Spazio mentale

post numero quarantaquattro - le comari di un paesino non brillano certo in iniziativa

e poi non capisco se devo starrmi a preoccupare di cose che francamente non me ne puo' fottere di meno se esistano o se siano proiezioni olografiche di realta' distorte disturbate inequivocabilmente ossessionanti come poi un po' mi sento io in questa fase rem della giornata bruciata nelle ore del mattino - ma il mattino non aveva l'oro in bocca? - lo diceva sempre ma sempre mi infastidiva - il mattino certi giorni è solo una gran rottura di coglioni tanto vale bruciarlo con un bel sonno profondo privo di paranoie
temo che oggi nemmeno una doccia gelata sia in grado di farmi tornare sulla terra e dire che di tempo proprio non ne avrei e sono ancora qui a sfogliare le aspettative appassite come un catalogo di fossili appartenenti al mesozoico
no in effetti non c'è nulla da eccepire - cazzo sto facendo un ritardo colossale -
se ho capito che la mia mente ragiona in un livello assai pericoloso di ingranaggi arrugginiti ricoperti di uno strano manto muschioso assai indecente per essere compreso appieno
mi avvio claudicante verso il bagno ma prima faccio una sosta in cucina e mi rendo conto che nel mio frigo si è costituita una piccola societa' di esseri viventi assai anche intelligenti che stanno mettendo in atto un ammutinamento
mi tocca scappare se nn voglio ritrovarmi a passeggiare sul balcone con le mani dietro la schiena e una punta di sciabola che mi perfora la vestaglia a quadri viola
quante volte dovro' ancora dire che costo troppo?
dai bree puzzi ancora di alcol anche se ti dona e renditi conto che non puoi deambulare con una scarpa si e una no quindi deciditi a cercarla forse l'hai lanciata l'altra sera contro quello che voleva solo sfotterti avresti dovuto aprire la camicia e mostrargli la cicatrice profonda come una palude di morte cosi' almeno adesso avresti la tua scarpa
ah bree? un ultima cosa : nei tuoi occhi si è acceso un led pericoloso da qualche giorno