Bolina news

Non potevi tornare con un commento migliore, caro il mio gavasi! Complimenti anche per il coraggio che hai dimostrato nel commentare un post che, a detta di molti, era di difficile comprensione e troppo tecnico. L'intento, comunque, non era certo quello di risolvere i conflitti interculturali con un post(figuriamoci^-^) ma solo quello di esporre la mia filosofia di vita e di pensiero! Grazie per il contributo. A presto Ge

Buondì son tornato! colgo l'occasione per commentare questo stuzzicante post sul relativismo culturale. Mi permetto di affrontare l'argomento con un approccio trasversale utilizzando schemi di tipo Sociologico. E' chiaro che ogni gruppo sociale dal più semplice al più complesso (esempio famigia/intera società occidentale), per la coesistenza pacifica tra gli individui, crea delle regole e usanze condivise. Tutta la società “occidentale” nel corso dei secoli, dal ‘500 ad oggi, ha consolidato meccanismi sociali (regole, usanze, costumi, politiche) basati sui principi del profitto e dell’appagamento materiale, in netta contrapposizione con altre tipologie di società come ad esempio quella orientale e medio orientale forse più vicine a concetti di “salvezza spirituale” e “purezza morale”. Quando si parla di relativismo culturale io intendo la capacità del singolo di intendere e tollerare i comportamenti dell’altro tanto nell’ambito della “cultura domestico/familiare”(piccoli gruppi sociali) quanto in scenari di pluralismo politico (nazionale ) o etnico (internazionale). Il relativismo assoluto (“duro”), sociologicamente parlando sarebbe innaturale perché contrario ai principi della socialità umana (demolizione e affondamento delle credenze etiche e culture sociali con conseguente appiattimento e depauperamento culturale). Nell’ambiente nazionale è lo Stato che deve definire le regole del relativismo culturale con opportune leggi...indispensabili. Le leggi nel nostro meccanismo sociale sono l’espressione di una maggioranza: dovrebbero riflettere quello che la maggioranza delle persone pensa…naturalmente il singolo NON fa la forza. In sostanza a mio avviso è il contesto che produce e disciplina il relativismo e le leggi che lo regolano: etica e valori mutano nel tempo, decadono alcuni e ne emergono di nuovi . Il problema del conflitto interculturale è tanto attuale quanto complesso e immagino che non si risolverà certo con i nostri polpettoni da bloggers!! ;-)

Io penso comunque che al di là di essere o meno cristiani se si riuscisse a vivere comunque un pò di più volendosi bene e rispettando i comandamenti tante cose sarebbero meglio. Poi appartenere o meno ad una religione è relativo ... ciò che conta è come vivi.

La religione è l'oppio dei popoli..uno dei pochi aforismi veritieri di Marx. Alla fine, cara la mia "capa", dopo sto tuo commento, ho compreso che in pratica la pensiamo allo stesso modo. ps lascia stare eccelso che quello è incazzoso gh gh gh^_^

dimenticavo....caro eccelso,essere di parere diverso (relativamente) non vuol dire chinare il capo davanti alle assurdità !! NON SIA MAI !!!!

..caro Hop (scusa abbrevio..) come già spiegato a Germano, la fede e il proprio credo sono una cosa, i dettami della chiesa sono altro...Mi soffermo solo su una macro evidenza: evitare la diffusione dell'uso dei contraccettivi nel terzo mondo affinchè non ci sia la nascita di bambini che non raggiuntìgeranno neanche i 5 anni non è da TALEBANI? la violenza non sempre è solo quella che distrugge i corpi, c'è anche quella che distrugge le menti in maniera più subdola e devastante, e la chiesa in alcuni casi ritengo ci metta grande impegno. In ogni caso rispetto il punto di vista di ognuno e certo non approvo ciò che fanno i fondamentalisti di qualsiasi religione. Mi ritengo libera da qualsiasi religione, quindi non di parte, esprimo sinceramente ciò che penso, e il mio attacco alla chiesta non era una giustificazione per nessuna altra religione che ricorra alla violenza. Si sa che le religioni sono l'oppio dei popoli...sarà anche un luogo comune, ma è proprio cosi! Ti ringrazio dei saluti e della visita al mio blog. Grazia

Ale mi trovi d'accordo con te e non perchè io sia un paladino della cristianità o della purezza della nostra chiesa ma, semplicemente, perchè, come hai giustamente affermato tu stesso, non ci sto a chinare il capo e a far passare gli assalitori dalla parte delle vittime. Ho anche precisato che, il tuo e il mio discorso, si rivolge alle frange estreme dell'islam e ai Talebani in particolare. Vedere che c'è chi si sforza di difenderli(e non mi pare il caso né di mictur né della cara Grazia) mi lascia sul serio sbigottito. Inoltre, sempre come tu stesso hai ricordato, mi pare che, Giovanni Paolo secondo, si sia scusato ufficialmente con il mondo per queste famose malefatte compiute dalla chiesa secoli fa. Per quelle che, ancora oggi, la chiesa cattolica compie non posso che dare ragione ad Araba ma resta il fatto che, alla fine, sputare sul vaticano per difendere dei violenti facinorosi e ignoranti, lo trovo poco saggio!Insomma, salvo il voler tutti diventare dei fondamentalisti islamici, ci conviene preservare la nostra integrità culturale e non avventurarci in strenue difese di chi ci vuole morti, senza distinzione di razza, credo, colore e sesso. Non credo nemmeno io nell'istituzione ecclesiastica per il semplice fatto che, degli uomini, non posso creare un'istituzione che rappresenti un essere che uomo non è...dico solo che, con tutte le accuse che vogliamo muovere, non mi pare che il Papa ci inciti alla guerra santa e allo sterminio degli "infedeli". Il discorso che hai fatto nascere, comunque, è molto lungo e lo affronterò come si deve il prima possibile! Grazie per il tuo post e non preoccuparti...mi accontenterò di averti qui una tantum^_^

Germano,non sono affatto sparito,è solo che ,come ho modo di ribadire,il PC fisso di casa è praticamente fuori uso e mio padre si ostina a lasciarlo così com'è.
Ho a disposizione questo portatile sì e no 2 o al massimo 3 giorni a settimana e questo certamente non mi da' la possibilità di seguire questo blog con maggiore assiduità,come vorrei.
Detto questo rispondo al signor mictur:come al solito siamo noi cristiani che andiamo a provocare i musulmani,già perché loro con noi si sono sempre mostrati tolleranti non è vero ?Secondo te incendiare chiese,profanare luoghi di culto,ammazzare suore ,rivolgere minacce di morte al papa e urlare al complottismo sono atti di tolleranza ?Noi occidentali dovremmo prendere lezioni di convivenza civile da cialtroni che ,a priori e a prescindere,si sentono offesi e sono pronti a spargere sangue in nome di un Dio violento che esiste solo nella loro testa ? Ma quando la pianteremo una volte per tutte ,di darci la colpa da soli ?Quando prenderemo il coraggio delle nostre azioni e la finiremo di chinare il capo e di sottometterci all'ignoranza di chi ripete a memoria versetti del Corano e,pur non capendone il significato, tenta di trovarci a tutti i costi incitamenti alla violenza ?
Credo che il papa abbia commesso un grave errore sì ,ma nel momento in cui si è scusato.
Inoltre ,per rispondere all'arabafelice,conosco bene tutte le malefatte della chiesa,tuttavia,signora mia,non ci scordiamo che gran parte di queste risalgono a un passato remoto,come le ha spiegato Germano, e,sia pure in parte,sono state ammesse dalla chiesa stessa.
E le azioni di odio e di violenza,per usare un gergo matematico a me caro,costituiscono uno spazio vettoriale chiuso rispetto all'operazione di somma .
Ciò detto vi ringrazio tutti per i vostri interventi .

Ricevuto la mia mail?! Con il libro?!

..APPUNTOOOOOOOO !!!!!