carità, però a me sembra che, dai tuoi discorsi, traspaia chiaramente un solo inconfutabile fatto: i cattolici, a carattere generale, inconsapevolmente sono cattivi. Se poi sono dei fondamentalisti arrivano al punto tale da non "proporre" più il loro dogma, il loro credo, bensì cercano a tutti i costi di "imporlo", alla stregua di quanto avviene nei paesi musulmani tanto vituperati dagli stessi cattolici. Si parla di negare alcume libertà importantissime ed essenziali, solo e soltanto in nome del credo religioso, il proprio ovviamente, anche a costo di mettere a repentaglio la vita dell'unica persona in grado di poter avere voce in capitolo al riguardo: la donna. Nella scelta, sempre soffertissima, di dover ricorrere all'interruzione di gravidanza, strettamente connessa, ovviamente, al rispetto di quanto previsto da una legge vigente fra le più illuminate che il nostro Paese possa vantare, vi sono delle condizioni psicologiche, interiori, della donna, che, a mio avviso, proprio per la loro indefinibilità, dovrebbero essere permeate di sacralità, rispettate aprioristicamente, a monte di qualsiasi discorso si voglia intentare. Invece, il cattolico, puntualmente, le calpesta come se fossero insetti da sterminare. Si parla solo e soltanto di cosa possa essere più giusto, scartando a priori l'aborto che viene inteso come "omicidio" anche quando questa parola assume i contorni del ridicolo e ci si dimentica di una "persona" che, più di chiunque altra, in quel momento terribile, sta prendendo una decisione che nella stragrande maggioranza dei casi, le segnerà la vita, per sempre, ma, a nessun cattolico balena il guizzo di spendere una sola parola di conforto nei confronti di quella che viene ritenuta l'"assassina". La vostra cecità è tutta concentrata in questi elementari, semplicissimi concetti che vi trascinate da secoli e che hanno sempre tenuto al guinzaglio le società che, purtroppo, non hanno opposto resistenza. In questo, come in altri temi, risultate sempre offensivi, non tanto contro questo o quell'individuo, ma contro l'umanità intera, la sua dignità, quella stessa umanità che pensate di essere gli unici possano difendere e che invece trascinate, ottusi come siete, nel baratro dell'ignoranza e del peggiore oscurantismo medioevale. Se fosse per voi, staremmo ancora a bruciare streghe nelle piazze e a condonare i peccati ai poveri diavoli in cambio di moneta contante. Spero che Ferrara, riesca nell'intento di raccogliere intorno a sé tutti gli esagitati come lui, inclusa la Binetti e i suoi seguaci, così il PD completa l'opera di ripulitura che ha iniziato con la costituzione del partito unico e con la scelta di correre da solo. Fà niente se non si vince: l'obiettivo principale, in queste circostanze, è liberarsi di tutto quanto risulti ingombrate, deprimente e imbarazzante come gli esaltati da credi religiosi e lasciare che un popolo scelga liberamente come diamine voglia vivere. Un popolo, Don, un popolo, quello composto da tutti, da quelli come te, da quelli come me, da quelli che vogliono sposarsi, da quelli che vogliono convivere, da quelli che hanno gusti sessuali diversi dai tuoi o dai miei, da quelli che vogliono morire con dignità e hanno avuto l'unica colpa di nascere in un Paese che deprime questa volontà. Un popolo libero da contaminazioni religiose, di tutti i tipi, e si doti di leggi serie che, possibilmente, vengano rispettate ma, soprattutto vengano rispettate di pari passo alla dignità di ognuno dei componenti del popolo stesso. Tu, mio caro, purtroppo per te, sei troppo distante da questo tipo di concezioni. Ma non è mai troppo tardi per cercare di crescere. Buona giornata. Claudio.
 
 
Il.Don.Camillo
Il.Don.Camillo il 02/03/08 alle 23:24 via WEB
La stima che avevo nei tuoi confronti dopo i vari brevi dibattiti tra di noi è sparita. Le tue belle parole sono solo falsità. Ti risponderò per punti, brevemente, sperando di esaurire in qualche modo tutte le risposte che dovrei darti. UNO. Gradirei che tu mi spiegassi in cosa consista questa mania di imposizione che hanno i cattolici. E' forse vietato pretendere che l'aborto sia perlomeno non dico condannato, ma almeno contrastato? La vita umana vi fa forse schifo? I diritti vanno bene e fanno comodo solo quando sono vostri o di qualche amico gay molto chic? Diceva Reagan che tutti coloro che parlano di aborto e lo difendono hanno la strana circostanza di essere già nati. E' proprio vero.SECONDO. Ottuso, ignorante e oscurantista sei tu. Altrochè donna assassina e donna lasciata da parte: se non ci fossero i centri, le associazioni e il volontariato cattolico le donne non avrebbero nemmeno la più vaga possibilità di opporre alla scelta dell'aborto quella della vita. Non avrebbero uno straccio di aiuto. E la dimostrazione è che la legge 194 a "tutela della maternità", nella parte che dovrebbe rispecchiarsi nel titolo, viene calpestata. Non sono certo i cattolici a calpestare questa legge (benchè aborriscano di fronte all'aborto), ma i medici che praticano gli aborti in questo modo e tutti gli abortisti. L'aborto non è un diritto. E' la soppressione consapevole di un essere umano. TERZO. La Chiesa i suoi mea culpa li ha fatti, mentre gli anticlericali continuano per la loro strada, vittime consapevoli e inconsapevoli dell'ignoranza. Se non fosse stato per la Chiesa, ora saremmo anni luce indietro, più o meno alle caverne. Il cristianesimo ha portato scienza, sapere, amore, fratellanza e una valanga di altre cose all'uomo, che ora, menefreghista, pensa di sostituirsi a lui con l'aborto eugenetico, stabilendo chi deve vivere e chi no secondo parametri ipocriti e tutti suoi. QUARTO. Esagitato lo dici a tua sorella. Forse non te ne rendi conto ma stai parlando a vanvera. Difendere la vita è da esagitati? QUINTO. E quale sarebbe questo Paese che deprime la volontà? Non certo l'Italia, non certo la repubblica "fondata sul lavoro". Se non ci fosse la Chiesa a difendere vita, educazione e famiglia ora saremmo in una situazione ben peggiore. Quella di cui tu parli non è libertà. Libertà è essere liberi non di fare ciò che si vuole, bensì di scegliere il bene. Come può essere degno uno che non difende la vita umana in se' e come principio basilare? Contaminazioni religiose? Sei ridicolo. Non è mai troppo tardi per guardare la realtà e cercare la verità. Una via di Damasco forse ci sarà anche per te. Lo spero di tutto cuore. Un saluto, don Camillo
 
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Anonimo il 28/02/08 alle 15:38 via WEB
prima di aprire bocca su uno come veronesi che ha fatto degli studi che tu nemmeno puoi immaginare dovresti lavarti la bocca!!!se un giorno qualche tuo caro o un tuo conoscente( e giuro nn lo auguro a nessuno)si salverà,lo ovrai anche a lui!biscotto82
 
 
Il.Don.Camillo
Il.Don.Camillo il 02/03/08 alle 23:09 via WEB
Io ho riportato la realtà. Veronesi non è certamente un prolife. E la bocca, quando si parla di morte, non me la sciacquo neanche col cavolo. Un saluto, don Camillo
 
   
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 07/03/08 alle 10:00 via WEB
veronesi è un prolife ogni giorno..ogni giorno che salva una vita o che si batte per questo..ma su questa cosda non ti risponderò nemmeno più.saluti biscotto82
 
     
Il.Don.Camillo
Il.Don.Camillo il 07/03/08 alle 22:22 via WEB
Immagino sia prolife anche quando propugna l'eutanasia. Un saluto, don Camillo
 
   
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 07/03/08 alle 11:40 via WEB
scusa, prete... come fai a sciacquarti la bocca con un cavolo?
 
sifr
sifr il 29/02/08 alle 22:08 via WEB
Voglio aggiungere che da cattolico e laico non ritengo che una reale applicazione della Legge 194 metta a repentaglio alcun diritto e libertà, se non quelle del nascituro. Quanto afferma Ferrara è appunto questo. Cosa che invece si continua a ribadire è che qualcuno voglia castigare le donne ... Credo che onestamente ciò sia un rigurgito ideologico ed anticlericale. Onestamente non si può abolire una legge che si rese necessaria pe questioni non solo ideologiche. Certo è che la moda di ricorrervi sempre con più frequenza sia sempre più dettata da indagini volte a assicurare la perfezione del nascituro. Questo è un pò come ridurre la vita ad un supermecato e dire che un bambino è buono solo se non porta difetti... Ma allora che facciamo ? Eliminiamo tutti i bambini che hanno dei geni che non ci piacciono ? Che ci piaccia o no l'aborto è la conseguenza di uno sbaglio che non si può cancellare a danno della vita. Perchè non diminuire il numero di aborti piuttosto che preoccuparsi di garantirne a tutti i costi le condizioni ?
 
 
Il.Don.Camillo
Il.Don.Camillo il 02/03/08 alle 23:26 via WEB
Purtroppo i nostri cari amici abortisti della mutua sono sempre bravi a difendere i diritti. Ma solo alcuni, i loro. Non certo quelli dei bambini. Un saluto, don Camillo
 
mater.a
mater.a il 29/02/08 alle 23:23 via WEB
Buonasera. Grazie a Sifr, che lo cita tra i link preferiti, vengo a conoscenza di questo blog. La battaglia di Ferrara - e anche di tutti i veri cattolici e anche di tutte le persone ragionevoli - è essenzialmente quella di smascherare un equivoco di fondo: non si può parlare di tutela dei diritti, della libertà individuale, quando c'è di mezzo la vita di un altro, perchè il diritto di ciascuno finisce là dove comincia quello dell'altro. Punto. Per tutto il resto, che non riguardi la vita e i diritti di un'altro essere umano, si può discutere. Ma su questo no. Non è solo questione di fede. Conosco atei che la pensano nello stesso modo. E' questione di regolamentazione dei diritti di ciascuno, rispetto agli altri, e la novità, dopo gli ultimi oscurantistici trent'anni, è che oggi si è capito che anche l'embrione, anche il feto, sono portatori di diritto alla vita. Tutto qui. Ogni donna, dunque, nell'ambito della sua coscienza personale, può decidere di abortire. Ma non può passare la falsa convinzione che questa scelta sia un diritto maggiore del diritto a vivere del bambino che porta in grembo. Se due esseri umani che hanno rapporti sessuali non vogliono figli, prendano le loro precauzioni. Se accade l'*incidente* diano il figlio in adozione. L'aborto dovrebbe essere l'estrema ratio. La battaglia non è (sol)tanto politica e legislativa. E' prima di tutto una battaglia culturale. Per il rispetto della vita. Quando si incrina questo, l'essere umano si sente autorizzato a qualunque cosa. E di esempi ne abbiamo abbastanza tutti i giorni. Può essere utile rileggere la bellissima enciclica di GPII "Evangelium vitae". Attualissima. Grazie, ciao Don e complimenti per il coraggioso blog!
 
 
Il.Don.Camillo
Il.Don.Camillo il 02/03/08 alle 23:31 via WEB
Grazie. La vita dovrebbe essere difesa da ogni essere umano. Dal primo all'ultimo. Pare non sia così. Un saluto, don Camillo
 
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