DON CAMILLO'S BLOG
"Che la tua vita non sia una vita sterile - Sii utile - Lascia traccia" San Josemaria Escrivà
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In vista della giornata di domani, 14 settembre, in cui ricorre la festa dell'Esaltazione della Santa Croce, pubblico di seguito un testo tratto dal libro Via Crucis di San Josemarìa Escrivà (1902-1975), fondatore dell'Opus Dei.
II STAZIONE - GESU' E' CARICATO DELLA CROCE
Fuori della città, a nord-ovest di Gerusalemme, vi è un piccolo colle: in aramaico è chiamato Golgota; in latino, locus Calvariae: luogo dei Teschi o Calvario.
Gesù si consegna inerme all'esecuzione della condanna. Nulla gli deve essere risparmiato, e sulle sue spalle ricade il peso della croce infamante. Ma la Croce sarà, per opera dell'amore, il trono della sua regalità.
Gli abitanti di Gerusalemme e i forestieri giunti per la Pasqua si accalcano per le strade della città per veder passare Gesù Nazareno, il Re dei giudei. Vi è un frastuono di grida; e, a intervalli, brevi silenzi: forse quando Cristo fissa lo sguardo su qualcuno:
— Se qualcuno vuol ventre dietro a me, prenda la sua croce di ogni giorno e mi segua (cfr Mt 16, 24).
Con quanto amore Gesù abbraccia il legno che gli darà la morte! Non è forse vero che non appena smetti di aver paura della Croce, di ciò che la gente chiama croce, quando applichi la tua volontà ad accettare la Volontà divina, sei felice, e scompaiono tutte le preoccupazioni, le sofferenze fisiche o morali?
E' davvero leggera e amabile la Croce di Gesù. Lì non contano i dolori; soltanto la gioia di sapersi corredentori con Lui.
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