![Foto di Bluisa](getmedia.php?%5Cor%60zo%26imJwemw_gh%60%7D%25~438%3D5226%3F%25528ak%25laemk%25qc%7DahFz%2762%27%3B%05kmcnmgjgx%7B%27ek%2Fne%7Col%05j%20)
Anch'io vorrei che questo fosse uno spazio innervato di senso dove le cose acquistano, ritrovano o sviluppano il proprio motivo di esistenza.
Un ambiente enzimatico (sempre verde) dove un prodotto di qualsiasi natura (manufatto o commerciale, emotivo, etico, creativo, intellettuale, artistico) reagisce e diventa anch’esso verde: acquista cioè identità, significato, valore, peso, forza. Coincidendo perfettamente con se stesso.
Come il sistema di ascisse e ordinate colloca un punto, Glup vorrei fosse un'attività metaforica di contestualizzazione che, attraverso la relazione, rivitalizza esperienze sature e le rende nuovamente fertili.
Traghettando un ospite nello spazio verde e aperto, lo si apre al contatto e alla contaminazione, e cioè lo si interconnette con differenti modalità e forme di essenza, abitazione e convivenza che, come ogni movimento, ossigenano e rigenerano.
Vorrei prendere parte attiva a processi evolutivi: attraverso una pratica di stimolo ingravescente (come un anabolizzante favorisce l’insieme dei processi costruttivi) o di recupero (di identità sbiadite, attività routinali, volontà sfibrate, consistenze annacquate, desideri opacizzati).
Come l’uovo che, aperto e lasciato cadere nella pentola d’acqua bollente, da liquido si fa solido (pur senza più guscio e confini), così un clima temperato permette trasformazioni metaboliche di sostanze in disuso. E ciò che non pare poter essere contattato, praticato o esperito, diventa improvvisamente appetibile e nutriente.
(www.bazarweb.info)
Inviato da: ALDABRA72
il 19/01/2011 alle 14:49
Inviato da: ALDABRA72
il 14/01/2011 alle 11:40
Inviato da: Bluisa
il 10/01/2011 alle 15:21
Inviato da: ALDABRA72
il 05/01/2011 alle 10:40
Inviato da: Bluisa
il 04/01/2011 alle 14:37