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BERTINOTTI

Post n°38 pubblicato il 24 Aprile 2006 da geranioxx
Foto di geranioxx

Sono di ieri le esternazioni di Bertinotti che vorrebbe “mettere a dieta” la Fininvest e sempre ieri Rai Tre ieri proponeva una interessante puntata di Report nel corso della quale si è parlato, manco a farlo apposta, di mezzi d’informazione. Nello specifico di editoria e di quanto i vari quotidiani di partito, quelli gestiti da cooperative e quant’altro, percepiscono dallo Stato Italiano...(soldi nostri). Si va dai 6 milioni annui percepiti come contributo statale da Libero e l’Unità fino ai 2 milioni circa del Campanile dell’Udeu (tirato in 1000 copie spedite in abbonamento agli iscritti). C’è di tutto..dall’Avvenire al giornale della CIGL.... Spero Bertinotti abbia guardato e abbia riflettuto circa alcune priorità.

Se volete approfondire potete visitare la pagina di Report: http://www.report.rai.it/2liv.asp?s=227

dalla quale mi permetto di estrarre questa intro:

"Lo stato finanzia l’editoria per circa 700 milioni di euro all’anno. A chi, come, e soprattutto a che titolo vengono spesi questi soldi? Poiché in Italia si legge poco e nessun giornale riesce a vivere di sole vendite, nel 1981 fu approvata una legge, pensata proprio per dare sostegno ai giornali di idee, come i giornali di partito, penalizzati dal mercato e non sorretti dalla pubblicità e allegati. Ma nell’inchiesta di Bernardo Iovene scopriamo che in realtà i giornali considerati di partito oggi in tutto prendono il 5% degli stanziamenti. E allora il restante 95% a chi va? I lettori dei quotidiani non lo sanno, mentre lo sanno bene gli editori, che incassano corposi contributi su spese telefoniche, elettriche e costo della carta. Una fetta di finanziamenti va poi a una galassia di giornali che hanno ottenuto l’accesso ai finanziamenti grazie alla firma di due deputati, spesso di schieramento opposto, che hanno dichiarato l’appartenenza della testata a un movimento politico. Come il Giornale d’Italia, ‘Organo del movimento unitario pensionati uomini vivi’, che gira parte dei suoi contributi alla Lega. Ma non sono i soli, ci sono anche le Tv locali, per esempio Teleoggi, con i soldi pubblici ha “ringraziato” l’ex ministro Gasparri per l’attenzione dimostrata. Anche Radio Padania e Radio Maria incassano. E anche il quotidiano “Sportsman, Cavalli e Corse”.
Alla fine della fiera i giornali prendono un sacco di soldi ma i giornalisti precari e sottopagati sono sempre di più."

 
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