E' un Bridimondo

Hello from the other side

Si, buongiorno dalla parte degli occupati. Dei professionisti che sanno quello che fanno, che prendono decisioni vitali per il benessere della propria attività e della comunità cui fanno riferimento. Perché sono passata dall'essere un disperato animale da divano all'essere la titolare del mio posto di lavoro, nel senso che le decisioni necessarie allo svolgimento dipendono in Toto da me. Sono io che mi sto smazzando per recuperare i dati da passare alla ditta nuova, io che sto facendo ore su ore (e la responsabile mi dice "segna" che te le paghiamo) per riuscire a costruire il nuovo corso della biblioteca. Vedremo se i miei superiori mi daranno l'ok per partecipare ad un tavolo tecnico sulla costruzione del nuovo sistema, se la mia candidatura sarà accettata dagli organi preposti, se non sciopo (che si legge s c di ciao e opo ) prima ,se non scoppio insomma, se... Però intanto ho il mio bel da fare. E' una sensazione strana passare dal divano al ponte di comando. Certo, non è che ho sbattuto gli occhioni belli et voila, anzi, ho lavorato gratis per un paio d'anni prima che la mia parola contasse così tanto. La mia vita e' passata dal documentario sui bradipi alla gara di F1, ora mi spetta solo cercare di tenere il ritmo. E pure comprare: libri, riviste, tutto ciò che serve perché il mio regno sia funzionale all'utenza. Mi assegnano pure una stagista per la quale non devo inventarmi lavoro: la metto a riordinare i libri... ;-) io sull'ordine sono un cane, mettere tutto a scaffale richiede fatica, quindi direi che per questa settimana qualcuno che mi aiuta lo ho. Meraviglioso ritrovare colleghe che ho amato molto e che mi sono saltate al collo con grande affetto. Insomma, ci si muove, ora.

Curre curre guaglio'

Ossia... Datti una mossa, cara, che hai un sacco di lavoro da fare. Ma proprio un sacco. E per fortuna che ti piace, altrimenti sai che palle. Il che vuol dire che sono proprio presa dal mio mestiere, mi piace quello che faccio, e mi impegno a farlo come si deve, anche se non sempre mi è permesso, devo dire. Sono bloccata perché è rallentato il passaggio al nuovo sistema informatico, e quello vecchio mi ha buttato fuori, non riesco più a vederlo. In ogni caso faccio del mio meglio. Sto seguendo il famoso ragazzino che deve dare l'esame di terza media, ed insieme a lui sostengo la madre, che non è cattiva, soltanto inerme davanti alle vicende della vita. Stanca, sul serio, ma quando ti dicono "se non ci fossi tu non sapremmo come fare.." Davvero. Il bene che mi vogliono mi fa stare bene. I colleghi, che mi tengono la torta del loro compleanno, perché non è festa se non la mangio anche io, anche se arrivo ore dopo la pausa pranzo. (Quando si sono fermati a tagliare la torta). Quelli che mi chiedono quale budget mi serve per "fare un bel lavoro". Sono tornata da poco dal lavoro, sono stanca ma felice, addirittura quando ho proposto un accomodamento per mantenere un piede nel mio posto la mia capufficio ha immediatamente detto di si, per dire, comprendendo la tattica e avallandola. Resto, ovviamente, volutamente sul vago, ma son soddisfazioni.

Odio i titoli

Ok, il titolo non mi viene. Del resto, non ho nemmeno voglia di scrivere, ma da troppo tempo non aggiorno, e anche se la tosse mi è fedele compagna, almeno ho ricominciato, e un po'di cose vanno nel verso giusto. Poi, chiaro, quando hai a che fare con superiori che non sanno nulla del tuo lavoro, capita che ti chiedano la luna il sole e l'altre stelle, ma pazienza. Anche li si può sistemare. Mi sto preparando alla serata del libro, ho scelto Il senso di Smilla per la neve, temo che non piacerà, visto che son dalla prima pagina si capisce che dovrebbe essere un giallo. Solo che non è solamente un giallo.È anche un giallo, oltre ad essere uno spaccato della storia della sistematica cancellazione della cultura inuit, così come un interessante campionario di personaggi, dalla protagonista, al meccanico, al padre medico di Smilla. Il concetto di resistenza. Più una manciata di concetti scientifici. E i nomi della neve e del ghiaccio. Insomma, c'è tanta roba, e se non riesco a presentarlo bene, sono folpa io.

E' tutto, per ora, vado a tossire. 

Happy new Year

Auguri, allora.

Ma parliamo di me, visto che non lo faccio proprio mai, vi pare?

ho passato il Natale cantando come se non ci fosse un domani, ed ho fatto bene, perché ora ho una bronchite mostruosa, e quindi ho il sospetto che se provassi a cantare mi uscirebbe un verso quanto meno bolso... 

Ma va ben, in fondo ho fatto il vaccino per l'influenza, ma mica ci credevo, che avrei passato l'inverno indenne, per me è impossibile. Con l'anno finiva anche il mio contratto, rinnovabile, perché di sicuro "vinceremo l'appalto". Ovviamente hanno perso, quindi angoscia, perché a vincere è stata una cooperativa diversa, con tanto personale. Quindi panico. Riuscirà la nostra eroina ad essere riassunta dalla nuova coop? Oppure loro avranno, secondo le regole, personale migliore con cui sostituirla? Non facciamola lunga, la bronchite mi aveva già presa quando sono stata al colloquio, avevo anche qualche linea di febbre, ovviamente, ma ero così determinata che ho abbattuto tutti gli ostacoli, uno dietro l'altro. Il posto e' mio. Nonostante molti non ci sperassero, visto che la famosa clausola di salvaguardia sembra sparita. Per fortuna le coop questo non lo hanno ancora capito, ma tra tre anni, quando ci sarà il nuovo bando, potrebbero già saperlo. Ma intanto per i prossimi tre anni, dovrei essere serena. Certo, ho 60 (60!) giorni di prova, ma sono li da due anni, e contano, ancora. Dovrei rimettermi a studiare, ma nessuno conta quanto mi pesano gli ostacoli burocratici, quanto sia difficile per me gestire gli aspetti di quel tipo. Non ci riesco, è più forte di me, ed odio che l'università sia divenuta un ufficio complicazioni al solo scopo di farti pagare senza permetterti di usufruire del servizio. Da piangere. Certo, adesso ho tre anni per calmarmi, rimettere mano agli aspetti burocratici, e ripartire. Oppure per fare tutti i corsi di aggiornamento che propongono, in modo comunque da far punteggio lo stesso. O magari di fare tutte e due le cose. Intanto, comunque, ho da rimettere rigoroso ordine alla biblioteca, da sollecitare ed apprendere il nuovo software, che ci tocca cambiarlo, e io non ci ho mai lavorato, da studiare la questione abbonamenti delle riviste, magari togliendo il nome della mia collega e sostituendolo con la semplice dicitura "biblioteca".che vi devo dire, da giovedì (mi sono presa qualche giorno e me li sto passando a letto.... Grr) riparto, sempre titolare, ma il patema d'animo che ho provato proprio a cavallo delle feste, beh, ho ancora male al petto nel pensarci. (Come, dite che è la bronchite? Avete pure ragione...)

Buon anno, ancora!